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Autore: HidanJashinist    25/06/2013    5 recensioni
La storia comincia dopo tre mesi di allenamento e Kureyo ha ancora molta strada da fare prima di diventare una kunoichi. Guai,litigi,missioni,duro allenamento e romanticismo sono frequenti per Kureyo e gli adorabili akatsukiani.
Spero vi piaccia! Un abbraccio da HidanJashinist
P.S: Le frasi scritte tra asterischi sono pensate.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio, Pain
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Hidan guardò dubbioso Konan: “Per quale motivo non ci hai detto nulla riguardo al ricevitore?” Konan rispose semplicemente: “Pain ha voluto che lo aggiornassi ogni giorno,ma mi ha chiesto di non farvelo sapere. Il motivo non lo so.” Intervenni preoccupata: “Ci siamo dimenticati di Shikamaru. Hidan,io e te ce ne andiamo da qui.” Mi guardò perplesso: “Perché?” Risposi: “Se Shikamaru verrà qui,non ci troverà e così lo lasceremo nel dubbio. Avanti,andiamo in periferia.” Hidan fece una smorfia: “Io non voglio dargli false speranze! Anzi,voglio che sappia che stai benissimo e che se si riavvicina lo sacrifico a Jashin!” Alzai gli occhi al cielo: “Allora fallo per me. Te lo chiedo per favore.” Sbuffò e mi diede un bacio veloce: “A volte sei insopportabile.” Sorrisi: “Grazie. Anche tu.” Mi guardò male,poi vedendo il mio sorriso divertito si rilassò e mi prese per mano: “Allora andiamo.” Konan ci fermò: “Ehi ehi! Un attimo,voi due! Che cosa dovrei dire a testa d’ananas?” Risposi: “Semplice: tu non ci hai più visti da stamattina.” Non voleva lasciarci andare: “E con Kakuzu?” Sospirai: “Lo troveremo noi,tanto mancheranno ancora tre ore e mezza al suo arrivo.” Hidan mi trascinò fuori dalla stanza e salutai Konan con un cenno della mano. Uscimmo a passo veloce fuori dall’albergo: “Una volta ho visto un bel posticino nella periferia.” Domandai: “Di che luogo si tratta?” Mormorò: “Sei sempre così impaziente… Quando ci arriviamo lo scoprirai.” Lo strattonai leggermente: “Sono solo curiosa. Ormai dovresti conoscermi.” Ridacchiò: “Ti conosco fin troppo bene. Comincio a pentirmi di conoscerti a tal punto.” Lo guardai male e lui sorrise ancora di più: “E ho anche capito che con te non si può scherzare. Permalosa.” Lo spinsi: “Adesso smettila,però! Potrei farti anch’io la predica!” Continuò a camminare velocemente: “Avanti,sono tutto orecchie.” Aprii bocca ma la richiusi: non avevo niente da dire contro di lui. Riflettei per parecchi secondi,poi sussurrai: “Sei troppo convincente…” Rise: “Ahah e sarebbe il mio unico difetto? Ora mi stai prendendo in giro.” Scossi la testa: “Con te non ho critiche… Sono sincera.” Mi guardò: “Non so se sei troppo buona o semplicemente cieca.” Risposi: “Nessuna delle due.” Indicò un piccolo parco,in cima a una collina,con un lungo steccato che lo delimitava creando un cerchio: “Ecco il posto.” Osservai le panchine di legno e gli alberi d’acero e di melo che in quel periodo erano ancora spogli. Piegai la testa di lato: “Dovrebbe essere un bel posto?” Mi picchiettò sulla testa: “Baka,è ancora inverno. Ovvio che non c’è ancora nulla di speciale. Ad Aprile torneremo qui,così potrai capire perché dico che è un bel posto.” Sorrisi: “Ad Aprile questo luogo fiorisce perché è il periodo del tuo compleanno.” Alzò gli occhi al cielo: “Non penso proprio che sia per quel motivo.” Mi mise un braccio attorno alla vita,tirandomi verso di sé: “Nonostante le tue strane idee,non sei così