CAPITOLO 2

 

due mesi dopo

Le giornate erano abbastanza monotone, io e la mia migliore amica ci volevamo sempre più bene, ogni tanto pensavo al mio sogno infranto e ci stavo male.

L'unica cosa che cambiò fu Marco. Inizialmente sembrava un ragazzo per bene, era un ragzzo dolcissimo e io mi stavo innamorando di lui. Stavamo davvero bene insieme, stavamo ore e ore al telefono, ma passando il tempo diventò uno di quei ragazzi popolari e stronzi. Non parlavamo più molto, non poteva parlarmi, mi considerava una sfigata e la sua reputazione si sarebbe rovinata. Non era più il ragazzo che avevo conosciuto. Ero triste e arrabbiata alo stesso tempo.

 

Entrata in casse con Giorgia ci sedemmo al nostro solito posto, le ore passavano molto lente.

Ad un certo punto bussarono alla porta della mia classe: era la bidella, che portava un avviso.

'LE VACANZE DI NATALE ANDRANNO DA GIORNO VENTI DICEMBRE FINO AL SETTE GENNAIO'

tutta la classe urlava di gioia, finalmente ci sarebbero state le vacanze e un meritato riposo.

Intanto stava arrivando il 24 dicembre e ancora dovevo prendere il regalo a Giorgia.

Quindi presi il mio portafoglio con tutti i miei risparmi, uscii e andai in città. 

Girai tutto il giorno per la città, ma non trovai nulla adatto a lei. Poi vidi un negozio di musica e di colpo mi venne un'idea: IL CD DI DEMI. Lei l'amava e sicuramente le avrebbe fatto piacere.

Entrai nel negozio, le comprai il cd, lo feci impacchettare e mi avviai per casa.

Arrivata a casa misi il pacchetto sotto l'albero che avevo fatto con mamma il giorno prima.

Salii in camera mia, ero davvero stanca, quindi mi addormentai subito.

 

 

Il giorno della vigilia di natale la mia famiglia e quella di Giorgia si riunirono, come tutti gli anni.

Diedi il mio regalo a Giorgia, lo aprì ed era davvero felice. "Grazie mille, Lau. E' bellissimo" disse sorridendomi. "Ora tocca a me, aprì il mio regalo."

Giorgia mi diede il suo regalo, era abbastanza sottile. Lo aprii velocemente e quando vidi cosa era, piansi di gioia. Non ci potevo credere, mi aveva regalato il biglietto del concerto con tutto il viaggio pagato. Piansi di gioia e corsi ad abbracciarla.

“Giuro che non ti ringrazierò mai abbastanza” dissi stringendola forte.

“Guarda che questo regalo è anche per me, ho prenotato per due” disse ridendo “ma non andrò a quello stupido concerto, ti aspetterò fuori.”

Ero davvero felice, finalmente il mio sogno si sarebbe realizzato.

 

Verso le quattro io e Giorgia andammo al centro commerciale era incredibile come questi negozi fossero aperti anche nei giorni di festa.

Vedemmo Marco, era da solo. Ci salutò e si avvicinò.

“Come va ragazze?” disse sorridendo.

“Prima che ti vedessimo andava tutto bene” disse Giorgia acida.

Io mi limitavo a stare zitta.

“Laura sicuramente non la pensa come te” disse avvicinandosi pericolosamente.

“I-Io..” bene ora balbettavo pure.

“Andiamo” disse Giorgia tirandomi per un braccio.

Appena ci fummo allontanate Giorgia mi spinse “non dirmi che ti piace quello.”

“Penso che sia carino..” dissi diventando rossa.

“E' uno stronzo, lo sai, non voglio che ti innamori, ti farebbe soffrire.” disse premurosa.

“Tranquilla, il mio cuore lo hanno i one direction, lo sai” dissi scherzando.

Lei rise.

 

Tornate a casa, la giornata passò velocemente e appena tutti gli ospiti se ne andarono aiutai mamma a pulire la casa.

“Giorgia è stata davvero gentile a regalarti il biglietto.” disse mia madre, sembrava dispiaciuta.

“Già” dissi.

“E' solo che volevo poter realizzare io il tuo sogno” disse triste.

“Oh, mamma.” l'abbracciai. “so che l'avresti fatto ma non potevi." sembrava che stesse meglio. "Ora vado, buona notte, ti voglio bene.” gli diedi un bacio e andai in camera mia.

Accesi il pc e feci gli auguri a Lou, poi mi addormentai.

 

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Hey c: spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Vi prego recensite, ho bisogno di un vostro parere.

Ciaao c: