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Autore: _Cthylla_    25/06/2013    4 recensioni
[ SOSPESA ]
Non tutti i cybertroniani si sono schierati con l'una o l'altra fazione nella guerra che ha distrutto il loro pianeta natio. Alcuni di loro, finita la scuola base che fornisce la preparazione generica che tutti i cybertroniani devono avere, se ne sono andati in giro per l'Universo ancor prima che la guerra scoppiasse.
Questo è il caso del Deviant Team.
Deathstar. Zoira. Mintaka. Stylequeen. Pkangu.
Ma cosa accadrebbe se, per problemi energetici, dovessero fare rotta verso la Terra...?
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Deviant Team: Madness is Everywhere!'
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- matricola 9111994 Deathstar e matricola 12061993 Mintaka. Nell’archivio quelle due risultano essere ancora in livello sabbatico… devono essersene andate appena prima che la guerra scoppiasse - lesse Megatron - tappe previste: Gama, Vespron, Namecc, LV416. Risultano essere partite con la nave Iron Barrel insieme a matricola 26031994 Zoira, matricola 22071994 Stylequeen… il nome di questa qui mi è familiare…- borbottò il Lord.
- ci credo! Stylequeen era una promessa della danza! - esclamò entusiasta Knock Out, per poi chiudersi in un vergognoso mutismo. Era stato un fan di Stylequeen ai tempi, non l’aveva mai vista di persona ma la seguiva attivamente sul suo blog prima che la rete di Cybertron venisse abbattuta dai decepticon e tutti i siti che non servivano agli scopi della fazione cancellati.
- cos’eri, un suo fan? - lo prese in giro Megatron - in compenso hai ragione, ora che mi torna in mente era veramente una promessa della danza.
Soundwave se ne stava lì muto. Ora che avevano assodato che Stylequeen ballava, potevano tornare alla gente che gli interessava?
- allora, Stylequeen… e infine…oh, un altro nome conosciuto. Il seeker che ha superato il tuo punteggio all’esame finale, Soundwave, Pkangu. A cui per quanto ne so dovresti ancora la tradizionale stretta di mano.
Nessuna reazione da parte del tecnico. Ma che compagne di viaggio che si era trovato Pkangu, pensò sarcastico. Pensò anche che, unico uomo in un gruppo di donne, si fosse divertito non c’è male negli anni.
- torniamo alle "nostre" donne. Allora, vediamo un po’ i fascicoli personali…- Megatron allibì - …nel fascicolo di Deathstar risultano esattamente novecentocinquantatré punizioni, novecentotrentotto delle quali scontate insieme alla sola Mintaka, e dieci delle quali scontate insieme a Mintaka e Stylequeen; le restanti cinque da sola.
- insomma non era una che faceva danni - commentò ironicamente Dreadwing - novecentocinquantatre punizioni…
- rimandata alla fine di ogni livello, promossa agli esami di riparazione. I giudizi: matricola 9111994 Deathstar. “seeker distratta, disordinata, sfaticata…bla,bla,bla… che si ostina a voler vivacchiare nell’area dell’insufficienza leggera e farsi rimandare ogni livello”…- lesse Megatron - una svogliata cronica. “…inoltre il comportamento e l’atteggiamento tenuti sono decisamente non idonei al contesto scolastico. Alla fine dei cinque livelli, matricola 9111994 Deathstar risulta non aver imparato assolutamente niente, specie nelle discipline fisiche ; a dimostrazione di ciò, il fatto che non abbia ancora imparato a volare. Nel corso dei cinque livelli si è distinta solo per una gran padronanza nel disegno”. Ecco perché non ha volato, non è capace. Certo che… una seeker che non vola! Quanto al fascicolo di matricola 12061993 Mintaka, è praticamente identico. Cambia solo il punteggio finale e l’area in cui si collocano i voti, che superano la sufficienza.
- e noi ci saremmo fatti prendere in giro da due del genere? - sbottò Knock Out - assurdo.
Soundwave pensava la stessa identica cosa, ma con un’aggiunta: forse le due erano delle sfaticate e tutto il resto, ma avevano una caratteristica decisamente non comune…
- no, è la fortuna di Deathstar ad essere assurda - disse Dreadwing, dando voce ai pensieri del tecnico - i vehicons non sono ancora rientrati, Lord Megatron, il che non mi fa pensare bene.
Megatron non commentò, decidendo di tornare a vedere come procedevano i lavori di riparazione. Oltretutto era stata localizzata una nuova miniera di energon, sulla quale avrebbe dato inizio agli scavi la sera del giorno dopo. Il punto era: chi mandare lì?
Lui doveva restare nella Nemesis, attendendo che Soundwave decifrasse altre parti del database di Iacon, quindi meno si allontanava meglio era. Dreadwing era il suo secondo in comando, ed eventualmente sarebbe partito con lui, quindi anche in questo caso che fosse lui ad andare alla miniera era fuori discussione. Rimaneva quindi Knock Out.
Lord Megatron sperò per lui che per una volta combinasse qualcosa di decente.




La sera dopo, nell’Avamposto Omega…
- come sarebbe a dire che “non hai voglia”?!
- che non ho voglia, punto.
Arcee si stava decisamente imbestialendo nel tentativo di convincere Deathstar a lavorare. La signorina non aveva voglia! Che razza di discorsi! Non si rendeva conto che erano in guerra?
- non mi interessa se non hai voglia, fai il tuo dovere e non discutere.
- ma vai a rompere a qualcun altro va’, che io di starti a sentire non ho voglia. Non vedi che sto leggendo? - la seeker si era scaricata tutta la serie di romanzi con protagonista Montalbano sul datapad, e non sembrava avere la minima voglia di staccarsi dalla lettura.
Arcee le strappò il datapad dalle mani. - adesso non leggi più!
- cocca mia se hai le lune non è colpa della sottoscritta, per cui se sei stressata scopa di più e scassa di meno la minchia. Quando le lune ti passano metti il datapad nella mia stanza - si alzò e la liquidò con un cenno annoiato della mano mentre si dirigeva con la sua andatura ciondolante nella stanza in cui Bulkhead e Bumblebee stavano giocando ad una specie di basket.
Si sentì trattenere per il polso. - non ti permetto di parlarmi in questo modo. Tu e i tuoi compagni siete ospiti qui, di conseguenza renderti utile è il minimo che puoi fare - le disse Arcee in tono gelido. Deathstar rimase in silenzio per un po’ e la guardò senza fare una piega.
- no - disse con disarmante tranquillità, riprendendosi il datapad e togliendo il polso dalla presa di Arcee, per poi continuare a camminare lasciando lì la guerriera autobot che sembrava stare per esplodere. In tutta la sua vita Arcee non ricordava di aver mai incontrato qualcuno così pigro, indolente, insolente e pure insofferente! Quanto le dava sui nervi, mamma mia!
Anche se non le dava certo sui nervi come…
- oh ma insomma dove è che avete messo la mia vasca con l’olio caldo?! Possibile che non l’abbiate ancora portata qui? Mi era sembrato di aver detto già da ieri che la volevo nella base! E perché ancora non mi è stata procurata la vernice rosa con i lurex che voglio? Il mio alloggio va assolutamente risistemato. E pretendo di avere qui in giornata tutti i miei prodotti di bellezza perché NECESSITO di fare la manutenzione alla mia corazza due volte al giorno! Quindi perché Optimus Prime non ha ancora provveduto?
…Stylequeen, appunto. Deathstar smise di camminare e si sedette lì dove si trovava, prevedendo scene che non voleva perdersi assolutamente.
- forse perché Optimus Prime ha cose più urgenti a cui pensare - ribatté Arcee freddamente.
