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Autore: HoranYouAreMyLife    27/06/2013    1 recensioni
Aisha ed Harry, da migliori amici a fidanzati, tutto sembrava essere perfetto ma qualcosa accadde che fu capace di cambiare totalmente la vita di Aisha.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salì in camera mia e mi sdraiai sul letto, pensavo ancora alle parole di Harry e mi convincevo del fatto che effettivamente, io quel bambino lo volevo, IO VOLEVO AVERE UN FIGLIO CON HARRY.
Mi alzai e mi misi davanti allo specchio, presi un cuscino e lo infilai sotto la maglia per far sì di "falsificare" una gravidanza. Arrotondai per bene il cuscino e mi osservai.
Il pancione non mi stava per niente male, sorrisi ed accarezzai il cuscino, mi ero lasciata trasportare dall'immaginazione e ad un tratto, non vidi l'ora di avere un bambino.
Ero sicurissima che Harry sarebbe stato un padre perfetto, avremmo vissuto in una casa perfetta e la vita di nostro figlio sarebbe stata perfetta, ero sicura di tutto ciò.
Tolti il cuscino e mi spogliai per poi mettermi il pigiama, mamma non c'era, era ad un battesimo e mi toccava stare sola fino a notte fonda.
Andai in camera di Elisea e mi dirissi verso la sua foto e notai che la candela era spenta, così la riaccesi e le diedi la buona notte, come ogni sera. Tornai in camera mia e mi addormentai.
Il giorno dopo, lunedì, la sveglia suonò alle 6:30 AM, così sbuffando, mi alzai e mi sistemai per andare a scuola, mia madre dormiva a sonno pieno, così evitai di svegliarla, uscì direttamente, appena uscita, trovai Harry che mi aspettava con la macchina, così salì e andammo a scuola.
La giornata passò tranquillamente e come ogni giorno andammo a casa "nostra".
"Oggi devo incontrare Celina."
"Lo so."
Ci fu un po' di silenzio.
"Glielo.. Glielo dirai?"
"Si. Amore, io voglio stare solo con te. Non mi va giù questa cosa che io in questo momento sto insieme a due ragazze, insomma, io amo solo te, perché devo continuare una relazione con quella? Mi sono deciso a lasciarla e la lascerò."
Io sorrisi e lo abbracciai.
"Ah, ma hai dimenticato che dobbiamo preparare la tesina assieme?"
"No Harry.. Io la mia l'ho quasi finita, sei te che devi ancora cominciare, io l'ho cominciata già a Marzo."
"Cosa?!"
Io annuì.
"Beh, ciò però non vuol dire che non ti aiuterò, amore mio."
"Sei il mio angelo custone!"
"Ma che, voglio solo che passiamo entrambi."
"E perché?"
"Per sistemarci, per trovare lavoro, per.."
"Per..?"
No.
Allora, okay, io non volevo ancora comunicare ad Harry che volevo avere un bambino con lui. Non so il perché, ma non volevo dirglielo.
"Per.. Ehm, per poter vivere insieme."
Harry sorrise, io anche.
Le ore passarono ed Harry alle 18 PM, uscì da casa per incontrarsi con Celina, io ero a casa con milioni di libri che mi circondavano, avevo intenzione di finire quella maledetta tesina per poter poi aiutare Harry con la sua, quel pomeriggio la completai, mi mancavano solo due pagine riassuntive e avrei veramente finito, mi sarei tolta un pensiero.
Alle 20:15 PM, Harry tornò a casa con un sorrisone e qualcosa dietro la schiena.
"Ciao Harry, qualcosa non va?"
Quanto poteva essere bello? Quanto?
Harry mi diede un mazzo di fuori e poi mi prese in braccio.
"Sono tutto per te, mia signora!"
Mi baciò, finalmente era solo mio.
Accadde qualcosa di strano però, quel bacio, non fu uno dei soliti baci che si danno, quello fu.. Come dire.. Più intenso, ecco, più passionale, più bello.
Harry mi appoggiò al muro e continuò a baciarmi, io gli accarezzavo i riccioli e lo stringevo a me.
Ci staccammo, ci fissammo per un po', come se i nostri sguardi parlassero, come se si stesserò chiedendo qualcosa.
Harry mi portò in camera da letto e delicatamente mi appoggiò sul letto. Stava per succedere qualcosa ed io non mi stavo, stranamente, tirando indietro.
Harry si mise su di me, continuò a baciarmi, mentre io gli tolsi la maglia. Lui fece lo stesso, fino a quando non ci ritrovammo completamente nudi, su quel letto incandescente d'amore.
