Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: mariposafly    27/06/2013    3 recensioni
Un viaggio per le Hawaii
Un incontro che cambierà le loro vite
Amori
Amicizie
Lei cosi perfetta per lui
Lui cosi perfetto per lei
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Uploaded with ImageShack.us



The Letter

 

Pov Louis

Leggere quel messaggio, destinato ad Hilary fu un colpo davvero basso. Chi diavolo si era permesso di scriverle certe cose? Nello girarmi feci cadere la lampada dal suo comodino; velocemente sistemai quello che era caduto, fortunatamente non si era svegliata, costatai lanciandole un occhiata, nel vano tentativo di calmarmi. Dopotutto non avevo nessuna voglia di svegliarla, ma era palese che l’avrei fatto se fossi rimasto in quella stanza, in balia del mio nervosismo. Scesi le scale, cercando di non prendermela con il primo oggetto che mi capitava davanti e avevo in mano il suo telefonino. Dovevo sapere di più, perché se quel messaggio era già molto spinto, questo mi portava a pensare che non fosse unico, che c’è ne fossero degli altri. Mi diressi in cucina, mi sedetti in una sedia, con un insopportabile sensazione. Mi si rivolgeva lo stomaco, leggendo tutti quei messaggi, facendo scorrere nervosamente le dita nello schermo. Che razza di porco era, colui che inviava certe cose? Per di più in anonimo, doveva essere una delle persone più codarde che presto avrei avuto “il piacere” di conoscere. Non l’avrebbe passata liscia, avrei scoperto chi fosse. Avrei scoperto chi fosse il bastardo che si faceva sogni erotici pensando ad Hilary, alla mia Hilary. Eppure, perché lei non mi aveva detto nulla? Sbattei un pugno nel tavolo. Non si fidava? Si spiegava finalmente, il suo strano comportamento dell’altro giorno. Avrei potuto aiutarla  e difenderla, come avrei voluto. Adesso mi sentivo inutile, come se non avessi fatto nulla, per non farle vivere certe cose, avrei voluto tanto proteggerla.

