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Autore: SoporAeternus    10/01/2008    3 recensioni
Questa fanfic sarà incentrata soprattutto sulla mia coppia preferita, Hermione/Blaise, ma ce ne saranno anche delle altre. Per ora il raiting è arancione, ma più avanti lo alzerò e diventerà anche una storia di avventura, oltre che romantica. Buona lettura. [...] Blaise fece lo stesso con Daphne Greengrass, la baciò e quando Hermione vide quella scena sentì qualcosa accadere dentro di lei, qualcosa che non aveva mai provato e proprio per questo non riusciva a capire cosa stesse succedendo, involontariamente strinse la mano di Harry per farsi forza [...]
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2:

-Beh ecco, io non devo cambiarmi, dormo così-

Il suo autocontrollo era messo veramente a dura prova.

-Fai come ti pare, ‘notte- rispose lei imbarazzata coprendosi con la coperta per celare il rossore che oramai si era diffuso su tutto il volto.

La mattina successiva sia Hermione che Blaise furono svegliati da un urlo appartenente ad una ragazza.

Hermione riconobbe la voce come quella della sua amica Ginny e si precipitò fuori dalla stanza correndo verso quella della sua amica, che la divideva con Draco.

Arrivata davanti alla porta la trovò aperta ed entrò, vide Ginny con le mani sugli occhi e tutta rossa in volto.

-Gin, ma che succede?-

-Herm? Sei tu? Ma che ci fai qui?-

-Penso che il tuo urlo abbia svegliato tutto il dormitorio- e infatti non si sbagliava, sentiva dei passi e delle voci assonnate venire verso la stanza.

-E’ scomparso quel pervertito?-

-Pervertito a chi? Weasley, non ti ho detto di entrare mentre stavo facendo la doccia, hai fatto tutto da sola e dovresti esserne onorata, tutte le ragazze pagherebbero pur di vedermi come mi hai visto tu- esordì Draco uscendo dal bagno vestito perfettamente ma con i capelli ancora bagnati.

Ginny arrossì ancora di più, non riuscendo a parlare, fino a quando qualcuno scoppiò a ridere per quella scena, la rossa si voltò verso la porta e vide Hermione ridere di gusto di loro due, seguita subito dopo da Blaise, che aveva ascoltato tutto.

-Che avete da ridere voi due?- chiese Draco irritato.

-Semplice, siete ridicoli- risposero in coro i due interpellati senza smettere di ridere.

Draco sbuffò e Ginny guardò i nuovi arrivati fulminandoli con lo sguardo.

-Andiamo cara, altrimenti faremo tardi per le lezioni- disse Blaise rivolgendosi alla caposcuola dopo aver smesso di ridere e poi le mise un braccio sulle spalle conducendola fuori dalla stanza.

Hermione intanto non si sarebbe mai aspettata un gesto simile, però non le dispiacque, così lo lasciò fare ed insieme si diressero verso la loro camera, osservati da una ragazza furibonda, che già stava meditando la sua vendetta.

Harry intanto si era appena alzato dal letto e si diresse verso il bagno, che trovò occupato.

-Parkinson, muoviti!-

-Taci, Potter, ho bisogno del mio tempo per prepararmi- urlò lei dall’altra parte della porta.

-Ma si può sapere cosa stai facendo?!-

-Non sono cose che ti riguardano, aspetterai-

Harry si diresse furioso verso il suo letto, aspettando di poter usufruire del bagno che quella dannata serpe aveva occupato, ma quella non usciva più, mezz’ora dopo la situazione era sempre la stessa, così il ragazzo sopravvissuto urlò.

-Se non ti muovi ad uscire da li, Parkinson, la porta la aprirò io-

Visto che Pansy non accennava minimamente ad uscire, Harry prese la sua bacchetta e puntandola contro la porta del bagno pronunciò

-Alohomora-

Ciò che si trovò davanti lo sconvolse e gli piacque parecchio, anche se non voleva ammetterlo a se stesso.

Pansy era di fronte a lui ed indossava solamente la biancheria intima che consisteva in un reggiseno verde bottiglia con velo nero e tanga coordinato, non appena la ragazza si accorse di ciò che era accaduto cominciò a sbraitare contro il povero Harry, che era rimasto imbambolato davanti a quella visione.