male.” Sorrisi,fissandolo: “Sono io quella con le strane idee adesso? Eppure non sono io la più nota per la sua follia.” Alzò un sopracciglio,appoggiandomi il mento sulla testa: “Credi che io sia pazzo?” Mi allarmai per la sua reazione: “No! Assolutamente! Sei solo esageratamente sadico,ma mi piace questo lato di te,molto…” Mi prese la mano e la poggiò sul suo cuore: “Ascolta… Non sono mai stato un tipo romantico e perdonami,ma non lo sarò mai. Quindi,vorrei solo dirti che…” Prese tempo,dandomi un bacio soffice come una piuma sul capo: “Sei una delle poche persone che mi stanno… a cuore…” Dire una cosa del genere,per lui era sicuramente una grossa sfida. Notai che il suo battito era lievemente aumentato e sorrisi senza che lui potesse vedermi: “E chi sarebbero le altre persone oltre a me?” Fece un piccolo grugnito: “Mpf… D’accordo,non esiste nessun altro di cui mi importi qualcosa,ok?” Provai per la prima volta a chiedergli della sua famiglia: “Ma… Non hai una madre o un padre o un fratello,che ti stia a cuore?” Sentii il suo sospiro caldo: “Che io sappia,no… Ma basta parlare di me,io ti stavo dicendo una cosa importante…” Restai in silenzio e la voce di Hidan sembrò prendere una nota sofferente: “C’è una cosa che vorrei chiederti…” Mi si fermò il respiro: “Cosa?” La mano libera mi accarezzò lievemente il viso: “E’ una cosa egoista. Ti sto chiedendo di non morire.” Il battito cardiaco dell’immortale accelerò ulteriormente,ma per il disagio.  Guardai in silenzio il paesaggio dinnanzi a noi e mi premetti contro la sua mano: “Io non saprei promettertelo… E’ una promessa molto impegnativa,però… cercherò di mantenerla.” Mi accarezzò lo zigomo con il pollice: “Sono preoccupato. Shikamaru è riuscito a sconfiggermi una volta,ma non è per me che sono in pensiero,temo per te… Da quando ha capito il rapporto che c’è tra noi,ti ha preso di mira e darà il massimo per ucciderti e tu non sei immortale e sei ancora inesperta in combattimento.” Da come parlava riuscivo a carpire tutta la sua ansia: “Ho… paura di perderti…” Mi scostò ed i suoi occhi ametista si fissarono nei miei,mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Fu il bacio più bello che ricevetti in vita mia,insieme al primo che Hidan mi aveva dato. Si scostò per osservare la mia espressione e sorrise: “Ancora?” Risposi,borbottando: “Sì,per favore…” Ridacchiò: “Accontentata.” Si avvicinò ed aspettai il  secondo bacio ma non arrivò. Sentii una voce: “Non c’è tempo per le smancerie.” Riaprii gli occhi e vidi che il caro Kakuzu era arrivato ed aveva impedito il bacio di Hidan,tappandogli la bocca con una mano. Sbuffò pesantemente: “Vi sembra questo il momento? Alzati Kureyo,dobbiamo andare e subito!” Mi alzai e commentai ironicamente: “Mi sei mancato,Kuzu.” Ringhiò: “Muoviti. Usciamo in fretta dal villaggio: sono entrato clandestinamente.” Hidan sbuffò: “Non dovevi essere qui tra tre ore e mezza? Perché sei già arrivato?” Kakuzu lo fulminò con lo sguardo “A differenza tua,quando mi sposto non mi distraggo con delle stronzate e corro,invece di camminare!” Hidan lo fulminò a sua volta: “Si sente che sei arrivato…” Si rivolse a me: “Buona fortuna Kureyo. Io resto nel villaggio per tenere d’occhio il bastardo. Ci vediamo stasera.” Mi fece l’occhiolino e se ne andò. Kakuzu era nervoso: “Forza,andiamo!” Lo seguii velocemente fino al di fuori del villaggio e finalmente sembrò rilassarsi,tirò un sospiro: “Ok… Ora mi sento più tranquillo. Ora ti insegnerò tutto quello che so.”

