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Autore: Soul of the Crow    27/06/2013    1 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Nella Sala del Nulla…
 
I nuovi arrivati si erano ritrovati in una sala dalle pareti grigie piuttosto buia; la poca luce era fornita da sfere d’energia dorate e argentee, ma queste si stavano lentamente spegnendo. Poco dopo, sentirono dei passi in quella stanza ormai semibuia e notarono una luce che si stava avvicinando, ma quando videro di chi si trattava, rimasero paralizzati dallo stupore: era Diana, la quale reggeva una candela, probabilmente per riuscire ad orientarsi nel buio. All’inizio la Dea della Vita non li riconobbe, del resto non li vedeva da un po’ di tempo, ma quando si rese conto che erano i suoi fedeli compagni quando era nel Regno della Vita, non poté fare a meno di sorridere:
- Avete intenzione di rimanere lì a guardarmi con gli occhi spalancati, o avevate altri impegni? - domandò lei, rompendo quel silenzio che si era prolungato per alcuni minuti.
- D- Diana? Sei davvero tu? - domandò Aki titubante.
- Ti sembro un fantasma? - disse sarcastica la Raven.
- Com’è possibile? Quel giorno ti abbiamo vista sparire. - affermò Ichinose.
La Dea della Vita stava per rispondere quando qualcuno la interruppe:
- Diana, ti vuoi sbrigare o no? Gli altri sono già qui ed io non ho intenzione di stare ad aspettarti! - si trattava di Arelia, anche lei aveva una candela, ma si zittì quasi subito quando vide gli Angeli e i Neutrali.
- Immagino che questi erano i tuoi servi. - suppose la Signora della Morte, ma l’ultima parola aveva fatto irritare gli altri presenti.
- Erano dei miei sottoposti, è vero, ma ho sempre preferito pensarli come dei colleghi. - replicò l’altra Divinità, per poi rivolgersi ai nuovi arrivati:
- Credo che dobbiamo spiegarvi come stanno le cose. - fu nuovamente interrotta dalla collega:
- No, tu spiegherai a questi qui cosa è successo a noi e riguardo alla Profezia. Io vado a chiamare gli altri: tra poco il cerchio magico si aprirà e la nostra preda rimarrà intrappolata, ma ci serve più energia perché si attivi. - la informò Arelia, per poi allontanarsi.
Diana sospirò rassegnata al fatto che la collega non sarebbe mai cambiata, ma decise di raccontare agli ex sottoposti cosa sapeva riguardo ai gemelli Le Loire, le Eredi, la Profezia e anche quello che era successo al Comandante dell’Est, e proprio quando ebbe finito di parlare, la Dea della Morte ricomparve, ma era accompagnata da Endou, Kazemaru, Fideo, Demonio, Amelia e Alan e anche Mark Kruger, ritornato sulla Terra in seguito alla scomparsa di Chikyu.
- Che cosa ci fanno qui? - chiesero all’unisono i due Neutrali, non che non fossero felici di rivederli, ma non avevano avuto loro notizie da quando la Raven era scomparsa.
- Non so come abbiano fatto, ma sono riusciti a raggiungere il Regno di Mezzo prima che i passaggi magici rimanessero sigillati a causa della Profezia. Devono essere finiti molto lontano da qui se hanno impiegato quasi una settimana per raggiungerci. - spiegò loro la Signora della Morte.
- A questo punto, possiamo anche cominciare. - s’intromise Mamoru, ma un’occhiataccia da parte di Ichirouta lo zittì: c’erano delle volte in cui il compagno era troppo impaziente.
- Non è ancora possibile. - lo informò un’altra voce maschile. Subito dopo, comparve Urupa con una candela insieme ai gemelli Le Loire.
- Rococo? Come mai sei qui e cosa ti è successo? - gli chiese Endou.
- Credevo che Arelia ve lo avesse detto, e se non fosse così, credo che ci penserà proprio chi mi ha ridotto così. - gli rispose l’africano, per poi volgere lo sguardo verso il portale che permetteva di vedere Yuki intrappolata nella mano d’energia tenebrosa, Tsurugi, Tenma e anche Natsumi.
