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Autore: xingchan    27/06/2013    2 recensioni
Xing, cinque anni dopo (la fine del manga! XP).
Ling Yao è divenuto imperatore da appena tre anni, e Lan Fan come al solito è al suo fianco come sua protettrice. Tutto procede più o meno tranquillamente a corte, grazie all'unione delle famiglie e alle innovazioni che il nuovo sovrano introduce nel suo impero, accompagnate da numerosi doveri che il ragazzo dovrà caricare sulle proprie spalle, molti dei quali gli risulteranno trmendamente contrastanti con i suoi sentimenti e con il suo modo di essere.
L'intenzione di Ling di modificare alcune leggi, il misterioso caso dell'omicidio del suo predecessore e un'invidia covata da tempo e mai espressa saranno le cause per cui Ling dovrà impugnare ancora le armi per difendere la Pietra Filosofale, il suo regno e coloro che ama.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lan Fan, Ling Yao, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fragments of a Love'
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Un tacito perdono



Il combattente Lou andò in completa confusione più volte sull'effettivo luogo dove giaceva Lan Fan. Era ritornato nel luogo dove il servo del principe Chiang li aveva condotti poco prima, ma per quanto si sforzasse, non riusciva a percepire nemmeno la più debole traccia di ki all'interno. Deciso più che mai a ritrovare la ragazza, il giovane Han si mise repentinamente alla ricerca di una stecca di legno che poteva fungere da fiaccola. Guardandosi intorno, uscendo poi all'aria aperta, scorse accanto all'uscio una pianta di vite rinsecchita. Spezzò un ramo abbastanza resistente per poi strapparsi via un pezzo della camicia che indossava sotto l'uniforme di cane da guardia e legarlo ad un'estremità.


Dalle tasche estrasse delle pietre focaie per accendere la torcia improvvisata ed entrò nella stanza completamente scura. Trovò la giovane guerriera soltanto cercando per tutti gli angoli dello spazio circostante, aggirando accuratamente ma non per questo non di fretta il misero mobilio che vi era presente. Senza contare che al buio quella stanza sembrava immensa.


Infine la vide. La stessa giovane serva dell'imperatore che aveva tentato di uccidere qualche sera addietro; accovacciata su se stessa, praticamente in posizione fetale, con le mani legate dietro la schiena e il viso disteso in un placido ma obbligato sonno.


Titubante ma nello stesso tempo impaziente di soccorrerla, si avvicinò a lei slegandola e successivamente prendendole la testa. Con la mano libera frugò nell'uniforme da combattente, prendendo una fiala con uno strano liquido verde acqua e facendoglielo bere delicatamente. La giovane aprì piano gli occhi, ritrovandosi faccia a faccia con il ragazzo.


Lo scrutò con perizia, mettendolo in evidente disagio, mentre cercò di focalizzare la situazione e di ricordare cosa le era successo in precedenza. All'improvviso, rammentò che sia lei che l'imperatore erano stati catturati e scattò a sedersi non appena si rese conto che Ling non era lì con lei. Si guardo attorno, per poi fermarsi sulla figura del suo salvatore con una luce diversa.


Lou, che aveva tentato di ucciderla, ora le aveva ridato coscienza con una di quelle pozioni che normalmente utilizzavano i servi addestrati proprio per quegli inconvenienti. E non poteva non pensare che era tutto merito di Ling Yao e di quello strano corso degli eventi se ora il servo Han era passato dalla parte giusta, arrivando perfino a trarre in salvo qualcuno che lui stesso aveva ferito a morte.


Le sue pupille non smettevano un attimo di fissarlo, inespressivamente, nel mentre l'altro avrebbe preferito di gran lunga sprofondare nel terreno pur di non sostenere il suo sguardo. Di ciò che aveva cercato di fare, se ne vergognava oltre ogni dire, e non sapeva come comportarsi con lei ora che era ritornato a prenderla. Non era propriamente una sua decisione quella di attaccarla quando era ancora al servizio del principe Sun, ma sapeva di controsenso ciò che stava accadendo, e Lou si sentiva confuso.


Quella ragazza aveva tutte le carte in regola per detestarlo, per desiderare la sua morte, e non l'avrebbe mai biasimata per questo. Ma cosa avrebbe pensato ora che aveva ribaltato la situazione? Voltò il capo per distogliere i suoi occhi da quelli di lei, ma Lan Fan non era della stessa opinione. Continuò ad osservarlo finchè Lou non si arrese, ritornando a posare gli occhi sulla ragazza. Vedendola sorridere e protendere la mano in un caloroso gesto d'alleanza ed amicizia, si sentì rincuorato.