Pov Hilary

Adoravo svegliarmi la mattina, con qualche raggio di sole che filtrava dalla finestra. Ma da un periodo amavo soprattutto svegliarmi accanto a lui. Per questo quando mi svegliai e mi accorsi che Louis non era accanto a me, ne rimasi delusa. Spostai le coperte, pensando che forse, stava preparando la colazione o era in bagno a farsi una doccia. Passai una mano tra i capelli, scostandoli da un lato. Sbadigliai rumorosamente, per poi emettere un sorriso ripensando alla dolcezza di Lou. Chissà come era andata a finire la serata dei ragazzi…Accidenti! Che sbadata, mi ero proprio dimenticata di Charlie! Volevo proprio sapere come si era comportato Zayn con lei. Mi alzai di scatto, con l’intenzione di inviarle un messaggio. Mi avvicinai al comodino ma del telefono nessuna traccia. Lo cercai in ogni parte, aprì ogni cassetto; magari avevo dimenticato dove l’avevo messo.. pensai. Ma non riuscivo a trovarlo. Fu allora che un pensiero orribile, echeggiò nella mia mente. Forse, Louis aveva scoperto dei messaggi.. Ma certo! Ogni mattina ne ricevevo uno, che sciocca! Non dovevo assolutamente distrarmi in quel modo. No, non poteva essere, dovevo spiegargli tutto. Corsi velocemente le scale, in cerca di intravederlo. Lo trovai infine seduto nel tavolo della cucina, con le mani nella testa e il telefono, appoggiato nel tavolo. Notai in un primo momento, che aveva i muscoli della  schiena tesi, segno che la mia sensazione, non aveva sbagliato.
-Lou…-Iniziai titubante, non volevo che scaricasse la sua rabbia su di me, non avrei sopportato di vederlo arrabbiato con me.
-Perché non mi hai detto niente?.-Mi domandò freddamente, continuando a non guardarmi e vidi che strinse i pugni, sicuramente stava lottando contro se stesso, per poter avere un minimo di autocontrollo.
-Avevo paura..-Risposi sconsolata, cercando di avvicinarmi. Ma lui continuava ad avere lo sguardo fisso sul pavimento.
-Avevi paura?.-Replicò alzandosi finalmente dalla sedia,  rivolgendomi uno sguardo cupo. Io annuì lentamente in risposta alla sua domanda. .-E io adesso come mi sento secondo te?.-Mi domandò nuovamente , in quel momento mi faceva male vederlo in quel modo.
-Avrei voluto dirtelo davvero.. soltanto che avevo paura di come avresti reagito..-Mi avvicinai a lui, prendendogli una mano, ma si scostò freddamente. Era davvero arrabbiato, era comprensibile. Non mi sarei mai perdonata di avergli mentito e nascosto una verità del genere.
-E adesso come sto reagendo eh? E’ come se la mia ragazza non si fidasse di me, hai voluto nasconderlo invece di raccontarmelo. Io che avrei potuto aiutarti .-Disse furiosamente, come poteva pensare che non mi fidassi di lui?
-Non è assolutamente vero Louis! Mi fido di te! Ma sapendo come avresti reagito, ho cercato di evitare il peggio .-Cercai di spiegarmi, ma lui teneva continuamente lo sguardo cupo e freddo, che mi provocava un dolore al petto.
-Hil hai paura di me?.-Mi domandò ansiosamente con un velo di tenerezza, che tanto amavo.
- No, non ho paura di te! Ho avuto paura che ti potesse succedere qualcosa, nel momento in cui avresti scoperto chi fosse, lo avresti quasi ucciso e lo sai bene. Ho voluto anche io, proteggerti .-Sostenni prendendo ancora una volta la sua mano, questa volta non la ritrasse.
-Hil io non ho bisogno di essere protetto, per proteggere me hai voluto mettere a repentaglio te stessa e questo non mi piace. -Si allontanò nuovamente da me. In quel momento lui era di spalle e a me era crollato il mondo addosso. Le gambe cominciavano a non sostenermi più  e i miei occhi venivano pizzicati dalle lacrime.
-Santo cielo Louis! Avrei voluto dirtelo, scusami..-Esclamai cercando di tenere un tono di voce normale, nascondendo quello incrinato dal pianto.
-Io invece ho una voglia matta di picchiare quell’essere!.-Cambiò completamente argomento, ignorando indifferente le mie proteste. .-Li vedi questi?.-Mi chiese prendendo il mio telefono e facendomi vedere i milioni di messaggi.  Cominciò a leggerli uno per uno, con voce sprezzante.
-Sei bellissima, ti ho vista oggi, mi piacerebbe vederti nuda e…-Lo fermai, togliendogli il telefonino dalle mani.
-Li conosco benissimo,  purtroppo e non puoi capire quanto ci sono stata male e quanto avrei voluto dirtelo!.-Ripetei ma lui non capiva, non voleva capire; era troppo accecato dall’idea di “vendicarmi” per le molestie ricevute.
-Sai qual è la cosa che mi ferisce di più? Che tu non ne abbia parlato subito con me. Io che sono il tuo ragazzo, avrei potuto risparmiarti l’ansia e la paura. Invece ho dovuto saperlo in questo modo.. così casualmente! Hil.. io non sono qui solo per baciarti, toccarti o per altro.. Io sono qua per proteggerti. Ma come faccio a proteggerti se nemmeno tu mi dai l’occasione per farlo? Perché ti sei nascosta?.-Continuò a chiedermi tante domande  e io ogni minuto di più mi ripetevo quanto ero stata stupida. Ma non mi sarei mai pentita di averlo voluto proteggere. Ero seduta nella sedia, con la testa bassa e una lacrima rigò la mia guancia.
-Sai cosa ho pensato? Anzi.. cosa mi hai portato a pensare? Che tu non è che non ti fidassi di me, ma tu non mi ami veramente .-Disse infine, con le mani appostate nel tavolo. Quello fu troppo per me. Come poteva solo pensare che io non l’amassi veramente? Non doveva dirlo, non doveva proprio dirlo. Mi alzai dalla sedia, asciugando con ira le  mie lacrime. Alzai la testa per guardarlo meglio. Credo di non avergli mai rivolto uno sguardo così ricco di rabbia. Dalla sua espressione, si poteva notare che si era immediatamente pentito, di quello che aveva appena detto.
-Non ti amo veramente?! Ti sei reso conto, delle parole che ti sono uscite dalla bocca?.-Gli chiesi risentita e orgogliosamente, tenni io la distanza questa volta.
-Io lo metto in dubbio il nostro amore adesso. Almeno da parte mia è sincero, ma se tu neanche riesci a fidarti di me.. Non hai fiducia né sul fatto che non potrei mai tradirti e né sul fatto di potermi raccontare certi avvenimenti!.-Lo guardai negli occhi, possibile che stava realmente dicendo quelle cose?
-Ah.. tu lo sai che non è vero quello che stai dicendo! Lo sai che ti amo e te l’ho pure dimostrato molte volte! E tu metti in dubbio il nostro amore? E poi sono io quella che non si fida di te vero? Almeno io, quando non ero sicura su certe cose, non avevo mai messo in dubbio il nostro amore, neanche una volta. Neanche quando mi ero fatta delle paranoie per la serata con i tuoi amici! Beh… se volevi ferirmi, ci sei riuscito! Adesso siamo pari no? Io ho ferito te  e tu giustamente vuoi ripagarmi!.-Durante il mio flusso di parole, avevo visto la luce degli occhi di Lou, ritornare. Forse si stava rendendo conto della gravità delle sue parole, ma ormai il danno era fatto. Me ne andai, lasciandolo lì impalato. Nel mentre le lacrime, stavano scorrendo liberamente nelle mie guance.
