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Autore: mangakagirl    26/06/2013    11 recensioni
Ecco finalmente il continuo della mia fict: E se Shinichi non avesse seguito Vodka?
che tuttavia può essere letto anche da chi non conosce l'altra storia, immaginando
semplicemente come sarebbe stato il rapporto tra Shinichi e Heiji se il detective dell'Est non fosse mai tornato bambino. ^^
Rivivremo quindi i casi in cui compare Heiji con la presenza di Shinichi anzichè quella del piccolo Conan
e vedremo come si svilupperà la loro amicizia in questo modo ;)
Dal capitolo 2:
Toc Toc!
Mi alzo sbuffando e mi avvicino alla porta riducendo gli occhi a trattini.
-Uffa Ran, cosa ti sei dimenticat…?- sbraito prima di rimanere con le parole a mezz’aria: un paio di occhi smeraldini mi sorridono divertiti sulla soglia della porta.
-Come butta, Kudo?- domanda Hattori con il suo strepitoso accento del Kansai mentre io impreco dentro di me.
-Benissimo... fino a qualche secondo fa- rispondo ironico prima che lui entri in camera senza chiedermi il permesso. Mi sventola i fogli del questionario sotto al naso e ridacchia andandosi a sedere sul letto di Ran.
-Mi dai una mano, vero?-
-Emm… No- rispondo scocciato tornando a sedermi nell’esatto punto in cui ero trenta secondi fa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E se l’Est e l’Ovest si fossero comunque incontrati?





2.
Ep 59 “Il club di Sherlock Holmes”


-Amore?- mi chiama Ran mentre io leggo per la milionesima volta il mio libro preferito “Il segno dei quattro”.
-Mmm?- mi limito a risponderle mentre giro pagina catturato dal libro.
Adoro questo libro!
Ran sbuffa e mi si avvicina, ma io non la calcolo di striscio…
-HEY!- esclamo quando mi sfila malamente dalle mani il mio adorato libro -Ridammelo Ran!-
-Piantala Fanatico!- sbraita lei tenendo il libro in alto mentre io mi alzo dal divano per riprendermelo -Ti sto chiamando da un sacco, ma non mi calcoli minimamente… E tutto per questo maledetto Holmes!- esclama stizzita con gli occhi a trattini.
-Prima di tutto Holmes non è un maledetto- ci tengo a precisare allungando il braccio verso il libro, ma Ran indietreggia abilmente impedendomi di prenderlo -Secondo- dico con un po’ di fatica mentre salto per cercare di prenderlo -questo libro è il mio preferito… E inoltre, visto che andremo al Club degli appassionati di Holmes, non posso rischiare di dimenticarmi qualche dettaglio!- riesco finalmente ad afferrarlo.
-Tsk!- esclama Ran sdegnata -In 17 anni l’avrai letto almeno 500 volte! Lo sai a memoria, perché non la pianti di rileggerlo!?- si lagna come una bimba di 4 anni.
Sorrido e le do un bacio a fior di labbra.
-Mi dispiace, ma ormai che l’ho cominciato non posso lasciarlo a metà- dico sedendomi sul divano e tornando alla mia lettura.
-Uff… Se dopo questa volta non passano almeno 10 anni finchè non decidi di rileggerlo ti lascio- sbuffa buttandosi letteralmente nel posto al mio fianco con le braccia incrociate e il broncio.
-Dai non fare così- ridacchio senza togliere gli occhi dalla pagina -Poi ti porto al parco, promesso-
-Se se, dici sempre così giusto per farti perdonare-
-Non vuoi andare al parco?-
-No-
-Allora vieni con me al Club degli…-
-Uffa che palle che sei con questo Holmes!- esclama prendendosi disperata la testa tra le mani.
-Ooo andiamo Ran- dico io sorridendo e guardandola un po’ dispiaciuto.
-Solo perché non voglio litigare- dice rassegnata alzando la testa teatralmente.
-Graaazieee!- dico io felice di aver ottenuto ciò che volevo.