 
 
Intanto… vicino al Lago degli Spiriti…
 
Come aveva previsto l’africano, la Divinità Suprema della Morte stava per spiegare tutto quello che aveva fatto fino a quel momento, senza sapere che le persone nella Sala del Nulla la stavano ascoltando:
-Per spiegarvi come stanno le cose, devo raccontarvi come sono andate le cose sin dalla comparsa dei Regni, o almeno quello che mi è stato raccontato: all’inizio, l’Isola della Vita, le Lande desolate della Morte e questa distesa arida non esistevano. C’erano soltanto le Dimensioni della Vita e della Morte, create da Yume e Akumu, l’Angelo e la Demone primordiali, per evitare che le anime che vagavano sulla Terra continuassero a scontrarsi e annullarsi a vicenda, ma erano state così ingenue da non considerare che sarebbero scomparse a breve a causa dell’enorme energia che avevano utilizzato per creare quei luoghi. Quello è stato il loro primo grande errore. -
- Hai detto che quelle cose ti sono state raccontate. Sono state Yume e Akumu a farlo? - le domandò ad un certo punto Kyousuke.
La donna annuì, per poi continuare il suo racconto:
- Loro volevano proteggere i Regni e le anime che vi risiedevano, e da questo nacque una scintilla di pensiero puro che creò a due bambine: una ero io, l’altra era Fuyuka, l’attuale Divinità Suprema della Vita. Quelle due ci spiegarono come stavano le cose e, non molto tempo dopo, io e mia “sorella” dovemmo prendere il loro posto accanto a loro: io finì nel Regno della Morte, mentre Fuyuka in quello della Vita. -
- Ho già incontrato tua sorella. Mi è sembrata una persona a modo, ma da come hai pronunciato il suo nome, non penso che tra voi due scorresse buon sangue. - dedusse la ragazza dai capelli blu, ma la presa della mano si strinse.
- è meglio se resti in silenzio, se ci tieni alla pelle. - le consigliò Natsumi, prima di riprendere da dove era stata interrotta:
- Quella scelta è stata il loro grande errore. Io ero e rimango un Diavolo, e come tale non le ho ascoltate; quel Regno era completamente desolato e i suoi abitanti ascoltavano soltanto gli ordini di Akumu. Quando lei e sua sorella scomparvero per sempre, le due fazioni si diedero battaglia perché ognuna credeva che l’altra era responsabile della sparizione della propria sovrana, ed io e Fuyuka non riuscimmo a fermarli.
Per un certo periodo, i due eserciti sparirono in quella che probabilmente era un’altra dimensione, ma quando tornarono, i Regni furono invasi da Anime Vaganti. A differenza di mia “sorella”, io ambivo a regnare su entrambi i Mondi, e decisi di schiavizzare quelle anime, ma lei non me lo permise e le mandò sulla God Eden, un’isola comparsa dal nulla vicino al Giappone. -
L’Angelo della Notte si ricordò di un particolare del racconto di Kori che riguardava proprio quella guerra: forse era vero che nessuno sapeva dell’esistenza dell’Isola di Mezzo, ma ciò non rendeva meno grave che erano stati eliminati molti Neutrali.
- Non avrei mai potuto recuperare le Anime Vaganti: erano state rese intoccabili.
Se volevo prenderle ed espandere il mio esercito, dovevo agire sugli Umani; avere un bell’aspetto mi è servito e riuscì ad ammaliare alcuni esseri umani, per poi assorbire parte della loro energia vitale ed espandere i miei poteri, ma non importava quanta ne prendessi: non riuscivo mai a catturare le anime neutrali, così dovetti rinunciare.
