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Autore: Blake_    27/06/2013    20 recensioni
Aprii la porta e mi ritrovai un ragazzo alto e riccio che mi inchiodò subito con i suoi occhi verdi e rimasi lì immobile continuando a fissarlo un po' confusa..
Mi ripresi solo quando iniziai a notare il suo sguardo che andava su e giù lungo il mio corpo ricordandomi con imbarazzo in che modo ero vestita.
Presi la porta e la socchiusi leggermente in modo da mettermi dietro e non far vedere nient'altro, e a quanto pare questa mia azione lo fece divertire perché iniziò a ridacchiare.
- Bhè, non c'è motivo di nasconderti cara, ho già visto tutto quello che dovevo. - Disse con un sorrisetto stampato in faccia.
- Come scusa?! - Dissi scioccata.
MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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                                                                                            28.Capitolo.

                                                                                                                                Scappa!



Arrivata a casa andai subito in camera a stendermi a pancia in giù sul letto ad osservare il telefono, indecisa se chiamare o meno Denise.
La serata era stata particolarmente movimentata, e non solo per me. Era senz'altro successo qualcosa tra lei e Zayn, ma non volevo darle fastidio o opprimerla se non voleva subito confidarsi, così le mandai un messaggio, per farle capire che in ogni caso ero lì per lei se ne avesse avuto bisogno.
 
Se hai voglia di parlare, sai che puoi chiamami xx
 
Denise c'era sempre stata quando avevo bisogno di qualcuno, era grazie a lei se ero riuscita a smuovere la mia situazione con Harry. Ero totalmente a sua disposizione.
Mentre aspettavo un eventuale risposta, iniziai a prepararmi le robe da mettermi dopo la doccia.
Passarono cinque minuti e notai il cellulare squillare, così mi ributtai sul letto e risposi alla chiamata.
 
- Dimmi tutto bella. - Sorrisi, contenta.
Denise sospirò.
- Ti avrei chiamata appena arrivata a casa, ma Emily non si staccava più. - Disse esasperata.
- Perchè? - Risi.
- Appena vi abbiamo lasciati ha iniziato a parlarmi di quello che aveva fatto con Niall.. non si è fermata finchè non l'ho cacciata di casa. - Disse ridacchiando.
Continuai a ridere anche io, contenta che almeno Emily stasera se la fosse spassata senza problemi.
Dopo un po' sbuffò.
 
- Allora? - Chiesi sorridendo.
- Allora gli spaccherei la faccia!- Disse decisa.
- Wow! Iniziamo bene. - Risi.
- Idiota.. è un idiota! Lo avrei lasciato volentieri in quella stramaledetta casa! - Brontolò.
- A proposito di casa.. che è successo là dentro, eh? - Chiesi maliziosa.
- Non fare quella voce. E' per coprire voi che me lo sono portato via! Prima dite che non volete far sapere niente a nessuno e poi vi sliguazzate lì davanti senza problemi!- Disse alterata.
- Scusa. - Feci, cercando di non tradire la mia voce con la risata che stavo trattenendo. - E grazie.- Aggiunsi.
- Di nulla.- Brontolò.
- Racconta dai! - La incitai girandomi di pancia in su.
- Bhè, dopo che ci siamo allontanati abbiamo continuato a vagare per quella casa per non so' nemmeno io quanto tempo! Non abbiamo fatto altro che litigare! E' insopportabile!.. Lui sa sempre tutto, ha ragione solo lui, guai chi gli dice il contrario! Ma stiamo scherzando? Ovviamente protestavo per ogni cosa che diceva, anche se quella mi stava stranamente bene.. mi sentivo in dovere di farlo! -
- Quindi non avete fatto altro che litigare tutto il tempo? - Chiesi un po' scettica.
- Non proprio.. - Rispose dopo un po'.
Feci un verso per invitarla a continuare.
- Bhè.. stavamo discutendo mentre finivo di scendere da una di quelle stramaladettissime scale a chiocciola, quando lui era già andato molto avanti.. Così per raggiungerlo mi sono messa a correre, ringraziandolo ovviamente per avermi aspettata, però sono scivolata su uno di quei dannati rulli, e per non cadere mi sono aggrappata a lui.. solo che ha perso l'equilibrio e me lo sono trovato addosso.-
Risi sotto i baffi.
- E..? - Feci curiosa.
Sbuffò.
- Niente.. si è avvicinato.. troppo.. e.. mi ha baciata. - Disse sottovoce.
- Cosa?! - Sbottai alzandomi di schiena dal materasso.
- Perchè diavolo ne parli come se fosse morto qualcuno? Ti ha baciata, non era quello che volevi? - Chiesi scioccata.
- Bhè, mi andava tutto bene finchè non mi ha fatto quella sparata! - Disse acida.
- Che sparata? - Alzai il sopracciglio incrociando le gambe.
- Dopo che si è staccato, con un sorriso da ebete, e sottolineo da ebete, mi cambia subito espressione e mi recita testuali parole:
" Sarebbe meglio se questa cosa rimanesse qui. Facciamo finta che non sia successo niente! " - Disse cercando di imitare la voce di Zayn. - Poi si alza e se ne và. - Continuò con tono piatto.
- Oh.. -
- Già!.. Prima mi bacia e poi si tira indietro.. Lo avrei preso a schiaffi, giuro. Ah.. e la cosa esilarante sai qual'è? - Mi chiese senza darmi il tempo di rispondere.
- Che non perde occasione di ricordarmelo! Lui mi propone di far finta di niente e poi me lo rinfaccia quando puo'! Ma dico io, ti sembra normale? Ah?! - Disse alzando il tono di voce.
- Non so che dirti Denise, di essere normale, certo non lo è.. c'è qualcosa di sicuro sotto. - Dissi annuendo.
- Che nervoso. Mi sento come un assaggino. - Disse sbuffando.
- Un cosa? - Alzai le sopracciglia non sicura di aver capito bene l'ultima parola.
- Un assaggino!.. Di quelli che trovi al supermercato. Li guardi da lontano, indeciso se provarli o meno, e una volta sicuro ne assaggi uno.. ma è solo per sfizio, per curiosità, perchè non si è mai poi veramente intenzionati a spendere qualcosa per quello che la gente ti puo' dare senza chiedere niente. Ed è così che mi sento.. Mi ha tenuto a una certa distanza per un po', poi si è deciso a baciarmi e io non ho posto resistenza. Ha avuto quello che voleva senza tanto sforzo, ed ora che lo ha fatto, se ne puo' anche andare. - Disse nervosa.
Rimasi sopresa da questo discorso.. si sentiva usata.
Secondo lei aveva ceduto ed ora era diventata come una specie di sfizio che Zayn era riuscito a togliersi. Ma io non la pensavo minimamente così.
- Ma cosa stai dicendo?.. Sei completamente fuori strada. Scordati di essere un assaggino, tu sei una di quelle abbuffate belle e buone! - Dissi sorridendo e ne percepii uno suo.
- Penso che si sia comportato da vigliacco, questo è sicuro. Lui ti vuole, e se non se ne è ancora accorto, se ne accorgerà presto! Secondo me ti ha detto quelle cose per mostrarsi consapevole e pararsi il sedere caso mai gli avresti mollato un ceffone. - Risi.
Anche Denise rise, e ne fui sollevata.
- Potrebbe dirmi qualsiasi cosa, un ceffone glielo mollerei volentieri comunque. - Disse divertita.
- Non stento a crederti. - Mi stesi di nuovo sul letto.
 