-Hil aspetta!.-Cercò di fermarmi, ma fu tutto inutile.
-No, non voglio parlarti più!.-Strillai in piena rabbia chiudendomi nella mia stanza.  Mi buttai piangendo, nel letto. Dando sfogo al mio dolore, a liberare finalmente tutte le lacrime possibili.
-Buongiorno bella gente!.-Esclamò una voce molto familiare, proveniente dal salotto. Era Harry, dalla voce sembrava molto allegro, beato lui. Almeno non tutti soffrivano per amore. Doveva essergli andata molto bene la serata con Jennifer. Sentì dei passi salire le scale e continuava a fischiettare allegramente un motivetto da lui inventato.
-Che bella giornata! Il sole splende, gli uccelli cinguettano e la vita mi sorride!.-Canticchiò allegramente e spensieratamente . Il suo canto si bloccò non appena passò dalla mia stanza e molto probabilmente aveva sentito i miei singhiozzi.
-Hil! Sorellina che succede?.-Mi domandò preoccupato, avvicinandosi al mio letto. Chinandosi mi accarezzò i capelli. Girai la testa per poterlo vedere e gli feci notare le innumerevoli lacrime. Scossi la teste e sussurrai un leggero “niente”.
-Niente? Con questo faccino triste? C’entra Louis? Cosa ti ha fatto?.-Mi aveva fatto tanto di quelle domande, che lui stesso capì che doveva lasciarmi respirare per rispondere a tutte le domande. Mi mimò uno scusa , per poi girarsi e vedemmo Louis, allo stipite della porta. Era triste  e molto dispiaciuto.
-No, lui non ha fatto niente. E’ stata colpa mia!.-Mi girai dalla parte della porta per digli .-Tu che ci fai ancora qui? Non ho voglia di vederti!.-Gli urlai contro e lui abbassò lo sguardo.
-Colpa tua? Quando mai è colpa delle ragazze? Di solito, siamo noi i bastardi..-Continuò Harry, calcando con il tono la parola bastardi, non appena si girò nuovamente a fissare Louis, che non si decideva ad andarsene.
-Comunque, qualsiasi cosa sia successa, vedrai che si risolverà .-Aggiunse poi, ritornando a concentrarsi su di me. Mi lasciò un tenero bacio nelle tempie.
-Hilary, ti prego lasciami spiegare!.-Si intromise Louis, implorandomi sia con il tono che con gli occhi. L’amavo, l’amavo tanto. Per questo non riuscivo neanche ad odiarlo come si deve! E lui nonostante tutto, metteva in dubbio tutto quanto?! La colpa era mia certo, potevo capire benissimo come si fosse sentito. Ma non si poteva permettere di dubitare del nostro amore.
-No! Hai già detto tutto, basta! Non voglio spiegazioni! Quello che volevi dirmelo, me lo hai detto quindi.. te ne puoi anche andare. Sai, benissimo dov’è la porta .-Pronunciai quelle parole, solo dandogli le spalle. Non sarei riuscita a dirgli quelle cose, se l’avessi guardato. Mi sarei persa in quei suoi occhi, pentiti. Sentì un sospiro rassegnato da parte di Louis.
-Beh.. vedo che sono arrivato in un momento piuttosto inappropriato!.-Commentò Harry alzandosi da terra, in quanto era inginocchiato vicino al mio letto, in cui  ero sdraiata .-Aspettami Lou, lasciami parlare solo con lei, come vedi è inutile discutere adesso .-Disse Harry invitandolo ad uscire dalla stanza ; Louis annuì lentamente e chiuse la porta alle sue spalle. Non appena fummo soli, Harry ritornò a sedersi vicino a me, coccolandomi un po’.
-Piccolina, mi vuoi dire cosa è successo?.-Mi chiese esitante, accarezzandomi il viso, dolcemente.
-Fattelo spiegare da lui, spiega tutto così bene!.-Risposi acidamente, ignorando ingratamente il tentativo di aiutarmi di mio fratello.
-Dai, Hil sai come siamo fatti noi ragazzi, diciamo tante di quelle stronzate in certi momenti!.-Mi sorrise, ma non riuscivo a condividere la sua allegria.
-No basta, lasciami stare, voglio stare da sola  a pensare, pensare se tutte le decisioni che ho preso, siano servite a qualcosa .-Sprofondai ancora di più, la mia testa nel cuscino. Lui pazientemente, continuò  a sorridermi comprensivo.
-Hil.. lo sai che muoio nel vederti così.. Indipendentemente da quello che avrà fatto lui, sono sicuro di una cosa. Lou ti ama!.-Sostenne sicuro , sarebbe stato un buon modo per consolare una ragazza, quello di mio fratello. Peccato, che non funzionava, con una stronza e  acida come me.
Emisi un risolino ironico .-Se mi amasse veramente, non avrebbe messo in discussione mai e poi mai, l’amore che provo per lui. -Harry spalancò gli occhi, ecco, adesso gli avevo raccontato metà fatto. Eppure si riprese pochi istanti dopo, ritornando a sorridere.
-E’ proprio perché ti ama da morire, che ha queste insicurezze!.-Continuò Harry, sicuro di sé. Scossi la testa, testardamente.
-Non mi interessa, intanto l’ha detto.- Non mi importava se apparivo tra i due, la bambina immatura ma avevo troppo risentimento.
-L’ha detto, perché lui ha una fottuta paura di perderti! Se questo non è amore vero poi..-Mi asciugò le lacrime ed era sempre più convinto di quello che sosteneva.- Non avevo mai visto Louis insicuro, eppure da quando ti ha incontrata, il suo punto debole sei tu. Colei, che lo fa diventare insicuro, sei tu.-Quelle parole, mi colpirono tanto. Non l’avevo vista da quel punto di vista.. Emisi dei singhiozzi e Harry fu subito pronto, ad abbracciarmi. Mi sussurrò all’orecchio .-Il vostro amore è forte, ma bisogna che siate voi i primi forti a farlo durare!.-Si staccò dall’abbraccio per asciugarmi nuovamente altre lacrime, risi per la sua infinita dolcezza e pazienza  e gli stampai un bacio nella  guancia.
-No vabbè, ma Harry Styles che parla di amore e sentimenti? Questa è tutta colpa di Jennifer!.-Aggiunse ridendo e riuscì a coinvolgere anche me.- Ieri sera, sono andato a letto con lei sai? Dovevi vedere come urlava…- Mi lasciò intendere maliziosamente e rise come un ragazzino. Non mi scandalizzai più di tanto, era da Harry non aver nessun pudore per le sue “private” acrobazie nel letto.
-Idiota!.-Disse dandogli una spinta, era l’unica cosa che potevo fare ai maschi, visto che la mia forza era paragonabile a quella di una formica. Non che fossi, una frana è ovvio. Ma ero molto più aggraziata nei gesti e nella forza, rispetto a molte mie coetanee. Infine Harry si alzò, dandomi un ultimo abbraccio.
-E adesso questo faccino triste, non lo voglio vedere più. Ora, ci parlo io, con mio cognato. Okay, piccola?.-Mi chiese, per accettarsi che fossi d’accordo.  Pronunciai un si, per poi sorridere sinceramente più confortata. Si incamminò verso la porta, l’aprì  e chiamò Louis. Lui non tardò a presentarsi, mi girai nuovamente verso la porta e i nostri sguardi si incrociarono.
-Amico, andiamo a fare quattro passi .-Disse Harry, dandogli una pacca sulla spalla. Harry mi salutò facendo l’occhiolino, come per tranquillizzarmi che ci avrebbe parlato lui. Ritornai a chiudere gli occhi, affogando nei miei pensieri. Ero totalmente assorta, che non mi accorsi che delle labbra si erano posate leggermente sulle mie. Non appena aprì gli occhi, vidi per  un ultimo istante, la sagoma di Louis scomparire.  Sospirai pesantemente. Non sarei mai  riuscita ad odiarlo.


