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Autore: Shine_    26/06/2013    14 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

 

 

Quattordicesimo capitolo:

 

 

 

 

 

 

- Liam? Stai meglio?-

Cercò di rispondere ma aveva tutta la gola in fiamme, aprì gli occhi vedendo sua madre china su di lui che gli porgeva un bicchiere pieno d’acqua. Si fece aiutare per sedersi e bevve un lungo sorso con le mani che tremavano.

- Hai qualche linea di febbre ma passerà con un po’ di riposo.- annuì e si sdraiò di nuovo nel letto lasciandosi accarezzare i capelli. Era una cosa che riusciva a calmarlo, fin da quando era piccolo. Bastava che sua mamma gli toccasse i capelli e gli passava ogni tipo di dolore.

- Tuo padre non te lo dirà mai ma si è sentito in colpa tutta la notte, non riusciva ad addormentarsi e l’ho dovuto obbligare a raggiungermi in camera. Non si è mosso dal divano per ore.-

Si tirò le coperte fin sopra al mento rannicchiandosi su un lato, dando così le spalle alla donna che sospirò sedendosi sul letto.

- Sai che non è bravo a mostrare i suoi sentimenti.- continuò lei spostandogli i capelli dalla fronte sudata. - ma ti vuole bene, anche se non lo dimostra spesso.-

Liam grugnì spostandosi ancora di più dalla madre; voleva solo restare solo, non aveva bisogno di sentire quanto si sentisse in colpa suo padre.

- Spero lo capirai presto..perché questa cosa tra voi due sta superando i limiti.-

- Dillo a lui.-  si lamentò, la voce roca e la mano stretta attorno al cuscino.

- L’ho già detto a lui.-  replicò subito alzandosi dal letto. - E ora l’ho detto anche a te. Il prossimo passo dovete farlo voi perché io mi son stancata del vostro comportamento immaturo.- si allontanò e si chiuse la porta alle spalle.

 

Si mosse nel letto cercando di trovare una posizione comoda, sentiva caldo e la testa gli stava scoppiando.

- Liam?- suo fratello si era avvicinato al letto e lo guardava coi suoi occhi azzurri innocenti.

- Ti ho fatto questo..- prese il foglio che Matthew gli porgeva e sorrise.

- Siamo io e te.- spiegò ancora il bambino indicando le due figure disegnate. - Quando ti senti meglio ci torniamo a pattinare, Li?-

Annuì passandogli una mano tra i capelli. - Passeremo le vacanze sul ghiaccio, ti va?-

Matthew batté le mani tutto eccitato prendendo il disegno ed appoggiandolo sul comodino. Si sedette sul letto in ginocchio fissando serio il fratello maggiore.

- Liam?- lo chiamò iniziando a toccarsi le mani nervoso. - Sono ancora il tuo fratello preferito? Anche se ti ho detto tutte quelle cose brutte? Mamma ha detto che devo farmi perdonare.-

- Sarai sempre il mio fratellino preferito, Matt. E non hai fatto nulla di male, anzi hai fatto bene a sgridarmi. Ogni tanto anche le persone grandi sbagliano e io ho sbagliato..dai vieni qui.- lasciò raggomitolare il bambino contro di lui, e appoggiò le labbra contro ai suoi capelli sorridendo.

- Mamma ha detto se vuoi venire giù a mangiare.- lo sentì mormorare contro alla sua maglia che stringeva tra le dita piccole.

- Non ho molta fame..preferisco dormire.- rispose iniziando a muovere le dita sui fianchi del fratellino facendolo allontanare da lui tra le risate. - E tu invece devi andare giù perché se non mangi nulla resti piccolo..e tu non vuoi restare piccolo per sempre, vero?-

Matthew gli lasciò un bacio sulla guancia scappando poi verso la porta.

- Ma quando ho finito posso tornare qui da te?-  chiese voltandosi ancora verso Liam che annuì facendo comparire un sorriso ancora più grande sulle labbra del bambino.