- Grazie Sarah, davvero. - Mi disse dopo che finimmo di chiacchierare un altro po'.
- Ma di cosa, non ho fatto niente. - Scrollai le spalle.
- Invece si, dovevo sforgarmi e tu mi hai ascoltata. -
- Quando vuoi, dolcezza! - Sorrisi.
- Vorrei abbracciarti in questo momento. - Ridemmo entrambe.
- Mi abbreccerai domani. - Sospirò.
- Ti abbraccerò domani. - Sorrisi.
- Bhè, io vado a dormire perchè fra un po' crollo. - Disse sbadigliando.
- Certo, buona notte Denise. - Mi alzai dal letto.
- Buona notte, Sarah. - Chiuse la chiamata.
Rimisi il cellulare a posto, presi la roba per andarmi a fare una rapida doccia e poi finalmente andai a dormire.
 
HARRY'S POV
Quella mattina stranamente mi alzai presto, così scesi in cucina per fare colazione.
- 'Giorno Harry! - Fece Niall, prendendo del succo dal frigo.
- Niall, Liam. - Salutai anche l'ultimo che aveva la bocca piena di cereali.
- Buongiorno. - Mi rispose una volta mandato giù il boccone, mentre mi sedevo portando la testa indietro.
- Devo farmi delle uova, ne vuoi? - Mi chiese Niall.
- Si grazie. - Dissi portando la testa nuovamente in avanti.
- Tu. - Indicai Liam. - Dobbiamo parlare. - Feci serio, e lui senza che mi spiegassi oltre, annuì.
- Problemi? - Fece con una faccia preoccupata Niall.
- Mm.. no, no. - Dissi scuotendo la testa e portandomi con il busto avanti mentre poggiavo gli avambracci sul tavolo.
 
- Niall, divertito con Emily ieri? - Gli chiese Liam sorridendo.
Lui gli lanciò una piccola occhiata mentre prendeva dal mobile la padella.
- Si, è una ragazza carina. - Disse scrollando le spalle.
- Solo carina? - Continuò lui.
- Mi sono divertito con lei ieri, è simpatica, poi le piacciono molte cose che piacciono anche a me, quindi le conversazioni non sono state noiose.. anche se è molto timida. - Aprì il frigo per prendere le uova.
Forse questa Emily era giusto quello che mi serviva.
- Perchè non le chiedi di uscire? - Proposi prendendo e versandomi del succo.
- Perchè dovrei farlo? - Mi chiese con le sopracciglia aggrottate, girandosi verso di me con le uova ancora in mano.
- Perchè è carina, simpatica e le piaccono molte cose che piacciono anche a te? - Feci con ovvietà chiudendo il cartone.
- Ehm.. non lo so. - Disse alzando le spalle e girandosi.
Con un sopracciglio alzato mi portai il bicchiere alla bocca.
- Perchè no scusa? Emily mi sembra una tipa apposto, e poi ti farebbe bene un po' di compagnia femminile. - Fece Liam alzandosi e portando la tazza nel lavandino.
Intanto lo osservavo da sopra il bicchiere che piano piano si stava svuotando.
- Magari ce l'ho già la compagnia femminile che mi farebbe bene. - Disse scrollando le spalle.
Mi fermai di colpo aggrottando le sopracciglia, e anche Liam fece lo stesso.
- Cioè? - Chiese Liam.
- Quest'estate vorrei.. passarla con Sarah. E' da tanto tempo che non stiamo insieme, e chissà quanto altro ne passarà finchè ci incontreremo di nuovo. - Disse sgusciando le uova. - Forse questa è un occasione. - Aggiunse scrollando le spalle e girandosi per un secondo verso Liam.
- Un occasione per cosa? - Sparai poggiando, forse un po' troppo rumorosamente, il bicchiere sul tavolo.
Entrambi si girarono velocemente verso di me.
- Per stare insieme ho detto. - Fece tranquillo.
Cazzo, insieme in che senso?
Vidi Liam mandarmi occhiate, con l'intento di farmi calmare.
Sospirai grattandomi sotto il mento e mi poggiai, non proprio delicatamente, allo schienale della sedia.
- Puoi sia tranquillamente uscire con Emily che passare del tempo con la tua amica. Non è molto impegnativo, con Sarah ci stai sotto lo stesso tetto. Io penserei a concentrarmi su Emily.- Gli spiegò mentre lui cucinava.
- Secondo me ha ragione Liam. - Lo appoggiai.
- Ci penserò. - Disse non troppo convinto mentre prendeva i piatti.
 
- 'Giorno.. - Comparve Zayn dalla porta, sbadigliando.
Lo salutai con un movimento del capo mentre mi alzavo dalla sedia.
- Harry dove vai? Sono pronte le uova. - Disse Niall.
- Se vuoi le puoi mangiare tu. - Dissi a Zayn che accettò con una scrollata di spalle.
Presi l'ultima mela rossa e le diedi il primo morso avviandomi verso le scale.
 
Mi guardai intorno al corridoio, controllando che non ci fosse nessuno, e raggiunsi la camera di Sarah.
Bussai piano, tenendo lo sguardo in direzione delle scale.
Non ricevetti risposta e aprii infilando la testa per spiare, scoprendo che stava ancora dormendo.
Decisi di entrare, chiudendo senza fare rumore.
Mi avvicinai al letto e sorrisi, notando la sua faccia lievemente schiacciata sul cuscino.
Finii di mangiare la mela appoggiandomi al davanzale della finestra mentre guardavo all'esterno.
 
Il sole quella mattina si stava ancora levando in alto, il mare era cristallino e il cinguettio degli uccelli arrivava dagli alberi vicini.
Rilassato dalla visione, mi girai a guardarla, tenendo i gomiti appoggiati, poi spostai il mio sguardo su tutta la stanza.
Notai qualche suo vestito appoggiato sulla sedia, insieme all'accappatoio. Le scarpe erano ai piedi del letto, dove c'era anche una bottiglietta d'acqua, sul comodino vidi un libro ed una foto, e mi avvicinai lentamente.
Sorrisi mentre presi tra le mani Harry Potter e i Doni della Morte, e sfogliandolo, notai un segnalibro a forma di scimmietta, a più dalla metà. Poi lo riposai, osservando una foto che non avevo mai visto nelle ultime volte che ero stato lì, forse l'aveva messa da poco, o forse ero stato io a non notarla prima.
 
Vi erano tre bambini a mare, e non mi fu difficile riconoscerli. Ma fu subito la figura di una ragazzina, dalla pelle chiarissima che attirò la mia attenzione. Portava una frangetta e i suoi capelli erano più biondi, aveva un grande sorriso mentre stringeva forte fra le sue braccia un Louis dalla faccia scocciata, che tentava di non farsi strozzare e un Niall che sorrideva imbarazzato. Con il sorriso ancora sulle labbra, la rimisi dov'era.
Sarah era molto legata a Louis, si vedeva. Non avevano passato particolarmente molto tempo insieme da soli, ma ritagliavano sempre piccoli momenti nella giornata per divertirsi e scherzare insieme, e anche se lui non lo ammetteva, anzi lo negava, le voleva un gran bene e avrebbe fatto di tutto per lei.
Forse era proprio per questo che ci andavo molto di più con i piedi di piombo sul dirgli di noi, mentre Sarah ne era meno preoccupata.
Certo, era me quello che avrebbe fatto fuori.
 
- Ti piace? - Sentii una voce che mi distolse dai pensieri e mi spaventai.
Notai Sarah, che chi sà da quanto tempo mi stava fissando, iniziò a ridere della mia reazione.
- Mi hai fatto prendere un colpo. - Dissi portandomi una mano sul petto.
- Dovrei essere io a spaventarmi visto che c'è qualcuno che entra nella mia camera mentre dormo. - Disse sorridendo.
- Non ti rassicura sapere chi è? - Sorrisi a mia volta.
- No, se quel qualcuno sei tu. - Rise.
Socchiusi gli occhi e lei continuò a ridere.
Mi abbassai leggermente e le tirai via il lenzuolo, scoprendola.
- No, perchè l'hai fatto? - Si lamentò portandosi le mani sulle gambe.
- Ma non senti caldo? - Le chiesi mentre le appallottolavo.
- Mi servono da protezione. - Sbattè le braccia sul materasso.
- Da cosa? - Chiesi ridendo mentre facevo il giro del letto.
- Dai tipi come te che entrano di soppiatto nelle camere delle persone. - Disse ridendo, girandosi verso di me.
Lancia la palla di lenzuola sulla sedia e mi avvicinai al letto.
- Non hai più nient'altro che ti protegga ora. - Dissi allargando le braccia, ridendo.
- Ti sbagli. - Scosse la testa da una parte all'altra.
- Vedremo. - Poggiai le ginocchia sul letto sorridendo mentre mi fissava.
Mi avvicinai per baciarla quando ridendo mi premette un cuscino sulla faccia.
Una volta che quello cadde giù, rimasi immobile nella mia posizione a gattoni e con le labbra unite, mentre la vedevo piegata in due dalle risate.
- Oddio.. che faccia che.. eri così.. mentre baciavi il cuscino. - Disse a tratti mentre si teneva la pancia.
 