-MA SEI PAZZO?! ESCI IMMEDIATAMENTE DA QUI, RINCRETINITO O TI LANCIO UNA MALEDIZIONE-

Harry riemerse dallo stato in cui era sprofondato e si affrettò ad uscire dal bagno.

“Però, mica male la Parkinson, ora capisco perché è così tanto ricercata” pensò il ragazzo sopravvissuto sorridendo.

Cinque minuti dopo Pansy uscì furiosa dal bagno e senza dire una parola uscì anche dalla camera, chiudendo molto “dolcemente” la porta dietro di sé, che fece trasalire Harry.

“Oh no, le prime due ore avremo pozioni, con Lumacorno” pensò disperatamente Hermione mentre si accingeva a bere un caffè, non vedeva di buon occhio Lumacorno, per il semplice fatto che stravedeva così tanto per il suo migliore amico Harry, che assegnava valutazioni maggiori a lui, invece che a lei, che era la studentessa modello.

Il tavolo dei Serpedoro era quasi pieno, davanti a lei erano seduti Blaise e la sua ragazza Daphne, la vista di quei due ragazzi non era proprio il massimo, poi non riusciva a capire perché la stesse continuando a guardare, con aria di sfida.

Vide entrare la Parkinson, che si sedette vicino alla bionda e cominciò a mangiare, si accaniva sul cibo come se volesse ucciderlo, che strana che è quella ragazza si ritrovò a pensare Hermione.

Fortunatamente per lei pochi minuti dopo entrò in Sala Grande anche Harry, che si sedette accanto a lei stampandole un bacio sulla guancia ed evitando di guardare la sua compagna di stanza.

-Tutto bene, Herm?- chiese Harry.

L’interpellata biascicò qualcosa che somigliava vagamente ad un “sì”, in risposta.

-Ma cosa ti sta succedendo? E’ da ieri che sei giù, lo sai che puoi parlarne con me-

-Lo so, Harry, però non mi sembra il caso e poi non so neanche io cos’ho, quindi è inutile-

-Sorridi un po’, Herm- le disse lui sorridendole e accarezzandole dolcemente una guancia.

Questo scambio di “effusioni” non passò sicuramente inosservato da due serpi che si trovavano al lato opposto del tavolo, Blaise rivolse ai due uno sguardo leggermente infastidito e poi puntò le sue iridi color del ghiaccio su Hermione, mentre Pansy assunse un’espressione disgustata e si intromise.

-Che scenetta commovente, potreste risparmiarcela? Finalmente SanPotter è riuscito a trovare la ragazza? Credevo che potessi aspirare a meglio, visto che sei uno dei ragazzi più corteggiati qui, a quanto si dice in giro, invece…ti sei messo insieme ad una sporca mezzosangue-

Blaise rivolse uno sguardo di rimprovero a Pansy.

-Parkinson, i tuoi insulti sono diventati monotoni, prova ad arricchire il tuo vocabolario e sappi che Hermione è molto meglio di te- rispose Harry.

Pansy rise e poi con tono malizioso replicò

-Devi specificare bene sotto quali punti di vista, Potter, ti sei già scordato di stamattina?-

Hermione scoccò uno sguardo al ragazzo che le stava vicino come se volesse dire “poi mi spiegherai”.

-Mi spiace per te, ma sotto tutti i punti di vista, Parkinson-

Lei a quel punto assunse un’aria offesa e rivolse al ragazzo solo sguardi carichi di disprezzo.

-Hai esagerato, Pansy- le bisbigliò vicino all’orecchio Blaise.

-Non mi sembra affatto- sibilò lei in risposta per poi alzarsi per dirigersi verso i sotterranei, non prima di aver detto

-Potter, seguimi, dobbiamo andare a lezione-

-Devo andare, Herm, ci vediamo tra un po’ giù, ciao-

Hermione sollevò il suo sguardo per puntarlo sul ragazzo che le stava di fronte, incrociando il suo sguardo glaciale, un brivido le percorse la schiena e distolse immediatamente lo sguardo, ma Daphne aveva notato tutto.