Pov Harry

Ci avrei parlato, eccome se ci avrei parlato. L’ultima cosa che volevo era  vedere mia sorella, soffrire. Doveva spiegarmi anche la sua motivazione, per aver dubitato che  mia sorella non l’amasse. Ci incamminammo, nelle stradine di Londra senza ancora proferir parola, eravamo assorti ognuno nei nostri pensieri.  C’era molto freddo, eppure eravamo già  a Maggio, presto l’estate sarebbe arrivata. All’improvviso, si tolse gli occhiali da sole (che poi, li usava tanto per sentirsi, figo, appunto)
-Perché mi hai portato in un parco?.-Mi domandò stupito, beh.. in effetti, pensavo fosse l’unico modo per conversare “civilmente”. E così, iniziai a elaborare un discorso, non volevo litigare con Louis, volevo solo che mi spiegasse che cosa l’aveva spinto a dire qualcosa di praticamente impossibile.
-Ti ho portato in un parco, perché dobbiamo parlare.-Spiegai, ma quella mia risposta non lo aveva lasciato sorpreso, aveva capito dal momento in cui gli dissi “andiamo a fare quattro passi” che volevo parlargli di Hilary.
-Che cosa hai fatto a mia sorella?.-Gli chiesi il più tranquillamente possibile. Lui infilò le mani dentro le tasche, abbassò lo sguardo  e con la scarpa lanciò un sassolino.

-Tu lo sai che  a tua sorella le arrivano messaggi? Messaggi strani, dalla scorsa  settimana? Guarda, te ne faccio vedere qualcuno, ovviamente quei pochi, che sono riuscito ad inviarmi.- Uscì dalla tasca, il suo telefonino e mi fece vedere il contenuto. Rimasi sconvolto, c’erano dei messaggi talmente spinti che in quel momento, mi vergognai di essere uomo. Pronunciai a denti stretti, le parole di un messaggio .-“Ti voglio vedere nuda”. Gli ridiedi il telefono, con poca garbatezza . Sospirai e strinsi i pugni.

-Cosa avresti fatto tu eh?.-Mi chiese nervosamente.
-Certo, mi sarei arrabbiato è ovvio. Come lo sono  adesso,  ma io davvero non capisco. Perché allora, hai dubitato del suo amore?.-Gli chiesi, non comprendendo del tutto.
-Hazza, se a Jennifer le fossero arrivati certi messaggi, ma lei avesse deciso  di non parlartene e tu saresti stato ignaro del fatto che qualche porco, l’avrebbe  passata liscia  e ogni sera, si sarebbe  masturbato pensando alla tua ragazza, dimmi come avresti reagito? Avresti pensato, che non avesse fiducia in te e quindi in altre parole, che non ti amasse del tutto. Io avevo bisogno di saperlo, Harry. Io sono il suo ragazzo e se io non avessi scoperto nulla? Non avessi letto quei messaggi? Lei avrebbe continuato a tacere e forse gli sarebbe successo qualcosa di più grave. E anche tu, essendo suo fratello, non dici nulla? Chi pensi, possa essere?.- Louis, finalmente si stava realmente sfogando. .- Beh.. mia sorella ha sbagliato a non dirti nulla, su questo hai ragione Louis. Ma, io penso che lei l’ha  fatto, solo per proteggerti. Quindi questa è  già una grande dimostrazione d’amore, amico .-Dissi costantemente realista, nel mentre avevo già un idea di chi potesse essere. Eppure, non ne avrei parlato a Louis, non adesso. Avevo anche bisogno di essere sicuro di quello che pensavo. Quindi decisi, di agire lentamente.
-No, davvero non so chi può essere .-Risposi, distogliendo lo sguardo. Louis, non ci fece caso. Era terribilmente frustato.
-Harry, senti. Mi sono pentito, non dovevo assolutamente dirgli quelle cose. E’ solo che io l’amo, da impazzire. Morirei, se le succedesse qualcosa. Mi sono lasciato trasportare da questa situazione,  e non ho neanche riflettuto, sul perché lei non mi avesse detto nulla. Sono uno stronzo e lei invece è  perfetta .-Concluse, tralasciando il primo sorriso, di quella brutta giornata.
-Non preoccuparti, ti perdonerà. Voi vi amate e quindi non potete stare molto separati.- Sorrisi, facendolo ridere. Ho sempre voluto bene  a Louis, fin da quando l’avevo incontrato in campeggio. Si era sempre dimostrato, un ottimo amico.
-Vabbè, chiudiamo non definitivamente questo discorso. Con Jennifer?.-Mi domandò maliziosamente.
-Dai, non mi sembra il caso di parlarne.-Risposi, con ovvietà. Anche se avevo una voglia matta, di raccontargli tutto. A volte io e Louis, eravamo peggio delle ragazze, nel definire i dettagli.
-Non preoccuparti, almeno mi fai sollevare l’umore.- Si sedette in una panchina  e io lo imitai, pregustando il momento in cui avrei visto le espressioni  maliziose di Lou.
-Beh.. Ieri sera, dopo la festa Zayn è andato  a casa di Charlie, tu alla fine te ne sei andato da mia sorella. Infine, io, Liam e Niall siamo andati anche noi dalle nostre rispettive fidanzate. Jennifer, mi ha fatto una scenata di gelosia, ma dopo un po’ si è calmata e… il resto puoi immaginarlo tu. –Scoppiammo a ridere e molti passanti, ci guardavano disorientati.
-Vai cosi amico .-Mi disse, dandomi il cinque.  Amavo Jennifer, ma non avrei mai smesso di raccontare la mia bravura a letto.
-Dovevi sentire, come urlava e come mi pregava che non mi fermassi .-Rivelai con un sorriso sornione  e Louis era sempre più interessato.
-Quanti orgasmi le hai fatto provare?.-Mi domandò maliziosamente, non stando più nella pelle, per l’attesa della mia risposta.
-Più di uno, sicuro.-Mi vantai e risi. Louis mi diede una pacca nella spalla e mi disse .-Complimenti Hazza, ma ricordati che tra i due, io c’è l’ho più lungo.-Disse, alzandosi dalla panchina, camminando tranquillamente. Un attimo prima avevo un sorriso stampato sulla faccia, mettendo a fuoco le sue parole, il sorriso svanì. Mi alzai e lo raggiunsi.
-Ehi! Guarda che ti ho sentito!.-Mi ritenni offeso e lui se la rise.
-Hazza è la pura verità.-Si diede arie e io gli feci il verso. Ad un tratto divenne nuovamente serio, probabilmente stava pensando ad Hil.
-Ma quindi, tu non hai davvero idea di chi potesse essere?.-Mi domandò nuovamente, non dovevo dirgli nulla, non fin chè non fossi sicuro della mia tesi.
-No, davvero non ne ho proprio idea.. Magari è uno scherzo.. Uno scherzo andato troppo avanti..-Risposi, cercando di saper mentire alla miglior maniera.
-Harry, li hai letti anche tu i messaggi. Non è più uno scherzo. Io dovevo sapere chi è.-Lo guardai attentamente.
-Magari, essendo tu un fratello protettivo. Sai, se ha avuto qualche flirt o cotta, in passato? Oppure qualcuno che ha un conto in sospeso con lei…?.-Mi chiese tante di quelle domande.. che più me le chiedeva, più ero sempre più convinto di chi potesse essere. Ma era ancora troppo presto, dovevo esserne veramente sicuro.
-Beh.. qualche relazione l’ha avuta.. Ma sempre ben controllata da me.  Ovviamente per controllata, vuol dire che nessuno si poteva permettere di darle un bacio..-Risposi sorridendo  e lui sorrise.
-Io mi sono permesso però..-Mi girai a guardarlo e aveva un sorriso sfacciato.
-Si e cerca di non farmene pentire, di averti dato tutta questa fiducia!.-Gli ricordai ancora una volta, lui annuì grattandosi con fare pensiero la nuca.
-Sei un ottimo fratello Harry a volte mi chiedo se anche io sono un ottimo fratello con le mie sorelle. Adesso che vivo qui, mi manca un po’ la mia famiglia.. –Lo guardai cercando di scrutare i suoi occhi. Lo abbracciai, come se fossimo fratelli.
-Louis, sappiamo tutti e due, che sei un ottimo fratello. L’estate scorsa, quando eravamo a Doncaster in campeggio. Ho visto come trattavi le tue sorelline.- Nel suo viso si allargò un grande sorriso.
-E poi, ti ringrazio. Io cerco di essere un ottimo fratello per Hilary.. Non avendo mai avuto una figura paterna, ho sempre fatto il possibile per lei. -Continuai a parlare, nel mentre ci incamminammo verso casa mia.
-Adesso, tu torni a casa da mia sorella e  parlate tranquillamente. Io vado  a fare un salto da Jennifer.-Gli annunciai con voce entusiasta, non vedevo l’ora di rivederla.
-Spero, non sia ancora tanto arrabbiata, mi servirà proprio una buona fortuna!.-Louis sospirò rassegnato, lo guardai comprensivo e cercai di incoraggiarlo.
-Più che altro non sarà arrabbiata, ma delusa! Però non preoccuparti, tanto vi amate e tutto si risolverà, Vedrai .-Lo salutai, e velocemente mi diressi verso  casa “Stone” dalla mia Jennifer.

