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Autore: Maya_FigliaDiAtena    25/06/2013    2 recensioni
Determinata, solare, allegra, vivace, testarda, misteriosa, adorabile, impertinente e un po' strana: questa è Hilary. Inizialmente non prende bene il trasferimento, ma si ricrede subito e la nuova città comincia a piacerle. Lì incontrerà nuovi amici, nuovi amori, nuove avventure e nuovi problemi. Entreremo nella vita di una ragazza svampita e divertente!
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1
UNA NUOVA LUNA
Era una calda giornata di fine agosto quando mia madre, Dakota Stewart, mi prese da parte e mi disse la notizia: inizialmente non la presi granché bene. Comunque mi presento, mi chiamo Hilary Stewart (per gli amici Lily) e, anche se il mio cognome ha origini inglesi, ho sempre vissuto in Italia. Sono bassina, magra e nel contesto piuttosto minuta. Ho i capelli cortissimi (a maschietta) castano chiaro, con una lieve sfumatura biondina. Ho gli occhi marroni, ma con sfumature verde chiaro. Beh, che dirvi della personalità? Sono una ragazza forte e ribelle (ma so essere anche dolce), divertente, ma un po’ presuntuosa e impertinente. Amo scrivere e leggere, ma soprattutto cantare. Ecco, questa sono io, una ragazza normalissima. Ritornando al discorso di prima, dovevo trasferirmi a Londra a causa del lavoro di mia madre. Ora, so che molte sarebbero al settimo cielo se avessero la possibilità di trasferirsi a Londra ma…io sto bene dove sto. Stasera partiremo e pomeriggio saluterò tutti i miei amici. Solo una cosa mi rincuora: il fatto che la mia migliore amica venisse con me. Si chiama Carmen, ma io l’avevo ribattezzata Carmy. Carmy è molto più alta di me, anche un po’ più in carne, ha i capelli lunghi di un castano quasi corvino. Ha degli occhi davvero belli: quasi neri. Vive con i nonni, che hanno acconsentito a farla trasferire con noi. Cavoli, erano già le cinque e mezza del mattino! Suonarono al campanello. Era Carmy.
Carmy: Ciao Hilary!
Io: Ehi Carmy!
Carmy: Pronta a salutare tutti? *disse con la faccia leggermente triste*
Io: Pronta. *Sospirai*
Con i trolley che ci seguivano fedelmente, ci incamminammo per arrivare al parchetto vicino casa dove c’erano tutti: Alec, Serena, Fanny, Logan, Kimberly, Pandora, Marcus e tutti gli amici che conoscevo praticamente da sempre. Non piango praticamente mai (ma compenserò più avanti), ma in quell’occasione giuro che ricacciai indietro le lacrime. Mi venne una stretta al cuore quando io e Carmy ce ne andammo: probabilmente non li avrei mai più rivisti.
Salimmo sull’aereo con mezz’ora di ritardo, precisamente alle sei del mattino. Visto che il viaggio era due ore e mezza mi organizzai: la prima ora ascoltai la musica con Carmy, la nostra playlist era una favola. Di musica, modestamente, me ne intendevo. L’ora e mezza seguente la passai a leggere. Io leggo il Fantasy e in quel momento stavo finendo Brisinger, penultimo capitolo del Ciclo dell’Eredità. Il tempo mi passò velocissimo e in un batter d’occhio ci ritrovammo a Londra. “Allora eccola” pensai sconfortata “questa è la città dove trascorrerò i miei giorni”. La casa affittata dai miei era a dieci minuti dall’aeroporto. Quando mi ritrovai di fronte ad una villetta carina in stile liberty mi spuntò un sorriso spontaneo. Entrammo, non era proprio niente male. La camera mia e di Carmy era al primo piano, insieme a un bagno.
Mamma: Ragazze allora, che ne dite? *disse sfoggiando un sorrisetto compiaciuto*
Io: Molto carina, mamma *le risposi sorridendo*
Carmy: A me piace molto!
Mamma: Bene, sono contenta. Fatevi pure un giro se vi va, alle valigie ci penso io.
Carmy: Io penso che mi distenderò un attimo *disse sbadigliando*
Io: Penso che farò un giro…tornerò per mezzogiorno.
E così dicendo uscii. Amavo fare delle passeggiate mattutine sola, soprattutto quando ero nervosa. Il paesaggio era carino, con boutique sparse ovunque. Mentre pensavo al giorno dopo, il mio primo giorno di scuola a Londra, scivolai (sono abbastanza goffa e scoordinata) e, prima di battere la testa, un ragazzo mi afferrò. Mi guardò negli occhi, studiandomi. Era davvero, davvero carino. Aveva i capelli castani (senza ciuffo), due dolci occhi marroni che mi scrutavano curiosa e delle labbra rosse e carnose.
Xx: Tutto okay? *disse con un sorriso perfetto*
Io: Si, grazie. *risposi fissandolo*
Xx: Tu sei Hilary Stewart, giusto?
Io: Lily basta. *sorrisi* Tu invece…
Xx: Okay, Lily. Oh, scusami. Io sono Liam Payne. *mi disse sorridendo*
Io: Oh…piacere! *ricambiai il sorriso*
Liam: Beh, ti va di prendere un gelato? Mi sembravi abbastanza immersa nei tuoi pensieri prima. *sorrise avvampando*
Io: Si, infatti se non fosse stato per te a quest’ora sarei una pensierosa a pezzi.
Liam: *ride alla mia battuta* Sei simpatica…dai andiamo.
Io: *Avvampo*
Prendemmo un gelato e ci sedemmo su un muretto.
Liam: Quando sei arrivata?
Io: Circa mezz’ora fa.
Liam: Oh, non conosci ancora nessuno?
Io: Tu sei la mia prima conoscenza.
Liam: Oh, ma che onore. *sorrise soddisfatto* Domani comincia la scuola *sbuffa*…a proposito, tu in quale andrai?
Io: Mi ricordo qualcosa come Midwest High School...o qualcosa del genere. *sorrisi*
Liam: Andrai alla Midwest? *fece una faccia mista tra stupore ed incredula felicità*
Io: Si, perché? *faccia da scema che non capisce*
Liam: Anch’io vado lì. *disse con orgoglio*
Io: Magnifico! Conosco una persona! *ridemmo insieme*
Liam: E’ già un vantaggio *sorrise*
Io: Infatti…sei ufficialmente il mio nuovo migliore amico! *risi facendogli l’occhiolino*
Liam: Ma davvero? Sono lusingato! *sorrise tra sé soddisfatto*
Okay, le mie guance andarono in fiamme
Io: Ma non c’è bisogno che tu ti senta lusingato…sono solo una ragazza normale. Non sono noiosa ma nemmeno niente di speciale!
Liam: *faccia delusa* Ma cosa dici? Secondo me oggi è stato il destino a farci incontrare Lily. Chi avrebbe mai detto che ci dovessimo conoscere? Io lo sento: sei speciale.
Io: *trattengo a stento le lacrime*
Liam: Lily…cosa ti succede? *domanda preoccupato*
Io: Niente, Liam. Solo che mai nessuno mi aveva detto parole così dolci in vita mia. Nessuno. *aggiunsi asciugandomi il viso*
Liam si avvicina a me e mi abbraccia. Quando sciogliamo l’abbraccio vedo che anche lui ha gli occhi un po’ lucidi.
Liam: Ora ritorniamo a casa, Lily. Si è fatto tardi. *aggiunse guardando l’orologio*
Io: Okay. *espressione felicemente commossa*
Ci incamminammo. Per un po’ ci fu un silenzio imbarazzante, ma Liam ruppe il ghiaccio.
Liam: Dovrei darti un soprannome. *disse scherzoso*
Io: Okay. *sorrisi*
Liam: *sorrise* Tu…sarai angelo. Perché sei entrata come un angelo nella mia vita. *sorrise guardandomi dritta negli occhi*
E rieccole. Gocce grandi quanto un dito rigarono nuovamente il mio volto.
Io: Sì, ribadisco ufficialmente che sei il mio migliore amico da oggi in poi! *risi*
Liam: Riesci ad essere divertente in un momento come questo…*rise*
Nel frattempo arrivammo davanti la mia nuova casa (faceva uno strano effetto chiamarla casa).
Liam: Siamo arrivati. *sospirò*
Io: Già. *sospirai*
Liam: Avrai bisogno di una guida, domani a scuola. *sorrise*
Io: Sì, ho un pessimo senso dell’orientamento. *sorrisi facendogli l’occhiolino*
Liam: Senza contare che hai anche un pessimo senso della coordinazione. *ridemmo ripensando a quanto accaduto prima*
Io: Ah, già. Quello. *risi*
Liam: Ti presenterò i miei amici. Sono sicuro che gli piacerai, angelo. *sorrise*
Io: Lo spero. Ma qualunque persona possa conoscere, mi ricorderò sempre della mia prima conoscenza: Liam Payne, il mio migliore amico. *sorrisi*
Liam: Grazie. *sussurrò con gli occhi lucidi*
Io: E’ la verità. *risposi impacciata*
Liam: Lo so…vale anche per me, angelo. *si asciugò gli occhi*
Io: A domani Liam Payne. *sorrisi*
Liam: A domani, Hilary Stewart. *sorrise*
Ci scambiammo i numeri di telefono e ci salutammo.