-*Hidan*

Corsi verso l’albergo per controllare la situazione: Nara era passato? Mi accostai alla porta della nostra camera e ascoltai. Riconobbi la voce di Konan: “Loro? No,non li vedo da stamattina…” Un’altra voce chiese: “Ne sei proprio sicura?” Konan cominciò ad irritarsi,lo si capiva da come aveva alzato la voce: “Ti ho detto che non ne so niente. Esci immediatamente dalla stanza o avviserò gli ANBU che mi tengono sott’occhio.” Dei passi si avvicinarono alla porta ed arretrai velocemente: “Sì,me ne vado,Nukenin.” La porta si aprì e vidi dal mio nascondiglio chi fosse: Nara,ovviamente. Se ne andò con le mani in tasca,fischiettando lievemente. Non appena lo persi di vista entrai nella camera,Konan sussultò: “Acc… Mi hai spaventata! Non si usa più bussare?” Sbuffai e richiusi la porta: “Cose me ne frega di bussare quando ci sono cose più importanti a cui pensare? Kureyo è andata con Kakuzu fuori dal villaggio per l’allenamento intensivo. Cosa voleva Nara?” Incrociò le braccia al petto: “Cosa vuoi che volesse? Ovvio,ha chiesto di te e di lei… Penso che il resto tu lo abbia sentito,vero?” Annuii e mi sedetti. Konan domandò: “Beh? Cosa vuoi fare? Star lì con le mani in mano mentre la tua prima compagna si fa in quattro?” Ringhiai: “Sto pensando! Chiudi quella boccaccia per un fottuto secondo! E poi… non è stata la mia prima compagna…” Mi sorrise con aria di scherno: “Ah no? Allora dirò che è stata la tua prima vittima non sacrificale: si vede che le hai rubato il cuore.” Mi massaggiai le tempie,ero fin troppo nervoso per sentire le assurdità di Konan: “Konan,sta’ zitta…” Riflettei e capii che l’unica cosa che potevo fare per Kureyo era tenerle Nara lontano,mi alzai verso la porta: “Andiamo Konan. Per le prossime ore dovremo tenere lo stronzo lontano da lei e da Kakuzu.” Mi seguì senza fiatare e incominciammo la nostra caccia al “cervo”.