 

 

Zayn fece scrocchiare per la terza volta le dita fissando indeciso il campanello. Aveva fatto tutta quella strada a piedi, era stupido tornare indietro ora. Ormai era lì.

Stava per suonarlo ma poi cambiò di nuovo idea e diede le spalle alla porta ritornando sul vialetto.

- Andiamo, Zayn. Non fare il codardo. Vai dentro e t’informi solo sulla sua salute. Tutto qui. Solo un come stai e poi sei fuori.- ritornò velocemente alla posizione di prima suonando senza ulteriori riflessioni il campanello.

Tentò di nuovo di scappare ma uno - Zayn?- pronunciato lentamente lo bloccò sul posto.

Si voltò piano trovando sulla porta proprio la persona che stava cercando, indossava dei pantaloni della tuta e una maglia a maniche lunghe.

- E-ehi! Ero passato solo per..come stai?-

- Vuoi entrare?-

Avevano parlato insieme e ora Liam lo fissava in attesa.

Non c'era nulla di male ad entrare, giusto? E poi se Liam stava ancora male non poteva certo lasciarlo lì fuori sulla veranda con quel freddo.

Ci pensò ancora per  meno di un minuto e poi annuì. E con cinque grandi passi era dentro.

- wow.- si lasciò sfuggire dopo aver dato una veloce occhiata in giro.

- I miei non ci sono, sono andati da qualche parte con mio fratello.- riportò la sua attenzione sul ragazzo che non aveva distolto lo sguardo da lui e sorrise intenerito quando quello si passò una mano tra i capelli, negli occhi marroni una sfumatura di stanchezza che gli faceva venir voglia solo di abbracciarlo.

- Volevo solo sapere se stavi bene..sono passati due giorni e..-

- Posso offrirti qualcosa da bere?- lo interruppe Liam muovendosi già verso quella che doveva essere la cucina senza aspettare una risposta, e Zayn lo seguì non sapendo come comportarsi in quella casa troppo grande.

- Non voglio disturbare, e poi devi essere stanchissimo. Sul serio, lascia stare. Voglio solo sapere se stai bene e poi vado via..- continuò ad insistere mentre lo seguiva ed entrava in una cucina che era quasi il doppio della sua.

- Lo sai che un ospite non può rifiutare niente? È maleducazione non accettare i servizi del padrone di casa.- lo bloccò Liam concludendo il tutto con un occhiolino che lo fece arrossire, soprattutto perché la frase appena pronunciata stava prendendo tutt’altra piega nella sua mente.

- Allora va bene un semplice bicchiere d’acqua.- riuscì a rispondere quando vide l’altro dargli le spalle e aprire gli sportelli dell’armadio.

- Solo un bicchiere d’acqua? Sei serio?- lo prese in giro il castano scuotendo il capo. - Voglio un the, tu vuoi un the? Bene, vada per il the.-

Stava per rispondere alla domanda ma Liam aveva fatto tutto da solo lasciandolo fermo accanto al tavolo con un’espressione confusa.

 

 

- Puoi sederti, sai?- gli fece un cenno verso le sedie non riuscendo a trattenere il sorriso divertito quando vide Zayn iniziare a farneticare prendendo immediatamente posto su uno sgabello di fronte al bancone della cucina.

- E comunque non sono poi così stanco..- si appoggiò al mobile sorridendo al moro che stava combattendo col giubbino e la sciarpa. -..sono due giorni che non ho rapporti con esseri umani, esclusa la mia famiglia, quindi sei più che benvenuto.-

- Non stai sentendo Lo..Loris? Lewis?-

- Louis?- Zayn annuì appoggiando sciarpa, guanti e giacca sullo sgabello accanto.

- Mi ha chiamato, non ho risposto ed ora credo stia aspettando la mia mossa.- sospirò e iniziò a giocare con la corda dei pantaloni. - Cosa che sa benissimo non farò mai..-

- Harry continua a parlare di questo..Louis.- si morse il labbro inferiore quando vide l’altro socchiudere gli occhi concentrato ad indovinare il nome.

