Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Ella_x    25/06/2013    7 recensioni
-Buongiorno ragazzi- salutò rivolgendo lo sguardo verso la classe.
I suoi occhi azzurri si scontrarono con quelli altrettanto azzurri di Becky e il cuore di quest’ultima perse un battito.
-Io sono Louis Tomlinson, il vostro nuovo insegnante di scienza per tutto l’anno- spiegò entusiasta sfilandosi la giacca marrone e mostrando un fisico perfetto avvolto in una camicia a quadri.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                              Image and video hosting by TinyPic

Science can be just what is, not what it could be.

Capitolo 23

Becky deglutì, mentre sentiva chiaramente i pezzi del suo cuore spezzato pungerle all’interno del petto.

-Quindi il fantomatico Lois in realtà era il nostro professore di scienze?- domandò meravigliata Holly, conoscendo già la risposta.

Becky passò il palmo della mano sugli occhi che le pizzicavano terribilmente, mentre prendeva a guardare il cielo nuvoloso nella speranza che le lacrime resistessero ancora un pò.

-Potevi parlarmene, ti avrei aiutato a tenere segreta la cosa- le sussurrò Holly.

Becky non rispose, si limitò a sporgersi di poco dalla barca e ad immergere le punta delle dita nell’acqua salata.

-Questo è il nostro posto..- sussurrò, mentre una goccia ribelle le sfuggiva dagli occhi pesanti.

-Becky- la richiamò Holly.

La ragazza continuò a giocare con l’acqua gelida, mentre mille e mille dubbi le riempivano la mente.

-Becky- ripetette più convinta la sua amica, e la mora non potette far altro se non rivolgerle uno sguardo.

La bionda indicò il ponte di legno, e un sorriso malinconico si dipinse sulle labbra della ragazza, mentre osservava Louis immobile sulle assi di legno rovinate.

Il ragazzo ricambiò il suo sorriso, mentre i suoi occhi blu le lanciavano uno sguardo che sembrava urlarle ‘Stai tranquilla, si risolverà tutto’.

-Io vado, se hai bisogno chiamai- le sorrise Holly, alzandosi e scendendo dalla barca.

-Professore..- salutò, mentre passando di fianco al ragazzo gli lanciava uno sguardo incuriosito.

 Becky si alzò, lisciandosi la maglietta spiegazzata e Louis a passi lenti si avvicinò alla barca.

Il professore le porse la mano, aiutandola a scendere e quando furono uno di fronte all’altro la mora si immerse nel petto forte e profumato del ragazzo, stringendosi forte entrambi.

Rimasero per molto tempo abbracciati l’uno all’altro, in silenzio.

Non c’era bisogno di spiegazioni, tutti e due sapevano ciò che turbava l’alto.

Becky strinse tra le dita la stoffa fresca della camicia del professore -Cosa succederà adesso?- sussurrò timorosa.

-Non lo so- ammise Louis sospirando tra i suoi capelli –Ma qualsiasi cosa accadrà non ci separeranno- aggiunse il ragazzo con tono rassicurante.

Becky cercò di annuire, ma non ne trovò la forza.

Il professore le alzò delicatamente il viso con le mani, baciandola lentamente, mentre una folata di vento col profumo del mare muoveva i loro capelli e le vele delle barche ormeggiate.

-Andiamo a casa- sussurrò Louis sulle sue labbra,stringendo forte la sua mano.

 

Buio.

Era tutto ciò che Becky sentiva.

All’interno e all’esterno.

La ragazza si coprì meglio con il lenzuolo il corpo nudo, mentre stringeva tra le braccia il cuscino.

Una serie di singhiozzi le sfuggirono dalle labbra, soffocati dalla lana soffice che imbottiva la federa candida.

L’ abatjour si accese sul comodino opposto a lei, ed il viso assonnato di Louis apparve in penombra nella stanza.

Il ragazzo la osservò confuso per qualche secondo, prima di addolcire lo sguardo e trascinare il corpo rannicchiato della ragazza in mezzo alle sue gambe.

Il professore sorrise alla mora, asciugando con un bacio le lacrime salate che scivolavano sulle sue guancie.

-Non devi avere paura Rebecca- sussurrò il ragazzo, accarezzandole i capelli, poi il viso, il corpo, le gambe, fino ad arrivare alle caviglie sottili.

-Non ci separeranno mai- aggiunse Louis.

L’insegnante aiutò la ragazza a stendersi su un lato,facendo lo stesso e abbracciandola dietro di se.

-Dormi tra le mie braccia- la invitò, lasciandole un bacio umido sul collo

- questo è il tuo posto e nessuno potrà portartelo via- concluse, chiudendo gli occhi, mentre le dita lunghe accarezzavano la pancia di Becky.

 

 

 

Il mattino successivo non tardò ad arrivare e Louis, svegliato dal suono della sveglia aprì gli occhi, sospirando per infondersi coraggio.

-Il preside mi ha convocato Becky, devo andare..ma tu rimani qui e dormi un altro pò- sussurrò dolcemente il moro, baciando la guancia della sua ragazza.

Becky  si stropicciò gli occhi, afferrando la mano del ragazzo prima che lui potesse allontanarsi.

-Io vengo con te- disse, sorridendogli.

Così qualche ora dopo i due si guardarono negli occhi, per poi posare lo sguardo sulla porta in legno scuro, sulla quale spiccava una targhetta dorata con su inciso ‘Mr Hown’.

Louis sospirò, stringendo la mano della ragazza.

-Aspettami qui, cercherò di fare il prima possibile- avvisò, baciandogli per un attimo le labbra,per poi bussare lentamente alla porta.

-Avanti- borbottò una voce ovattata dall’interno.

-Buongiorno signor preside- salutò Louis, chiudendosi la porta alle spalle.

E lo stomaco di Becky cominciò a bruciare.

Non riusciva a sentire nulla, così si allontanò dalla porta sotto lo sguardo severo della segretaria.

-Psss-.

La ragazza sobbalzò sulla poltroncina di velluto rosso, guardandosi in torno perplessa.

-Psssss- una chioma bionda ed una riccia spuntarono da dietro una delle piante della sala d’aspetto e Becky sorrise istintivamente mentre osservava Holly ed Harry accucciati sul pavimento.

-Siamo qui per aiutarti, ed abbiamo portato i rinforzi-  annunciò entusiasta la bionda indicando alle sue spalle.

Becky osservò perplessa il fratello di Holly, Josh e Zayn e Liam,gli amici del professore.

-Ci sei anche tu..- disse meravigliata la ragazza rivolta a Josh.

-Non potevo competere col fascino dell’insegnante- sorrise il ragazzo.

-Ascolta questo è il piano- cominciò Harry, prima di essere zittito dalla sua ragazza.

-Fai parlare me- lo riprese Holly.

-Niall  domani ha un provino per un film, sai dice che la sua passione per il cinema deve essere coltivata e l’unico modo per farla sbocciare è mettersi in gioco- spiegò la ragazza, mentre suo fratello arrossiva tremendamente.

-Arriva al punto- ringhiò Harry, nascondendosi meglio dietro le foglie.

Holly sbuffò –Si insomma, lui fingerà un malore e noi lo soccorreremo, i professori strambi qui amici del professore strambo di cui sei innamorata ci hanno avvertito del colloquio e hanno architettato il piano- spiegò ancora la bionda, mentre Zayn e Liam sorridevano soddisfatti,anche loro però nascosti dietro il ficus.

-Mentre noi distraiamo la segretaria tu cerca di capirci qualcosa  e vedi di fare uno di quei discorsi toccanti che sistemano sempre la situazione- concluse la bionda, dando un colpetto alla schiena di suo fratello Niall che cominciò a recitare.

Becky sorrise grata a tutti, incamminandosi verso la porta.

-E’ davvero una cosa imperdonabile ed inammissibile quella che è successa- Becky udì la voce del preside dispiaciuta al di là della porta.

-La prego signor Hown, mi licenzi pure, ma non le faccia ripetere l’anno- supplicò Louis.

-Io..non..-balbettò il preside in difficoltà.

Becky sospirò, aprendo la porta di scatto –No!- urlò.

-Ma cosa succede? Miss Pirce- esclamò sbigottito il preside, arricciando i baffi lunghi.

-Non può licenziarlo preside Hown, non può farlo- sussurrò la ragazza, stringendo forte le mani paffute dell’uomo.

-E’ vero che  ha avuto una relazione con un’alunna ed è vero anche che è un pò giovane - disse la ragazza.

-Becky avevo detto di sistemarla la situazione, non di peggiorarla- la voce di Holly fuori dalla porta fece alzare gli occhi al cielo alla mora.

-Ma posso assicurarle che Loui..ehm il signor Tomlinson è l’insegnante migliore che abbia mai avuto questa scuola. La nostra classe era un disastro in quella materia e adesso siamo tutti più o meno sul sei. Tutto grazie al professore che riesce a coinvolgerci nella lezione, riuscendo a renderla meno noiosa- spiegò Becky sperando di convincere l’uomo.

-Ha ragione lei- la testa riccioluta di Harry fece capolino da dietro la porta.

Il  preside gli rivolse uno sguardo severo e il ragazzo si allontanò alla svelta  -Ammetto che la situazione della vostra classe sia migliorata di molto, ma questo non cambia le cose- mormorò l’uomo.

-Ascolti signor preside, questo è stato l’anno più difficile della mia vita. Lei non immagina neppure quanto sia difficile cercare di ignorare i propri sentimenti, e quando i sentimenti in questione sono così forti da non poterli ignorare non c’è altra scelta. Mi creda la prego,se ho messo su questa relazione con la signorina Pirce non è per passare il tempo, ma è perché tra di noi è successo qualcosa di davvero forte- tentò Louis un ultima volta.

-Loro si amano- sospirò Holly dalla soglia della porta, mentre il preside lanciava un occhiataccia anche a lei, chiudendo la porta.

-Capisco i vostri sentimenti, e mi dispiace così tanto essere il cattivo della situazione, ma non siamo in un film. Il massimo che posso fare è spostare gli esami della signorina in un'altra sede e non farle ripetere l’anno- concesse il preside mentre delle urla di gioia provenienti dall’esterno della porta chiusa esplodevano.

-Tuttavia per quanto riguarda il suo lavoro signor Tomlinson, sono davvero dispiaciuto, ma devo licenziarla. I genitori sono indignati e la scuola perderebbe perdere iscrizioni se lei continuasse a lavorare qui- annunciò dispiaciuto l’uomo.

Louis annuì stringendo la mano del preside.

-Lo capisco, grazie comunque- ringraziò Louis, stringendo la mano della sua ragazza.

Il preside gli sorrise, mentre i due ragazzi uscivano dall’ ufficio.

Niall steso sul pavimento quando li notò uscire si alzò di scatto – Credo di sentirmi meglio adesso- sorrise verso la segretaria che boccheggiava meravigliata.

Si avvicinarono tutti a cerchio intorno a Becky e Louiscon  sguardi mortificati.

-Ci dispiace per il suo lavoro- mormorò Harry.

-Tranquilli ragazzi, grazie per averci aiutato ma sapevo già che sarei stato licenziato. L’importante è che Becky possa fare il suo esame- sorrise il ragazzo abbracciando la mora che si sentiva terribilmente in colpa.

-Adesso scusatemi, vado a riprendere le mie cose dalla sala professori- sospirò l’insegnante, sorridendo alla sua ragazza e  allontanandosi dal gruppo.

Quando Louis sparì dal corridoio Harry si schiarì la voce –Noi andiamo, vuoi uno strappo a casa?- domandò preoccupato alla sua migliore amica accarezzandogli un braccio.

-No andate- sussurrò Becky, sforzandosi di sorridere.

-Ti ama davvero se ha rinunciato al suo lavoro per te- Zayn le sorrise, abbracciandola.

-Lo so- sospirò la ragazza, salutandolo mentre seguiva gli altri.

 

-Mi hai aspettato-.

Becky si voltò sorridendo a Louis che la osservava alle sue spalle.

-Perdonami- gli disse la ragazza, sistemandosi sulla panchina del parcheggio.

-Non devi scusarti per avermi aspettato, è una cosa carina- rise il ragazzo accomodandosi al suo fianco.

-Non per questo. In pochi mesi ho distrutto tutto ciò che tu costruivi da una vita intera, perdonami- si scusò la mora prendendo la mano grande del ragazzo fra le sue.

-Ascoltami Becky, se sono stato licenziato non è colpa tua. La colpa è mia, sapevo che avvicinandomi a te sarebbe successo, era inevitabile. Ma preferisco ritrovarmi senza lavoro che senza di te- la rassicurò il ragazzo, baciandole le labbra lentamente.

Ma saremmo potuti essere un semplice insegnante e una semplice alunna e tu avresti avuto ancora il tuo lavoro adesso- mormorò Becky staccando le loro labbra unite.

-Uno scienziato famoso afferma che ‘ la scienza può essere solo ciò che è, non ciò che potrebbe essere’ Becky, e Albert Einstein ha sempre ragione- sussurrò  dolcemente Louis.

-E poi non hai distrutto quello che ho costruito, ma mi hai fatto trovare ciò che ho sempre cercato- aggiunse, strappando un sorriso sincero alla sua ragazza, che lo strinse fortissimo a se.

Lei era abituata ai lieto fine che aveva letto nei libri.

Quelli in cui l’amore trionfa sempre e tutto si sistema.

E nonostante adesso si trovasse lì, con Louis senza lavoro, nessun rapporto con suo padre e sicuramente molto presto anche senza un posto dove vivere, tra quelle braccia possenti non riusciva a pensare ad altro se non che quello era il lieto fine migliore che potesse desiderare.

 

 

 

Buona sera a tutte c:

Ecco a voi anche l’ultimo capitolo.

Ultimo capitolo davvero lungo (sette,e dico ben SETTE pagine di word).

Risparmiate le lacrime per l’epilogo però.

Anche se probabilmente l’unica a piangere sarò io D:

Volevo salutare BooBearGirl_69 che nello scorso capitolo

 mi ha chiesto di farlo.

Spero che ti sia rimessa, se sei ancora in ospedale fammi un fischio che corro a salvarti.

Non so, se vi va lasciatemi una recensione,

se non vi va mi accontento lo stesso xD

Spero che riusciate a tenere duro ancora fino all’epilogo e a non mandarmi a fanc*parola censurata*.

I belive in you <3

Much love,

Anto.

Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Ella_x