-Verso sera,alle porte di Konoha

Ansimava parecchio,faticava a restare in piedi,ormai aveva consumato tutto il chakra,ma non potevo demordere e farla riposare: il nemico non avrebbe avuto pietà di lei. La spronai: “Avanti! Kureyo,attaccami! Credi che Shikamaru ti lascerà riprendere fiato!?” Il suo braccio si spostò dietro la sua schiena e quando lo riportò davanti a sé,in mano teneva tre kunai. Con uno scatto lanciò le armi verso di me ed io le schivai senza problemi: “Sei fiacca! Cosa speri di far-” La Kureyo davanti a me scomparve in uno sbuffo di fumo e percepii del chakra alle mie spalle,un pugno molto forte mi avrebbe colpito in pieno se non mi fossi accorto della sua presenza: lo parai con la mano e girandomi la mandai a terra. Rimase senza fiato e non si mosse,ansimava rumorosamente e velocemente,la aiutai a rialzarsi,ma non appena si rimise in piedi,le gambe le tremarono e cedettero,facendola cadere. La afferrai al volo: “Ehi,mezza kunoichi,non riesci neanche a stare in piedi?” Si aggrappò alle mie braccia per restare in posizione eretta: “N-Non sono mai stata più stanca di così in vita mia. C-Credi che p-per almeno mezzo minuto riuscirò a sopravvivere contro di lui?” La osservai,sudata e tremante,ridotta così,non sarebbe durata 30 secondi,ma in fondo erano ore che ci allenavamo: “Dato che sei riuscita a sorprendere me,penso che potresti durare anche più di mezzo minuto. Io ho fatto la mia parte,ora è tutto nelle tue mani,ma se ti trovassi in serie difficoltà,allora interverrò e-” Alzò la mano per zittirmi e disse con voce bassa: “Se mi trovassi in serie difficoltà,tu non interverrai,neanche Konan e soprattutto,nemmeno Hidan. Morirei di vergogna per non essere riuscita nel mio intento,quindi tanto vale che mi faccia uccidere da Nara…” In quel momento fui io ad interromperla: “Ma che stupidaggini vai dicendo?! Gettare alle ortiche in questo modo la tua vita,che razza di pensieri viaggiano nella tua mente bacata!? Ora fai parte dell’Akatsuki,devi tenere alto l’onore dell’organizzazione,ma non è solo per questo. Non che mi interessi,ma hai pensato a Hidan?” Nel sentir nominare quell’infantile impulsivo del suo ragazzo, tacque e abbassò gli occhi. Continuai: “Se tu dovessi morire,hai pensato a quanto quel deficiente possa soffrire? Ribadisco,non è di lui che mi preoccupo,preferisco di gran lunga avere una coppia di smielati come voi,piuttosto che un jashinista solo,in preda alle crisi di un amore distrutto… Hai capito?” Si scostò velocemente da me e alzò la voce: “Ovvio che c’ho pensato! Cosa credi? Lui è la cosa più preziosa che possiedo,farlo soffrire è l’ultimo dei miei propositi,non vorrei mai fargli del male! Ne abbiamo anche parlato,prima… Gli ho promesso… che non sarei morta…” Sbottai afferrandola per le spalle: “A maggior ragione! Allora perché non dovresti mantenere questa promessa? Ma non si tratta solo di Hidan…” Mi guardò con uno sguardo interrogativo e sorpreso,esortandomi a continuare: “Voglio dire,che lui non sarebbe l’unico a sentire la tua mancanza… Deidara e Kisame sono particolarmente affezionati a te,a loro modo,anche Itachi e Sasori provano affetto per te,persino Pain, Konan e Zetsu…” Sorrise e abbassò le mie mani dalle sue spalle: “E tu? Scommetto che non sentiresti la mia mancanza,vero? Se ci fosse la mia dipartita,risparmieresti soldi per il mio mantenimento e-” Sbuffai seccato: “Baka che non sei altro,sei proprio stupida!” Si zittì e mi fissò con un sorriso sornione,come per dire “ah,no? Allora cosa provi?” Spostai la mia attenzione verso un albero a caso,pur di non fissare quel sorrisetto: “Mio malgrado,mi sono affezionato anch’io a te…” Esclamò: “Credo di non aver sentito bene! Devo avere le orecchie tappate,potresti ripetere?” Ringhiai: “Anch’io provo affetto per te…” Urlò: “Come?” Urlai a mia volta,fuori di me: “HO DETTO CHE NONOSTANTE TU MI FACCIA GIRARE LE PALLE,PROVO AFFETTO VERSO DI TE!!!” Scoppiò a ridere guardandomi in faccia e cadde di sedere sul terreno. Batté le mani con un esagerato sorriso a 32 denti: “Kakuzu No Tagikakure ha appena affermato di volere bene a una persona!! Wow! E’ un evento più unico che raro!!” Sospirai: la sua demenza aveva raggiunto il limite. La afferrai per il gomito e la tirai su: “Smettila di fare la scema… Questa è la tua ultima notte di riposo prima dello scontro… Se è così che vuoi.” Durante l’allenamento,Kureyo mi aveva confidato che dopo questo giorno,all’alba del giorno seguente,si sarebbe fatta trovare da Nara e poi sarebbe cominciata la resa dei conti. Cominciò a camminare verso le porte di Konoha: “Sì,prima lo uccido,prima potrò vivere in pace. Ma se lo scontro dovesse vincerlo lui…” Sospirò e mi fissò dritto negli occhi: “Desidero che non scateniate una guerra futile. Io sarò morta e Konoha potrà vantarsi di aver tolto un altro akatsukiano dalla faccia della Terra,ma soprattutto tu,dovrai fare in modo che Hidan non faccia mosse stupide: non voglio che Shikamaru gli faccia ancora del male e non voglio che Naruto sia costretto a uccidere anche te,di nuovo.” Mi era rimasto l’amaro in bocca per quella scarsa fiducia nelle capacità mie e del cretino,ma la cosa più amara era che volesse impedire a Hidan la sua meritata vendetta: conoscendolo,se fosse accaduto il peggio,si sarebbe lanciato contro Nara senza tanti complimenti e lo avrebbe ammazzato anche a mani nude. Obiettai: “Ma tu non morirai,ricordi? L’hai promesso. E poi,cos’è questa mancanza di fiducia nei nostri confronti? Si impara dai propri errori. Beh,a parte quel coglione di Hidan,lui dai suoi errori non impara mai…” Rise,anche se sapevo che le dava fastidio che lo apostrofassi in quel modo: “Ora sei tu a nutrire scarsa fiducia in Hidan! E poi non è così stupido come dici tu! E’ anche divertente,è amorevole,a suo modo,è protettivo e geloso,è-” Le tappai la bocca con una mano: “Basta! Non mi interessa l’elenco delle sue “qualità” ci manca solo che ti metti a descrivere pure quando lo fate.” Rise ma improvvisamente crollò e quando la presi in braccio sussurrò: “Ti assicuro che è molto bravo anche in quello.” Alzai gli occhi al cielo,sperando che fosse stata l’estrema spossatezza a farle dire una cosa del genere, anche se non ne ero del tutto sicuro. Notai con sorpresa che Kureyo era piuttosto pesante e visto che era svenuta,mi sarebbe toccato portarla in braccio fino all’albergo…