***

-Il mio preferito è “Il segno dei quattro”!- esclamo euforico in auto mentre Ran al mio fianco mi guarda un po’ rassegnata e allo stesso tempo felice di vedermi così entusiasta.
Stiamo andando alla casa dell’organizzatore di questo ritrovo tra appassionati di Sherlock Holmes, e io mi sento al settimo cielo.
-E lei signor Mouri?- domanda il signor Kawatsu all’oji-san -Qual è il suo libro preferito?-
Lo zietto, che si sta annoiando a morte, e a questo punto mi chiedo perché sia venuto, risponde un po’ impacciato:
-Emmm… Mi piace “Dieci piccoli indiani”!-
Nella macchina cala il silenzio e io lo fulmino.
-Quello è un libro di Agatha Cristie- gli fa notare la signorina Shimizu mentre l’oji-san diventa viola e Ran sbuffa irritata dalla sua ignoranza.
-Che figura!- brontola facendosi più piccola nel sedile per sparire dalla vista di tutti e far finta di non conoscerlo.
-Che roba… Hanno invitato un dilettante a questo ritrovo…-
-Che indecenza…-
Sono alcuni dei commenti che i passeggeri fanno sullo zietto, che si volta verso di Ran irritato.
-Che snob! Devo passare tre giorni con loro?!- domanda a bassa voce stizzito mentre Ran alza le spalle.
-Non solo con loro!- esclama la ragazza che guida il furgoncino -C’è un’altra macchina piena di appassionati che sta già andando alla casa del signor Kanaya…-
Kogoro sbarra gli occhi e mi fulmina, così decido di inviargli una frecciatina, tanto per vendicarmi del fatto che è venuto solo per controllare che tra me e Ran non accadesse nulla.
-Oji-san, più siamo meglio è. No?-
-Dannato moccioso detective!- mormora a denti stretti mentre la mia ragazza lo fulmina.
Arrivati alla casa del signor Kanaya incontro una medium che, bloccandomi per un polso e leggendomi la mano, sostiene che rivedrò qualcuno di molto importante per il futuro.
-Chi era quella?- mi domanda Ran non appena se ne va e mi lascia andare.
-Mah… un medium-  rispondo grattandomi la testa.
Chi mai dovrei rivedere?
-Signore e signori, benvenuti nella mia dimora, la Mycroft!- ci saluta Kanaya e fa un accenno a quello che faremo questi tre giorni.
-Sicuro di aver scelto bene le persone per questo club?- domanda un signore stizzito, quello che ha chiesto a Kogoro qual era il suo libro preferito -Perché c’è qualcuno che nemmeno sa come si scrive Holmes…-
Lo zietto storce il naso e dice che se ne vuole andare a casa, ma il prorprietario lo prega di rimanere in imbarazzo.
-E ovviamente oggi abbiamo anche un grande ospite- annuncia il signor Kanaya -Il detective liceale Shinichi Kudo!-
Tutti, entusiasti, mi vengono incontro e mi tempestano di domande mentre io arrossisco grattandomi la testa in imbarazzo.
-Il solito ragazzo sicuro di sé…- commenta con un sorriso Ran mentre mi osserva fiera della mia fama.
-…Un maniaco dei misteri di Holmes, molto migliore nel calcio che nella musica, che ha vinto la sfida contro di me l’ultima volta…-
Hattori Heiji, con cappellino, accento e tutto il resto appare sulla soglia della porta con un sorrisetto sulle labbra.
-HATTORI?!- esclama Ran sorpresa attirando la mia attenzione.  
Mi volto verso la porta e vedo Heiji che mi saluta con la mano tutto felice e contento di vedermi.
Non ci posso credere!
La medium aveva ragione?!
-Anche tu un fan di Holmes?- domanda Ran allegra raggiungendolo, ma lui scuote la testa ridacchiando.
-No, a dir la verità sono qui perché volevo vedere Kudo… Inoltre penso che Ellery Queen sia molto migliore di Holmes…-
Tutti i presenti appassionati, compreso me, lo fulminano e lui, rendendosi conto che sta per essere picchiato a sangue, ridacchia nervoso.
-Ma ammetto che Conan Doyle è il migliore in questo genere…!- si corregge subito grattandosi la testa imbarazzato e guardandomi per vedere la mia reazione.
Ma la mia faccia continua ad essere questa: -.-
 Che ci fa Hattori qui?!
-Signori e signori, vi annuncio che domani la colazione…- va avanti a spiegare il signor Kanaya, ma io non lo ascolto: guardo stizzito come Hattori ammicchi assiduamente in direzione di Ran.
Che vuole quel guasta feste?!
Non ci deve provare nemmeno per scherzo con lei…
-…Vincerà la prima edizione del libro “Uno studio in rosso” di Sir Arthur Conan Doyle!-
Strabuzzo gli occhi entusiasta.
Uno “Wow” generale si diffonde in tutta la sala mentre il signor Kanaya ridacchia divertito di aver raggiunto il suo intento.
-Ma dovrete dimostrarmi che lo meritate! Infatti avete tempo fino a domani sera, dopo cena, per rispondere correttamente ad almeno 900 delle 1000 domande del questionario su Doyle che vi sta per essere consegnato-
-Cosa!?- esclamano gli altri appassionati mentre io scruto il questionario che mi hanno appena consegnato super emozionato: per un fan di Holmes come me sarà un gioco da ragazzi vincere quel libro e rispondere a tutto.

