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Autore: Rusher__    26/06/2013    2 recensioni
Allison crede che quando lei lascerà casa sua, a 18 anni per andare in California, la sua vità migliorerà notevolmente.
Migliorerà?
Entra in una nuova scuola, giusto per finire l'ultimo anno di liceo, ma le cose vanno subito male.
I bulli, in particolare uno, non la lascia stare per niente.
Kendall Schmidt, la trova in fin di vita, e le salva la vita.
Ma il bullo lascerà andare Allison, o la situazione peggiorerà?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Carlos, James, Kendall, Logan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Kendall's P.O.V.


Logan, fottiti. 
Questa mattina mi aveva svegliato presto, dicendomi che c'era un'emergenza con la band e che dovevo andare subito allo studio.
Quando arrivai lì, non c'era nessuno. Logan me l'aveva fatta di nuovo;
Ora stavo andando a casa, andavo piano per strada con la macchina, mentre mi godevo un po di vento fresco. Tutti quanti erano o a lavoro o a scuola.
Mentre i ragazzi, stavano dormendo.
Ero da solo, fino a quando non vidi una ragazza. Era sui 18 anni, ed indossava dei jeans, delle vans, ed una maglietta verde chiaro. Aveva i capelli un po spettinati, e stava coprendo la sua fronte. 
Ma perchè? 
La guardai attraversare la strada, sbandava un po. Era ubriaca? No pensai, non è l'ora questa che qualcuno va ad ubriacarsi. 
Attraversai l'angolo, e lei stava quasi per essere investita da una macchina. 
Continuava a camminare, ma prima che potessi 'chiamarla', cadde sul suolo. 
Mi avvicinai piano, e scoprì che stava piangendo, molto forte. D'istinto misi le mani sulle sue spalle.
-Hey, stai bene? -chiesi, ingenuamente. 
Lei scoppiò a piangere più fort,e ma non mi guardò. 
Le presi la mano e vidi che era coperta di sangue. 
L'alzai, volevo aiutarla.
-Ti prego dimmi cosa è successo. 
Pianse di più, e non mi guardava ancora, teneva gli occhi chiusi. Voleva parlare, ma non ci riusciva.
-D'accordo, non dire una parola, ti porto in ospedale. 
Cacciai la felpa che avevo addosso e gliela misi sulla fronte, stava sanguinando come non so cosa.
La misi in auto e, la portai subito all'ospedale. 
Non conosco questa ragazza, non ci credo che la sto aiutando. è giovane, e non volevo che morisse sulla strada. 
Ora ha la testa poggiata sul finestrino, ancora con gli occhi chiusi, ma sta respirando e continua a tenere la mia felpa sul taglio, mentre le trema la mano.
Mentre la guardavo, notai qualcosa al suo collo. Qualcosa che conoscevo molto bene. 
Una collana Choose180. Ovvero quelle di mia madre.
Mi conosce.






[all'ospedale]

Allison P.O.V.


sentivo come stessi lasciando questo mondo. Non ci credo che Jordan mi abbia fatto questo. Ho molta paura. A quanto ha detto il dottore, mi ha colpito dei nervi celebrali.
Incredibile.
Tutto quello che ricordo è che sono caduta sul suolo, e subito due mani mi hanno toccato le spalle. Quella persona mi chiese come stavo, ma io non risposi perchè non avevo più voce, mi sentivo morire. Respiravo male. 
Così subito mi ha dato la sua felpa e con la sua macchina, credo, mi ha portata quì. Due dottori sono venuti e mi hanno portata su una barella, e la figura di quella persona spariva sfocata davanti ai miei occhi. 
Desideravo ringraziarlo...
-
hey-mi chiamò una dottoressa. 
  -si?-risposi. 
 -Posso chiedere il tuo nome?
-Oh, Allison, Allison Colton. 

Mi guardai in giro, scrutando la mia stanza. Stavo bene, apparte un piccolo mal di testa. Toccai la fronte con la mano, la ferità più che altro, era molto calda.
Il dottore entrò nella mia stanza e misi subito la mano giù.
-Ciao Allison
-Salve.

-ok..prima di tutto: ricordi qualcosa?
-tutto perfettamente.
-Menomale.
-Posso chiedervi cosa mi avete fatto..?
-Ovvio. Primo, abbiamo fermato tutto il sangue che scorreva. Secondo abbiamo usato i raggi x per vedere se avevi subito danni gravi.
Ma niente, sei apposto. Ma stai molto attenta a non prendere qualche botta lì, potrebbe causare danni gravi.

annuì.
-Quanto tempo ho dormito?
-solo un'ora.
-quindi posso andarmene?
-certo,ma ti chiedo di stare quì qualche altra ora. Ti dirò io quando andare.

anuìì di nuovo.
-sa per caso chi mi ha..salvata?
-no. Ma è in sala d'attesa. è rimasto quì per assicurarsi che tu stessi bene. Vuoi che te lo chiami?
-Si per favore, grazie.

Stavo seduta nella stanza, pensando a chi fosse. Come sarà? Alto? Basso? Gentile? Beh, che domande. ovvio se mi ha portata fino a quì.
Comunque, ci tengo a ringraziarlo molto. 

-è quì.-disse il dottore mentre se ne andava. 
I miei occhi si aprirono di più quando vidi chi era.
Alto, biondo, occhi verdi. Aveva il sorriso che aveva su tutti i miei posters in camera.
-Kendall..Schmidt?-dissi sorpresa.
-Si, sono io.-Rispose. 
-ehm..vieni quì, siediti..-Dissi guardando la sedia nell'angolo. La prese, e si mise vicino al letto.
-Quindi..-disse dopo un momento di silenzio.
-ehm..grazie per avermi salvata..o portata all'ospedale. 
-Non potevo lasciare una mia fan morire in quel modo
-disse.
-come sapevi che sono una tua fan?
-beh, primo, hai detto il mio nome quando sono entrato e secondo, ho visto la collana che indossavi. 
Guardai giù al mio collo, avevo ancora la collana. Subito dopo, alzai lo sguardo verso di lui e sorrisi. 






salve c: che ve ne pare?
potete recensire e farmi sapere? Ci tengo!
ciao c:

 
 
  
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