 
Pov Hilary

Avevo passato l’intera mattina a piangere, guardando film strappalacrime. Da quando conoscevo Louis, ero anche diventata a volte una specie  di “Bridget Jones” depressa e mi consolavo a suon di gelato. Per fortuna, il mio fisico non ne risentiva. Anzi, mi vedevo più magra… Guardai l’orologio, di sicuro Harry già aveva parlato con Louis. Ma di sicuro, era troppo codardo per venire da me e scusarsi. Ma come se non bastasse ero anche il miglior esempio di migliore amica dell’anno! Mi ero ricordata solo allora, di dover chiamare Charlie. Spensi la tv e mi trascinai su per le scale, direzione? La mia stanza e il mio fedele letto.  Presi il telefonino, quel maledetto telefonino. Per fortuna, messaggi strani non c’erano. Feci il numero di Charlie e dopo vari squilli, una voce assonnata ma alquanto rilassata mi rispondeva.
-Pronto?.-Mi rispose Charlie e io sorrisi, in quel momento avrei voluto tanto bisogno di lei e dei suoi consigli.
-Ehi Charlie!.-La salutai cercando di trasparire, tanta finta allegria. Ad un certo punto, Charlie era diventata euforica al telefono.
-Hil! Non puoi capire che cosa mi è successo!!.-Strillò dal telefono e mi chiesi che cosa l’aveva resa talmente felice.
-Ehi misses allegria, che ti è successo?.-Mi tradì purtroppo, avevo tralasciato nel tono una punta di malinconia, che subito  lei se ne accorse.
-No, cosa è successo a te! Ti conosco, che è successo Hil?.-Mi chiese immediatamente, eccome se lei mi conosceva.
-Ho litigato con Lou..-Sospirai tristemente e delle lacrime cominciarono già ad uscire nuovamente dagli occhi.
-Non mi dire, che ha scoperto dei messaggi sconosciuti?.-Mi domandò sconvolta, annuì piangendo poi però mi decisi a deglutire e a parlare.
-Ieri sera è venuto da me, dopo la festa no? Quindi è venuto, abbiamo dormito insieme e andava tutto così bene. Poi a quanto pare, mi sono distratta un poco dormendo e lui li avrà letti. -Raccontai con il magone alla gola. –E adesso è arrabbiato con me, così arrabbiato che ha messo in dubbio il mio amore per lui.- Continuai con la voce incrinata dal pianto.
-So che non dovrei dirtelo però.. Io te l’avevo detto che dovevi dirglielo. Anche se lui ha anche sbagliato a mettere in dubbio una cosa del genere.-Disse con aria di rimprovero.
-Lo so Charlie, mi sento in colpa anche io! Ma cosa avrei dovuto fare? Lui mi aveva detto che se solo veniva a sapere che qualcuno mi avrebbe dato fastidio, avrebbe ucciso chiunque. Se fossi stata una ragazza egoista, gli avrei detto tutto, ma così avrei rischiato di metterlo in pericolo. Siccome io non sono una ragazza egoista, ho voluto proteggerlo .-Spiegai, sperando che almeno lei  potesse capirmi. Charlie invece si scusò, dicendo che avevo ragione, non potevo metterlo in pericolo.
-Non ti preoccupare, non sei sola. Ci siamo tutti con te e presto scopriremo chi è l’artefice di questi messaggi.-Mi consolò lei con estrema dolcezza.
-Grazie Charlie, ti voglio bene! Basta parlare di me.. Con Zayn?.-Le chiesi e lei emise un risolino di chi la sapeva lunga.
-Eh ti sei persa molte cose!.-Scoppiò a ridere, la mia faccia divenne ad un tratto sprizzante di felicità da ogni poro.
-Mio dio, raccontami tutto!! .-Pretesti elettrizzata e lei non smetteva di ridere.
-Beh.. Emh..-Balbettò , ma potei sentire che stava sorridendo.
-Charlie? Ieri sera Zayn è venuto da te, giusto? Che avete fatto?.-Le domandai con aria interrogativa, quasi da investigatrice e lei balbettava ancora di più.
-Puoi immaginare…-Mi lasciò intendere con malizia. No. Non poteva essere. La mia migliore amica e Zayn. Oddio! Mi si fermò il respiro, non riuscivo a crederci. Per un momento ci fu un attimo di silenzio.
-Charlie! Non è quello che penso io vero?.-Le chiesi sconvolta e lei rise di cuore.
-Mi sa proprio di si.-Emise un altro risolino. Ci fu un altro attimo di silenzio, poi senza riuscirmi a controllare, emisi un urlo, che molto probabilmente aveva distrutto il timpano di ogni persona nelle vicinanze, oltre che quello di Charlie.
-L-hai fatto?!.-Domandai ancora sconvolta. La mia migliore amica aveva perso la verginità. E io lo venivo a sapere tramite uno stupido telefono!
-Emh.. Si!.-Urlammo insieme all’unisono dalla gioia, per poi ridere, ridere come solo noi sapevamo fare.
-L’hai fatto! L’hai fatto! Oh mio dio! E com’è stato?.-Era troppo la curiosità, non me ne fregava se sembravo una dodicenne che stava per scoprire i primi preliminari.
-Semplicemente stupendo!.-Rivelò con commozione e io ero ancora più commossa di lei.
-Ahhh! Sono così felice per te, è stato dolce con te non è vero?.- Ero sognatrice, fin da bambina. Anche io avrei voluto una prima volta, tanto romantica.
-Siii.. Mentre lo facevamo, mi ripeteva in continuazione quanto fossi stupenda e bellissima.-Raccontò con enfasi e con aria sognatrice. –E non puoi capire, mi ha regalato una collana con un infinito, in oro bianco. Perché ieri era il nostro mesiversario e io come una cretina l’ho dimenticato!.-Mentre lei raccontava, io mi stavo sciogliendo sempre di più.
-Sono così contenta, credimi. Avete usato precauzioni non è vero?.-Mi accertai che fosse realmente tutto fantastico.
-Certo che domande, scema!.-Scherzò Charlie, come se fosse ovvio che dovesse esserci sempre una precauzione. Ed ero d’accordo con lei, solo che se fossi stato un maschio, molto probabilmente mi sarei dimenticato di mettermi un preservativo, in quanto la situazione è talmente eccitante e distraente.
-Beh.. sai com’è! Io non vedo l’ora di diventare zia, però sai com’è a quest’età, siete troppo giovani.-Come al solito, se io non facevo la precisina non ero mai contenta.
-Hilary, parli come mia madre.-Mi interruppe  Charlie con tono ironico.
-Scusami e che sono andata fuori di me! Lascia stare i miei complessi mentali e adesso lui dov’è?.-Le domandai.
-Qua.- Rispose tranquillamente.
-Accanto a te?.-Mi allarmai, sperando di non aver fatto l’ennesima figura di merda.
-No, si sta facendo la doccia .-Mi rilassai, sapendo di non dover sprofondare dalla vergogna.
-E dimmi, ha fatto davvero tanto male come si dice nei libri?.- Chiesi e lei rise, ricordando sicuramente i pomeriggi  infantili , chiuse in bagno, con dei libri presi in prestito dai nostri fratelli a scoprire un mondo tutto nuovo.
-No è stato tenero, alla fine c’era un po’ di dolore, ma con il passare dei minuti, mi sono abituata e non ha fatto più male.-Mentre lei parlava, io continuavo ad avere la testa fra le nuvole, sarei sempre stata un eterna romantica.
-Non ti preoccupare che anche tu avrai la tua prima volta da favola! E tranquilla, tu e Louis farete pace, non potete stare lontani, lo sanno tutti.-Precisò quel “tutti” perché Louis quasi a mezzo mondo, aveva fatto capire quanto mi amava.
-Dovevi vedere l’odio che aveva negli occhi, questa mattina.-Dissi rattristendomi e sentendo ritornare quella brutta sensazione di malinconia, volevo averlo qui. Dirgli che avevo sbagliato e che lo amavo, più della mia stessa vita.
-Louis non potrà mai odiarti Hilary, lo sai. Le cose che ha fatto  per te, si legge nei suoi occhi che non l’aveva mai fatte  per nessun’altra.-Lei si che riusciva pienamente a consolarmi, ma avevo bisogno di lui, ora più che mai.
-Charlie, non voglio  soffrire di nuovo.-Le dissi, quasi disperatamente.
-Tranquilla, io penso che con Lou non potrai mai soffrire davvero tanto, certo ha sbagliato in questa occasione, però io penso che questa litigata rafforzerà il vostro amore.- Sorrisi, sentendomi la ragazza più fortunata del mondo, avevo così tante belle persone al mio fianco.
-Spero, che sia come dici tu.-Risposi ridendo e lei fece lo stesso.
-Okay Hil, devo andare. Zayn ha finito di farsi la doccia. Per qualsiasi cosa chiama, non preoccuparti. Ti voglio bene.- Mi salutò velocemente.
-D’accordo Charlie, grazie e ti voglio tanto bene anche io! Ah e una cosa.. Buon secondo round!.-La salutai lasciando un filo di malizia alla chiusura della telefonata.
-Fanculo!.-Mi rispose lei ridendo.