Molto tempo dopo, mi ricordai che esisteva un potere che Yume e Akumu avevano nascosto perché era tanto potente da poter distruggere i Mondi: il Nucleo dei Regni. Riuscì a individuarlo, pensando che avrei potuto governare i Regni se fossi riuscita a impadronirmene, ma oltre al fatto che cambiava sempre posizione, era protetto da tre poteri: quelli del Sole, della Luna e della Verità. - la donna si fermò un attimo, probabilmente per cercare di ricordare alcuni particolari, poi riprese a parlare:
- I poteri del Sole e della Luna erano in possesso degli umani e continuavano a tramandarsi di generazione in generazione, ma ci vollero diversi anni prima di riuscire a capire chi li possedesse; alla fine, scoprì che erano sotto il controllo di due bambini di tre anni che vivevano in Sudafrica: Nile e Annalisa Le Loire. Sfortunatamente, non potevo avvicinarmi a loro perché erano stati adottati da un diciottenne africano chiamato Rococo Urupa, ma dopo qualche mese, gli portai via i gemelli e parte della sua energia vitale. Mi stupisco ancora che quello sciocco sia caduto nel mio tranello! - dopo quell’ultima frase, Natsumi scoppiò in una risata maligna, ma durò solo pochi secondi.
- Comunque, segregai i gemelli nella Dimensione di Mezzo e cercai di farli crescere con un incantesimo per controllarli con più facilità, ma non accadde niente per molto tempo. Ad un certo punto, i loro poteri esplosero, causando la comparsa di questo posto, l’Isola della Vita e le Lande della Morte; inoltre, si trasformarono in due diciassettenni quando arrivarono Diana e Arelia, le quali all’inizio non conoscevano l’identità di chi le aveva portate qui.
Tuttavia, c’era stato un problema: quell’esplosione d’energia ci aveva imprigionate in due luoghi difficilmente raggiungibili senza avere la possibilità di andarcene. - prima che terminasse il discorso, fu interrotta da Yuki:
- Non so cosa dire per Fuyuka, ma dopo quello che hai fatto, te lo sei meritata. - a quell’affermazione la morsa si strinse ancora.
La Divinità Suprema le scoccò un’occhiataccia che la ragazza ignorò, poi ricominciò a parlare:
- Non accadde niente di particolare per mesi, ma la mia serva Rika Urabe m’informò dell’esistenza di una Profezia, in possesso dei Le Loire, secondo la quale quei due sarebbero stati sacrificati ed io avrei potuto governare sui Regni e sul Mondo degli Umani, ma i gemelli la avevano strappata e buttato sei dei sette pezzi sulla Terra. Decisi di sfruttare Arelia per impadronirmi dell’ultimo pezzo, e nonostante i gemelli pensassero che volesse i loro poteri, la scoprirono ugualmente e fu segregata nel Regno della Morte, ma quello era solo un intoppo: le Tenebre che avevo insinuato nel suo cuore erano ancora vive e mi permisero di seminare zizzania tra le due Dee e, di conseguenza, anche tra i due Mondi.
Per evitare che si mettessero in mezzo nel mio piano, scatenai catastrofi di ogni genere nel Mondo degli Umani e incolpando di esse i Le Loire perché tutti li isolassero e avrei potuto compiere il sacrificio senza problemi, ma si presentò un altro problema: gli Angeli della Notte. - la donna guardò la ragazza dai capelli blu con disprezzo prima di continuare:
- Erano comparsi poco tempo dopo la sparizione di Diana e Arelia, e riuniva chi aveva subito una delle disgrazie causate da me e di cui i Le Loire furono accusati. Quel nuovo esercito voleva eliminare i gemelli, ma dovevo tenerli in vita fino alla ricomparsa di tutte i frammenti della Profezia, così decisi d’infiltrare delle “copie” tra loro per distruggerli dall’interno, ma quelle inutili e deboli copie divennero addirittura loro amici, nonostante io avessi detto loro di custodire i frammenti della Profezia ed eliminare quegli Angeli della Notte. - spiegò con una certa irritazione nella voce, per poi rivolgersi a Tsurugi:
- Prima hai chiesto perché ho chiamato la tua amica “copia”, giusto? Beh, è quello che è diventata insieme ad altri cinque ragazzi. - Natsumi guardò la ragazza dai capelli blu, probabilmente voleva che fosse lei stessa a spiegare quella parte della storia:
- Vediamo di chiarire alcune cose Natsumi: io sono me stessa e valeva lo stesso anche per i miei amici, quindi smettila di definirci così! Inoltre, io non sono un’amica di questo perdente con le ali spiumate. - la mano di tenebra strinse ancora la presa quando l’Angelo della Notte non diede la risposta che la Divinità Suprema voleva, così dovette pensarci quest’ultima a spiegare cosa fossero le copie:
- Si trattava di sfere che contenevano un’energia particolare e, quando entravano nel corpo di una persona, le davano specifiche caratteristiche fisiche o comportamentali. Per Yami, Chikyu, Sora, Kaen e Mizu è bastata una semplice sfera, ma per Yuki, o Yukiko Misaki, ho dovuto eseguire un intervento più marcato perché nascondeva un potere di cui nemmeno lei era a conoscenza.