***

-Shin, non avrai intenzione di rispondere già da subito a quel questionario, vero?- domanda Ran stizzita guardandomi con espressione alquanto minacciosa e le mani sui fianchi.
-Qual è il problema?- domando compilando già i campi “nome”, “cognome”, “età” con la mia scrittura ordinata e un po’ obliqua.
-Il problema, Detective, è che sono le… Aaah lasciamo perdere!- esclama Ran sbuffando rendendosi conto che ormai mi ha perso: sono già alla 5^ domanda!
Afferra un telo da bagno dalla valigia e sbatte la porta della camera con rumore, andando a farsi una doccia e lasciandomi solo.
L’oji-san è in giro a bighellonare… Ran è in bagno e prima di mezz’ora non arriverà… Cosa potrebbe guastare questa atmosfera perfetta?
Toc Toc!
Questo.
Mi alzo sbuffando e mi avvicino alla porta riducendo gli occhi a trattini.
-Uffa Ran, cosa ti sei dimenticat…?- sbraito prima di rimanere con le parole a mezz’aria: un paio di occhi smeraldini mi sorridono divertiti sulla soglia della porta.
-Come butta, Kudo?- domanda Hattori con il suo strepitoso accento del Kansai mentre io impreco dentro di me.
-Benissimo… fino a qualche secondo fa- rispondo ironico prima che lui entri in camera senza chiedermi il permesso. Mi sventola i fogli del questionario sotto al naso e ridacchia andandosi a sedere sul letto di Ran.
-Mi dai una mano, vero?-
-Emm… No- rispondo scocciato tornando a sedermi nell’esatto punto in cui ero trenta secondai fa.
Ma perché mi ronza sempre attorno?!
-Andiamo Kudo! Non mi interessa affatto vincere quel libro, lo sai che preferisco Ellery Queen…-
-E allora che ci fai qui?- domando crocettando la risposta C alla settima domanda.
-Ovvio, no? Voglio vedere se il grande Shinichi Kudo sa rispondere a tutte le domande su Holmes come dice- afferma saltellando per qualche secondo sul letto di Ran e afferrando la matita che finora ha tenuto sopra l’orecchio destro senza che me ne fossi accorto. Alzo gli occhi al cielo.
-Hai dubbi per caso?- domando divertito e stizzito allo stesso tempo mentre mi metto a pancia in giù leggendo la domanda numero 8 e rischiando di far rotolare la matita giù dal letto.
-Forse- risponde sghignazzando senza ritegno mentre io crocetto la risposta A.
-Mi spiace deluderti amico, ma con me è persa in partenza la battaglia: conosco ogni libro di Holmes praticamente a memoria- me la tiro un po’, lo ammetto, eppure ad Hattori non sembra dare fastidio mentre crocetta un po’ di risposte velocemente.
-Vedremo-
Dopo un paio di minuti di silenzio, in cui io arrivo alla domanda 23, esclama, rompendo l’atmosfera che si è formata, una frase in Osakaben*che non capisco totalmente, ma che mi fa fare un salto dal letto.
-Ma che ti prende?!- sbraito mentre il cuore batte all’impazzata dallo spavento.
-Andiamo! Ma chi mai si ricorda il messaggio in codice degli Uomini Danzanti a memoria?!-
Ridacchio affondando la testa nel questionario.
Incredibile, mi sta anche simpatico in certi momenti.
-Il codice è…- glielo suggerisco senza esitazione, come si farebbe con un vecchio  amico di cui ci si fida da sempre e le domande seguenti le facciamo addirittura insieme, finchè non ci distraiamo dal questionario e ci troviamo a parlare del Kansai, dell’ispettore Heizo Hattori, suo padre, e di come ho conosciuto Ran.
Ok, non so come ci siamo arrivati a questo argomento, ma lui sembra particolarmente curioso.