Dopo aver finito di consumare la sua colazione Hermione decise di scendere nell’aula di pozioni, seguita da Blaise.

Arrivati a destinazione i due si sedettero ad uno degli ultimi banchi senza rivolgersi neanche una parola, qualche minuto dopo, quando tutti furono ai propri posti entrò il professore Lumacorno.

-Buongiorno cari ragazzi, oggi ho intenzione di insegnarvi a preparare la pozione Veritaserum. Anche se immagino che tutti voi sappiate di cosa si tratta, è meglio spiegare bene i suoi effetti, chi vuole dirmi qualcosa?-

Inutile dire che l’unica persona che alzò la mano fu Hermione, che venne invitata a parlare.

-La pozione Veritaserum viene utilizzata di solito dal Ministero per essere certi che gli interrogati non mentano, infatti essa riesce ad indurre la persona che la beve a dire il vero anche contro la propria volontà. E’ proibito il suo utilizzo-

-Bravissima signorina Granger, ha appena guadagnato dieci punti per la sua nuova casa-

Hermione sorrise soddisfatta e poi il professore diede loro il compito di preparare la pozione.

Le due ore trascorsero molto velocemente, Blaise ed Hermione svolsero un lavoro perfetto insieme, scherzando e parlando.

-E’ quasi terminata l’ora, spero che tutti abbiate portato a termine il lavoro che vi ho assegnato, lasciate le provette prima di uscire sulla mia cattedra, durante la prossima lezione farò provare a qualcuno di voi le pozioni e vedremo se funzionerà o meno. Per la prossima volta dovrete scrivere due fogli di pergamena su questa pozione. Buona giornata-

Mentre stavano uscendo dall’aula Harry si affiancò alla sua migliore amica e le disse

-Herm, posso parlarti un attimo?-

-Scusa Harry, ora sto andando in bagno, va bene se rimandiamo ad oggi pomeriggio?-

-Certo, certo…-

-Grazie-

Detto questo Hermione si diresse in bagno, non si sentiva molto bene, quindi si bagnò il voltò, ma quando alzò lo sguardo sullo specchio di fronte a lei vide dietro di sé tre ragazze, Pansy Parkinson, Daphne Greengrass e Millicent.

-Ma guarda chi si vede, la piccola secchiona dal sangue sporco- esordì la bionda seguita dalle risatine delle altre due.

-Non hai nient’altro da fare, invece che venire ad insultare me? Mi spiace dirtelo, ma i tuoi insulti non mi toccano minimamente-

-Non fare troppo la sbruffona, Granger, io sono venuta solo per metterti in guardia-

-Non ho bisogno dei tuoi avvertimenti, Greengrass-

La biondina fece sparire dal suo voltò il sorriso e con espressione furente si avvicinò ad Hermione fino a quando non le fu distante solamente di pochi centimetri.

-Gira alla larga da Blaise-

-Se tu non te ne fossi accorta, visto che il cervello non è presente nella tua testa, vorrei ricordarti che ci hanno messo in coppia, quindi non posso stargli alla larga-

-Non fare la spiritosa, Granger. Blaise è mio e tu non me lo potrai mai portare via-

-Cosa ti fa pensare che io te lo voglia portare via? A me non interessa minimamente-

-Credi che io non osservi? Ho visto benissimo gli sguardi che gli rivolgi, ma perdi tempo, lui non ti degnerà mai di uno sguardo, se non di compassione. Lui è un serpeverde, tu sei una grifondoro, lui è un purosangue, tu sei una sporca mezzosangue, non si abbasserebbe mai ai tuoi livelli, è fidanzato con me, che sono una delle ragazze più corteggiate della scuola, e non so se lo hai notato, ma molte altre ragazze gli sbavano dietro, ragazze molto più belle di te, non che ci voglia molto ad essere più carine di te- affermò lei con un sorriso maligno.

Hermione sentì le lacrime salirle, ma non voleva dare loro la soddisfazione di umiliarla, lei era consapevole di ciò che stava dicendo Daphne, lui non l’avrebbe mai guardata, in fondo lei era una orribile secchiona mezzosangue, era arrivata ad ammettere che Blaise le piaceva, in fondo a chi non piaceva? Ma non riusciva a capire cosa provava per lui, se semplice attrazione o qualcos’altro.

