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Autore: percysword    26/06/2013    2 recensioni
Un enorme quadro ritraeva il viso di una bellissima ragazza, i capelli scuri le ricadevano dolcemente sulla spalla e circondavano la pelle chiara. Il naso era semplicemente perfetto, circondato da un poco di rossore, e gli occhi erano neri come la pece.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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a tutti quelli che la leggono ancora,

grazie e perdonatemi.

 

 

Capitolo 15

 

-Perché no?-

-Non è ancora tempo…-

Amelia guardò Louis sconcertata, proprio non riusciva a capire.

-É passato un sacco di tempo, perché non dirglielo?-

-Non posso mostrarmi a lui. Mi odierebbe. Adesso scusa ma il mio tempo è scaduto, ci vediamo domani sera.-

 

Harry se ne stava seduto tranquillo su una sedia in veranda, respirando la fresca brezza serale e osservando in lontananza Charlie che si dondolava sull'altalena in giardino. Quella mattina era andato in centro a Londra con Amelia, dato il bel tempo erano stati al parco e avevano osservato le anatre che sguazzavano nell'acqua dei laghetti che gli ricordavano tanto quella gita che fece con Louis anni prima.

 

-Harold… Harold…- una voce maschile sibilava queste parole al piccolo Harry, che si trovava in uno stato mattiniero di dormiveglia. Non riusciva a capire se era una voce reale o se era parte dei suoi sogni. -HAROLD!-

Dallo spavento il bambino rotolò giù dal letto e quando alzò lo sguardo, sofferente per la botta, vide due piccoli e vispi occhi cristallini e un brillante sorriso sul volto di colui che l'aveva svegliato.

Louis era vestito come se stesse andando a pesca: scarpe da montagna, bermuda color kaki, maglietta a righe bianche e blu, giacca impermeabile blu con svariate tasche, cappello da pescatore marrone e zainetto rosso che sembrava essere pieno di chissà che cosa.

-Louis, che c'è? Mi hai fatto prendere un colpo! Ma che ore sono?- chiese Harry cercando di trovare un orologio accanto a sé.

-É tardissimo! Sono le 7:30, forza alzati e vestiti che dobbiamo andare.-

-Andare? Dove?-

-Non fare domande e muoviti!-

Harry sbuffò e si vestì in tutta fretta, poi seguì Louis giù per le scale. Per un attimo pensò di andare a salutare Charlie, poi vide che ormai l'orfanotrofio era pieno di vita dato che erano quasi le otto e rinunciò ad andare nel dormitorio femminile.

-Sarà difficile uscire di qua senza essere visti…- sospirò Louis guardandosi attorno.

-Potremmo passare dalla finestra della dispensa, da direttamente su…-

-Sulla strada! Harry sei un genio!- 

Si avviarono subito verso la zona cucina, piena di donne che stavano preparando la colazione a tutti i bambini. Sulla destra del corridoio vi era la porta della dispensa, che conoscevano come le loro tasche per i diversi furti commessi, così con cautela e sicurezza riuscirono finalmente ad aprire la porta e a nascondersi dietro ad uno scaffale per controllare se ci fosse qualcuno. Le lampadine appese al soffitto erano spente, ma entrava abbastanza luce dalla grande finestra sul lato opposto alla porta, dietro lo scaffale che copriva i due bambini, per lasciar vedere chi entrava. Pur essendo le otto di mattina, quella giornata si presumeva diventare una splendida giornata di sole.

-Sapevi che Mary ha trovato suo marito con un'altra?- disse una voce femminile.

-Cosa? Davvero? E chi te l'ha detto?- rispose l'altra, che ad Harry sembrava essere Susan, la donna che serviva il latte. Gli era sempre stata simpatica dato che dava quasi sempre la seconda porzione a tutti, poi aveva una voce dolce e tranquilla e ad Harry ricordava quella di sua mamma.

-Kate ieri sera… Però non sapeva chi fosse l'altra…-

-Mi dispiace troppo per Mary, è una bravissima donna e…-

La porta si aprì e le due donne uscirono dalla stanza lasciando dietro di sé un grande silenzio.

Louis e Harry si scambiarono uno sguardo di intesa e si avviarono verso la grande finestra che lasciava entrare i raggi del sole. Misero un po' di scatoloni che trovarono uno sopra l'altro, creando una scala, e in pochi attimi furono fuori.

-Adesso dove andiamo?- chiese il riccio impaziente.

-Non fare domande e seguimi-

Saranno state le nove passate quando ad Harold iniziò a venire sia fame che caldo. Si era vestito in modo simile a Louis, ma non avendo un cappello aveva lasciato la testa scoperta e il caldo iniziava a farsi sentire. Louis si fermò, tolse lo zaino dalle spalle e lo aprì. Tolse dall'interno un cappellino con la visiera verde e lo porse all'amico.

-É grande, ma con tutti i capelli che hai potrebbe starti-

Ed aveva ragione, quel cappello calzava alla perfezione ad Harry.

 

-Charlie, io vado dentro. Vieni con me?-

La bambina scese subito dall'altalena e corse verso il fratello, che la prese in braccio. La bambina subito rubò il cappello con la visiera ad Harry provando ad indossarlo e si rattristò quando si rese conto che era troppo grande per lei, così Harry lo prese e tirò il lembo di stoffa sul retro stringendolo al minimo, per poi poggiarlo sulla testolina di Charlie che sorrise contenta.

Mentre la sorella portava con orgoglio quel cappellino, Harold notò che sotto la visiera le lettere H&L erano ancora presenti, quasi come se l'inchiostro che le avesse scritte fosse stato progettato per rimanere per sempre.