- deve capire che noi donne abbiamo delle necessità - la guardò - tu in particolare. Da quant’è che non fai manutenzione come si deve? Se vuoi ti do una mano io, non c’è problema, oltre che medico sono anche un’estetista. Potremmo cambiare i colori della tua corazza, tanto per cominciare, in questo pianeta questo periodo per esempio vanno di moda rosso e rosa insieme …solitamente non è un abbinamento che mi piace molto, ma se il rosa è un rosa Schiaparelli…
- l’ho già detto alla tua amica Deathstar, ma forse non è chiaro nemmeno a te che siamo in guerra e non possiamo stare a pensare ai colori e alla manutenzione!!!
- una donna deve curarsi, in guerra o non in guerra - sentenziò Stylequeen.
- proprio una sottospecie di diva doveva capitare qui - sbottò Arcee, senza riflettere.
- sottospecie di diva!!! - strillò Stylequeen, guardandola come se volesse ucciderla - tu non-ti-devi-permettere!!! Stammi bene a sentire, solo perché tu sei una insignificante sciarpa e sciatta non significa che dobbiamo essere tutte disgraziate come te!
- Stylequeen che sbotta! Mangia la faccia! dai Stylequeen mangia la faccia! Mangia la faaaaacciaaaa…- chiaro che Deathstar attaccò subito il coro da stadio.
- TU ZITTA!!! …E NON RIDERE! NON C’È NIENTE DA RIDERE!!! - gridò, quando vide la seeker rotolarsi a terra dalle risate.
- senti un po’! Sei arrivata giusto da un giorno, non mi conosci, quindi non ti azzardare a darmi della disgraziata! - gridò di rimando Arcee.
- tu mi hai dato della sottospecie di diva quindi io ti do della disgraziata quanto mi pare e tu STAI ZITTA E MUTA perché qui l’unica che ha diritto di strillare sono IO e non TU!!!
- Mintaka vieni qua - disse concitatamente Deathstar nel comm-link - Stylequeen e Scassaminchia stanno litigando di brutto!
Mintaka arrivò tre secondi dopo, di corsa, e con una specie di pop-corn di energon. - eccomi eccomi!
- ma che succede? - si informò Bulkhead uscendo dalla stanza in cui giocava a basket con Bumblebee.
- bella Staccio! Stylequeen ed Arcee che si ammazzano - Deathstar lo invitò a sedersi vicino a lei con un cenno - imperdibile!!!
Bumblebee disse che forse avrebbero dovuto fare qualcosa perché smettessero di litigare piuttosto che stare solo lì a guardare, ma Mintaka fece a sua volta cenno a Bulkhead di sedersi. - pop-corn?
Se aveva qualche dubbio, dopo che Mintaka gli aveva rivolto la parola il grosso demolitore non ne aveva più, e si mise a sedere tra le due deviate del Deviant Team. - sì grazie! Dai Bumblebee, siediti!
Il ricognitore, dubbioso, si mise accanto a Deathstar.
- chi ti credi di essere per dire a me che devo stare zitta?! - urlò Arcee.
- una che si è rotta di sentire i tuoi borbottii di cui a nessuno frega qualcosa! “sottospecie di diva”! e tu sei una disgraziata sciattona!!!
Man mano che il litigio procedeva la folla si ingrandiva, e poco dopo anche Smokescreen e Wheel Jack si trovarono a mangiare pop-corn.
- secondo voi chi vince? - domando Smokescreen.
- Stylequeen - risposero in coro Mintaka e Deathstar, mentre i toni tra le due litiganti diventavano sempre più accesi.
- meglio sembrare una disgraziata sciattona che atteggiarmi come fai tu, sorrisini, sbattimenti di palpebre, e sculettate come la peggiore servicebot!
-a me basta sorridere per attirare l’attenzione di chi voglio io, a te sciatta come sei non guarderebbero nemmeno se gli sbattessi la valvola in faccia!
Decisamente troppo per Arcee, che ringhiando si avventò addosso a Stylequeen scaraventandola a terra. Le due iniziarono a rotolarsi e picchiarsi selvaggiamente tra loro, con tanto di morsi, graffi e chi più ne ha più ne metta.
- lotta tra donne! - esultò Smokescreen.