Bussai con il piede alla porta della loro camera e sentii il rumore dei tacchi di Konan. La porta si aprì ed entrai senza troppe cerimonie. Hidan era seduto su un cuscino e si alzò di scatto non appena vide com’era ridotta “la sua amata”,puah… “Che cazzo è successo,Kakuzu?!” Aveva usato un tono decisamente alto,era diventato ancora più idiota da quando aveva conosciuto Kureyo… “Hidan,razza di demente,abbassa quella dannata voce! Non le è successo niente,è solo stremata per l’allenamento,ha esaurito tutto il chakra e deve solamente dormire!” Sembrò calmarsi di botto e si precipitò a strapparmela dalle braccia,per poi appoggiarla sul letto,commentai: “Dannazione,sei disgustoso Hidan! Sta solo dormendo,non è in fin di vita!” Mi lanciò la peggiore (o dovrei dire migliore?) occhiataccia che avessi mai ricevuto da parte sua e Konan si limitò a sghignazzare in silenzio,poi mi appoggiò una mano sulla spalla: “Lasciamoli soli,approfittiamone per controllare il perimetro.” La seguii sbuffando e richiusi la porta scoccando un’ultima occhiata a quella coppia bizzarra.

-*Hidan*

Le accarezzai i capelli,la mia carezza proseguì lungo la sua nuca,la spalla,il braccio,il fianco,fino alla coscia,le baciai dolcemente le labbra e non mi accorsi che aveva riaperto gli occhi e che mi stava fissando. Non mi diede il tempo di parlare,dato che portò le sue mani alla mia nuca e mi tirò verso di sé,ricambiando il mio bacio e tirandomi leggermente i capelli: un invito a nozze per me. Tentai di toglierle la maglia,ma mi fermò,sorrideva mentre riprendeva fiato: “Ehi,non ho nemmeno fatto una doccia,mi sento in imbarazzo…” La baciai nuovamente: “A me non da fastidio.” Mi allontanò e si mise seduta: “Per favore… Dammi 15 minuti e sono da te.” Mi riavvicinai e le baciai il collo,non avevo la minima intenzione di lasciarla andare: “Kureyo,un quarto d’ora è anche troppo,non credi di essere stata lontana da me per abbastanza tempo?” Arrossì e si alzò: “Torno subito.” Scappò letteralmente da me e si defilò in bagno. Sbuffai e mi accasciai sul letto matrimoniale,ero rimasto in impaziente attesa per tutto il giorno,in ansia per il suo allenamento e nervoso per Shikamaru che rischiava di trovarla insieme a Kakuzu,avevo persino pregato per molto più tempo del solito,sia per impiegare il tempo,sia per chiedere la protezione di Jashin-sama. Mi rialzai e mi diressi verso il bagno: se lei scappava,io la inseguivo! Sogghignai nel sentire il flusso dell’acqua nella vasca e attraverso la tendina,vidi Kureyo che si insaponava la testa. Mi sfilai velocemente i vestiti,scostai la tenda ed entrai. Lei si coprì con le mani,urlando: “Porca vacca! Ma che caz…?!” Riconoscendomi si rilassò visibilmente,ridacchiai: “Chi pensavi che fossi? Kakuzu forse?” Arrossì e si girò di spalle: “Non pensavo a nessuno! Mi hai solo fatto venire un infarto! E… che ci fai qui?” La abbracciai da dietro e un brivido mi corse lungo lo stomaco: “Cosa ci faccio qui? Uhuh,takara,l’ultima volta che siamo stati insieme nella stessa vasca,tu eri un gatto e sei stata tu a intrufolarti,non credi che mi debba ripagare il favore?” A dire il vero,non me ne importava del favore,l’idea di farlo in una vasca da bagno mi allettava già da tempo. Kureyo non rispose e ricominciò a lavarsi la testa,come se io non ci fossi