26/06/2013
2 recensioniDi parole non dette.
«E' pericoloso» «Affatto» «Invece sì, mio caro» «Allora andiamo lì» «Scordatelo» «Hai forse paura, Haruno?»
Le urla di Sakura si diffusero in tutta la casa degli orrori. Continuava a chiedersi dove diamine Sasuke si trovasse, e soprattutto il perché l'avesse lasciata in quel posto da sola. Quell'attore che doveva fingersi un mostro le correva dietro, faceva versi che le incutevano davvero un'immensa paura. Sì, era una codarda mai vista, lei. «Sasuke-Kuuun!» Strillò al fiore delle lacrime, sentendo il tocco di una mano fredda sulla sua spalla scoperta.
«Sono qui, calmati» Gli occhi le pizzicavano e il cuore le batteva forse anche troppo forte, per questo si gettò addosso a lui, stringendolo così tanto da fargli mancare il respiro. «Ehm, così mi uccidi...» Sì, bastardo, lasciami un'altra volta qui e t'ammazzo sul serio!
Angolo autrice:
Ciao! Questa drabble è liberamente ispirata ad una scena della mini-serie NANACO ROBIN di Aya Nakahara, sperando che quest'ultima non mi fucili da lontano. Devo ammetterlo, non mi veniva nulla in mente, ma visto che tempo prima avevo fangirleggiato molto di Nako e Konatsu e questa meravigliosa scena, beh, mi sembrava un crimine non utilizzarla xD
(perdonami, Aya-sensei!) <3
A presto!
ps. sul serio, Aya, perdonami per questo scempio! <3