- si accettano scommesse! - Deathstar prese una lamiera e la usò come vassoio - il piatto piange! Fate il vostro gioco signori, chi tra le due vincerà? Puntateeeee!!! - mise venti crediti sul vassoio - venti su Stylequeen!
Mintaka ai venti crediti di ‘Star ne aggiunse quindici, Bulkhead una trentina a favore di Arcee, e Wheel Jack la stessa cifra a favore di Stylequeen, Bumblebee non partecipò, e Smokescreen ne puntò quaranta su Stylequeen.
- BOTTE,BOTTE,BOTTE!!! STYLEQUEEN DISTRUGGILA!!!! - urlò Deathstar, e coloro che avevano puntato su Stylequeen accompagnarono l’incitamento con fischi ed altre grida, mentre lo scontro si faceva sempre più violento.
- ma che succede?! - chiese subito Zoira, arrivata sul posto assieme a Pkangu che come lei era stato attirato dalle urla.
- Stylequeen e Scassaminchia che si picchiano - la informò Mintaka, per poi tornare a fare il tifo.
- e voi invece di fermarle vi mettete a fare il tifo? - disse seccamente Pkangu.
- ho puntato quaranta crediti di Stylequeen, vediamo come va! - esclamò Smokescreen. Il tecnico si fece largo tra la piccola folla con la forza, per poi entrare immediatamente nel combattimento e cercare di separarle.
- smettetela subito! Ma vi pare il c…
Inutile a dirlo, Arcee con l’intervento di Pkangu si era calmata un po’ ma non Stylequeen. La dottoressa lo spinse via e saltò di nuovo addosso ad Arcee.
- NON TI IMPICCIARE!
Pkangu diede un’occhiata ad entrambe per poi fare spallucce ed andarsene. Che dire, il suo l’aveva fatto, e non aveva voglia di mettersi ulteriormente in mezzo. Zoira a quella scena si fece forza ed andò a sua volta ad interferire.
- smettetela tutte e due, Pkangu ha ragione, non è il caso che litighiate!
- non so, vuoi litigare anche tu?! vuoi che finiamo a botte anche io e te?! - Stylequeen spostò la sua attenzione da Arcee a Zoira.
- devi smetterla di fare scenate isteriche, punto e basta!
- chi sei tu per dirmi cosa devo o non devo fare?!
Zoira fece cenno ad Arcee di allontanarsi, o comunque di smetterla di litigare con Stylequeen. Riconoscendo che quella fosse una cosa logica da farsi Arcee indietreggiò, allontanandosi e pensando che quella fosse una giornataccia come poche.
- Stylequeen! Calmati!
- mi ha dato della sottospecie di diva e della servicebot, questa disgraziata sciattona!
- ok siamo alle solite - disse Deathstar tra una risata e l’altra - ahahah oddio Wheel Jack tienimi sennò vado a finire per terra! - rise, perdendo effettivamente l’equilibrio e venendo trattenuta dal demolitore.
- fortuna che Optimus Prime è fuori - commentò.
- si può sapere che sta succedendo qui?! - anche Ratchet fece la sua comparsa, con un’espressione decisamente minacciosa.
- Ratchet pornostar!!! - esclamò Mintaka.
- è arrivato a rovinarci il divertimento - commentò Deathstar - dai raga, noi vo-glia-mo Ratchet pornostar!
- RATCHET PORNOSTAR! RATCHET PORNOSTAR! RATCHET PORNOSTAR!!! - urlarono gli altri.
- ADESSO BASTA!!! - urlò il dottore, avventandosi sui suoi compagni. Deathstar e Mintaka si guardarono e decisero saggiamente di darsela a gambe, lasciando che se la vedessero da soli.
- e nemmeno hanno ripreso i soldi anche se io gliel’ho detto - commentò la seeker, intascando i crediti altrui - vabbè. Adesso che facciamo?
- direi di uscire, è l’ora giusta, è sera e gli umani non ci vedono - disse Mintaka, trafficando con un computer ed aprendo un Ponte Terrestre a coordinate del tutto casuali.
