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Autore: CitazioniLarry    25/06/2013    42 recensioni
"Mi piacciono i tuoi occhi. Hanno un color cacchina verde, ma sono fighi." Ribadì Louisa.
"Grazie. I tuoi.. non riesco bene.." Harriet parve confusa.
"Scusa sono fatto."
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Tutto iniziò un pomeriggio d’estate del duemila e credici, duemilatredici, volevo dire. Si insomma, faceva caldo. 
“Mamy, portami un po’ di crema solare, che qui si brucia, non posso arrivare alla sfilata così!” Harriet disse a sua madre.
Sua mamma, Anna dalla Catalogna, era la tipica MILF dei film porno, solo che qui Harriet la chiamava così perché da piccolo urlava sempre: Mamma Il Latte è Freddo. Portava una ventottesima di coppa, quindi era normale che tutti i pervertiti depravati le se appiccicavano alle tette come poppanti. Harriet però se ne fregava e continuava a giocare con le My Scene e a volte si metteva i suoi enormi reggi poppe per fare, gaia, l’ape maia.
“Arrivo tesoro, vado a prenderla in casa!” 
Era proprio un figlio di una buona donna. Harriet era il tipico ragazzo sclerotico, con una spugna di ferro per togliere il bruciato dalle pentole al posto dei capelli, una bocca enorme, 4 capezzoli, 6 dita, 2 buchi sulle guance, occhi fosforescenti, insomma, un vero esemplare di alieno. 
“Ecco qui amore.” Anna gli spalmò la crema sulla schiena come se fosse stata merda e ci sapeva fare!
“Oh mamy, mamy, sei la migliore!” 
Harriet era un ragazzo dolce, anzi troppo, a volte stuccava ma l’unica cosa che amava erano i suoi 2 migliori amici BFF4E xdxd mlmlm:  Nello e Liamo.
‘Driiiin Driiin Drooooon Drooon Brum beee beee bau miao muuuu, le mucche fanno muuu, ma una fa mu muuu’ 
“Mamma, qualcuno ha suonato il campanello, vai ad aprire, adesso arrivo!” Un campanello di merda, c’era da dirlo.
Mamma orsa aprì e si ritrovò davanti un biondo finto e uno zombie.
“Ciao signora. Noi siamo Nello e Liamo. C’è Har-” 
Non fece in tempo a finire la frase che Harriet era già dietro a sua mamma, tra un po je faceva pure senti a presenza. Ma a Harriet piacevano i treni.
 
“We bella raghy, come butta? La frutta?” Harriet simpatizzò.
“Hihih, quella nera no, che è brutta!” Rispose Nello con un sorrisetto a minchia sul viso.
“Voglio murì.” Liamo era il tipico ragazzo allegro e felice,lo sapevano tutti.
Tranne lui.
Per questo era un depresso cronico con la voglia di morire nelle vene. 
“Ragazzi, non fatemi smadonnare che stasera ho la sfilata e mi dovete accompagnare dall’esty.”
Harriet prese uno dei suoi tanti gilet rosa chicco e una collana di perle stile Susy la truzza e se la mise al collo con i suoi collant luccicosi nemmeno Madonna. No aspetta, Madonna non indossava vestiti. Ok. 
‘Tittirururu Tittirirururu’
“oh, scusate il mio cipria-cell sta suonando” 
Nello con un solo tocco aprì il suo cipia-coso e rispose.
“Jerry? Che succede? Sto arrivando!!” 
“Nello ma che cazz..?” 
“Scusate ma il dovere chiama!” 
“Ma che, quale dovere?” Harriet era parecchio confuso. 
Liamo si mise una mano sulla fronte sperando che un serial killer si fosse nascosto in camera di Harriet pronto ad ucciderlo. Non un vero fan di Emis Killa, un Killer vero. Ma niente.
“Tu sapevi che Nello faceva parte di una società segreta?”
“Eh..?” Liamo ancora con la mano sulla fronte, senza dimenarsi, alzò gli occhi. 
“Boh, Illuminati magari.” 
“Più che Nello, sei tu l’Illuminato con quei pantaloni. Toglili, sono osceni. Nemmeno Vladimir Luxuria li indosserebbe.” 
Harriet si sentiva offeso nel profondo del suo culo. 
“Scusa ma chi cazzo è ora questo?” 
“E’ una donna.” Ribattè Liamo.
“Oh. Chi cazzo è questa ora?” 
“Niente, lascia perdere. Sei ancora troppo piccolo.”
“Ma comeee, io voglio il gelato!”
“No Harriet ! devi prepararti!”
“Andiamo a comprare il gelato o ti sputtano a tutti con la tua foto di quando eri piccolo ed eri su una monopattobici con dei guanti da gay e calzini orribili.”
“Cos’è una monopattobici?” 
“Uno monopattino bici! Semplice ma efficace.”
“Gino Pino, aiutami tu.” 
Liamo aveva un amico immaginario. Questo era Gino Pino, un inutile pappagallo morto a sua cugina Mafalda negli anni 100 ac. Lui lo sentiva come una presenza, una presenza spirituale, non la presenza fallica. 
I due si incamminarono verso la gelateria ‘Da Gianfranchino’. Faceva un gelato di merda, infatti gli unici due clienti erano solo loro due e un altro tizio che sembrava un talebano appena uscito da una lampada.
 
“Gianfranchinoooo, come stai?” Harriet era sempre un tipo spiritoso con la gente, amava avere gente attaccata al culo, proprio nel vero senso della parola. 
“Ben Ben a zio, insomma che gelato volete oggi?” 
“Esiste il gelato al gusto di morte?” Disse schietto Liamo.
“Oh Liamo tirati un po’ su di morale, non essere sempre così depresso. Tu e Mandy di ‘Billy e Mandy’ sareste una bella coppia.” 
“Grazie Gianfranchino, non ci avevo mai pensato.” L’aria di Liamo era sempre così, che ci potevi fare. 
“Per me invece, un gelato mega al gusto di Kiwi, Papaya, Mango e frutti del medio oriente sud est asiatico.” 
“Harriet, perché i tuoi gusti sono così complicati?” Sbuffò Gianfranchino, riempiendo il cono di Harriet.
I ragazzi sentirono dei passi, ma nessuno si girò. Insomma, se erano dei killer a quest’ora erano morti.
“Scusi, avete il gelato al gusto di Starbucks?” 
E il peggio iniziò.
   
 
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