- Conquista un po’ tutti, anche se dopo diventa una grande palla al piede. Te lo posso assicurare.-

- Mi converrà avvisare Harry perché..-

- Decisamente sì, avvisalo. È una cosa insopportabile, quando si mette in testa una cosa..potrei andare avanti per ore a parlare delle manie di Louis Tomlinson ma tu non sei qui per questo, giusto?-

Zayn continuò ad osservarlo mentre l’altro si allontanava dal bancone a cui era appoggiato per avvicinarsi a lui, portò quasi indietro la testa quando Liam si sporse riducendo la distanza.

- Quello che mi sto chiedendo da quando ti ho visto sulla soglia di casa mia è.. cioè una delle cose che mi sono chiesto..- aveva abbassato la voce e continuava a studiarlo. I suoi occhi marroni che quasi bruciavano in quelli nocciola di Zayn.

- Come hai fatto a trovar.. ah, giusto. Te l’ha detto Harry, non è così?- continuò a parlare tenendo le braccia puntate sul mobile per avvicinarsi sempre di più a quello che continuava ad arrossire.

- N-no.. i-io..- aveva scosso velocemente il capo ed aveva iniziato a balbettare mentre Liam aveva inarcato un sopracciglio e lo fissava in attesa di una risposta. - Sono andato a scuola perché avevano bisogno di..di una cosa.- iniziò restando sul vago stringendo le dita sulla stoffa dei jeans per poter sciogliere un po’ di tensione.

- Una cosa?- incalzò Liam solo per il piacere di vederlo arrossire.

- Sì, dovevo firmare dei..moduli..- Zayn tentennò spostando lo sguardo sui fornelli alle spalle del castano dove si stava scaldando l’acqua per il the.

- Dei moduli?- lo sentì ridacchiare e quando riportò gli occhi di fronte a sé lo vide con il viso appoggiato sui pugni, il peso del corpo sostenuto dai gomiti sul bancone ed un sorriso divertito sulle labbra.

Zayn annuì - E visto che ero già lì ho pensato di chiedere l’indirizzo di questo mio alunno che..-

- E scommetto te l’hanno dato con piacere, tutte quelle baggianate sulla privacy non..-

- E va bene.- lo interruppe sollevando le braccia. - Colpevole. Sono riuscito a distrarle ed ho cercato io quello che mi serviva.- concluse rispecchiando il sorriso del castano.

Scoppiarono a ridere insieme e quando riuscirono a calmarsi la distanza tra i loro visi era notevolmente diminuita. Zayn seduto sull’angolo dello sgabello tutto proteso in avanti e Liam con il corpo premuto contro al bancone in legno.

Si guardarono, l’indecisione negli occhi di entrambi, e poi il fischio del bollitore li riportò in quella grande cucina rompendo la bolla che avevano creato. Zayn si spostò con uno scatto sedendosi meglio sullo sgabello e Liam si voltò spegnendo il fuoco.

 

 

 

 

 

- Ma è..è..non ci credo!- scoppiò a ridere quando Zayn incrociò le braccia al petto appoggiandosi meglio allo schienale del divano.

- Dev’essere stato..- continuò coprendosi la bocca con le mani per trattenere la risata.

- Imbarazzante, sì molto.- riprese il moro concludendo la frase lasciata in sospeso dall’altro.

- Tuo padre che..- non riuscì a continuare perché il suo corpo si scosse in un’altra risata. - che.. che..-

- Che entra nella mia stanza mentre guardo un video porno.. gay.- concluse di nuovo per lui, sulle guance una sfumatura rossiccia. - Non mi ricordo più nemmeno cosa gli ho detto. Ho iniziato ad inventarmi una scusa dietro l’altra. Ho tirato dentro anche Harry ed un progetto scolastico.. e non ridere!- esclamò spingendolo e scoppiando a ridere lui stesso quando lo vide perdere l’equilibrio e cadere dal divano.