-Tu e la moretta siete amici di infanzia?!- mi domanda sconvolto e agitandosi un po’ dopo che gli spiego come l’ho conosciuta.
-Moretta?- domando con una smorfia: non ho mai pensato a Ran come alla “moretta” -Sì comunque… ci conosciamo sin da piccoli…-
I suoi occhi si illuminano un momento, poi torna normale e mi ammicca.
-E com’è che vi siete messi insieme?- ridacchia portando le mani dietro la testa mentre io arrossico: parlarne mi fa ancora sentire in imbarazzo.
-Bè è successo circa tre mesi fa, dopo una giornata al Tropical Land…-
-Tropical Land?!- esclama sbarrando gli occhi e incuriosendomi non poco.
-Sì. Perché? Lo conosci?-
-Mai sentito- risponde scuotendo la testa annoiato, poi, notando la mia espressione a dir poco sconvolta, scoppia a ridere.
-Era per ridere Kudo…! Dovresti vedere che faccia hai!-
-Tu sei fuori come un balcone!- commento alzando gli occhi al cielo.
E questo sarebbe un detective?!
Ma se non riesce a stare serio per più di tre secondi!
Sembra uscito dall’uovo di Pasqua!
-Sah…- commenta con l’accento del Kansai -Come è successo? Sono curioso di sapere come Shinichi Kudo si dichiara ad una ragazza…-
-Non ha fatto una dichiarazione come le altre- la voce di Ran si propaga nella stanza mentre lei, con le braccia incrociate al petto e il viso rilassato grazie alla doccia ristoratrice, entra nella stanza e si piazza di fronte a me e Hattori.
Ma quando è entrata?!
-Già finito?- guardo l’ora -Ci hai messo solo mezz’ora… Che è successo!?- domando ironico fingendomi sconvolto mentre lei mi fulmina.
-Ah-Ah- pronuncia senza traccia di risata -Divertente Detective, davvero molto divertente-
Mi alzo in piedi rotolando giù sul letto mentre lei sta per sferrarmi un attacco di karate con la gamba destra. Scatto agilmente verso destra evitandolo e, sempre molto agilmente, mi piazzo alle sue spalle e l’abbraccio bloccandole le braccia lungo i fianchi.
-Hai finito Miss Simpatia-portami-via?- le sussurro con un sorriso in un orecchio nemmeno troppo piano mentre lei mette il broncio. La stringo più forte, evitando di farle male ovviamente, e lei sbuffa sonoramente tentando di liberarsi.
-Cos’è? La presa della Piovra?- domanda ironica mentre io ridacchio.
-Una specie…-
-Piccioncini- commenta Hattori più divertito che mai -Se volete vi lascio soli…-
Io e Ran arrossiamo e ci allontaniamo l’uno dall’altra velocemente mentre il caro amico Heiji ridacchia senza ritegno piegandosi in due. Ran tossicchia e si siede accanto a me, che ricomincio a compilare il questionario freneticamente per affogare nell’imbarazzo senza dare nell’occhio.
-Allora me la raccontate ‘sta storia o vado a cercarmi le informazioni da solo come faccio per risolvere i casi?- domanda con un po’ di impazienza Hattori dopo minuti di silenzio, rotti solo dalle sue imprecazioni contro il questionario.
-Ok ok…- Ran riprende il normale colore sulle guance inspirando a fondo -…è successo…-
E comincia a raccontare la faccenda dal suo punto di vista, cosa del tutto nuova per me.
Scopro che Ran ha fatto caso agli stessi dettagli a cui ho fatto caso io e che ritenevo futili, scopro che ha provato le mie stesse sensazioni, scopro cose che nemmeno sapevo fossero successe…
Ran, la mia Ran, è davvero dolcissima.
-Così l’oji-san vi ha messo il bastone tra le ruote…- commenta Hattori giocherellando distrattamente con il laccio della felpa che indossa -non l’avrei mai detto…-