"Sei sicura?"
Mi chiese Harry prima di entrare in me.
"Si."
Delicatamente Harry entrò in me, io sospirai, sentivo dolore, un dolore assurdo, ma non volevo che tutto finisse così, non dissi nulla, non urlai, respirai affannosamente mentre stringevo la schiena di Harry. Mi abituai ed Harry spinse un po' più velocemente, a quel punto io gemetti, ma a bassa voce, Harry però se ne accorse e si bloccò.
"Tranquillo Harry."
Dissi affannata e con voce dolorante.
Harry continuò un po' più velocemente di prima, continuammo così fino a quando mi accorsi che Harry cominciò a respirare velocemente ed a sospirare, capì che stava per venire.
Harry stava per uscire da me, ma io lo trattenni, mi feci venire dentro. Harry mi guardò perplesso, non se lo aspettava, era chiaro.
Diede l'ultima spinta ed esausto uscì da me e si appoggiò su di me.
Eravamo l'uno sopra l'altra, avevamo fatto l'amore, avevo perso la verginità con il ragazzo più giusto di questo mondo, io appartenevo a lui.
Harry mi prese le mani e finalmente il mio respiro non fu più affannato.
"Perché non mi hai fatto togliere? Io mi ero accorto che stavo per venire, per questo mi stavo spostando.."
Io sorrisi e strinsi le mani di Harry.
"E' meglio così."
Alzò la testa e mi fissò.
"Ti amo."
Lo baciai.
"Anche io, amore."
"Adesso sei solo mia."
"Finalmente anche tu."
Mi baciò.
Quello fu il giorno più bello della mia vita.
Ci appisolammo in quella posizione, quando ci svegliammo erano già le ventitre passate così ci alzammo, ci vestimmo ed Harry mi accompagnò a casa.
Sinceramente sentivo un forte dolore al basso ventre, ma non dissi nulla ad Harry, non volevo farlo preoccupare.
"Buonanotte vita mia, ti amo tantissimo."
Disse Harry baciandomi.
"Notte amore mio, ti amo tantissimo anch'io."
Lo strinsi e poi scesi dall'auto.
***

Maggio passò e venne il giorno degli esami. Avevo aiutato Harry a fare ed a studiare la tesina, nel frattempo avevo anche studiato la mia e avevo anche studiato per gli esami scritti, ero prontissima ed ero sicura di potercela fare.
Feci gli esami e dopo una settimana uscirono i risultati, sia io che Harry li avevamo superati.
Avevo dato a mia madre questa notizia e finalmente la vidi felice, era felicissima di questa cosa.
 
Eravamo già a metà Giugno e un pomeriggio mi venne una curiosità, pensai a quando doveva venirmi il ciclo, così andai a prendere il calendario dove appuntavo le mie giornate di ciclo e notai che doveva venirmi due settimane prima.
Non mi meravigliai, anzi, sorrisi e chiamai Harry.
"Amore, come stai?"
"Benissimo amore. Senti, devo parlarti."
"Dimmi, è successo qualcosa?"
"In realtà sì."
"Ma qualcosa di grave? Amore, mi stai facendo preoccupare."
"Tranquillo dai, calmati se no non te lo dico."
"Okay, sono calmo. Allora?"
"Harry, ecco, ehm.. Non mi viene il ciclo da due settimane e.."
"Ti passo a prendere e andiamo a comprare quattro test di gravidanza. Arrivo."
Harry aveva una voce da ragazzo soddisfatto.
In meno di venti minuti fu già a casa mia, così scesi ed entrai in macchina, ci dirissimo subito verso una farmacia dove entrammo entrambi.
"Salve, quattro test di gravidanza."
La dottoressa che c'era, fissò Harry per un po', poi spostò lo sguardo verso di me e vide che stringevo Harry, poi andò a prendere i test e li diede ad Harry facendolo pagare.
Uscimmo e andammo a casa nostra dove subito Harry mi chiese di fare il primo test.
Entrai in bagno ed Harry aspettò fuori, feci il test e chiamai Harry che si sedette a terra accanto a me, aspettando ansioso il risultato.
POSITIVO.
Harry sorrise, ma incredulo mi chiese di farne un altro un'ora dopo, io accettai.
Passò un'ora e feci l'altro test. Anche quello risultò positivo.
Io fissai Harry e vidi che sorrideva, mi prese una mano e me la strinse.
"Se vuoi, ne facciamo altri due domani, tanto per essere sicuri."
Dissi.
"Va bene."
Rispose Harry sorridendo.
 
Il giorno dopo, di prima mattina, feci il test, anche quello positivo.