 
Pov Charlie

Avevo appena chiuso la telefonata con Hilary, che Zayn si ripresentò in camera. Con addosso un solo asciugamano in vita. Era bello, da togliere il fiato. Ancora non ci credevo, che era tutto mio.
-Chi era?.-Mi domandò curiosamente, si sedette dandomi le spalle. Sorrisi, riconoscendo che era geloso.  Mi alzai dal letto e lo abbracciai da dietro, baciando ogni centimetro della sua  schiena.
-Gelosone! Era Hilary..mi ha raccontato che ha litigato con Louis.. La storia è molto lunga. Praticamente, era da un paio di giorni che Hil, riceveva dei messaggi, messaggi molto spinti e strani. Sempre da uno sconosciuto, ovviamente nessuno sa ancora chi è. Hilary, non ha voluto raccontare nulla a Louis, di questo fatto in quanto lo conosciamo tutti bene, sappiamo come avrebbe reagito e quindi ha preferito proteggerlo.  Però questa mattina a quanto pare, Lou ha letto questi messaggi e si è arrabbiato, talmente arrabbiato che è arrivato a dubitare del loro amore. -Raccontai, in sintesi più o meno corta la faccenda. Zayn seguì il discorso con attenzione. – E conoscendo Louis, si sarà proprio innervosito, e dire innervosito è dire poco.- Sostenne lui, sdraiandosi accanto a me.
-E conoscendo Hilary, ci sarà rimasta davvero delusa .-Dissi seriamente, mi aspettai allora un altro commento intelligente che potesse uscire dalla bocca del mio ragazzo, ma tutto quello che disse dopo non era per niente qualificato ad “un commento intelligente”.
-No vabbè, mi sento offeso! Come mai Hilary non mi ha voluto dire nulla, visto che sono il suo cognatino preferito?.- Lo guardai sorpresa, ma davvero mi ero innamorata di uno così? Davvero, avevo appena fatto l’amore con uno così? Quanto è vero, che l’amore è cieco.
-Io sono Zayn Malik! Io sono al corrente di ogni cosa, io sono popolare!.-Si vantò sistemandosi il ciuffo, mi venne da ridere.
- E sei anche un deficiente!.- Non appena dissi quelle parole, lui si avvicinò al mio viso maliziosamente.
-Un deficiente come mi chiami tu, che oggi ti ha fatto pregare per far si che non smettessi.-Sussurrò al mio orecchio, baciandone poi il lobo e scendendo fino al collo, dove mi fece il solletico e risi.
- E stato questa notte non oggi!.-Precisai  innocentemente, non capendo la sua botta e risposta.
-Appunto, oggi perché adesso di nuovo, voglio fare l’amore con te.-Disse baciandomi il collo, però lo spinsi.
-Lo vorrei tanto anche io, ma dobbiamo pur alzarci eh! E poi, non vorrei essere consumata del tutto.-Risposi ridendo e lui annuì poco convinto.
-Comunque, questa collana è bellissima amore. Non la toglierò mai. Ti sarà costata moltissimo..-Lui scosse la testa, accarezzandomi . .-Non importa quanto mi è costata, io ricordo invece quanto mi sei costata tu, per diventare mia.- Replicò dolcemente, facendomi le carezze lungo il braccio. Si alzò dal letto, sistemandosi ancora di più, l’asciugamano intorno alla vita. Lui mi dava alle spalle,  e io masochista continuavo a guardargli il suo lato B.
-Lo sai, che non siamo soli a casa vero?.-Mi domandò ridendo e io mi allarmai, mi alzai di scatto.
-Non dirmi che i miei genitori sono tornati prima del previsto?.-Gli chiesi visibilmente in ansia. Lui scosse la testa.
-E secondo te, io sarei in asciugamano davanti a te, tranquillo come se niente fosse?.-Mi chiese alzando il sopracciglio, riflettei, avevo fatto davvero una domanda stupida. Forse, era l’effetto di vederlo a petto nudo.
-Giusto, ma allora chi c’è?.- Pretesi sapere chi ci fosse in casa oltre a noi. Lui si chinò vicino a me, mi diede la mano, per farmi segno di seguirlo in silenzio. Ci avviammo verso la camera di mio fratello, la porta era socchiusa. Zayn mi fece segno con il dito di non far rumore, poi con la leggerezza di un ladro, aprì lentamente la porta, accese la luce e urlò .-Buongiorno!.- Vidi mio fratello dormiente, saltare in aria dallo spavento, notai che nella sua stanza regnava la confusione più totale. Aveva la testa sotto il cuscino ed al suo fianco Ellen, dormiva tranquillamente.
Niall mormorò qualcosa di incomprensibile, Ellen invece si stiracchiò ancora di più. Mio fratello, infine uscì dalla sua tana, formata dal cuscino e si stropicciò gli occhi.
-Che cos’è questa luce infernale?.-Biascicò lui nel sonno, coprendosi gli occhi.
-Si chiama giorno .-Precisai incrociando le braccia al petto e lo guardai seriamente, molto seriamente. Ero sempre stata contraria che lui dovesse bere così tanto, per poi ridursi in uno stato quasi vegetale.
-Mi fa male la testa..-Si lamentò ancora, io scossi il capo indignata.
-E’ ovvio, chissà quante bottiglie ti sei scolato ieri sera!.-Continuai la mia ramanzina, ottenendo solo degli sbuffi dal diretto interessato. Lui fece finta di non aver sentito e si alzò dal letto e mise a fuoco la visione che aveva davanti. Zayn in intimo, con dei striminziti boxer e io con una camicetta, corta. Ci puntò il dito contro e furiosamente disse .-Che diavolo ci fate vestiti in questo modo? Anzi, che vestiti! Non  si può proprio dire che quello che indossate siano dei “vestiti”.- Io feci la finta ingenua, non volevo certo che si mettesse a fare scenate di prima mattina  e soprattutto da ubriaco.
-Niente!.-Risposi con un tono della voce piuttosto alto, segno che stavo mentendo.
-Niente?! Eppure, questa notte io vi ho sentiti urlare..-Si intromise Ellen sorridendo. Niall si girò prima verso lei per poi girarsi nuovamente verso noi, che fosse sbalordito, era dire poco.
-Non l’hai messa incinta vero?!.-Chiese a Zayn, che rise e io  mi morsi la lingua, per la mancanza di tatto di mio fratello.
-Ancora no se è questo che vuoi sapere!.-Risposi sfacciatamente, facendo immediatamente scoppiare in una fragorosa risata Zayn, bravo lui si divertiva!
-Signorina!.-Mi richiamò Niall e io sbuffai , mi sentivo trattata come una bambina! .-Che cosa c’è? Senti ho diciotto anni e lui venti, abbiamo tutto il diritto di.. di.. amoreggiare, ecco!.-Replicai con le mani nei fianchi.
-Non ti ho nemmeno fatto il discorsetto preparatorio per questa occasione così importante!.-Niall era disperato e molto convinto, questo mi fece anche ridere.
-Non sono più una bambina, devi accettarlo! Sono cresciuta!.-Insistei e lui invece nel mentre stava già formulando il suo discorsetto “preparatorio”.
-Allora, in queste occasioni dovresti usare un preservativo, che tiene lontani gli spermatozoi, così non rimani incinta. Ovviamente, la procedura è un po’ più complessa ma tu sai che non sono mai stato una cifra in scienze e..-Il bello della situazione? Mio fratello, era davvero convinto che non sapessi ad una certa età queste cose.
-Mi stai realmente facendo una specie di lezione “sull’impollinazione?” Okay va bene! L’abbiamo usato, contento?.-Sbuffai, avevo diciotto anni e lui pensava che ne avessi dieci.
-Ma si dà il caso, che non lo useremo per sempre.-Disse Zayn lasciando trasparire una punta di malizia, mi prese per mano e mi lanciò un occhiata d’intesa.
-Ehi , frena amico! Per poterlo fare, aspettate di essere almeno sposati e verso i venti anni in su .-Commentò Niall, devastato dalla notizia.
-E guarda, che non solo noi ci siamo divertiti ieri sera, non è vero Nialler?.-Gli domandò Zayn ridendo. Ah allora anche lui ed Ellen! Ovviamente, lui poteva passarla liscia senza sentire nessun discorsetto “preparatorio” del cavolo. E aveva solo diciannove anni!
-E’ assolutamente vero! Però io sono un maschio è diverso..-Ammise e io lo guardai confusa.
-E che cosa c’entra scusami? Solo perchè sono una ragazza, non posso avere i tuoi stessi diritti?-Gli chiesi infuriandomi, odiavo i maschilisti e lui ed i suoi amici ne erano la prova.
-E’ diverso credimi…-Si difese Niall.- Zayn, anche se adesso mi fido di te, guarda che ancora vale il discorso trattamela bene eh?.-Aggiunse un momento dopo  e Zayn fedelmente  annuì e lo guardai sognatrice, ma decisi di parlare al suo posto.
-E’ inutile che glielo dici, mi tratta meglio di una regina e mi ama, come io amo lui.-A quelle mie parole, Zayn si girò verso di me e mimò con le labbra un “Ti amo” da farmi sciogliere il cuore.
-Meglio così, ora se  non vi dispiace vorrei smaltire la mia sbornia, in santa pace.-Sussurrò, sprofondando nel cuscino. Io e Zayn sorridemmo all’unisono e uscimmo dalla stanza.
-Certo ti lasciamo dormire, adesso devo andare anche io Amore, vado a casa a sistemarmi un po’.. Ti dispiace?.-Mi domandò dolcemente e io accarezzai il suo petto, con le mie dita.
-No amore vai pure, ti raggiungo più tardi okay?.-Lui annuì  facendo apparire il suo meraviglioso sorriso che mi stendeva ogni volta. Ci salutammo , dandoci un caloroso bacio. Lui stava per scendere le scale e lo richiamai con un colpo ti tosse, lui si girò non capendo e io fui  pronta a spiegargli.
-Emh.. Vuoi per caso uscire di casa in questo stato?.-Mi riferì al suo abbigliamento poco consono, in quanto era solo in boxer. Lui se ne era completamente dimenticato  e corse verso la mia camera per potersi vestire, scoppiai a ridere di cuore. Quanto amavo quel kebabbaro!


