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Autore: Ria A Baalves    25/06/2013    2 recensioni
Flashfic che parla delle pene sofferte da Madre Natura a causa del suo figlio più indisciplinato e arrogante: l'uomo.
Grazie al tizio che utilizza il taglia-erba la domenica mattina, alle 8:00 in punto, per l'ispirazione.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
- Questa storia fa parte della serie 'Il Trionfo della Natura'
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Li sento.

Mi chiamano a gran voce.

Cosa sta accadendo? Cos'è questo dolore che sento al petto?

Urla di terrore e dolore che fanno sanguinare il cuore;

Dov'è finita la sensazione di purezza che dà l'acqua fresca quando bagna la pelle?

La puzza di quella morte nera che bagna e insudicia i miei figli, che fa piangere loro lacrime di disperazione;

Dov'è finito il buon profumo degli alberi, quando il vento soffia tra le loro verdi chiome?

Il rumore delle falci elettriche che fanno cadere a terra le mie creature, in un crescendo di paura e distruzione;

Che fine ha fatto il benessere derivato dal sentire la consistenza della ghiaia sotto i piedi scalzi?

Il catrame putrido che copre il mondo, soffocando la terra e infettando l'aria;

Non c'è più l'amore per il cielo infinito e la beltà delle stelle?

La vista di quegli uccelli di metallo che sfilano sgraziati nel mio lindo cielo, macchiandolo e marchiandolo.

Cosa sta accadendo? Cos'è questo dolore che sento al petto?

Mai dolore più grande di quello che ora mi stanno causando gli Uomini mi fu mai inferto, che come figli indisciplinati e ribelli fanno di tutto per allontanarmi dalle loro vite.
Mai dolore è stato più grande di quello di una Madre che non può fare altro che rimanere ad osservare mentre le proprie creature marciscono e si instupidiscono, assuefatte da inutili congegni, capaci solo di distruggere e distruggersi l'un l'altro.
Mai gli Uomini si renderanno conto del mio dolore: troppo ciechi per fermarsi a soccorrere quella creatura ferita; troppo gelosi per fermarsi ad ammirare la bellezza del sole al tramonto; troppo affamati per donare un briciolo di compassione ad un loro fratello.
Mai una Madre dovrebbe avere di questi pensieri, eppure vorrei che la smettessero; vorrei che morissero...
Vorrei che morissero tutti.



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Chiacchiere attorno al fuoco:
Questa non vuole essere una ramanzina da falsa puritana o qualcosa per indurre alla moralità; prendetela solo per quello che è: una storia introspettiva, un po' dark, un po' struggente, un po' cattiva che mi è stata ispirata dal rumore assillante e quantomeno odioso di un taglia-erba alle 8 del mattino.Grazie a chiunque sia arrivato fin qui!
P.S. Per chiunque fosse interessato: nel mio account potrete trovare i link al mio Lj e al mio blog su Word-Press!
   
 
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