-Oh l’avresti detto se lo conoscessi meglio, credimi- commento io con un sorriso rassegnato sul volto mentre crocetto la lettera D alla domanda 113.
Questo questionario è ridicolo! Finora è stato facilissimo rispondere a tutto ciò che chiedeva… Vincere sarà un gioco da ragazzi…
-Comunque, tornando alla mia domanda iniziale…- Heiji attira la nostra attenzione cambiando posizione sul letto, ovvero sedendosi a gambe incrociate -…Come si è dichiarato il nostro Kudo?-
-L’ha fatto nel cortile della scuola senza nemmeno rendersene conto*- sorride Ran rivolgendomi un’occhiata piena di amore mentre io arrossisco grattandomi il mento con la matita e guardando altrove -Visto quello che stava succedendo con mio padre, ha detto che mi amava e che avrebbe trovato una soluzione a quel caso ad ogni costo. Ma l’ha detto così deciso, così spontaneamente che nemmeno se ne è accorto- mi accarezza la testa mentre io raggiungo la tonalità “rosso semaforo” e affondo lo sguardo nel questionario desiderando di sparire magicamente.
-Nooo…!- commenta ironico Hattori scoppiando a ridere -Non lo facevo così romantico il nostro Kudo!-
Ran gli risponde qualcosa, che io non sento perché cerco di isolarmi mentre mi concentro sulla domanda che ho davanti: In quale libro compare per la prima volta il professor Moriarty?
Oh cavolo! Qual è già?!
Con tutti ‘sti discorsi che vedono me come protagonista non riesco più a connettere il cervello.
-Va bene, va bene- mi alzo in piedi chiudendo il questionario e attirando l’attenzione degli altri due che sono nella stanza -Sì è fatto tardi. Su, a dormire Hattori…-
-Ma come? Proprio ora che si parlava della tua dichiarazione?- scoppia a ridere mentre io mi avvicino a lui tentando di mantenere la calma -Voglio tutti i dettagli…!- ma non lo faccio finire.
Io ho tentato di stare calmo, ma lui deve fare lo sborone…
Lo afferro per il cappuccio della felpa e, con molta non chalance, lo sbatto fuori dalla camera mentre lui sbraita.
-Suvvia Kudo! Che modi sono?!- mi domanda sdegnato sulla soglia lisciandosi la felpa mentre io gli rivolgo un sorriso divertito e furbetto allo stesso tempo.
-Buonanotte Hattori- scandisco deciso prima di sbattergli la porta in faccia. Sospiro di sollievo e, voltandomi, noto solo Ran che mi osserva con un' espressione sconsolata.
-Ti sembrava il caso?- domanda rassegnata alle mie figuracce mentre io alzo le spalle.
-Se l’è cercata- rispondo semplicemente prima di darle un bacio a fior di labbra.


*Dialetto di Osaka
*Capitolo 9 di “E se Shinichi non avesse seguito Vodka?



Mangakagirl's Corner:
Minna Konnichiwa!
Salve popolo di EFP ^^
Sì, sono tornata col secondo capitolo della Long :D
Che ve ne pare?
Siate clementi: lasciatemi una recensionsicina, anche piccina piccina x favore! ><
In questo capitolo abbiamo il nostro Hattori che si diverte a tartassare Kudo xDDD
Sembrerebbe molto interessato alla famosa dichiarazione che ha fatto il nostro Tonno1 a Tonna2... ^^
Nel prossimo capitolo avremo il seguito di questa splendida giornata a Villa Mycroft...
(Splendida x Shin, non per Hattori a quanto sembra :P)
Grazie alle due anime pie che hanno recensito lo scorso capitolo e a Hoshi-chan che ha aggiunto la storia alle preferite *^*
ARIGATO MINNA v.v
A presto!
Mangakagirl


Prossimo capitolo:

“Il club di Sherlock Holmes” - Secondo Giorno

  
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