Inviai un messaggio ad Harry, scrivendogli che anche quel test era risultato positivo.
Il pomeriggio però, feci l'ultimo per sicurezza, quello però, risultò negativo, così lo comunicai ad Harry che mi disse che il giorno dopo saremmo andati dal ginecologo.
Così fu, il giorno dopo di mattina fummo dal ginecologo che ci fece accomodare.
"Sembrate molto giovani, quanti anni avete?"
"Io ho diciannove anni e lei diciotto."
"E perché siete qui?"
"Perché sicuramente la mia ragazza è incinta. Ha fatto quattro test di gravidanza, di cui tre sono risultati positivi e uno negativo."
"Uhm, vieni qua ragazza, sdraiati su questo lettino e alza la maglia."
Alzai la maglia ed il dottore mi passò una crema gelatinosa e molto fredda sulla pancia, per poi passarci su una specie di joistick.
"Bene bene, si cara ragazza, sei incinta. Vedete questo pallino piccolissimo? E' vostro figlio."
Harry sorrise e notai che aveva gli occhi lucidi. Mi strinse la mano ed il dottore si girò verso di noi sorridendo.
Ci diede appuntamento per il prossimo mese e ringraziandolo, uscimmo dalla stanza e appena fummo fuori, Harry urlò e mi abbracciò forte. Era felice, eravamo felici. Presto saremmo diventati genitori!
Mi accompagnò a casa e mi abbracciò.
“Sicura che non vuoi che ti faccia compagnia?”
“Tranquillo, andrà tutto bene, credo.”
“Speriamo.. Se.. Se ti chiede di abortire.. Tu..”
“No. Non lo farò. Harry, io lo voglio. Voglio essere mamma e voglio crescere questo bambino insieme a te.”
“Va bene, ma ho lo stesso paura della reazione di tua madre.”
“Anche io, ma siamo positivi.”
“D’accordo.”
“Adesso vado, ti amo.”
Gli dissi baciandolo.
“Ti amo anche io, fammi sapere amore.”
Annuì e scesi dalla macchina e dirigendomi verso la porta di casa mia, mi accorsi di avere ansia. Mi tremavano le gambe, mi cominciava a fare male lo stomaco, avevo paura. Sospirai ed entrai a casa.
“Ciao tesoro, dove sei stata?”
“In giro con Harry.”
“Okay.”
Ci fu silenzio ed io stavo per salire le scale.
“Hai fame? Sto preparando il pranzo.”
“Va bene, vuoi che ti aiuti?”
“No no, vai a fare le tue cose tranquilla.”
Io sorrisi e salì, andai in bagno e poi andai in camera mia. Dopo cinque minuti mi chiamò mia madre, così scesi e mi sedetti a tavola.
“Su, mangia se no si fredda.”
Disse mia madre sorridendo.
Cominciai a mangiare e nel frattempo pensavo a come cominciare il discorso, a cosa dire.
“Mamma, noi due dobbiamo parlare.”
Dissi con voce roca e bassa.
“Sono qui, parla su.”
Sospirai.
“Aisha, mi fai preoccupare così. Che è successo? E’ successa qualcosa a te? Harry è malato? Aisha, parla per favore.”
“Ecco, vedi mamma..”
Alzai lo sguardo verso di lei e lasciai cadere la forchetta sul piatto. La fissavo negli occhi, avevo un nodo enorme in gola. Sospirai e cercai di ingoiare quel maledetto nodo, ma non ebbi successo.
“Mamma senti, io non so come cominciare questo discorso, la situazione è molto particolare e complessa.”
Dissi mentre mi misi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Vai subito al succo del discorso senza giri di parole.”
Era seria, troppo. Aveva già capito tutto.
“Sono..”
Presi fiato.
“Sono stata dal ginecologo stamattina, con Harry. Vedi mamma, io.. Io aspetto un bambino.”
Mia madre smise di mangiare e mi fissò.
“Cosa?!”
Disse posando le posate sul tavolo.
“Aisha, tu stai scherzando. Questo è uno dei tuoi fottutissimi scherzi. Vero? Smettila, cresci, cazzo.”
“Mamma, io non sto scherzando.”
“Come non stai scherzando? Quindi, aspetta, mi stai dicendo che sei incinta? E’ così?!”
“Esattamente, mamma.”
“Aisha, hai diciotto anni.”
“Sono maggiorenne, mamma.”
“Sei piccola ancora.”
“No.”
“Tu non terrai il bambino.”
“Io terrò questo bambino, invece.”
