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Autore: Larisha    08/01/2008    5 recensioni
Draco sogna, e nel sogno l'unica cosa riconoscibile è il rosso, il colore della passione, del peccato, dei... capelli dei Weasly? Leggete! e recensite, in bene o in male!
Genere: Dark, Sovrannaturale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 3

L’incontro

Draco faceva dondolare mollemente la mano che reggeva il bicchiere di vino – rosso come il sangue, ovvio.
Non era ancora riuscito a trovare la sua compagna, e la cosa lo scocciava un pò, dato che Blasie non perdeva occasione per passargli davanti e prenderlo in giro.
Ad un tratto, qualcuno lo spintonò alle spalle. Il bicchiere gli cadde di mano, e finì rovinosamente sul pavimento.
“Vorrei sapere chi è l’imbecille…” iniziò a dire voltandosi.
“Sono io l’imbecille, Malfoy, e mi stavo anche per scusare, prima che le tue dolci parole lasciassero la bocca.”
Ginny Weasley era i piedi dietro di lui, le braccia incrociate sul petto.
Una sola occhiata bastò a Draco per decretare che, purtroppo, era lei la sua compagna.
I capelli erano raccolti sulla testa, e solo pochi riccioli sfuggivano alle forcine, cadendo morbidi sulle spalle nude.
Un corpetto rosso le spingeva il seno verso l’alto – aveva sempre avuto un seno così? – e dei lacci le stringevano la vita. La gonna, lunga fino a terra, era un poco a palloncino, e nascondeva completamente le sue gambe. Per finire, indossava un paio di guanti lunghi, anch’essi rossi.
“Weasley, credo tu sia nata nell’epoca sbagliata.” disse, prima di rendersi conto di averle fatto un complimento. Per fortuna la ragazza stava agitando la bacchetta per pulire il vino, e non gli prestò attenzione.
“Ora, Malfoy, sono più che d’accordo con te sul fatto che la coppia Dracula – Mina non ci sarà stasera, per cui, buon divertimento.” e gli girò le spalle, pronta ad andarsene.
Draco l’afferrò per il braccio e l’attirò a sé.
“Credi che ti permetterò di rovinarmi la reputazione? Non esiste che la ‘mia’ dama, scelta o assegnata, se ne vada lasciandomi solo. Per cui ora fai la brava, e vieni a ballare con me.” le sibilò all’orecchio, prima di trascinarla verso la pista da ballo.
“Malfoy, primo, mollami in braccio, se non vuoi che ti Schianti qui in mezzo a tutti. In secondo luogo, io non ballo, soprattutto non con te. O hai per caso cambiato idea negli ultimi cinque secondi riguardo alla mia famiglia, alla mia Casa, ai miei amici?” gli chiese tranquilla.
Draco le lasciò libero il braccio, prima di chiederle con gentilezza – o almeno, quello che a lui parve un tono gentile – e con un sorrio gelido sulle labbra “Mi concederesti ‘l’onore’ di questo ballo, lenticchia Junior? Ora ti ho fatto l’invito formale, non puoi rifiutare, saresti sgarbata nei miei confronti. E poi, se non volevi dare nell’occhio non è questo il modo migliore, ci stanno guardando tutti.”
Ginny si guardò intorno, diventando immediatamente rossa in viso, ma nessuno si curava di loro.
Draco approfittò della sua disattenzione per spingerla nella pista da ballo.
“Perfetto, ora sei unicolor, tutta rossa. Potrebbero scambiarti per un pomodoro, per fortuna che almeno il mio vestito dichiara chi sono.”
Ginny fece una faccia sdegnata.
“Mi hai ingannata! Nessuno ci guardava!” disse indignata.
“Chissà che inganno ho messo in atto… ah si, ho approfittato di una credulona. Almeno così ci siamo risparmiati un litigio pubblico.”
“Come se ti fosse mai importato del fatto che ci fosse qualcuno ad ascoltarti, le altre volte che mi insultavi!”
“Stasera non mi pare di averti insultata, e adesso balla, ti sei accorta che stiamo intralciando la pista?”
Ginny inizò a muoversi piano, cercando di non farsi notare.
“Non credere che mi faccia piacere ballare con te, Weasley.”
”Potrei dire la stessa cosa, Malfoy. Per cui, appena la musica finisce, fingerò di stare male e me ne andrò in dormitorio…”
Aveva iniziato a parlare decisa, ma già a metà frase le parole si confondevano, e Ginny svenne tra le braccia di Draco.
Sostenendola per la vita, il ragazzo sogghignò
“Complimenti Weasley, sei un’attrice nata, ma potevi aspettare la fine della canzone, no?”
Ginny sbattè le palpebre due o tre volte, mentre le campane di Hogwarts battevano la mezzanotte.
“Ora non mi dire che fai come Cenerentola, se molli qui le scarpe io di sicuro non vengo a cercarti per ridartele.”
Vedendo che si stava riprendendo, Draco lasciò che la ragazza stesse in piedi da sola, liberandola dall’abbraccio in cui l’aveva stretta per evitare che cadesse.
Inaspettatamente, Ginny incollò il corpo a quello di Draco, mettendogli le braccia sensualmente al collo, e gli sussurrò all’orecchio con voce roca: “Che ne dici di rimettere quelle mani esattamente dove stavano?”
Draco era decisamente sconvolto; per una volta, era rimasto senza parole.
“Weasley, cosa hai bevuto stasera? Andiamo, ti porto dalla mezzosangue…”
“Mezzosangue? Su, non scherzare… o tutto, o niente…” e sollevò il volto verso Draco, leccandosi le labbra.
Fu allora che Draco notò un particolare a cui prima non aveva fatto caso.
“Weasley, lo sai vero che Mina è umana, almeno nella prima parte del libro? I denti da vampiro non c’entrano col tuo costume. Io, che sono Dracula, ho i canini a punta – tu no. Scommetto che è stato un’incantesimo della mezzosangue, credevo di averlo modificato in questo modo solo io.”
“Ancora con questo mezzosangue… non credi che il sangue puro, rosso, che scorre tumultuoso nelle vene sia perfetto? Lasciamo perdere il sangue dimezzato.”
Sbagliava, o la voce della rossa era più profonda? E i suoi occhi… non erano decisamente troppo allusivi? Non era sicuro, poi che avesse i canini quando le aveva parlato la prima volta…

  
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