Come vi avevo detto, a proteggere il Nucleo esisteva anche il potere della Verità, il quale era stato liberato quando comparvero quelle Anime Vaganti dopo la prima guerra tra Vita e Morte: era in possesso di quello che in seguito prese il nome di “Popolo dei Ghiacci Eterni” ed era stato usato dai loro sovrani perché quella popolazione si salvasse, finendo in un luogo completamente ricoperto da neve e ghiaccio, ma quegli stolti non sapevano che le Divinità Supreme li potevano raggiungere. Dopo diversi fallimenti dei Mietitori, riuscì a rapire la regina Kori, ma quella non mi disse niente riguardo al potere della Verità; la trasformai in uno spettro pensando che sarebbe stato più facile assoggettarla ai miei poteri, ma quella se ne andò. Per ironia della sorte, quella donna trovò rifugio come keshin in Yukiko Misaki, cioè Yuki, o come la persona che è veramente: l’Eletta che avrebbe riportato il Popolo dei Ghiacci Eterni alla propria terra. - dopo quell’ultima spiegazione, si rivolse alla blu:
- Non importa cosa ne pensassero Kori e il suo stupido e incapace marito, ma tu sei solo un’inutile copia e non sei mai riuscita a combinare niente di buono. Ho perso solo tempo con te. -
A quel punto, Yuki non riuscì più a trattenersi: la sua aura blu si espanse sempre di più, causando la scomparsa della mano di tenebra, e quando accadde, l’Angelo della Notte volò verso Natsumi:
- Prima avevo qualche dubbio, ma adesso ne ho la conferma. Non m’interessa che tu mi abbia dato i poteri o no, probabilmente sarei finita in tutta questa storia in ogni caso, ma stai parlando di tutto questo come se non t’importasse di tutta la sofferenza che hai causato! Hai rapito Kori, fatto soffrire suo marito, rovinato la vita a me e ai miei amici e anche a tanti altri innocenti, e ne parli come se fosse la cosa più normale del mondo!? - sbottò lei, ma la donna non s’intimorì nemmeno un po’:
- Io volevo ottenere il Nucleo ed ero disposta a tutto pur di riuscirci. Non mi è mai importato delle conseguenze che avrebbe avuto sugli altri. -
Nessuna delle due si era accorta che il Sole era tramontato, e quando fu scomparso completamente dal cielo, sul terreno comparve un cerchio di rune luminose dal quale emersero catene avvolte d’aura bianca che imprigionarono i quattro esseri magici e i globi argentei contenenti i fiori.
- Che cosa sta succedendo? - domandò sorpresa la Divinità Suprema, mentre sentiva le catene stringersi.
- Il tuo piano può dirsi concluso Natsumi. Il sacrificio si sarebbe verificato solo se i gemelli fossero ancora in possesso dei poteri, ma poiché li avevamo neutralizzati in precedenza, non accadrà niente. - la informò Arelia, la quale era comparsa da un portale argentato seguita dalle altre persone presenti nella Sala del Nulla.
- Arelia, non possiamo far rimanere lì Tenma, Tsurugi e Yuki. Non c’entrano con questa storia. - le ricordò Diana, ma l’altra non le rispose: sapeva che, una volta attivato l’incantesimo, non avrebbero potuto fare niente.