e la cosa mi diede fastidio: odio essere ignorato. Presi il bagnoschiuma e me lo passai sulle mani,appoggiai il mento sulla sua spalla e le sussurrai,baciandole il collo: “Perché mi vuoi ignorare?” Appoggiai le mani sul suo seno e con dei movimenti circolari,la insaponai,scesi sul busto e le accarezzai lo stomaco,lei si irrigidì e mi prese le mani: “Non voglio ignorarti. Sono solo un po’ soprappensiero…” Provai a farle resistenza per poter scendere più in basso: “Allora concentrati su di me,ti farò dimenticare le tue preoccupazioni.” Girò la testa per potermi vedere: “… D’accordo.” Sorrise e mi baciò,ricambiai e mentre le nostre lingue giocavano,le mie mani scesero sulle sue cosce,si spostarono all’inguine,ma Kureyo mi afferrò nuovamente le mani,girandosi in modo che i nostri stomaci combaciassero: “Occhio a dove metti le mani,caro il mio pervertito.” Lo disse sorridendo,quindi capii che non le dava poi così fastidio: “Altrimenti cosa mi fai?” Mi morse il labbro inferiore e le sue mani si spostarono sul mio sedere,attirandomi verso di lei: “Altrimenti adopero i tuoi stessi sotterfugi su di te.” Appoggiai a mia volta le mani sul suo sedere: “Uhuh,certo che sei in grado di terrorizzarmi!” Rise del mio sarcasmo e mi baciò ancora,le sue mani mi percorrevano la schiena,accarezzandomi la spina dorsale,le strinsi dolcemente le natiche e la baciai ancora,avido del contatto con quelle labbra morbide. Le sue mani si spostarono,appoggiandosi sul mio petto,sfiorò la collana d’argento con le dita e si abbassò,baciandola: “Non la togli mai?” Sorrisi: “Sei forse gelosa di un simbolo?” Sfilò la collana dal mio collo e l’appoggiò con cura al di fuori della vasca: “No,è solo che mi piaci nudo e crudo,soprattutto nudo.” Mi fece un sorriso malizioso e mi baciò sul punto in cui il ciondolo si appoggiava alla mia pelle. La afferrai di colpo per le gambe,e la portai all’altezza del mio bacino: “Pronta?” Spalancò gli occhi: “Per cosa?” Risi e l’adagiai nella vasca e scesi sopra di lei,infilandomi in mezzo alle sue gambe: “Giochiamo pesante.” Sembrava delusa dalla mia risposta,le domandai,accarezzandole i capelli: “La cosa ti turba?” Arrossì,ritraendo le gambe verso di sé: “Sì,cioè no… E’ che per me è ancora una cosa proibita…” Mi fissò negli occhi: “E davanti a te… Non mi sento all’altezza…” Mi sentivo sia lusingato che dispiaciuto,non pensavo di farla stare in quel modo. La abbracciai stretta,accarezzandola: “Allora non insisterò. Però,vorrei sapere se la prima volta ti ha dato problemi.” Affondò il viso nel mio petto: “N-No,a-anzi… E’ s-stata memorabile…” Se ne vergognava,era difficile resistere alla tentazione di sedurla e convincerla. Le baciai la fronte,il naso,la bocca,la baciai tutta,stringendola a me,il profumo dello shampoo mi inebriava,insieme al sapore della sua pelle. Le regalai un succhiotto sulla clavicola,fissò la macchia rossa con sgomento: “E q-quello?” Ridacchiai: “Non hai mai ricevuto un succhiotto? Beh,consideralo come un marchio,sei mia.” Le accarezzai il viso e lei prese la mia mano,baciandomi le dita,risalì sul braccio,la spalla,morse leggermente la mascella e si soffermò sulla gola,dove,con mio grande stupore,mi lasciò un succhiotto. Mi mise le braccia al collo,baciandomi ancora: “Ho ricambiato il marchio,ora anche tu sei mio.”

-*Kakuzu*

Ormai erano le due di notte,avevamo percorso avanti e indietro lo stesso tragitto,che Konan chiamava “perimetro”,almeno per un centinaio di volte,ed ero stufo. Sbottai alla kunoichi dai capelli blu,che osservava il cielo stellato con chissà quali pensieri nella testa: “Allora,questo dannato “perimetro” per quante volte ancora dovremo percorrerlo!?” Mi fissò e sorrise con un accenno di malizia: “Beh,fino a quando Hidan e Kureyo non avranno fatto le loro cose.” Rimasi sbigottito: “Cosa?! Tu sapevi che l’avrebbero fatto!? Non può fare quel genere di attività,dannazione! Deve riposarsi!” Rispose con la pazienza con cui si spiega a un bambino: “No che non lo sapevo. Ho tirato a indovinare,conoscendo Hidan… Dovevi vederlo oggi,non stava zitto un secondo,continuava a pensare a lei. Mi ha fatto una testa così.” Borbottai: “Ora capisci perché lo detesto…” Sospirò: “Non l’ho mai visto così,non sapevo che potesse essere romantico.” Sbuffai: “Nemmeno io,è più ripugnante del solito.” Incrociò le braccia,appoggiandosi al muro di una casa: “Kakuzu. Non dirmi che non ti sei mai innamorato! Perché disprezzi in questo modo l’amore di Hidan?” Chiusi per un attimo gli occhi,ripensando al passato,non mi ero mai innamorato,non volevo innamorarmi,per me era uno spreco di tempo: “Non è l’amore di Hidan a darmi fastidio,ma è proprio lui che mi fa imbestialire! Non esiste rompicoglioni più odioso di lui! Ed è pure immortale,dannazione,non posso avere il piacere di ucciderlo!” Scosse la testa,alzando le braccia: “Ho capito,mi arrendo.” Aggiunse,camminando in direzione dell’hotel: “Ormai staranno dormendo,torniamo indietro.” Mi augurai davvero che stessero dormendo,non avrei sopportato di beccarli sul fatto…

-*Kureyo*

Hidan mi aveva asciugato i capelli con calma,tenendomi seduta sulle sue gambe e in seguito mi aveva pettinata,dandomi una fila di baci dalla spalla a sotto l’orecchio. Non mi ero mai sentita così bene in vita mia. Mi girai e gli passai le dita tra i capelli,riportandogli alcune ciocche ribelli indietro,gli baciai la fronte e lo abbracciai: volevo sentire ancora più forte il suo calore,il suo profumo delizioso. Mi leccò la gola e mi sorrise lussurioso: “La prossima volta mi dovrai concedere tu un trattamento di questo tipo,uhuhuh.” Intrecciai le mie dita nelle sue: “Va bene. Ora però,andiamo a letto.” Mi alzai e Hidan si alzò a sua volta,stiracchiandosi: “In fondo anch’io sono stanco.” Mi afferrò e mi prese in braccio,mi baciò ridacchiando e mi portò sul letto,appoggiandomi sopra le lenzuola,ancora una volta la sua forza mi sorprendeva,non riuscivo a capacitarmi del fatto che fosse in grado di sollevarmi senza difficoltà,ma la cosa che mi lasciava senza fiato,era sicuramente il suo fascino. Il suo sorriso e i suoi occhi ametista erano spettacolari. Si infilò sotto le coperte e mi fece cenno di imitarlo,accogliendomi al suo petto. Mi abbracciò e baciandomi sussurrò: “Buonanotte.” Lo baciai a mia volta: “Ti amo…” Rimase silenzioso poi rispose: “Anch’io.” Mi accarezzò il fianco e dopo pochi minuti,il suo respiro divenne più leggero e capii che si era addormentato. Il mio pensiero cadde su quello che sarebbe accaduto il giorno dopo: ce l’avrei fatta? Presi la mano di Hidan e la portai al cuore,accoccolandomi più vicina a lui: poteva essere l’ultima volta che gli stavo così vicino. Con quel pensiero inquieto,mi addormentai.

-*Konan*

Aprii con cautela la porta ed illuminai la stanza con la luce del corridoio. Entrai senza far rumore e vidi che il letto matrimoniale era occupato,sbirciai i due e sorrisi: erano adorabili. Kakuzu fissò con diffidenza la coppia e fece una smorfia nel vedere la mia espressione. Sussurrai: “Sei proprio senza cuore Kaku.” Fece un sorriso ironico: “Di cuori ne ho ben cinque,sei ancora così sicura?” Sbuffai e mormorai: “Lascia perdere…” Mi stesi sul letto singolo e domandai: “Tu dove vai,Kakuzu?” Ma non ricevetti risposta,se ne era già andato. Con un sospiro chiusi gli occhi e mi addormentai.

Salve!! Sono tornata! Sono molto dispiaciuta per questa assenza imperdonabile e spero che non abbiate perso la speranza! HidanJashinist vi augura buone vacanze e mi auguro che questo capitolo vi sia piaciuto!! 

  
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