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Autore: ehiimbo    25/06/2013    1 recensioni
Sarà stato il Martini, non lo so, ma qualcosa mi diede il coraggio di non tirarmi indietro. Si avvicinò a me, piano, e mi diede un bacio mentre la mia mano libera andava a sistemarsi dietro il suo collo.
— —
Vorrei chiarire che non in tutti i capitoli ci sono scene di violenza, solo in due o tre parti.
Vi lascio e per chi vorrà leggerla, buona lettura.
Marty
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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TERZA PARTE:


«Hey, che è quel muso lungo?» Le chiesi arrivandole davanti. Non mi guardò
«Niente» disse.
«E' davvero un peccato. Se qualcuno avesse avuto qualcosa, l'avrei salvata dalla scuola e avrei cercato di tirarla su di morale, parlando con lei davanti a una colazione al bar. Magari proprio il bar che ci piace tanto. Peccato..» dissi sedendomi imparte a lei.
Mi guardò con un mezzosorriso e disse
«Forse ho qualcosa..».
«Perfetto. Andiamo, dai» le dissi con un sorriso smagliante.
Camminammo fuori dal cancello mischiandoci tra la folla di studenti che erano intenti ad entrare.

 

Arrivammo al bar e sedendoci arrivò automaticamente il cameriere.
«Per me un cappuccio e una brioche al cioccolato» disse Katy convinta mentre io facevo facce schifate mentre leggevo la lista.
«Per lei?» mi chiese il ragazzo.
«Acqua» dissi ricevendo una fulminata da Katy.
«Magari un.. biscotto» dissi ricevendone un'altra.
«..Un biscotto molto grande?» ritentai.
«Per lei un cappuccio e una brioche.. vuota o al cioccolato?» mi chiese. Risposi 'Vuota', insicura, pensando di potermela cavare. Appena arrivarono le ordinazioni cominciammo a mangiare.
«Allora, che è successo?» le chiesi.
«Mia madre non è riuscita a trovare i biglietti per il concerto..» disse guardando nella tazzina del cappuccino.
«Ah, che concerto?» le chiesi mentre cercavo di bere senza pensarci troppo.
«..Dei One direction..» disse senza guardarmi negli occhi. La fissai
«Non sapevo ti piacessero» confessai.
«Ne volevo prendere uno anche per te. Sarebbe stato il nostro primo concerto» disse sorridendo.
«E'? a me non importa. Perchè dovrei venire?» dissi appoggiando la tazza al piattino.
«Sarebbe stato bello» disse. Non risposi.
«Daii anche tu hai detto che le canzoni erano belle..».
«Quando le avrei ascoltate?» chiesi alzando un sopracciglio.
«Non hai voluto sapere che canzone era. Hai detto che ti piaceva e l'hai canticchiata per tutto il pomeriggio!» la guardai e dopo una pausa le risposi.
«Quando ascolto una canzone non sono capace ne di intendere ne di volere. Me l'hai fatta ascoltare con l'inganno ah?» dissi scherzando e facendo una faccia buffa. Cominciò a ridere con la sua solita risata da foca che parla.
«Oddio, ridi proprio come tuo cugino» dissi ridendo anche io.
«Hey! Hai detto che quando lui ride sembra una foca che prova a parlare» appunto. Non risposi.
«Hey!» disse continuando a ridere. Due ragazzi, muniti di occhiali da sole, nel tavolo imparte cominciarono a ridere fissandoci. Ci voltammo. «Qualche problema?» chiesi.
«Nono» rispose uno dei due.
«Intendevo problema mentale» mi corressi.
«Già, non è carino ridere della gente» disse Katy. La fissai.
«Kat..» dissi facendole capire che era quello che avevamo fatto fino ad ora con suo cugino.
«Comunque non è carino nemmeno intromettersi nelle conversazioni degli altri» ridisse. Annuii.
«Scusate, non volevamo» disse il ragazzo togliendosi gli occhiali. Io non lo vidi perchè mi girai verso Katy, ma lei cominciò a dire parole senza senso.
«Key? Ti senti bene? Ora sembri un tricheco in calore» disse ricevendo un calcio.
«AHIO!!» dissi. Mi voltai verso i ragazzi che nel frattempo avevano tolto gli occhiali e sorridevano come due ebeti.
«O caz» Katy mi fermò con un'altro calcio.
«Ahi... Scusa» le dissi.
«Papa o One direction le cose non cambiano con un sorriso, non siete stati corretti» dissi rigirandomi verso Katy che mi guardava malissimo. Mi roltai verso di loro.
«Ok, scusate» dissi spalancando gli occhi.
«Non importa, avete ragione. Il fatto è che è strano vedere due ragazze che non ci riconoscono anche con gli occhiali. Sono abituato che mi riconoscono anche vestito da banana» disse il ricciolino. L'altro lo guardò male.
«Da banana?».
«Non avevo più ne magliette ne pantaloni e...» l'altro cominciò a ridere e anche Katy. Io sorrisi ma trattenni le risate.
«Ok, vado a pagare..» dissi, ma venni bloccata dal ricciolo che diceva
«Come mai non siete a scuola?» Katy mi afferrò il braccio quasi impaurita, così, mi rivoltai verso di loro
«La mia.. tris-bis-nonna parte per le Hawaii e.. volevo salutare il suo cane prima che partisse». Katy mi stritolò il braccio.
«Voleva dire che.. ci siamo prese una piccola pausa..». Aprii la bocca ma evitai di urlare per il mio braccio, annuii e facendole lasciare la presa del mio braccio, mi voltai andandomene.

Entrai nel bar e davanti a me c'era un ragazzo che parlava con Dave, il proprietario del bar.
«Ci tengo Dave, è giusto che paghiamo» disse.
«Non si preoccupi è tutto apposto, grazie per aver scelto il nostro bar..» disse il cassiere.
«No, Dave! La colazione te la pago e l'autografo è per tua figlia» ribattè il ragazzo. Continuarono così per un minuto abbondante e poi intervenni. «Senti, già che sei in vena di pagamenti, ho qui due cap» mi bloccai appena si girò.
«Martina» disse sorridendo.
«Liam» dissi facendo lo stesso.
«Che ci fai qui?» mi chiese.
«La stessa cosa che stai cercando di fare tu..» dissi indicando Dave con il dito.
«No, nel senso che..» si fermò, mi guardò e poi continuò dicendo
«Dave, aggiungi anche questi al mio conto, per favore» e dando il biglietto che avevo in mano al barista.
«No, non ce n'è biso..» mi fermai portandomi una mano alla pancia.
«Ti senti bene?» mi chiese.
«Si, si..» dissi deglutendo.
«Scusa ma..» stavo per andare via quando Dave cominciò ad urlare – demenzialmente -
«VOMITO! Portate un secchio velociii, il PARQUET!!» Liam mi si avvicinò e cercò di tenermi in piedi. Katy, Harry e Louis entrarono mentre il tanto amato 'parquet', veniva inzuppato dal cappuccino e la brioche da me appena mangiati.

  
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