- Stavolta non riuscirai a scappare e nessuno ti aiuterà. Le Indovine sono riuscite a scappare dal Limbo e hanno tolto di mezzo Rika. - la informò la Dea della Morte.
La ramata sgranò gli occhi e si voltò verso le ultime persone che aveva ingannato: Rococo, tornato all’età di venticinque anni, la fissava con un’espressione tra l’arrabbiato e il sofferente, mentre Nile e Annalisa si trovavano dietro di lui e avevano un’aria intimorita.
- Anche se sparirò, non m’importa. Quell’Angelo dai capelli blu è stato infettato dal potere del bulbo: le Tenebre non spariranno mai. - dopo quell’ultimo pensiero, la luce emanata dal cerchio magico divenne più forte, e quando la Luna comparve nel cielo, divenne talmente forte da costringere i presenti a coprirsi gli occhi; quando il bagliore si affievolì, fu possibile vedere gli effetti che aveva avuto su chi era stato imprigionato dal suo potere: Natsumi sembrava essere sparita, mentre Yuki continuava a guardarsi allo specchio: i suoi lineamenti erano più infantili e quando si diede un’occhiata, notò che aveva addosso degli abiti terrestri, le sue ali erano completamente bianche e aveva con sé solo la bambola di pezza col vestito viola. Le sfere argentate che contenevano i fiori erano state spezzate a metà, e una parte per ciascun globo entrò nel corpo dell’Angelo della Notte, ma quest’ultima non ci fece caso: era occupata ad osservare Tenma e Tsurugi.
Quest’ultimo era inginocchiato per terra e non sembrava aver subito effetti dall’incantesimo, e comunque il suo sguardo era fisso su Matsukaze, il quale si trovava ancora tra le braccia dell'altro, aveva riaperto da poco gli occhi grigi ed era tornato ad essere una Guardia Angelica, ma il blu aveva notato con orrore che il corpo del compagno era avvolto da una strana luce argentea:
- Che cosa ti sta accadendo? - gli chiese il secondo in comando, e nonostante il castano cercasse di sorridere, era chiaro che stava soffrendo.
- Non volevo che succedesse dopo averti rincontrato e aver chiarito quel malinteso mesi fa. - disse Tenma.
- Non dirmi che… - a Kyousuke bastò vedere l’espressione sofferente del compagno, che stonava molto col carattere normalmente allegro e spensierato, per sapere quale fosse la risposta; difatti, la luce argentata divenne più forte e il corpo del Comandante dell’Est cominciò a dissolversi.
- No Tenma, non devi scomparire! - esclamò il blu, e con sua sorpresa, Matsukaze lo abbracciò con le poche forze che gli rimanevano.
- Non voglio nemmeno io, ma non credo che ci sia un rimedio per questo. - Tsurugi strinse al petto il compagno.
- Kyousuke, ti prometto una cosa: troverò un modo per tornare. Non te lo dimenticare. - dopo quella frase, i due passarono alcuni minuti stretti l’uno all’altro, ma alla fine il secondo in comando delle Guardie dell’Est strinse solo aria tra le braccia e si rese conto che tra le mani aveva una metà di ciascuno delle sfere argentee e la bambola di pezza bianca col vestito verde.
L’Angelo della Notte si avvicinò per vedere come stava la Guardia Angelica, ma quest’ultima si circondò di un’aura oscura e scacciò la bambina, creando un’onda d’urto con la mano; Yuki si stava per preparare all’impatto col terreno, ma non successe niente perché si ritrovò in braccio ad un uomo dai capelli blu e gli occhi argentati:
- K- Kaito? Sei tu? Come facevi a sapere dov’ero? - l’uomo non riuscì a rispondere perché fu interrotto da Diana:
- Chi sei e cosa vuoi da Yukiko? -
- Dovreste preoccuparvi di lui, non di me. - rispose semplicemente il membro del Popolo dei Ghiacci Eterni, voltandosi verso Tsurugi.
 
 
Angolo di Emy
Ebbene sì. Siamo arrivati alla fine, ma non preoccupatevi.
C’è ancora un ultimo capitolo dove vedremo cosa succederà a Kyousuke.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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