Anche se ciò che la bionda aveva detto era vero, il suo orgoglio da grifondoro la fece rispondere.

-Tu non lo meriti, sei solo una puttana-

Daphne le tirò uno schiaffo ed Hermione rise.

-Ti senti realizzata ora?-

-Stai zitta, mezzosangue, non peggiorare la situazione se non vuoi finire male-

-Ricordati che io non ho e mai avrò timore di te, Greengrass-

Tutto accade in un attimo, la bionda sfoderò la bacchetta e la puntò sulla mora pronunciando

-Sectumsempra-

L’incantesimo colpì in pieno Hermione, ma siccome Daphne non era abile negli incantesimi, non era potente.

Pansy e Millicent portarono via velocemente Daphne, lasciando Hermione da sola.

Hermione era caduta a terra e si accorse di avere numerosi tagli sparsi per il corpo, fortunatamente non erano preoccupanti, ad eccezione di due sui polsi in corrispondenza delle vene.

-Accidenti, devo tornare in camera e cercare di rimediare- si disse la bella mora coprendosi con il mantello, poiché la camicia era sporca di sangue.

Velocemente arrivò nella sala comune ed entrò nella stanza, dove trovò Blaise sdraiato sul letto mentre leggeva un libro.

Lui alzò lo sguardo dal libro e vide dei tagli sul suo viso, preoccupato andò verso di lei e le chiese

-Cos’è successo, Hermione? Sei davvero pallida e poi sei ferita-

-Non ti preoccupare, niente, scusami ora-

Hermione si chiuse in bagno, dimenticandosi però di chiudere la porta a chiave.

Si sfilò il mantello, alzò le maniche della camicia e guardò i suoi polsi, non era così grave come pensava, però il sangue non accennava a smettere di fuoriuscire, così prese un asciugamano e lo posò spingendo sul polso destro.

La ragazza si sentiva sempre più debole, quando prese la bacchetta e riuscì a fermare l’emorragia, riuscendo a far rimarginare una parte di ferita, si avvolse attorno ai polsi delle bende e si sciacquò il viso con acqua fresca.

Guardando il suo riflesso si accorse di essere pallida come un fantasma e quasi non riusciva a stare in piedi per la debolezza, l’unica cosa che aveva voglia di fare in quel momento era di stendersi a letto e dormire.

Blaise intanto cominciava a preoccuparsi sempre di più, decise di andare a vedere come stesse la mora e trovò la porta aperta, un odore pungente lo colpì, sembrava odore di sangue.

Vide Hermione seduta a terra con la schiena appoggiata al muro e gli occhi chiusi, accanto a lei c’era un asciugamano completamente bagnato di sangue, così come la sua camicia, si inginocchiò accanto a lei e posandole le mani sulle spalle la fece spaventare, lei spalancò gli occhi dorati trovandosi Blaise a meno di cinque centimetri davanti.

-Cos’hai fatto, Herm? Ora ti porto in infermeria-

-Non è successo niente, non ho bisogno di andare in infermeria, è tutto sistemato-

-Non è successo niente?! C’è sangue dappertutto e tu sei pallidissima, ecco cosa c’è-

Hermione si alzò in piedi seguita subito da Blaise.

-Io non ho bisogno di…- non fece in tempo a finire di pronunciare la frase poiché ad un tratto vide offuscarsi la vista e sentì le forze venirle meno.

Tutto diventò nero, l’ultima cosa che aveva visto era lo sguardo molto preoccupato di Blaise, poi sentì le sue forti braccia sostenerla e si abbandonò.


Fine capitolo.

Spazio dell’autrice:

Criandola: visto che non ci sono molte fic su questa coppia, ho pensato di crearne una io, essendo la mia coppia preferita. Ho fatto in fretta ad aggiornare? Spero che anche questo capitolo ti piaccia =).

Ginevra_Malfoy: grazie per i complimenti e per la recensione, spero che il nuovo capitolo sia di tuo gradimento.

  
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