Scesi velocemente dalla macchina, quando mi accorsi che quello dove avevamo parcheggiato era il parcheggio dell’ospedale, “ottimo” pensai. Cercai di non pensare che quella macchina guidata da non so chi mi aveva condotto in un ospedale e mi diressi verso l’automobile di mia madre, aprii di scatto la portiera, ma vidi che in macchina non c’era nessuno: “probabilmente è scappato uscendo dall’altra portiera mentre stavo immersa nei miei pensieri.”
 
Mi girai e guardai verso l’entrata dell’ospedale: vidi un’ombra che si sforzava a camminare, diretta verso l’entrata dell’ospedale. Mi misi a correre, ma non mi accorsi che lungo la strada c’era un filo posizionato per orizzontale, quindi inciampai. Rimasi a terra un bel po’ con la caviglia stretta tra le mani, quando sentii il motore di una macchina spengersi. Vidi due persone correre verso di me ‹‹ Rue! ›› una di quelle due persone mi chiamò: era Zayn, era venuto là con Gale, il quale se ne stava fregando altamente di me. ‹‹ Cosa ti è successo? ›› mi chiese Zayn. Inizia a raccontargli tutto l’accaduto. ‹‹ Hai provato a chiamare tua madre? ›› mi domandò Zayn ‹‹ sì, ma non risponde.››
 
Gale nel frattempo se n’era andato. ‹‹ Non so se riuscirò a dormire questa sera ›› dissi con aria preoccupata ‹‹ dormirò io con te ›› disse Zayn, io mi voltai verso di lui con un’espressione interrogativa sulla faccia ‹‹ sì, resterò a dormire da te ››
 
Salimmo in macchina, decise di guidare lui fino a casa. Appena arrivati, scendemmo dalla macchina e aprii la porta d’ingresso. Trovai tutto perfettamente in ordine: ‹‹ è opera tua? ›› ‹‹ mi dichiaro colpevole ›› disse lui sorridendo, ‹‹ come hai fatto ad entrare? ›› ‹‹ avevi lasciato la porta aperta ›› disse prendendomi in giro. Andammo in camera mia, ‹‹ dovrei cambiarmi.. ›› dissi facendogli capire che doveva uscire dalla stanza ‹‹ oh, tranquilla, non mi dà fastidio se ti spogli qua ›› disse mostrando un accenno di sorriso sulla faccia. Lo presi per un braccio e lo trascinai con la forza fino fuori la stanza. Appena finito di mettermi il pigiama lo feci ri-entrare. Lui non si fece scrupoli e si cambiò davanti a me. ‹‹ Vuoi che ti presto qualcosa per dormire? ›› ‹‹ no, tranquilla.››
 
Mentre lui si cambiava io mi misi a letto. Poco dopo sentii un corpo caldo accanto. Mi girai verso di lui. Le nostre facce erano vicinissime, quasi si toccavano. Mi abbracciò e mi addormentai nelle sue braccia. Mi sentivo al sicuro con lui vicino. La mattina seguente sentii la porta d’ingresso aprirsi. Mi alzai di colpo dal letto e scesi le scale si corsa. Era mamma. ‹‹ Dove sei stata? ›› urlai ‹‹ ero da nonna in ospedale ›› ‹‹ perché non mi hai detto che saresti andata da lei? ›› ‹‹ non lo so ›› abbassò il capo, come se si fosse pentita di ciò che aveva fatto ‹‹ e il cellulare? Perché non hai risposto al cellulare? ›› ‹‹ l’ho perso ›› mentre stava con il capo abbassato, le vidi una lacrima colare giù lungo il viso. Mi avvicinai a lei e l’abbracciai. ‹‹ Ero in pensiero, pensavo ti fosse successo qualcosa di brutto.›› Si staccò da me e se ne andò in camera sua. Io tornai alla mia e mi rimisi a dormire. Zayn si era svegliato. ‹‹ che succede? ›› mi chiese ‹‹ niente, torna a dormire.›› Non mi riuscivo più ad addormentare, allora presi il cellulare di Zayn e salvai il mio numero di telefono.
 
Intanto arrivò un messaggio sul mio cellulare:
 
“ Gale:
ehi :) xx ”
 
Non risposi.
 
Mi alzai e andai a fare colazione. Cappuccino e cornetto con marmellata. La mia colazione preferita. Intanto che mangiavo mi misi a pensare a Jenny. Era molto che non la sentivo. Le inviai un messaggio:
 
“ Stasera vuoi uscire? :) xx”
 
Mi rispose poco dopo.
 
“Jenny:
 
Scusa ma sono già impegnata”
 
Ero sicura avesse nuove amiche migliori di me. Io intanto non avevo più amici, l’unico che mi era rimasto era Zayn. Lui, che prima mi era antipatico.