Ringhiai scherzosamente mentre mi buttai su di lei lasciandole tanti piccoli baci sul collo.
Continuava ancora a ridere, e sentendo le vibrazioni sulla sua pelle, sorrisi.
Mi staccai per guardarla.
- Sai che ora mi devi un bacio? - Ammiccai.
- L'ultimo non ti è piaciuto? - Cercò di trattenersi.
Scossi la testa.
- Allora mi devo far perdonare.- Rise mentre prese il mio viso tra le mani e appoggiò le sue labbra sulle mie.
Approfondii presto il bacio accarezzando le sue mani sul mio viso, che andarono a finire poi tra i miei capelli. 
Portai le mie mani sul suo, lasciandole piccole carezze con il pollice e l'indice. Quando mi afferrò il collo poi, con forza,  mi scappò un gemito che speravo non avesse sentito, ma subito dopo avvertii il suo sorriso sulle mie labbra che mi confermarono il contrario. Senza staccare le mie labbra dalle sue, portai una gamba vicino il suo bacino, in modo da scavalcarla e essere più comodo.
Distaccarmi da lei. Mi era impossibile farlo.. solo quando c'era da riprendere fiato ci allontanavamo per quei pochi secondi per poi sorriderci e ricominciare.
Non c'era veramente nient'altro. Solo noi, che ci dedicavamo all'altro. Il resto non esisteva.
 
Iniziai a sentire le sue mani stringere le spalle mentre cominciavo a scendere per il suo collo. Lasciavo qualche morso sulla sua pelle, che poi avrei baciato delicatamente, e qualche bacio e respiro dietro all'orecchio. Avevo capito che le piaceva sentire il mio affanno, come a me faceva impazzire il suo. Continuò a scendere per la mia schiena, arrivando all'elastico dei miei pantaloni, poi la sentii con le dita fare il giro dei miei fianchi, per ritrovare la sua mano calda sul mio stomaco, che ristrassi leggermente poichè sopreso di sentirla a diretto contatto con la mia pelle. Con la mano con cui non reggevo il mio peso, strinsi il suo fianco, vedendola sussultare, sorridendo io questa volta. Mentre continuava a tenermi il collo e a giocare con i capelli lì vicino, con l'altra mano la sentivo tracciare i miei addominali, e scendere giù ad una lentezza estenuante. Scesi leggermente baciando il suo petto, e lasciò dei piccoli sospiri mentre la sua mano continuava quella agoniosa discesa. Sentivo ormai che la mia eccitazione era forte e posai la mia fronte sul suo petto, impuntandomi con le ginocchia e stringendole i fianchi con entrambe le mani. Ansimò impercettibilmente e portai nuovamente le mie labbra sulle sue, lei uscì la mano da sotto la mia maglia e la portò tra i miei capelli, stringendoli.
Sapevo che era dura, ma dovevo andarmene di lì.. e al più presto.
Approfondii maggiormente il bacio, e dopo aver raccolto tutta la poca razionalità rimasta mi staccai, alzandomi dal letto.
Scesi e mi portai più volte con forza i capelli all'indietro, raggiungendo la porta.
 
- Ma dove vai? - Mi chiese ancora senza fiato.
- Ho.. ho sentito qualcuno salire le scale.. - Dissi guardando la porta.
- Bhè, qui ci sono le camere e il bagno Harry, è normale. - Disse sicuramente con le sopracciglia aggrottate, visto il tono con cui mi aveva parlato.
- Si.. ma.. sarà sicuramente Liam.. aveva detto di volermi parlare e quindi mi starà sicuramente cercando. - Dissi in tono sbrigativo.
Sbuffò.
- Ok.. - Sentii un lieve tonfo sul materasso, magari si era leggermente alzata mentre stavamo parlando e ora si era ributtata a letto.
Comunque sorrisi per il tono annoiato che aveva usato. Non era molto felice che me ne stessi andando e mi faceva piacere.. ma avevo le mie ragioni.
 
Una volta che uscii dalla sua camera, ripresi a respirare avviandomi per la mia.
Soprendentemente ci trovai Liam, non che avessi sentito effettivamente qualcuno salire le scale, era solo una scusa per andarmene.
- Ehi, ma dov'eri finito? - Mi chiese mentre rifaceva il letto.
Gli sorrisi richiudendo la porta.
- Le sei andato a dare il buongiorno? - Intuì sorridendo.
- Già. - Risposi buttandomi sul letto.
- Dai, sono curioso, di che dovevi parlarmi? - Mi chiese sedendosi sul letto di Zayn, evidentemente per non voler disfare il suo.
C'erano veramente tante cose che gli avrei dovuto raccontare.. di quello che era successo ieri ne sapeva poco e niente, gli avevo accennato giusto qualcosa quando era tornato a casa, ma ero troppo stanco ed ero andato a dormire. Partii con quella che mi premeva più al momento.
Sospirai.
 
- Penso di essermi messo mentalmente nei guai. - Dissi guardando il soffitto e poi lui.
- Cioè? - Mi chiese con un sopracciglio alzato.
- Mi sono imposto una cosa. Sin dall'inizio sapevo che sarebbe stata dura, ma sapevo anche che potevo e che dovevo farcela. - Feci gesticolando.
- Ok.. ma cosa, Harry? - Chiese con una smorfia confusa.
 
Mi sedetti e appoggiai i gomiti sulle cosce, premendo le labbra sul dorso della mano.
Fissai il pavimento, pensando di rivelargli quella cosa che mi portavo dietro da un po'. 
- Mi sono promesso di.. di non avere rapporti con lei. - Dissi poi alzando lo sguardo verso di lui.
Lo vidi visibilmente sopreso, tanto che aprì la bocca.
- Tu? - Mi chiese conferma aggrottando la fronte.
Annuii rimanendo ancora piegato in avanti con le labbra premute sulle mani.
Sapevo che era una cosa alquanto strana, anzi, possiamo dire impossibile, sentire una cosa del genere da parte mia.
- Bhè.. come saprai meglio di me, questa promessa è.. al quanto tosta. - Disse annuendo vigorosamente.
- Lo so. E' proprio questo.. forse. - Dissi passandomi una mano tra i capelli.
 