Pov Hilary

Ripensai alle parole di Charlie, lei si che era davvero una vera amica. Ripensai a quello che aveva detto di me e Louis, ripensai alle parole sulla sua prima volta e a quanto fossi felice per lei e sognai per un attimo come potesse essere bello stare tutta la notte tra le braccia dell’uomo che ami. Talmente ero assorta, nelle mie fantasie non mi accorsi che una mano accarezzava delicatamente, quasi sfiorandola, la pelle del mio bacino, lasciata scoperta dalla maglietta troppo corta. Sapevo benissimo, chi poteva prendersi come ogni volta, certe libertà, era il mio primo ragazzo in tutti i sensi.
-Bimba…-Sussurrò una voce dolce alle mie spalle, per quanto fossi arrabbiata con lui, il mio corpo tradiva tutte le mie emozioni, facendole scoprire.
-Vattene,  del resto non ti amo abbastanza..-Replicai portando rancore e lui sospirò rattristito.
-Sai amore, non volevo dirlo..-Continuò le sue carezze, eppure mi sentivo una rammollita non potevo cedere subito, dovevo togliere le sue mani dal mio corpo, ma non ci riuscivo.
-Però l’hai detto, e non hai idea di quanto tu mi abbia ferito -.Risposi ripensando alla nostra litigata.
-Amore, io non voglio giustificarmi ma diavolo, mi sono sentito inutile! Che razza di ragazzo potrei essere, se neanche posso difenderti e proteggerti? Non me ne hai data l’occasione. Hil, io voglio  sentirmi parte della tua vita, voglio che tu mi racconti ogni cosa, anche la più stupida, io la voglio sapere. Quando si tratta di te a me interessa tutto. Vorrei che mi raccontassi quando qualcosa non va, quando hai avuto una brutta giornata a scuola e sai che non me ne frega niente della scuola, però se parla di te, mi interessa, eccome!.-Sentendo quelle parole,  mi pentì amaramente di non avergli detto nulla e piansi, piansi lacrime amare, ma lui fu pronto ad asciugarmele teneramente e ad offrirmi il suo petto, in cui poter giacere piangente.
-Scusami davvero, sono stata una sciocca anzi una stupida a non raccontarti niente. Ho avuto paura,sono una ragazza orribile .-Dissi tutto quel fiume di parole senza smettere di piangere e di stringere a me la sua maglietta. Lui per tutto il tempo non fece altro che sussurrare parole dolci e di conforto, nel tentativo di calmare i miei singhiozzi.
-Ehi piccola.. E’  comprensibile che tu abbia avuto paura, infondo io sono una macchina da guerra. -Risi di fronte al suo immancabile senso dell’umorismo. Alzai la testa per guardarlo meglio, rimanemmo così per qualche minuto a leggerci reciprocamente l’amore che traboccava dai nostri occhi.
-Ed è per questo che ti amo .-Sussurrai, tra le sue labbra. Presi il suo viso, che era un po’ più pungente rispetto alle altre volte, per via della sua appena visibile barba. Lo baciai, lo baciai di mia iniziativa ma lui non si fece trovare impreparato, non appena fiondai le mie labbra sulle sue, lui rispose con la lingua. Fece giocare la sua lingua con la mia. Potevo sentire, il suo meraviglioso odore di menta. Si, parlavo come una ragazzina ma aveva proprio quel sapore, la sua bocca. Durante il bacio, così ruba fiato lui aveva anche la forza di parlare, di dire cose sensate.
-Mi prometti che d’ora un poi mi dirai tutto?.-Mi domandò accarezzando la mia guancia con il suo pollice, sorrisi  facendo scontrare i nostri nasi.
-Puoi scommetterci, non voglio litigare con te. Mi distrugge.. Scusami ancora!.-Lo abbracciai, posando la mia testa sul suo petto e lui lasciò un tenero bacio, tra i miei capelli.
-Sono stato male anche io sai? Il solo pensiero di perderti, per aver dubitato di una cosa del genere.. Io so che tu mi ami veramente, come io amo te.  Sono stato solo uno stronzo, che si è lasciato prendere dall’incazzatura.-Rispose lui con aria assorta, io sorrisi riconoscendo che anche lui stava mettendo da parte dell’orgoglio.
-Quando mi hai detto che dubitavi di me.. Mi è crollato il mondo addosso..-Dissi infelice e lui sembrò davvero dispiaciuto e sofferente.
-Perdonami , amore mio. Perdonami tu invece. Sei la mia piccola donna, l’unica che mi avesse mai amato per quello che sono. Cioè uno stronzo patologico .-Scoppiammo a ridere all’unisono, trovandoci uno tra le braccia dell’altro. –Tu sei mia, Hilary Styles. Ricordalo sempre, perché io sarò pronto a diventare ripetitivo a dirtelo .-Sussurrò, al mio orecchio. Forse, altre ragazze si sarebbero sentite offese da quel tipo di possessione che aveva nei miei riguardi, forse qualche mese prima, l’avrei mandato a quel paese se solo mi avesse detto una cosa del genere. Eppure, oramai capivo che quando diceva che ero sua, non lo diceva solo per pura possessione, ma con amore. Lui non mi definiva sua proprietà o suo oggetto. Ma il suo grande amore.
-Ma adesso vorrei chiederti un favore, un favore per farmi stare un po’ più tranquillo.-Mi chiese esitante ed io annuì.
-Dimmi, qualsiasi cosa.- Risposi sentendomi ancora in colpa. Tolsi dalle mie guance gli ultimi residui delle lacrime, per poter sorridere liberamente.
-Cambierai il numero di telefono, te lo cambierò io. Ma la tua vecchia scheda la terrò io, così potrò vedere se continua a mandarti dei messaggi. Non voglio più che tu li riceva. Intesi?.-Mi domandò protettivo, sarebbe stata infondo la miglior cosa da fare.
-Va bene, sono d’accordo .-Conclusi sorridendo e lui fece lo stesso. Mi strinse la mano, come per farmi capire che non sarei mai stata sola. Questo lo sapevo, ormai. Con lui ero al sicuro.
-Se solo scopro chi è, ti prometto che mi controllerò un poco..-Mi disse ad un  certo punto, guardando un punto fisso della parete.
-Sappiamo tutti e due che non c’è la farai..-Lui tornò a guardarmi, sorridendo malinconico. Era inutile fingere, sapevamo che se solo avrebbe scoperto l’artefice dei messaggi, la situazione non sarebbe andata a gonfie vele.
-Hai ragione.. Sei davvero sicura di non avere nessun idea su chi possa essere?.-Mi chiese, avvicinandosi di più a me. Scossi la testa, come risposta alla sua domanda, non ne avevo la ben che minima idea.
-Davvero Lou, non so proprio chi sia..-Lui mi sorrise comprensivo e mi baciò la punta del naso. –Il mio numero l’hanno solo i miei più cari amici e familiari .-Continuai  un momento dopo.
-Ed io .-Aggiunse prontamente con sorriso divertito .-Tu sei un caso a parte.- Dissi per la prima volta con malizia, che non credevo potesse far parte di me. Louis e la sua banda mi avevano contagiato!
-Io ti amo Louis, ti amo dalla prima volta in cui ti ho detto ti odio.- Mi sedetti sulle sue gambe e lasciai un tenero bacio nella sua guancia, lui chiuse gli occhi beandosi delle mie coccole.
-Lo so bimba, è stato un gesto impulsivo quello di questa mattina. Io ho solo paura , non avevo mai provato una vera e propria paura. Ma adesso ho paura di perderti .-Replicò dolcemente, tenendomi stretta a lui, cingendomi la vita.
-Non mi perderai mai.- Lo abbracciai godendo del suo dopobarba  e lui fece delle carezze nella mia schiena.
-Ma adesso però rimani a casa!.-Mi annunciò lui severamente, ci mancava che mi dava qualche sculacciata.
-Ma io avrei una vita sociale da portare avanti .-Insistei lamentandomi scuotendolo per fargli cambiare idea.
-Hai il tuo meraviglioso ragazzo davanti a te, che ti manca?.-Si indicò con modestia  e mi riservò uno sguardo tipico delle pubblicità dei dentifrici, quasi quasi vedevo i suoi denti bianchi luccicare.
-Vabbè,  apparte questo.. Ho una migliore amica che da un giorno all’altro perde la verginità!.-Lui mi guardò sconvolto sia perché agitandomi mi tolsi dalle sue gambe e sia perché non poteva crederci.
-Charlie?!.-Mi domandò sbalordito e io risposi di si. -Wow! Zayn si è dato da fare! Complimenti , dopo lo chiamerò e mi farò raccontare tutto!.-Scossi la testa pensando che non sarebbe cambiato mai e poi mai, ma questo non mi dispiaceva, anzi.
-E tra poco quella ragazza si sposerà e non mi dirà più niente!.-Sbattei le mani nei fianchi esasperata.
-Esagerata, sei la sua migliore amica  e si confiderà sempre con te .-Mi  confortò e gli sorrisi grata. Lui c’era sempre è vero. Dovevo sempre dargli la possibilità di esserci sempre per me, però.
-Ritornando a noi, almeno per qualche giorno rimarrai a casa, non vorrei che quel qualcuno gli venisse strane idee sul tuo conto .-Mi guardò seriamente, adesso però stava esagerando, apprezzavo il fatto che mi volesse proteggere, ma addirittura chiedermi di segretarmi in casa, non si poteva proprio sentire.
-Ma io.. avevo pensato di andare al centro commerciale, come faccio senza lo shopping  per qualche giorno? Mi stai chiedendo troppo!.-Mi lamentai facendo il broncio e lui sorrise vincitore.
-Shopping?.- Ripetè confuso, forse non si aspettava che una come me amasse lo shopping, infatti odiavo fare shopping, eppure era la prima cosa che mi era venuta in mente, per farlo cedere.
-Si shopping! Sono una ragazza anche io ho bisogno di fare un bel sano shopping!.-Lui aveva capito che stavo mentendo, però stette al gioco.
-Un lato positivo ci sarebbe, se ti lasciassi uscire a fare shopping. Potrei accompagnarti e magari vederti nuda nei camerini..-Mi squadrò dalla testa ai piedi e mi sentì nuda davanti ai suoi occhi, ed ero completamente vestita!
-No! Scordatelo!.-Stroncai sul nascere tutti i suoi film mentali e lui scoppiò a ridere. Io ero serissima invece.
-Io ti accompagno a fare shopping, ti aiuto a tenere le buste.. e mi sembra che questo sia un giusto regalo per ricompensarmi..-Disse con ovvietà da farmi innervosire .-Non ho mai accompagnato una ragazza a fare shopping, di solito quando devo comprarmi qualche giacca o jeans, vado a fare shopping da solo. -Costatò lui pensieroso, ed ecco che ancora una volta mi dava la prova di essere  l’unica che avesse mai amato.
-Sei il primo ragazzo che conosco che fa shopping, senza che le loro mamme li vestono per loro.- Questo era il colmo, io che mi ritrovavo a parlare sulle mie esperienze di conoscere un ragazzo oltre ad Harry e Niall.  E soprattutto il mio ex , lui non andava oltre a “conoscermi” sia per via dei continui controlli di Harry e sia perché lui non voleva conoscermi, ma solo portarmi a letto. Ma a quel tempo, ero solo un ingenua.
-Devo curare la mia immagine.- Era un montato egocentrico eppure l’amavo.
-Ma quanto posso amarti?.- Dissi dolcemente ritornando vicino a lui e ci regalammo un altro bacio, da togliere il fiato. – Io tanto .-Sussurrò lui concludendo il bacio con un piccolo morso al mio labbro inferiore.
-Vabbè dai ti faccio uscire, magari usciamo insieme oggi, tanto per superare la litigata. Andremo un po’ in giro, centro commerciale è un posto tranquillo infondo. Ci prendiamo qualcosa da bere o da mangiare, cosi stiamo anche un po’ insieme.- Si allargò un grande sorriso dentro di me, questa era la prima volta che uscivamo insieme come un appuntamento, non ufficiale certo ma già era qualcosa, visto che l’idea era stata anche sua, faceva passi da gigante il mio Tomlinson! .-Adesso, vado intanto a cambiarti il numero, per ora tieniti il mio telefono, se hai bisogno mi chiami. Il tuo telefono lo tengo io, così se dovessero arrivarti altri messaggi, controllerò io per te.-Lui andò di fronte allo specchio  e mentre parlava si sistemava sulle sue spalle la sua  fedele giacca di pelle.
-Si papà .-Lo presi in giro, perché nel mezzo di cinque secondi mi aveva fatto più raccomandazioni di mia madre. Sarebbero andati d’accordo come rapporto tra suocera-genero ne ero più che sicura. Lui si girò verso di me e mi fece una smorfia.