“E come cazzo lo mantieni? Me lo spieghi? Senti, io ho già i miei problemi, ci manca quest’altro!”
“Quindi mi stai dicendo che mio figlio per te sarà un problema?
“Si, proprio così!”
“Che razza di persona sei? Non ti facevo così!”
“No che razza di persona sei tu! Non sei più casta e non sei sposata, ed inoltre sei anche incinta, sai che fine fanno le persone come te? All’inferno!”
“All’inferno ci vai te, che dici che mio figlio è un problema!”
“Questo è l’errore peggiore che tu possa aver commesso in diciotto anni di vita!”
“Non è un errore, vuoi capirlo?”
“Si che lo è! Dio questo non lo permette!”
“Dio? Dio? Ma ci credi ancora? Credi ancora in Dio dopo che ti ha fatto perdere una figlia? Dopo che ti ha fatto perdere un marito? Dopo che ti ha lasciata in povertà? Credi ancora in lui?!”
“Sta zitta! Fai silenzio, maleducata! Stai cominciando a dire cose assurde, non fare la cogliona!”
“Quindi sarei cogliona no? Sarei cogliona perché ti sto dicendo la verità? Per piacere, mamma!”
“No, non mi chiamare più mamma, sei una vergogna. Sei la vergogna della famiglia Anderson! Non sei degna di vivere qua dentro.”
“Come?! Mamma, mi stai cacciando?”
“Non voglio più vederti e ne sentirti.”
“Mamma..”
Si alzò venne verso di me e mi fece alzare, mi spinse verso le scale urlando, mi trascinò al piano di sopra e prendendo una valigia mise tutti i miei vestiti e dopo averla chiusa me la gettò a dosso.
“VATTENE VIA DA QUESTA CASA. VATTENE!”
“Sappi che non dimenticherò mai tutto quello che hai fatto e detto oggi. La vergogna qua non sono io, il problema, non è il mio bambino. La vergogna sei tu, l’unico problema sei tu!”
“HO DETTO DI ANDARTENE. DEVI ANDARTENE.”
Io presi la valigia da terra e cominciai a scendere le scale. Prima di uscire, mi fermò quell’essere.
“Lui ha commesso questo errore e adesso lui ne ripaga le conseguenze.”
“Vaffanculo.”
Dissi.
Uscì da casa trascinandomi quella pesante valigia. Scoppiai in lacrime mentre mi voltai verso casa mia.
Non potevo mai pensare che mia madre fosse così. Nemmeno lo immaginavo. Io conoscevo quella “mamma” serena, premurosa e dolce. Era solo una maschera. Vaffanculo a lei alla sua religione.
Mi voltai e mi dirissi verso la casa mia e di Harry in lacrime. Ero stanca, la valigia era troppo pesante, inciampavo continuamente, perdevo l’equilibrio, singhiozzavo, dovevo sopportare lo sguardo della gente.
Arrivai a casa, alla mia nuova casa e notai che c’era la macchina di Harry, salì i due gradini e suonai il campanello.
Mi aprì Harry sorrideva, ma appena vide lo stato in cui io ero ridotta cambiò totalmente espressione.
“Che è successo, Aisha?!”
Io lasciai la valigia e lo abbracciai, mentre non riuscivo più a smettere di singhiozzare.
Harry capì, mi strinse.
“Voglio morire.”
Gli dissi tra singhiozzi.
“No. Non puoi lasciarmi solo. Dobbiamo crescere un bambino.”
Harry mi fece entrare e mi fece stendere a letto mentre entrò lui la valigia, si accorse che era pesante. La portò in camera da letto e si sedette vicino a me.
“Ha detto che sono una vergogna, la vergogna della famiglia Anderson. Harry, non l’ho mai vista così. Non mi aspettavo che fosse il diavolo in persona, non mi aspettavo che nostro figlio per lei fosse un problema.”
Scoppiai a piangere ancora.
“Ricorda che abbiamo una casa, io con la musica posso mantenere te e nostro figlio. Non importa quello che ha detto tua madre, non importa se per lei nostro figlio è un problema, quello che importa è che non lo è per noi.”
Lo strinsi.
Harry asciugò le mie lacrime e dopo essere stata per ore tra le sue braccia, finalmente mi calmai.
“Ce la faremo?”
“Si, ce la faremo.”
--
Hi everyone!
Come state? Finalmente ho postato il quarto capitolo, questo è il penultimo capitolo.. Che ve ne pare? Vi prego, recensite, se no non so se a voi piace o no e quindi non so come continuare e SE continuare.
Mi fa piacere ricevere recensioni, non sapete quanto.. Please ):
  
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