"Per Sua Maestà l'imperatore!" cominciò Lan Fan con nuovo entusiasmo.


"Per Sua Maestà l'imperatore!" la seguì il giovane Han afferrandole la mano ed aiutandola ad alzarsi.


***


Una volta arrivati nel luogo stabilito in quel momento fortunatamente deserto, la principessa Ying, Soo Yang e Jin non poterono far altro che osservare l'imperatore inginocchiato a terra che tracciava un enorme cerchio alchemico lentamente, rallentato a causa del contagio e per timore di sbagliare le curvature. A volte la debolezza lo portava a reclinarsi. Però, con Ying e Jin a sostenerlo, il sovrano trovò in loro la forza necessaria per proseguire il suo lavoro. Le mani presero a tremare e, sempre più provato, il respiro si faceva sempre più pesante. Aveva chiesto di poter usufruire dell'aiuto dell'alkahestrista più esperto di corte, ma siccome stava ritardando, e anche di parecchio, aveva cominciato a disegnare la struttura alchemica da solo.


Fatto sta che il cerchio occupava tutto il centro della sala del trono, già immensamente grande. Se i consiglieri avessero visto il pavimento rovinato, sarebbero andati su tutte le furie. Ma Ling pensava che il costoso parquet che ornava la sala non equivaleva di certo alla preziosa vita del popolo di Xing.


Ormai completato il cerchio, Ling cominciò a provare ad attivarlo. Ma sfortunatamente, dopo averci provato e riprovato con insistenza nonostante il suo corpo cominciasse a sudare freddo, il flusso di energia si arrestava ogni volta che il ragazzo tentava di intensificarlo.


La frustrazione si stava via via unendo agli incitamenti dei ragazzi al suo fianco, facendogli infine sbattere un pugno sul terreno dalla rabbia. Tutti quei doveri imperiali gli avevano rubato del tempo prezioso per approfondire l'Alkahestry ed ora non riusciva nemmeno a salvare i suoi sudditi.


Cominciava davvero a pensare che essere imperatore poteva costituire una seria condanna per un uomo. Troppe responsabilità, troppi fardelli a cui dover tener conto. E un idiota fiacco come lui, che si arrendeva alla minima avversità e letteralmente sveniva a poche ore dal suo ultimo pasto, non era adatto ad essere la più alta carica di un Impero come Xing.


Alcune guardie con altrettanti consiglieri arrivarono nella sala, avendo udito le voci sulla ricomparsa dell'imperatore, e quest'ultimo ordinò a loro di trovare il suo più esperto alkahestrista, siccome ancora non arrivava nessuno.


Dopo una manciata di minuti, l'uomo convocato dal sovrano fece il suo ingresso nella sala. Con grande sollievo del giovane Yao, l'alkahestrista non era malato come ormai presupponeva. L'altro aveva piacevolmente esultato non appena vide che il suo monarca si era rifatto vivo, ma la sua euforia svanì repentinamente quando si accorse che anche lui aveva su di sé l'epidemia che imperversava il Paese e che presto lo avrebbe fatto estinguere.


Dopo averlo zittito con un solo sguardo gettato con esasperazione, Ling lo invitò a collaborare per cercare un modo per ampliare il cerchio in modo tale da ricoprire tutta Xing. Con il solo potere della Pietra Filosofale, il cerchio si sarebbe ingrandito tanto da occupare tutto l'Impero. Inoltre, lo informò che aveva già percorso il tragitto che lo aveva portato alla Pietra e gli chiese delle condizioni dei suoi consiglieri.


"Molti sono stati infettati, sire." gli fu risposto non senza una nota triste nella voce. "Vi prego di resistere. Non potremmo sopportare una vostra precoce dipartita!"


"In questo momento, non sono... soltanto io a rischiare la vita. Tutto il paese è... in pericolo. Non posso pensare a me, ora!" disse, pronunciando le ultime parole con determinazione. Avrebbe dato la sua vita per salvare il suo popolo, pur sentendosi del tutto inadeguato ad un peso così pesante da caricare sulle spalle.


Perchè senza un popolo, non può esistere un re.


Ying al tempo stesso ne fu commossa. Ling Yao non era come tutti gli altri imperatori. Perchè loro, a differenza sua, non avrebbero mai messo a repentaglio la propria vita per gente inferiore, preferendo di gran lunga scappare o mettersi al sicuro.