- Un progetto scolastico?- domandò quello a terra che non aveva smesso di sghignazzare.

- Non sapevo che altro dire!- si difese cercando di mantenere un’espressione offesa, senza riuscirci.

- Questo è un pessimo, pessimo modo per dire ai tuoi genitori che non hai alcuna intenzione di mandare avanti il nome della tua famiglia.- ridacchiò riprendendo posto sul divano. - E come l’hanno presa?- domandò curioso piegando una gamba per poter guardare Zayn in viso.

- Non sono riuscito a guardarlo in faccia per almeno un mese.- iniziò a spiegare provocando un altro scoppio di risa da parte del castano. - Non condivide molto la mia scelta ma è sempre mio padre e finché son felice io a lui va bene tutto.-

- Non è andata poi così male.- gli appoggiò una mano sulla spalla per cercare di consolarlo, quegli occhi nocciola si erano all’improvviso fatti più spenti.

- No..non è andata male.. ho dovuto lottare per arrivare fin lì.. ed è grazie a mio nonno se..- si bloccò deglutendo e fissò un punto sul tappeto. - E tu invece?- domandò all’improvviso riportando i suoi occhi chiari sul coetaneo che continuava a guardarlo.

- Io cosa?- chiese non trovando un nesso tra il discorso che stavano affrontando e la domanda di Zayn.

- Come hai fatto a dirlo ai tuoi?- insistette guardandolo attraverso le sue ciglia che gli davano quasi un aspetto femminile.

- Non ho mai detto nulla su quello, ho già abbastanza problemi sulla mia scelta universitaria..se mio padre dovesse scoprire che..- scosse il capo non volendo pensare a quella situazione.

- Ma tu sei.. insomma..- riprese Zayn non volendo far cadere quel discorso.

- Mi piace una persona.- iniziò guardando solo per un momento gli occhi del moro che annuì invitandolo a continuare. - Mi piace da.. un sacco di tempo.- sospirò l’ultima parte come un gran peso che gli veniva tolto dallo stomaco. - Ma probabilmente non sa nemmeno che esisto.-

Non sapeva, corresse nella sua mente muovendo le mani sudate sui pantaloni.

- Forse dovresti prendere coraggio e dirglielo, no? Insomma non può andare peggio di così..- tentò di scherzarci sopra mentre dentro di lui sentiva lo stomaco agitarsi solo all’idea di quel ragazzo abbracciato a qualcun altro.

Quello che seguì fu solo il silenzio, Zayn riusciva a sentire l’orologio sopra al camino che ticchettava e scandiva il battito del suo cuore.

- Mi hanno detto che per le vacanze di natale al cinema fanno rivedere tutti i film di Batman.- ricominciò a parlare Liam grattandosi il collo. - Vorresti venirci? Con me?- domandò lanciando una veloce occhiata al moro che arrossì ed annuì.

- Molto volentieri.- lo sentì rispondere con un filo di voce. - E poi a Batman non si può dire di no.-

- No, a Batman non si dice di no.- ridacchiò insieme a lui sentendo tutta la tensione lasciare le sue spalle velocemente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

 

Uohh. Siamo già al 14 çmç

Mi sembra ieri di aver iniziato a pubblicare e ora.. mi sembra di veder crescere il mio piccoletto :’)

 

Ok, torniamo serie.

Anzitutto io non so come ringraziarvi perché siete davvero tantissime e, non lo so, mi fate sentire apprezzata e altre smancerie che ora salterò bellamente per non scavarmi da sola la fossa dell’imbarazzo :’)

 

Tutte voi che aspettate il bacio e non sapete quanto vi farò penare ancora :’D

Dio, quanto mi sento potente ò.ò

(Che poi credo la maggior parte di voi sappia che arriverà nel 18, con tutto il resto. Dovete resistere 4 capitoli, su.)

 

 

Dopo quello spoiler vorrete ammazzarmi. ^^’

 

Ci vediamo sabato, grazie ancora.

 

   
 
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