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Autore: Mattotoro    25/06/2013    4 recensioni
Clodia, Lesbia, chiamala come più ti piace quella donna a cui hai dato i tuoi trent'anni; rimarrebbe il tuo sole, pur essendo luna.
Ma il sole scotta, Catullo e tu lo sai, perché ardi ancora. Arde il tuo cuore, così come ardono le pugnalate che la luna ti ha inferto.
E, dimmi, vale la pena di soffrire così, anche nell'Ade? Così come ardevi in vita, così bruci al cospetto di Plutone.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità, Antichità greco/romana
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Quis est Catullus?
 
I poveri trent'anni che Mantova ti ha dato, dove sono oggi, Catullo?
Li avrà persi Cesare in Britannia o sarai stato tanto sciocco da donarli a Lesbia?
Clodia, Lesbia, chiamala come più ti piace quella donna a cui hai dato i tuoi trent'anni; rimarrebbe il tuo sole, pur essendo luna.
Ma il sole scotta, Catullo e tu lo sai, perché ardi ancora. Arde il tuo cuore, così come ardono le pugnalate che la luna ti ha inferto.
E, dimmi, vale la pena di soffrire così, anche nell'Ade? Così come ardevi in vita, così bruci al cospetto di Plutone.
E cosa sei, ora, Catullo? Un'anima in pena che piange, ama e odia la stessa donna. Come qualunque altra anima.
E allora, chi è Catullo? Cos'è che distingue Catullo da Cesare o Cicerone? Sono tre uomini che posseggono tre corpi, tre cuori.
Ma è proprio quest'ultimo che dà il nome a Catullo. L'amore che lo ha reso perfido quanto la sua Lesbia; così perfido da ingannare Giovenzio, tanto giovane e ingenuo.
Non hai più condanne, dimmelo, adesso: il tuo bisogno di sostituire le grazie di Lesbia, valeva l'amore di quel giovinetto?
Aveva senso sacrificare alla luna i tuoi trent'anni? La luna ti ha bruciato, poi medicato. Ti ha tradito, poi amato. Ti ha preso, poi lasciato.
Non era forse meglio sacrificarti a Diana?
Come ti ha ridotto la luna!
Chi è Catullo, che piange, ama e odia la stessa donna? Una povera anima la cui unica colpa fu amare la luna.
Nessun conforto ti dava Saffo, né immaginare Lesbo.
Nessun conforto ti davano i libri d'amore, né leggerne, né scriverne.
Catullo, Catullo che piangi, ami e odi la stessa donna, solo Plutone sa perché ti portò nell'Ade.
Sacrificasti il tuo amore alla luna.
L'amore è vita.
   
 
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