Lui e l'alkahestrista stavano escogitando l'impossibile per dilatare il cerchio, ma la Pietra entrava al massimo della sua potenza solo poche volte, per poi apparire quasi spenta qualche secondo dopo.


"Cos'è... che non va?" chiese Ling ad alta voce, parlando in realtà con se stesso.


"Le chiedo umilmente scusa, Maestà." lo informò l'uomo "Ma penso che dovrebbe concentrarsi di più."


"Aiutami!"


"Vi sto aiutando, sire!" esclamò tremante l'uomo.


"Non ci riuscirò mai! Sono inutile, maledizione! INUTILE!"


Era ormai preda dello sconforto. Lo stesso che la principessa Ying aveva già provato. Riusciva a comprenderlo, in un certo senso. Per questo si sentì di reagire.


"NO!" urlò all'improvviso, facendo voltare i presenti verso di lei. Gli afferrò il braccio e con uno strattone lo incitò a guardarla, cosa che lui fece spinto dalla foga più che da vera attenzione. "Non arrendetevi!" fece ancora la ragazza, prendendo a piangere, sebbene avesse le sopracciglia aggrottate eccessivamente. "Dovete salvare il regno, Maestà! Dovete farlo per il bene di Xing. Fatelo per i cinquanta clan che avete così faticosamente unito. Fatelo per quelli che hanno sempre creduto in voi! Per noi, per Jin, per i vostri consiglieri. Fatelo per Lan Fan!". La sua voce cresceva sempre più d'intensità mentre lo diceva, e una scarica elettrica attraversò il giovane Yao facendolo sussultare, in particolar modo al suono di quel nome.


Per niente al mondo avrebbe fatto a meno di lei, così come un re non poteva fare a meno del suo popolo. Avrebbe combattuto fino alla fine. E se questa fosse stata più vicina del previsto, se quella stretta al cuore che non lo lasciava in pace gli avesse strappato via quegli ultimi soffi di vita, lui avrebbe continuato a fronteggiare i suoi avversari anche dopo la morte.


"Avete ragione, Principessa." disse atono infine, vedendo che il suo colorito stava diventando sempre più scuro. Poi, rivolgendosi all'alkahestrista: "FORZA!". Al che egli sorrise, poggiandogli una mano sulla sua per infondergli coraggio.


La boccetta posta al centro del cerchio s'illuminò, così come l'intera stanza, davanti agli occhi esterrefatti delle sentinelle e di alcuni vecchi. I tracciati di gesso divennero sempre più larghi, fino a giungere alla periferia del regno. Ling raccolse a sé la propria energia residua e la utilizzò per sforzarsi nella concentrazione necessaria alla trasmutazione. Con le mani che toccavano il cerchio, il ragazzo contrasse i muscoli del volto e delle braccia ormai di un  pericoloso colore grigio/viola per infondere maggior pressione sul disegno.


L'abbagliante luce rossa avvolse tutta Xing, prendendo l'ondeggiante forma di una cupola sprizzante fasci di energia. Il misero contenitore della Pietra Filosofale si ruppe, permettendole di assumere un aspetto ovale.


Ying, insieme a Jin e Soo Yang, assisteva estasiata la scena, sentendosi soddisfatta di come le sue parole avevano scosso l'imperatore. Il quale non si rendeva conto di quanto fosse capace di governare un paese difficile come lo era il loro. Aveva migliorato Xing sotto tutti gli aspetti possibili ed aveva donato a tutti un'occasione di riscatto osando, sapendo a quanti ostacoli andava incontro, mettendo secoli di tradizioni in discussione per esaudire i desideri del suo popolo.


L'imperatore Ling era pronto ad affrontare la morte e la sofferenza per il bene di Xing.


E Xing non poteva trovare un sovrano migliore di Ling Yao.








NDA

Un vero parto, questo capitolo. Vuoi perchè non avevo ispirazione, vuoi che non vedevo l'ora che quella fastidiosa fiala della Pietra si rompesse (non chiedetmi il perchè, non lo so nemmeno io), vuoi che mi sto dedicando anche un po' anche alle altre one-shot che mi urlano di continuarle imprecando ogni volta che apro la cartella, fatto sta che ho l'impressione che "Beside You" sta andando di male in peggio. Demoralizzante, eh?!

Chissà come fa Laylath (che ringrazio) a leggerla ogni volta. Prometto che erigerò un monumento in suo onore, un giorno. Magari a Roma, accanto al Colosseo. XD

A presto! :)

   
 
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