 

-Tra quanto arriviamo?- chiese il piccolo riccio, impaziente. Erano ormai le dieci passate ed entrambi avevano dolore ai piedi per la camminata, ma Lois sembrava non volersi fermare neanche ad osservare il meraviglioso panorama di fronte a sé: enormi prati verdi erano situati attorno a loro, che camminavano in una piccola stradina sterrata; ogni tanto gruppi di alberi attorno al sentiero creavano delle ombre che facevano allontanare di tanto in tanto dall'afa i due bambini. 

-Manca poco, non ti preoccupare…- rispose Louis.

-Hai detto così anche mezz'ora fa… Vuoi almeno dirmi dove stiamo andando?-

-Vedi quel riflesso laggiù?-

Harry annuì.

-Ecco, quello è il posto dove stiamo andando.-

Entusiasta della risposta dell'amico, accelerò il passo e diede il via a una gara.

-L'ultimo che arriva è un pollo arrosto!- gridò, e subito si mise a correre, ma il bambino con gli occhi azzurri era più veloce di lui ed arrivò prima sulle rive del laghetto e mentre aspettava il riccio si tolse lo zaino dalle spalle e per respirare al meglio l'aria chiuse gli occhi e alzò il volto.

Il riccio vide da lontano che l'amico era arrivato così rallentò il passo e si avvicinò alla riva in modo silenzioso, si posizionò dietro Louis e lo spinse in acqua. Il rumore provocato dall'impatto del corpo del bambino con l'acqua fece alzare in volo lo stormo di anatre che si nascondevano dietro le canne vicino al lago. Una gran parte del cielo venne coperta dai corpi dei volatili e il silenzio rimpiazzato con gli starnazzi. Harry rimase stupito da quella scena e rimase a fissarla per molto tempo fino a che Louis non lo trascinò in acqua con sé, appena il riccio risalì in superficie si tolse il cappello zuppo e lo gettò sulla riva vicino allo zaino dell'amico, poi per vendicarsi della vendetta spinse l'altro sotto l'acqua. Rimasero lì ad affogarsi fino a che il sole non raggiunse il punto più alto del cielo, in quel momento uscirono e, presi i panini, pranzarono sotto un albero poco lontano.

-Come hai scoperto questo posto?- chiese Harry

-Hai presente Luke? Quel ragazzino moro un po' basso e molto magro? Bè mi ha raccontato che ci veniva sempre in primavera con suo padre, prima che… Bè hai capito…-

-É molto bello…-

-Già… Hey, mi daresti un attimo il cappello che ti ho dato prima?-

Harry glielo porse e Louis tirò fuori dallo zaino un pennarello nero, prese il cappello e sotto la visiera scrisse H&L.

-Così non ti dimenticherai mai di questa giornata- disse Louis, mettendolo in testa all'amico.

 

Quella giornata non era stata particolarmente stancante per Harry, era stato al parco, aveva letto un po', aveva giocato con sua sorella… E forse era per quello che si ritrovava a fissare il soffitto alle due di notte, così decise di alzarsi e andare in cucina a bere un bicchiere di latte e a mangiare una tazza di cereali. Non si era mai in ritardo per lo spuntino di mezzanotte.

Mentre si incamminava giù per le scale diretto verso la cucina, sentì delle voci provenire dalla camera di Amelia.

-Ormai ci siamo quasi…- una voce maschile risuonò nel silenzio.

-Come fai a dirlo?-

-lo conosco, si sta innamorando di te…-

Harry bussò alla porta di Amelia, impaurito che un ladro fosse entrato. 

La ragazza gli aprì.

-Harry, tutto bene? Che ci fai qui?- chiese preoccupata.

-Mi sembrava di aver sentito delle voci…-

-Oh scusa, sto leggendo e quando un libro mi prende inizio a leggere i dialoghi ad alta voce… Scusa ma adesso vado, notte!- e chiuse la porta.

Il ragazzo rimase a fissare la porta chiusa per un minuto, avrebbe giurato su qualsiasi cosa che la luce era spenta e che le voci erano due non una.

Quella voce l'ho già sentita… Ma non può essere… Devo essere malato, pretendo di capire qualcosa alle due di notte. Harry riprenditi e non fare il coglione. Eppure… Basta, la devo smettere.

La tazza di cereali che doveva conciliare il sonno al povero Harry fu inutile, dato che non chiuse occhio. Di solito non credeva alle voci che forse neppure aveva sentito. ma dopo aver liberato un fantasma puoi credere a tutto e ad Harry non convinceva affatto Amelia, era stata troppo strana. C'era qualcosa che non sapeva, ma per quanto lei potesse essere brava a nascondino, lui riusciva sempre a scovare chiunque.

 

 

 

 

 

 

SAAAAALVE! 
sciao a tutti.

 

 SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE,  SCUSATE,  SCUSATE.

 

è la seconda volta che inizio così lol che poi avevo detto "aggiornerò prima", seeeeee come no…

capitemi, la scuola era agli sgoccioli, poi ci si mette il mare, un casino di lavoro da fare e… insomma non ce l'ho fatta a scrivere…

spero che qualcuno recensisca anche se il capitolo non è un granché.

il 5 luglio parto per due settimane, spero comunque di riuscire a scrivere uno o due capitoli per postarli quando torno, o magari mandarli per e-mail a sam e me li posta lei… *occhioni dolci*

anche perché i capitoli totali sono 20+epilogo, quindi siamo agli sgoccioli……

adesso devo davvero andare cwc

vi lascio con una gif e le mie storie preferite :)

 

Unsettled

Never try to out stubborn a cat 

Credendo vides

 

 

 

ed è così che chiara vi dice ciao.

(cit.)

Chiara

@acciologan on twittah

   
 
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