- dove si va?
- boh! Qui - Mintaka indicò le coordinate sullo schermo.
- ok boss!
Le due donne attraversarono tranquillamente il Ponte, per finire in un luogo a loro abbastanza familiare. Infatti non era lontano da dove, arrivati sulla Terra, avevano stanziato la loro base.
- toh, manco a farlo apposta - commentò Deathstar - certo che la pioggia ha fatto un bel casino, qui c’è un mucchio di fango - disse. Fu quasi nello stesso momento che lei e Mintaka decisero di tirarsi vicendevolmente suddetto fango; se ci fosse stata Stylequeen probabilmente sarebbe svenuta alla scena, ma a quelle due poco importava che la corazza fosse senza macchie!
Ad un certo punto Mintaka vide Deathstar sgranare gli occhi. - …Mintaka andiamo via.
- che c’è?!
- C’è quella lì! - indicò un punto a cinque metri da loro - …‘na diavletta!
Mintaka scoppiò a ridere mentre Deathstar si dava alla fuga. La “diavletta”, ossia la cavalletta, fece un balzo sparendo tra le piante. Incredibile che un animaletto così piccolo e pure innocuo, perché le cavallette non mordono, pungono né sono velenose, potesse spaventare Deathstar al punto di farla correre via in quel modo; ma tant’è…
- Deathstar aspetta arrivo…
- uuuuuh io le diavlette non le posso vedere - Deathstar si fermò e scosse la testa, coprendosi gli occhi con le mani - nonononononono e no. Aspetta, ma laggiù…- aguzzò la vista - chi diavlo sono quelli?!
- muovetevi, Lord Megatron vuole i cubi di energon entro stasera!
Erano Knock Out e i vehicons, che in poco tempo avevano già allestito la miniera ed estratto una discreta quantità di energon. Il medico decepticon voleva assolutamente che quella missione andasse a buon fine, per dimostrare a Megatron che anche lui era in gamba, non solo Soundwave. Era una cosa così uggiosa, Soundwave, Soundwave, Soundwave! Soundwave qui, Soundwave lì, ma quanto è in gamba Soundwave, e il resto niente.
Per cui, intendeva portare a termine l’estrazione di energon presto e bene.
- è uno di quelli che ci inseguivano quando eravamo nella Nemesis, e quelli sono cubi di energon - bisbigliò Mintaka - …e ferma con il fango!!! - sibilò, vedendo che Deathstar stava per tirare a Knock Out un’enorme palla di fango.
- quella corazza luccicosa non si può vedere - borbottò la seeker - e ora che si fa? cioè, non è che io lascio tutto quel ben di Primus a ‘sti tizi.
- sono in troppi, specie per noi che non siamo ‘ste guerriere - osservò Mintaka, ma Deathstar era impegnata a guardare il cielo, e più precisamente la luna piena, che aveva catalizzato su di sé tutta la sua attenzione.
- ‘Taka…c’ho un’idea delle mie.
Mintaka la guardò, un po’inquieta. Le idee di Deathstar spesso e volentieri si rivelavano dannose. - ossia?
Deathstar iniziando a ridere, cercando di soffocare in tutti i modi il rumore, e spiattellando la faccia nel fango per poi iniziare a sporcare di fango appiccicoso anche tutto il resto del corpo, attaccando ad esso fogliame, rametti, sassi e sporcizia a random. - non so tu, ma ‘sta luna piena mi ha fatto venire in mente ‘na vecchia storia…- si mise a quattro zampe - stasera mi sento un po’mannara!
- no… non è quel che penso.
- sì che lo è. Aspè, adesso ti disegno il morso sul braccio - aprendo uno scomparto tirò fuori dei pennarelli - tu vai là fuori ed attacchi a strillare del cybertroniano mannaro e fingi che ti abbia morso ora, e poi sbuco fuori io! E quando quelli se ne vanno ci prendiamo l’energon. È un’ideona!!!
Alla fine Mintaka si lasciò disegnare il morso e si sporcò un altro po’di fango. Doveva sembrare che fosse in fuga, e che magari nella corsa fosse caduta, o che di simile…

- ottimo, abbiamo quasi finito, Lord Megatron sarà…
- AIUTOOOOOO!!! AHHHH!!! MI HA MORSA, MI HA MORSA, AIUTOOO!!!
Knock Out si voltò di scatto sentendo gli urli terrorizzati di una femme che con tutto il fango che aveva addosso non riusciva ad identificare bene, e che stava correndo verso di loro come se l’avessero inseguita dieci insecticons.
- aiutatemi! Per pietà!!! Mi ha morsa! IL CYBERTRONIANO MANNARO MI HA MORSA! Mi sta inseguendo, vi prego salvatemi!
I decepticon erano confusi e presi alla sprovvista. Che voleva dire “il cybertroniano mannaro”?!
- ma che diamine…?!!
- MI HA MORSA!!! MORDERÀ ANCHE TE!!! - gridò la donna, disperata, aggrappandosi alla corazza di Knock Out che fece un balzo all’indietro disgustato. Lo aveva sporcato tutto di fango!
- sentimi bene non so chi tu sia ma…! - stava per tirare fuori la sega circolare quando vide il morso sul suo braccio. Fresco. Appena ricevuto. E il segno rivelava una dentatura cybertroniana.
- f-fa così male…AAAH!!! - la femme si contorse - per me…per me è finita…diventerò anche io un cybertroniano mannaro ma voi salvatevi!!! Salvatevi!!! ANDATEVENE VIA!!! - urlò ancora, disperatamente. I vehicons, allarmati, si guardarono e molti abbandonarono gli attrezzi per iniziare già a darsi alla fuga. Knock Out cercò di riportare l’ordine.
- non abbandonate le posizioni! Il cybertroniano mannaro non es…
Un terribile ululato proveniente da un punto molto vicino fece trasalire ed urlare di paura tutti i vehicons, che si diedero alla fuga.
- è QUI!!! SBIRGATI! VAI! SALVATI!!! - disse la donna a Knock Out - vai finché sei in tempo…m-mi sento…mi sto trasformando!!! AAAAH!!! - crollò a terra ed iniziò a contorcersi. Un altro ululato, ancor più vicino del primo, fece voltare di scatto il medico decepticon che si trovò davanti il più orribile mostro che avesse mai visto.
Dagli alberi era spuntato un indefinito qualcosa che correva a quattro zampe producendo orribili rumori, alcuni dei quali somigliavano a ringhi ed una specie di risata maniacale che, Knock Out era sicuro, in realtà era il suo modo di dire “morderò anche te”. Pensò di sparargli, ma un verso orribile proveniente dalla femme di prima lo fece voltare, e la vide mettersi a quattro zampe, aprire la bocca, e mostrare delle enormi zanne.
Era decisamente troppo e Knockout si diede ingloriosamente alla fuga strillando nel comm-link che aprissero il Ponte, mentre i due cybertroniani mannari lo inseguivano ansando. Poco gli importava dell’energon in quel momento, non ci teneva proprio a diventare anche lui un mostro, bello com’era!
Deathstar con uno scatto lo raggiunse e lo morse ad un fianco. Knock Out urlò più dal terrore che dal dolore, spaventatissimo all’idea che anche lui adesso era mannaro!
Il dottore comunque scomparve nel Ponte, e la miniera ritornò buia. Deathstar e Mintaka si misero in piedi, si guardarono, e scoppiarono nella più grossa risata che avessero mai fatto. Deathstar dal gran ridere cadde a terra.
- c-ci hanno creduto davvero!!!... impossibile, ahahahahahah!!! - rise tanto che le lacrimavano gli occhi - il cybertroniano mannaro!!! Fuggite tutti!!!
- mi ha morsaaaa - Mintaka si tenne il braccio facendo di nuovo la faccia disperata - mi ha morsa, mi trasformerò in un mostro anche io!