- Perchè hai deciso di farla? - Mi chiese inclinando leggermente la testa.
Sospirai e portai nuovamente i gomiti sulle cosce, unendo le mani piatte, a mò di preghiera.
- Lei.. non è paragonabile a nessuna. A nessuna di tutte le ragazze che ho avuto prima. - Iniziai, battendo leggermente le mani sulle labbra.
- Con quelle ho solo e sempre avuto un tipo di rapporto, quel.. tipo di rapporto. Alle persone mi legavo temporaneamente solo così, quel tempo sufficente e poi addio. Niente parole, niente risate, niente scherzi.. niente sentimenti. - 
- Ho pensato che lei doveva essere diversa, che quel tipo di rapporto dovrebbe essere solo qualcosa che poi alla fine avrei pensato, e non la prima, come facevo di solito. Non dargli quell'impressione sbagliata di essere usata, perchè non lo farei mai. - Scossi la testa.
- E ora cosa c'è che non va? - Mi chiese piegando una gamba su letto.
- Ora.. ci stiamo avvicinando di più, ed ogni volta che sento che sto per infrangere quella promessa, scappo..via.. - Scossi la testa guardando in basso.
 
- Harry.. io penso che tu sia stavo veramente coraggioso a fare a te stesso una promessa del genere. Un mese fa eri una persona completamente diversa, che dei discorsi che ti faceva la gente non se ne fregava mai niente, come anche, devo dirtelo, del rispetto verso le ragazze. Ora rifletti, fai i conti con te stesso e questo è segno di maturità. Sono contento che tu ti preoccupa per Sarah, ma sai questa volta forse.. questa promessa secondo me, puo' essere lasciata da parte.- Disse con calma.
- E perchè, scusa? - Chiesi aggrottando la fronte.
- E' normale che tu oltre al semplice sentimento, provi e vuoi qualcosa in più. Sei pur sempre un ragazzo, non puoi importi di azzerrare certe cose da un giorno all'altro. E' nobile da parte tua non affrettare i tempi, come giusto che sia, ma se la situazione lo vuole, e soprattutto se entrambi lo volete, non vedo perchè non debba succedere. Non capisco perchè scappi come dici di fare. - 
- Liam.. ormai penso sia diventata una questione più grande. E' come una specie di sfida personale. Ho sempre voluto imparare a controllarmi, e questa è la mia occasione. Voglio dimostrare a me stesso, che una volta tanto riesco a mantenere la parola, che sono capace in qualcosa. - Dissi deciso indicandomi.
Vidi scrutarmi Liam attentamente, poi sospirò alzandosi.
 
- Questa è una tua decisione, io ovviamente ti ho solo dato un mio consiglio.- Disse avvicinandosi.
- Ho capito cosa vuoi dire sai.. ma non lasciare che quegli errori e quelle mancanze, che sai benissimo non sono avvenuti per colpa tua, ti debbano influenzare ora. Questa è la tua occasione di essere felice. Non impedirgli di buttarti giù, ancora. - Mi diede una pacca sorridendomi e uscì dalla stanza.
 
Mi portai una mano sul viso e mi coprii gli occhi.
A quanto pare per Liam ero diventato come una specie di libro aperto, aveva perfettamente capito a cosa mi andavo riferendo anche se di quell'argomento non avevo minimamente alluso. Forse aveva ragione lui, forse no, ma ormai mi ero impuntato. Dovevo resistere, solo un altro po'. Dovevo farlo per dimostrare qualcosa a me stesso.
 
 
SARAH'S POV
Ma cosa diavolo stava succedendo? Ormai non davo più la colpa al caso, perchè non lo era. 
Era la seconda volta che quando le cose diventavano un po' più intime, Harry se la svignava.
Dio, ero così.. orribile?
Forse era il mio alito mattutino? Ah, ma che scemenze!.. Non ci saremmo stati a baciare per tanto tempo se fosse stato per quello.
Odiavo quando faceva così. Mi lasciava interdetta, e mi faceva riempire di dubbi, per la maggior parte ridicoli e inutili.
Però non potevo fare altro che pensarci. Perchè faceva così?
Eppure, questo credevo fosse l'ultimo dei problemi di cui mi sarei dovuta preoccupare, con lui.
Con i suoi trascorsi ero senza dubbio io il problema. Forse non gli piacevo molto in quel senso, ed andare oltre gli costava fatica.
Oppure pensava che io non fossi molto esperta e rinunciava direttamente al provarci.
Mi portai le mani sul viso e iniziai a sentirmi imbarazzata.
Pensava veramente cose del genere su di me o no?
Avrei potuto pensare a qualcos'altro di diverso da queste teorie, ma il suo modo di scappare e inventare scuse, di certo non me lo rendevano possibile.
Sentii bussare alla porta e diedi il permesso di entrare.
 
- Buongiorno. - Spuntò Niall, aprendo la porta.
- Buongiorno. - Dissi sorridendo, stringendo il cuscino.
- Sei sveglia da tanto? - Chiuse la porta alle sue spalle.
- Da un po'. - Scrollai le spalle.
- Sto per fare delle uova per Louis ed ero venuto a chiederti se ne volevi anche tu. - Mi chiese avvicinandosi.
- Uova?.. Si, grazie mille. - Annuiii.
- Bene, vuoi qualcos'altro? - Si sedette sul letto.
Risi.
- Veramente vorrei dei pancakes con la nutella, però fa niente. -
- Se vuoi te li faccio. - Disse sorridendo.
- Cosa?- Dissi dandogli una piccola spinta.
- Certo, se li vuoi non è un problema. - Rise.
- Tu sei troppo buono, e non voglio approfittare di te. - Dissi puntandogli ripetutamente il dito sul braccio.
- Per te le cose le faccio sempre con piacere. - Disse alzando le spalle.
Niall era sempre così dolce con me, e ora la dolcezza in questo stato di insicurezza in cui mi ritrovavo, mi serviva.
- Mi abbracceresti? - Chiesi sorridendo.
Lui inizialmente rimase sopreso da quella richiesta, ma poi sorrise e mi accontentò.
- Non devi neanche chiederlo. - Mi disse all'orecchio.
Lo strinsi forte, meno male c'era lui che non se ne scappava.
 