Salì in camera e trovai Carmy che cantava a squarciagola DNA (senza contare che si stava cimentando anche in un ballo estremo). Risi quando si accorse che la stavo guardando.
Carmy: Lily mi hai fatto prendere un Heart Attack! *disse ridendo*
Io e Carmy amavamo usare l’espressione “Heart Attack”, ci ricordava uno dei nostri tanti idoli.
Carmy: Allora…cos’hai fatto? Conosciuto qualcuno? *mi chiese*
Io le raccontai tutto. Dopotutto è la mia migliore amica. La sua reazione consisté in una serie di “Wow!”, “Davvero?!?” e “Cosa?!?” che mi fecero ricordare quanto l’adorassi.
Carmy: Almeno tu conoscerai qualcuno, domani. *sbuffò*
Io: Dai Carmy, ci farà conoscere i suoi amici! Domani sarà una giornata interessante!
Carmy: Lo so. *sorrise*
Io: Dai, scendiamo giù a mangiare.
Scendemmo sotto e trovammo la tavola imbandita con tramezzini di tutti i tipi, patatine e bevande gassate.
Io: Mamma! *esclamai sorpresa*
Mamma: Una piccola sorpresa. Adesso mangiate. Lily, papà arriverà stasera.
Io: Okay!
Mangiammo fino all’ultimo brandello di cibo e bevemmo fino all’ultimo sorso di acqua. Eravamo stramegarcisuperextrapienissime! Salimmo in camera a fare un po’ di foto alla casa e a noi, da mandare ai nonni di Carmy. Dopo un’ora di foto decidemmo di uscire. Ci vestimmo (non siamo modaiole, ma seguiamo il nostro stile e amiamo vestirci come ci piace). Carmy indossò una camicia a quadri fuxia e bianca con dei jeans. Io indossai dei pantaloncini di jeans con una t-shirt con il mio gruppo preferito (i Queen). Andammo a vedere Times Square, il Big Ben, Harrods e facemmo circa cinquecento foto (dentro la cabina telefonica, davanti harrods…). Quel pomeriggio fu uno dei migliori con la mia migliore amica. Tornammo a casa verso le sei. Mamma stava sistemando e io e Carmy decidemmo di fare una passeggiata vicino casa.
Carmy: Dai Lily, ammettilo: Londra non è tanto male! *mi disse sorridendo*
Io: Si…adesso che la conosco meglio mi piace proprio! *risposi ricambiando il sorriso*
Carmy: A cosa è dovuto questo cambiamento? Ad un certo Payne? *sorrise maliziosa*
Io: L-lui, lui è solo un amico! *replicai avvampando e dando un pugno amichevole sulla spalla di Carmy*
Carmy: Certo! *rise*
Ma io non potevo più controbattere: la mia lingua si era immobilizzata. Un ragazzo seduto su un muretto con un libro in mano mi fissava. Caspita se era carino! Aveva gli occhi azzurro ghiaccio e i capelli castani con un corto ciuffo che gli ricadeva sul viso. Mi sorrise. Mi sentii le guance avvampare, ma ricambiai. Lo fissavo così intensamente da sbattere con un palo (la mia solita fortuna!). Lui rise, ma dopo ritornò a leggere (senza però rinunciare ad un sorriso sulle labbra). Okay, forse l’espressione “In quel momento avrei preferito sprofondare nelle viscere dell’inferno anziché essere lì” non rende ben l’idea, ma era proprio in quel modo che mi sentivo. Guardai il cellulare. Le otto e trenta.
Io: Caspita Carmy sono le otto e trenta! Andiamo a casa, mia madre avrà già preparato da mangiare!
Carmy: Che fretta! Oggi sei così lunatica… *sorrise* Rettifico, tu sei sempre lunatica.
Io: Dai non è niente…ho solo fame. *ricambiai il sorriso*
Ci incamminammo e mi sentivo ancora addosso di quel ragazzo così strano e affascinante. Decisi di non pensarci più e di godermi la giornata. Appena arrivammo a casa, come previsto, mamma aveva già tutto pronto in tavola e, nel contempo, era arrivato mio padre, Chris Stewart. Quella sera mangiammo roastbeef con patate e come dolce torta alle arance. Dopo una giornata così faticosa io e Carmy ci facemmo una doccia, ci mettemmo il pigiama e ci infilammo sotto le coperte. Mi addormentai pensando alla nuova città, all’indomani a scuola, a quanto volevo bene alla mia migliore amica Carmy, al mio nuovo migliore amico Liam Payne e a quello strano e bellissimo ragazzo che mi aveva inchiodato solo con lo sguardo.
  
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