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Autore: Juls_RaptorBVB    25/06/2013    5 recensioni
Harry e Giulia sono vicini di casa. Sono l'uno l'opposto dell'altra, e non possono evitare di scannarsi per qualsiasi cosa. Per giunta lei si ritrova in una situazione più complicata e grande di lei. Che farà? Cosa accadrà? [Il titolo della storia è molto importante, tenetelo bene a mente. Se riesco nel mio intento dovrebbe uscire qualcosa di decente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1.
Odiavo mettere in ordine la mia stanza, figuriamoci traslocare e dover mettere a posto un intero appartamento. Per lavoro mi ero dovuta trasferire in Inghilterra, e avevo comprato una piccola casa carina e a basso costoEro di ritorno dal supermercato carica di borse della spesa e non vedevo l’ora di posarle, quando mi trovai davanti al cancello di casa un ragazzo piuttosto alto con i capelli scuri e un ciuffo color “cacca di piccione” che stava chiacchierando allegramente con un amico probabilmente. Quest’ultimo aveva i capelli ricci, era alto e muscoloso e aveva dei tatuaggi. Sulle prime non capii chi fossero, d’altronde non l’avrei mai immaginato, poi mentre mi avvicinavo notai qualcosa di familiare in loro ed ecco che mi si accese una lampadina: Zayn e Harry, componenti degli One DirectionPremetto che non mi piacciono per niente come gruppo, e credo che si diano anche fin troppe arie. Arrivata davanti a casa mia, tentai di aggirarli senza successo quindi chiesi gentilmente di lasciare libero il passaggio.
-          “E tu chi saresti?”
-          “Abito qua.”
-          “Oh, quindi sei la mia nuova vicina di casa. Piacere Harry.”
-          “Si, lo so. Spostati.”
-          “Mi conosci? Sei una mia fan?”
-          “Nemmeno morta. Ti togli?”
-          “Ah no? Che peccato.”
-          “TI LEVI DAI COGLIONI O NO?!”
Alzò le mani in segno di resa e si fece da parte, mentre il suo amico mi guardava in silenzio. Mi sentivo i suoi occhi addosso e la cosa mi dava tremendamente fastidio. Aprii con difficoltà la porta di casa ma non riuscii ad entrare e a richiuderla contemporaneamente.
-          “Hai bisogno di aiuto?” Harry.
-          “No, grazie. Ciao.”
Con un movimento brusco tentai nuovamente di chiudere la porta, facendo cadere tutte le borse. Imprecai e mi accucciai per rimettere tutto dentro, trovandomi davanti due occhi color smeraldo.
-          “Ce la faccio benissimo da sola.”
-          “Non mi sembra. Lasciati aiutare.”
-          “Come vuoi.”
Il suo amico si era dileguato nel frattempo, almeno mi sarei dovuta occupare solo di uno. Una volta raccolto tutto lo condussi in cucina e gli dissi di appoggiare tutto sul ripiano, avrei sistemato tutto più tardi.
-          “Grazie dell’aiuto.” Dissi dirigendomi verso la porta per fargli capire che doveva uscire.
Harry evidentemente non la pensava allo stesso modo, infatti rimase fermo appoggiato al ripiano con le mani in tasca.
-          “Te ne vai? Anzi, vuoi qualcosa da bere e poi ti levi di qua?”
-          “D’accordo.”
Tornai indietro sospirando e presi due bicchieri dal mobile sopra al lavello e gliene porsi uno con l’aranciata. Una volta bevuto ancora non si muoveva e io mi stavo scocciando.
-          “Allora?”
-          “Allora cosa?”
-          “Vattene per favore.”
-          “Mmm... okay ma mi prendo la ricompensa.”
Si mosse verso l’uscita e quando mi passò di fianco si voltò e baciò all’improvviso. Sulle prime rimasi talmente scioccata che non feci nulla, poi mi ripresi e gli tirai uno schiaffo.
-          “Non ti permettere mai più. Stronzo. Io non sono come tutte quelle che ti porti a letto, che nemmeno sai come si chiamano.”
Lo presi per un polso e lo trascinai fuori. Gli chiusi la porta in faccia e mi accasciai contro la porta. Incredibile. Ero appena arrivata e già mi ero fatta tanto di quel nervoso che metà bastava. Ed era anche mio vicino di casa. Mi irritai ancora di più per la confidenza che si era preso prima e andai di sopra a fare una doccia. Alla sera ero esausta e decisi di andare a letto relativamente presto. Alle due non avevo ancora chiuso occhio perché quel simpaticone stava probabilmente dando una festa e la musica mi rimbombava nelle orecchie. Ero stufa. Mi alzai e presi i primi vestiti buoni che mi capitarono sottomano, mi feci una coda e andai a passo di marcia verso casa sua. Bussai più volte finché qualcuno non venne ad aprirmi. Mi trovai davanti il suo amico del pomeriggio, Zayn, che mi squadrò e mi riconobbe.
-          “Cerchi Harry?”
-          “Si.”
-          “Vieni con me.”
Lo seguii per tutta la casa. casa.. era una villa. La mia in confronto era una cascina. Finalmente lo trovammo, o meglio trovammo un groviglio di persone tra le quali dedussi ci fosse pure lui. Attesi fissando disgustata la scena, mentre Zayn andava a districare Harry da quei corpi.
-          “Oh, è arrivata colei che prende a schiaffi per un bacio.”
-          “Io prendo a schiaffi chiunque si prende troppe confidenze con me. Comunque.. lo sai che ore sono?”
-          “Mmm.. no.”
-          “Le due di notte e io voglio dormire.”
-          “Perché non ti rilassi con noi invece di fare la scontrosa?”
-          “Io domani lavoro, a differenza di te.”
-          “Oh, anche io lavoro.”
-          “Allora sei più scemo di quanto pensassi. Fai pure le feste che vuoi ma cerca di non disturbare tutti.”
-          “Sei l’unica che è venuta a protestare.”
-          “Forse perché ho le palle di farlo.”
-          “Forse perché non ti va bene niente.”
-          “Scommettiamo che entro la fine della settimana la smetterai di far casino?”
-          “Scommettiamo. A me piacciono le sfide.” Disse leccandosi le labbra.
Mi voltai per andarmene e Harry mi urlò dietro: “Bel pigiama!”
Guardai con orrore i miei vestiti e vidi che avevo addosso pantaloncini e canotta del pigiama. Merda. Feci finta di nulla e me ne tornai a casa. poco dopo il volume della musica divenne ancora più alto. Questa me la paga, questo è poco ma sicuro.
  
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