- Sarah, tutto ok? - Chiese passandomi la mano sulla schiena, forse notando che lo tenevo stretto da un po' di tempo.
Feci un verso in segno di assenso.
- Sicura? - Mi guardò.
- Certo. - Sorrisi. - Avevo solo voglia di un po' di affetto. - Dissi, imbarazzandomi dopo essermi resa conto di quello che gli avevo detto.
Cavolo, non ero un cucciolo abbandonato per strada.
- Io sono qui. - Disse aprendo le braccia.
Sorrisi e lo abbracciai nuovamente.
- Lo so, e grazie. -
 
- Che ci fà quella.. mela sul davanzale? - Mi chiese d'un tratto.
Mi staccai, girandomi per guardare.
Socchiusi gli occhi per vederla meglio, poi mi ricordai che al mio risveglio avevo notato Harry sul davanzale a mangiarla mentre guardava fuori, così collegai.
Ovviamente non potevo dirgli la verità.
- Ehm.. ieri sera! - Mi girai verso di lui.
- Ieri sera mi sono mangiata una mela ma me la sono dimenticata lì. - Sorrisi nervosamente.
Lui mi guardò con un sopracciglio alzato.
- Davvero? - Mi chiese.
- Si, ieri ero proprio stanca e non mi andava di scendere giù. - Dissi alzandomi e prendendola.
Lui annuì e si alzò.
- Va bene, io ti vado a preparare le uova, allora! - Disse sorridendo.
Lo ringraziai mentre usciva dalla camera.
 
Sospirai sollevata.
Mela del cavolo, ci mancava che a Niall venissero dei dubbi. Soprattutto se io gli mentivo.. che strazio.
Dovevo parlare con Harry.. e non solo di quello.
 
                                                                                                                                    **
 
Dopo la serata al Luna Park passarono alcuni giorni, e fra me ed Harry le cose erano alquanto confuse, almeno per me.
Non avevo trovato il coraggio di dirgli apertamente quello che pensavo, sicuramente il fatto che mi addossassi la colpa delle sue fughe non mi aiutava.
Poi era comunque un argomento di cui mi imbarazzava parlare, e in quella situazione non sarei riuscita a dirgli nulla di comprensibile.
Avevo provato un'utlima volta a vedere se la storia si sarebbe ripetuta, e così fu.
Eravamo ancora sul mio letto, fui particolarmente attenta a non essere troppo invadente, o troppo avventata, ma niente. Aveva accampato un'altra scusa ed era andato via. Tre volte su tre. Fantastico.
Avevo sia l'autostima che la sicurezza sotto i piedi.
Di tanto in tanto Niall mi abbracciava all'improvviso, cosa che apprezzavo tantissimo, anche se vedevo Harry guardarlo storto, non mi importava, ne avevo bisogno.
Erano tante piccole iniezioni di fiducia.
La situazione tra Denise e Zayn rimase la stessa, in quei giorni non facemmo più nessuna uscita di gruppo, quindi non si incontrarono.
Quando uscivo sola con lei parlavamo di loro, ma non era molto convinta di quello che mi diceva, sapevo ci teneva, mentre di Zayn invece notavo le occhiate fugaci che mi lasciava quando parlavo di lei o annunciavo di uscirci insieme. Ad una persona a cui non si era interessati, non si reagiva di certo così.
Mi sarei messa subito all'opera per cercare qualcosa per farli avvicinare, ma la mia testa era un po' altrove al momento, così non essendo abbastanza concentrata, non mi ci cimentai nemmeno.
Ero proprio da Denise che stavo andando ora. Di quello che succedeva tra me ed Harry non sapeva ancora niente, forse perchè mi vergognavo a parlare delle mie pecche, ma non ce la facevo proprio più ad arrovellarmi il cervello da sola. Avevo bisogno di confidarmi con qualcuno, e togliermi questo peso, anche se avesse confermato le miei teorie, avevo bisogno di un consiglio, e di Denise mi fidavo.
Arrivata da lei mi buttai subito sul suo letto.
 
- Fai pure. - Disse ridendo.
Mi girai a pancia in su e la vidi trafficare al computer, vicino la scrivania.
Inizia a mordermi il labbro, non sapendo come introdurre quell'argomento.
D'un tratto Denise si girò verso di me seduta a gambe incrociate sulla sua sedia girevole.
- Spara. - Si appoggiò sui braccioli.
Sorrisi pensando a come ormai ci conoscevamo così bene e a come non ci fossero bisogno di giri di parole per capire che qualcosa non andava nell'altra.
Girai la testa verso di lei e sbuffai.
 
- Harry. -
- Ma non mi dire. - Disse falsamente sorpresa.
- E' strano. - Aggrottai la fronte.
- Sarah, fino ad ora mi ha detto tutte cose che sapevo già. - Fece sorridendo.
Mi girai di fianco.
- Si comporta in modo più strano ultimamente.-
- Che combina? - Mi chiese appoggiando la tempia sulla mano destra.
- Bhè.. quando ci baciamo è tutto ok. - Cominciai gesticolando e vidi Denise aggrottare le sopracciglia.
Sospirai.
- Ma quando le cose iniziano a farsi più intime.. scappa! - Dissi battendo le mani sul materasso e chiudendo gli occhi.
Una volta che li riaprii notai la sua faccia perplessa.
- Come scappa? - Chiese confusa.
- Scappa! Se ne va via! Ogni volta che ci troviamo in quella situazione inventa una scusa e mi lascia da sola, come una stupida. - Dissi nervosamente.
- Ma sei sicura? - Alzò le sopracciglia.
- Certo che lo sono, se le è svignata tutte le volte.. tutte!- Dissi sedendomi.
 