- già, ma dici che adesso quello davvero ha paura di diventare mannaro? - Deathstar tentò di rimettersi in piedi.
- secondo me si! - rise Mintaka - non l’hai vista la faccia? adesso che facciamo torniamo alla base?
- beviamoci un paio di cubi prima…giusto un paio! Per festeggiare! - disse Deathstar, prendendo due cubi dal carico di energon - poi ci facciamo aprire il Ponte così portiamo là i cubi e raccontiamo tutto agli altri pirsonalmente di pirsona, come direbbe Catarella - porse il cubo a Mintaka e si misero a sedere.
- brindiamo al Deviant Team!
- e al cybertroniano mannaro! - aggiunse Mintaka. Entrambe, di nuovo, scoppiarono a ridere.

- sono stato morso, sono stato morso!!! Sono diventato un cybertroniano mannaro!!! - strillava Knock Out, in preda all’isteria - ecco, la trasformazione comincia, me lo sento, mi stanno venendo le zanne, sento il bisogno di camminare a quattro zampe, Lord Megatron faccia qualcosa!!! Aiutooooo!!!!!
Il leader dei decepticon lo osservò perplesso, Soundwave non fece una piega e Dreadwing lo guardò come a dire “ma che cavolo dici?”.
- il cybertroniano mannaro - disse Megatron, in un tono tranquillo che mascherava la sua crescente irritazione - puoi spiegarmi cos’è questa storia?
- una femme che era stata morsa è spuntata fuori dal bosco urlando, dicendo a tutti di fuggire, era terrorizzata, poi c’è stato l’ululato, il cybertroniano mannaro è uscito dagli alberi e la femme si è trasformata, mi hanno inseguito ed il cybertroniano mannaro originario mi ha morso, è la mia fine, anche io adesso diventerò un mostro, che ne sarà della mia corazza?!
Già da quando Knock Out aveva ordinato di aprire il Ponte, Soundwave aveva mandato laserbeak sul posto a controllare che cosa stesse succedendo. Avvedendosi della mancanza del minicon sul petto del tecnico, Lord Megatron gli fece cenno di mostrare a tutti le immagini che Laserbeak stava trasmettendo.
- se sono ancora lì vedremo questi fantomatici cybertroniani mannari - disse il Lord - comunque non vedo zanne di sorta, Knock Out.
Le immagini arrivarono sul computer.
- auuuuuuuuuu!!! Sono il cybertroniano mannarooo…
Sullo schermo comparvero Deathstar, ancora sporca di fango ma meno di prima, e Mintaka che ancora rideva. Da un cubo per uno che doveva essere, le due donne erano già arrivate al quarto.
Megatron guardò Knock Out, che indietreggiò. Non era possibile, si era fatto fregare come un pollo! Ed erano le due del giorno prima!
- io penso che in quell’astronave so’uno peggio di quell’altro, guarda - sentirono commentare Deathstar - questo crede al cybertroniano mannaro! Quell’altro, come se chiama, Meggy, ha una bocca che pare una tagliola! E quell’altro ancora...non so, la faccia non ce l’ha, il culo l’ha perso per strada…
Trattavasi ovviamente di Soundwave. Megatron, Knock Out e Dreadwing si scambiarono delle occhiate per poi guardare altrove.
- …non vorrei che gli mancasse anche qualcos’altro!!! - la videro indicarsi l’inguine, mentre un Ponte Terrestre si apriva e loro, tranquillamente, vi entravano con tutto il carico d’energon.
Soundwave terminò la trasmissione, dando silenziosamente ordine a laserbeak di ritornare.
Deathstar aveva quei dubbi? Benissimo. La prossima volta che l’avrebbe incontrata gliel’avrebbe fatto vedere lui, se aveva il cavo oppure no.
Non tollerava di essere preso poco sul serio, né di essere preso in giro in quel modo. Quell’impudente femmina avrebbe imparato a temerlo e rispettarlo come tutti gli altri, una volta che l’avesse presa e tenuta come concubina. Ormai era una questione personale.
   
 
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