- Devo essere proprio orribile! - Mi portai le mani sul viso.
- Ma che dici? - Disse ridacchiando.
- E secondo te per quale diavolo motivo se ne va? - Allargai le braccia.
- Semplice, perchè è stupido. - Scrollò le spalle.
La guardai con un sopracciglio alzato.
- Se saresti orribile come dici tu, prima di tutto per come è fatto Harry non ti si sarebbe nemmeno avvicinato, cara. Poi se se ne va solo quando state per fare qualcosa di più, e non appena lo baci, il problema non è quello, e non sei tu. E' lui che se ne và, è lui quello che nasconde qualcosa. - Disse annuendo, con gli occhi socchiusi.
Lanciai un piccolo urlo di fastidio, ributtandomi di schiena sul letto.
- Ma perchè lo fa? - Chiesi gesticolando
- Sai, è molto strano pero'. Credevo che tu saresti stata l'ultima persona ad avere problemi del genere. - Fece indicandomi.
Come se non lo sapessi.
- Magari non è tanto bravo come dice di essere. - Ipotezzò ridacchiando.
- Sarebbe il colmo, visto che prima di questo pensavo a che grande imbranata sarei stata in confronto.. Anche se devo dirti che non mi dispiacerebbe se fosse così.  - Dissi mordendomi il labbro.
- Vuoi un ragazzo incapace sotto le coperte? - Disse ridendo.
- Zitta, poi Harry non sarebbe incapace neanche a volerlo! - Mi passai una mano tra i capelli.
- Forse ce l'ha troppo piccolo. - Disse scoppiando a ridere.
- Denise! - La richiamai.
- Bhè puo' essere, che ne sai! - Disse continuando a ridere.
La guardai seria.
Lei smise di ridere e si portò una mano alla bocca.
- Oh mio Dio. Tu lo sai! - Mi indicò con l'altra.
- Cosa? - Sbottai io a bocca aperta.
- Si, tu lo sai! - Disse ridendo.
- Non è vero. - Dissi imbarazzata.
- Giuramelo. - Alzò se sopracciglia.
- Denise.. - Mi portai una mano sugli occhi.
- Avanti! - Mi interruppe.
- Bhè! Non sono certa di niente! Ma non credo che tu abbia ragione. - Rimasi sul vago, stirando con le mani, le lenzuola.
- Tu non me la racconti giusta, sputa il rospo. - Si fece più vicina, spingendosi con la sedia.
- Senti smettiamola di parlare di queste cose che mi stai facendo vergognare a morte. - Mi portai una mano tra i capelli.
- Se speri di passarla liscia così, ti sbagli di grosso. Ora vuoti il sacco. - Fece ammiccante.
- Senti cos'è tutto questo interesse? - Alzai il sopracciglio, un po' infastidita dalla sua insistenza.
- Si, sono curiosa, e poi se tu mi confermassi delle sue piccole dimensioni potrei prenderlo in giro senza che lui possa ribattere. - Disse ridacchiando.
Decisi di risponderle o non mi avrebbe più lasciata andare, anche se sarei passata da perverita dopo averglielo rivelato.
- Allora? - Alzò le sopracciglia.
Sbuffai.
- Senti.. mi è caduto giù un occhio qualche volta, e da quello che ho potuto vedere, non è come dici tu. Poi tengo a precisare che questa cosa io non la faccio apposta visto che poi inizio a fissare imbarazzata per terra ripetendomi mentalmete di non farlo più prima che qualcuno se ne accorga. - Spiegai rossa in viso.
Sentii Denise scoppiare a ridere e io le lanciai un occhiataccia.
- Sarah! Gli occhi sono fatti per guardare e se cade l'occhio che puoi farci? I ragazzi non fanno altro che farcelo cadere apposta. - Continuò scuotendo la testa divertita.
- Bhè, al contrario loro, guardargli quel punto con nonchalance mi mette in imbarazzo. - Spiegai a testa bassa.
- Intanto quello di Harry te lo sei osservato per benino. - Rise.
- Smettila! - Dissi alzando la voce.
Se gli avessi raccontato che una volta l'avevo anche sentito sulla mia coscia, non l'avrebbe più smessa.
Questo particolare non sarebbe mai uscito dalla mia bocca.
- Dai va bene, la smetto. - Disse alzando le mani in segno di resa.
- Finalmente. -La guardai.
 
- Comunque questa situazione mi sta facendo impazzire! Che posso fare? - Chiesi pensierosa.
Vidi Denise fermare la sedia all'improvviso, dalle giravolte che aveva intrapreso, per assumere un espressione da lampadina accesa sulla testa. Poi mi guardò sorridendo, ed iniziai a preoccuparmi.
- Potresti fare tu, impazzire lui. - Mi ammiccò.
Alzai le sopracciglia.
- Che vorresti dire? - Chiesi.
- Stuzzicalo! I maschi sono così. Vedrai che in poco tempo non riuscirà a trattenersi, e poi sarai tu a dover scappare da lui. - Sorrise, annuendo.
- Tu sei completamente fuori di testa. - Dissi seria.
- E perchè scusa? E' geniale! - Disse quasi indignata.
- Io non mi metto certo a fargli moine, sembrerei stupida e goffa. - Dissi scuotendo la testa.
- Ma se ti viene naturale farlo!- 
- Sembrare stupida e goffa? Oh bhe, grazie. - Dissi offesa dalla sua affermazione.
- Non quello! Tu, Harry lo fai già impazzire o non scatterebbe ogni volta. Devi essere solo più esplicita ed eloquente. - Disse alzando le spalle.
- E come posso essere più esplicita senza passare per una prostituta? - Chiesi alzando un sopracciglio.
- Mamma mia, Sarah! Un po' di fantasia! Non ho detto mica di spogliarti e farti trovare nel suo letto!.. Soluzione che, se andrà avanti così, ti farò adottare. - Ridacchiò guardando la mia faccia sconvolta.
- Dico solo di stuzzicarlo un po'. Magari non essere esplicita, ok, ma alludi, digli qualcosa che lo faccia smuovere un po', oppure comportati in modo che l'unica cosa che lui voglia, sia buttarsi addosso a te. In questo modo sarà difficile che se ne scappi. - Disse alzando le spalle.
Continuai a fissare il pavimento.
- Sarah? - Mi richiamò.
- Eh? - La guardai.
- Perchè è questo quello che vuoi, no? - Mi chiese.
Sbuffai.
- Si.. e no. Io voglio che tra noi ci sia qualcosa di più, ma non volevo che per farlo avrei dovuto ricorrere a tutte queste cose. Volevo che fosse spontaneo, da tutte e due le parti. Senza trucchi o giochetti. - Dissi scrollando le spalle.
- Ho capito, ed hai ragione. - Annuì.
- Ovviamente fà quello che ti senti. - Alzò le spalle sorridendomi.
- Già. - Annuii.
 
HARRY'S POV
Sarah era andata da Denise e io mi stavo annoiando a morte. Di uscire non avevo voglia, anche perchè se andavo nei locali era solo per trovare qualche ragazza, quindi era escluso. Non ero ancora pronto a contatti del genere senza che incosciamente avrei attirato qualcuno.
L'avevo notata un po' titubante ultimamente, ma forse ero io che mi stavo troppo concentrando a starle lontanto, in un certo senso, da immaginarmi che fosse lei quella dai comportamenti strani.
Come era difficile allontanarsi da lei, ma dovevo resistere un altro po'. Non dovevo far accadere questa cosa così, senza che significasse nulla, la volevo, e molto anche, ma tutto a suo tempo debito. La cosa strana era che non avesse notato ancora nulla, o se l' aveva fatto, per fortuna, non mi rendeva il compito più difficile.
Suonarono alla porta e fui felice di alzarmi dal divano e fare qualcosa.
Aprii e trovai Sarah.
- Ehi. - Le sorrisi.
- Ehi. - Me ne fece uno senz'altro più piccolo del mio.
- Ehi! - Sentii una voce alle sue spalle.
- Denise? - Feci sopreso.
- Già, riccio. - Disse superando Sarah e fermandosi davanti a me.
La guardai.
- Che fai? Fissi o lasci entrare?- Chiese tirandosi su uno zainetto piuttosto pieno che aveva sulle spalle.
- Ma che hai lì dentro? - Le chiesi curioso, visto che fra un po' sembrava stesse per esplodere.
- Tutto ciò che mi serve, visto che stanotte rimango a dormire qui. - Disse spostandomi ed entrando.
- Tu cosa? - Feci scioccato.
Non ricevendo risposta mi girai verso di Sarah.
- Perchè dorme qui? - Chiesi indicandola.
- Perchè mi và. - Rise, scrollando le spalle mentre entrava.
Non mi andava di avercela per tutto il resto della giornata e della nottata.
 
- Sai, siamo in sei in questa casa, dovresti chiedere a tutti se siamo daccordo prima di invitare qualcuno. - La sparai lì.
- Bhè, se conterebbe la democrazia in questa scelta, Denise rimarrebbe a dormire qui comunque. Liam avrebbe detto di si senza problemi, Niall avrebbe fatto lo stesso, Zayn forse avrebbe detto di no, ma solo per principio, lo sappiamo entrambi che non vede l'ora di vederla. Per quanto riguarda Louis mi avrebbe detto di si l'importante che non avremmo fatto baccano, e quindi saresti rimasto solo tu, e se la matematica non è un opinione saremmo cinque contro uno. Contando anche me, ovviamente. - Mi diede un bacio sulla guancia e raggiunse le scale con Denise, senza darmi possibilità di repliche.
Come se ne potessi effettivamente trovare.
 
 
SARAH'S POV
- Tralascio quello che hai detto su Zayn, ma la sua faccia quando lo hai lasciato in salotto era da immortalare! - Mi diede un colpo d'anca nel corridoio, ridacchiando.
- Quando si tratta di te ha sempre il pelo nell'uovo da trovare. - Dissi scuotendo la testa divertita.
- Ormai ci siamo presi in antipatia dall'inizio, e a me sta bene così. - Disse scrollando le spalle.
Arrivammo in camera e iniziò a svuotare lo zaino che avevamo cercato di chiudere per più di un'ora.
Sinceramente non vedevo l'ora di vedere la faccia di Zayn appena avrebbe saputo che sarebbe rimasta a dormire qui.Sarà sicuramente esilarante.
Avevo deciso di invitarla a dormire da me sia perchè volevo passare del tempo con lei a chiacchierare, e sia perchè diceva di voler analizzare meglio Harry da vicino, in modo da trovare  "questo" problema, che era sicura lui avesse. Non ero molto convinta, e neanche molto felice di queste analisi, ma a me bastava passare una nottata in sua compagnia, poi infondo sapevo che moriva dalla voglia di incontrare Zayn, quindi pensai che questo avrebbe potuto aiutarli a chiarire.

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Blake's Corner.
CHIEDO PERDONO.
Lo so, vi ho fatto aspettare un botto di tempo, ma ragazze..
non avevo idee decenti! Ogni volta che mi ritrovavo a scrivere qualcosa, mi uscivano oscenità, quindi ho voluto risparmiarmi. Mi si è riaccesa la lampadina chi lo sa' ahaha speriamo!
Mi scuso ancora tantissimo, ma ecco un capitolo lunghetto, almeno per farmi perdonare çwç
Fatemi sapere cosa ne pensateeee!
Grazie mille a tutte!
xx
  
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