Pov Louis

Uscì da casa di Hil, con un unico pensiero. Un pensiero che da poche ore, mi stava letteralmente facendo impazzire. Non sarei stato più tranquillo, finchè non avrei  scoperto  di più. Non è certo normale, che una persona ti invii dei messaggi, così maniaci ecco. Nemmeno io ero all’altezza di un essere del genere, in quanto ero il re dei pervertiti ma di certo le ragazze le avevo tutte consenzienti e soprattutto non mi abbassavo a scrivere dei messaggi. Adesso che avevo chiarito tutto con Hilary, però ero più sollevato. Adesso, potevo aiutarla  e proteggerla come desideravo. Camminai assorto, pensando a cosa potevo fare.. Ed ecco che all’improvviso un idea mi venne in mente. Chi poteva essere la persona che sapeva tutto del passato di Hilary? Charlie! Era ovvio, perché non ci avevo pensato prima? Infondo, di certe cose intime e femminili Hilary non poteva certo confidarsi con Harry, Charlie poteva dirmi di più, sul suo passato e magari avrei potuto capire di più. Decisi di dirigermi prima verso casa Horan e dopo sarei andato in qualche telefonia.  Ritornai indietro, in quanto Charlie abitava molto vicino ad Hilary. Non appena arrivato bussai, sperando di non trovarmi un Zayn a petto nudo, dopo aver amoreggiato con la sua ragazza. Di certo, non dovevo dimenticarmi che l’avrei chiamato per farmi raccontare ogni cosa. Ero un ragazzo ed ero cresciuto tra latte e giornaletti porno.  La porta d’entrata si spalancò e mi ritrovai una Charlie sorpresa, si era vestita sicuramente dalla sua precedente notte movimentata, pensai.
-Louis!.-Esclamò sorpresa di certo non si aspettava che venissi a farle una visitina.
-Ciao Charlie! Come và?.-Le chiesi gentilmente, non potevo già cominciare  a farle delle domande, dovevo creare almeno un discorso. Ma ero pessimo in certe cose.
-Bene grazie! La casa di Hil è dall’altra parte, sai dovresti conoscerla bene .-Mi indicò la stradina affianco e sorrisi, aveva un senso dell’umorismo quella rossa!
-Con le battutine devi solo migliorare un poco .-Mi fece entrare e mi riservò uno sguardo assassino, poi sorrisi facendole capire che scherzavo.
-Zayn è in casa?.-Le chiesi quando mi sedetti sul divano del salotto e lei scosse la testa.
-No no è andato a casa. Di sicuro, Hilary ti avrà raccontato qualcosa a riguardo..-Disse timidamente e io curvai le labbra in un sorriso divertito.
-Un accenno niente di che..Beh.. Devo dire che Zayn è un ottimo rivale, è bravo a letto. Forse uno dei miei migliori rivali, il primo anno di liceo, abbiamo fatto tante gare.. Però vabbè stiamo parlando del passato.-Dissi divertito notando la sua espressione corrucciata. Ormai, quello era il passato e di certo non ne andavo tanto fiero, ora che sapevo cosa voleva dire amare una donna.
-Perché sei venuto qua, sentiamo, forse a raccontarmi le acrobazie che facevate con altre ragazze nel letto? Se è per questo non desidero ascoltarti .-Rispose lei risentita, incrociando le braccia al petto.
-Dai stavo solo scherzando e poi tu sai che quello era solo il nostro passato. Adesso sia io che Zayn abbiamo trovato l’amore, quindi no devi temere .-Replicai cercando di scusarmi e di tranquillizzarla. Lei sorrise nuovamente più tranquilla.
-Ritorno ad essere serio, la questione per cui sono venuto è questa. Hil ti avrà raccontato invece che io e lei questa mattina abbiamo litigato e credo che sai anche il motivo .-Le dissi con rancore, ma non verso i suoi confronti ma rancore per via di quello che stava accadendo alla mia Hilary. Lei a quel punto si sedette vicino a me e annuì, guardandosi le mani.
-Si, non c’è una cosa che non mi racconta.- Precisò guardandomi con sincerità. Mi grattai il mento per cercare di chiederle quello che volevo sapere.
-Ed è proprio per questo che sono venuto da te. Charlie, visto che tu sei la sua migliore amica da quando eravate piccole e sei sempre stata la sua miglior confidente; io voglio sapere di più sul passato di Hilary, voglio capire meglio chi possa essere colui che le manda quei messaggi. Voglio sapere se ha un conto in sospeso con qualcuno. Ti prego, se ti venisse in mente qualcosa anche senza minima importanza, vorrei che me lo dicessi. Ho bisogno di capire e di scoprire. Ho deciso anche di cambiarle il numero ,la devo proteggere perché sappiamo tutti e due cosa c’era scritto in quei messaggi e questo mi porta a dedurre che chiunque sia  non si fermerà solo a dei messaggi. Davvero non sai chi può essere? Ho chiesto già ad Harry e ad Hilary ma a quanto pare, non hanno idea .-Conclusi rassegnato, perché vidi Charlie scuotere la testa in segno di no.
-Nemmeno io, ho delle idee.. Mi dispiace.- Rispose dispiaciuta, cavolo mi sentivo in un labirinto. Ogni strada era chiusa e ritornavi al punto di partenza.
-Hilary è stata una ragazza, non lo so.. Ha avuto qualche battibecco?.-Le domandai, cercando di scavare ancora di più, alla ricerca di una verità.
-No è sempre stata una ragazza tranquilla, voluta bene da tutti. Apparte Shelby, Amanda  e David, ma è comprensibile quel gruppo odia mezza scuola. Solo da quando conosce te, è diventata un po’ più sicura ecco. Non mi fraintendere non è che tu l’abbia cambiata in peggio anzi.. adesso la vedo più tenace e sicura.- Disse lei dolcemente e sorrise felice, anche io ero felice. Felice di sapere che qualcosa di bello avevo lasciato sulla donna che amavo.
-Mi dispiace solo di aver dubitato di lei oggi..-Rivelai triste e lei comprensiva mi disse.- Ti sarei fatto perdonare, conoscendoti .-Alzai lo sguardo verso di lei  e divertito risi, capendo la sua battuta maliziosa.
-Un'altra cosa.. Ma ha avuto molti ragazzi che le giravano attorno?.-Le chiesi ancora una volta e lei ci pensò su e rispose.- Si certo, Hilary è una bellissima ragazza su questo non c’è dubbio! Però  quei ragazzi che le giravano attorno, lei non li ha mai calcolati.. anche perché Harry non voleva .-Scoppiammo a ridere pensando alla iperprotettività del  fratellone bisbetico!
-Mi dispiace di non esserti stata d’aiuto davvero.. Non mi viene in mente nessuno. Però stai tranquillo, la verità verrà fuori. Lo scopriremo tutti insieme.- Mi confortò Charlie  e le sorrisi grato.
-Non preoccuparti cognatina e poi parlare con te è meglio di parlare con quel bisbetico di Harry!.-Ridemmo ancora una volta.
-Immagino di cosa ti avrà parlato Harry, visto la grande serata di ieri sera.-Commentò lei divertita.
-Si, mi ha parlato della sua “acrobazia” con Jennifer .-Dissi la parola acrobazia  tra le virgolette, visto che era il suo termine.
-Ah bene Wow! Pure Ellen ieri sera.. La nostra timidina del gruppo alla fine…-Mi lasciò intendere lei e io rimasi sconvolto. Non che pensassi che lei fosse una suora, ma non pensavo che si concedesse dopo tre mesi di fidanzamento!
-Ellen?!.. Okay..-Rimasi sconvolto e mi diressi verso la porta .-Adesso vado, ci vediamo eh! Salutami Zayn.-Uscì dalla porta  e mi diressi verso un negozio di telefoni.
-Ciao cognatino! Okay, ricambierà sicuramente .-Mi salutò alle mie spalle Charlie e io le sventolai una mano mentre ero di spalle.
Girai all’angolo della ringhiera per dirigermi verso il primo negozio di telefonini. Dovevo cambiarle il numero alla svelta, solo allora mi sarei sentito un po’ più confortato.
 

Mezz’ora dopo

Le avevo finalmente cambiato il numero, così  adesso avrei potuto ricevere io al suo posto quei messaggi. E almeno l’avrei fatta dormire più tranquilla la notte. Già era una  grande consolazione questa…
Mentre camminavo, con il sacchetto contenente la nuova scheda, nella tasca dei jeans una vibrazione distolse qualsiasi mio pensiero. Era il telefonino di Hilary. Lo presi tra le mani e vidi che era nuovamente quello tanto odiato dello sconosciuto. 

“Ogni notte mi immagino come potresti urlare sotto di me”

 
Quello fu troppo, ne avevo abbastanza. Lo avrei ucciso, lo promettevo. Avrei ucciso con le mie stesse mani, nel momento in cui avrei saputo chi fosse. Lo avrei fatto rimpiangere di essere nato. Era una promessa. Non potevo stare senza rispondere a quel malato celebrale. Conoscevo un modo per rispondere agli anonimi, ma non conoscevo il modo di poter risalire al numero. Decisi di rispondergli, mantenendo il controllo. Avevo tra le mani il telefono di Hil e non il mio, non potevo certo lanciarlo dove mi capitava.

“ Io invece adesso, immagino di sentirti urlare. Ma di dolore, perché appena scoprirò chi sei, brutto bastardo sarà la tua fine. Tieniti alla larga dalla mia ragazza”

Quando inviai il messaggio, bruciavo ancora di rabbia e tenevo i pugni chiusi. Però delle mani piccole e morbide, accarezzavano le mie nocche. Mi girai sorpreso e mi ritrovai Hilary davanti. Non mi ero nemmeno accorto che ero davanti casa sua.
-Amore, che succede?.-Mi chiese lei dolcemente e ingenuamente. Sorrisi di fronte al suo viso delicato e risposi .-Niente, un altro messaggio. Qui c’è la tua nuova scheda, sarà  meglio cambiarla .-Le feci vedere il sacchetto e lei mi abbracciò. Chiusi il mio abbraccio intorno a lei e mi sentivo meglio.
-Adesso possiamo uscire, però tu sei pronta, io preferirei farmi una doccia .-Dissi sorridendole allegramente, cercando di nasconderle il mio vero stato d’animo. Quella nostra prima uscita non volevo che si rovinasse, volevo vederla felice e spensierata.
-Ah va bene, io nel mentre guardo un po’ la tv. Perché immagino che per prepararti sarai peggio di una ragazza!.-Mi prese in giro dolcemente e io risi annuendo.
-Beh.. se vuoi farmi compagnia, io ti aspetto . Non c’è cosa che più mi ecciterebbe, che te che mi guardi nudo -La lasciai la impalata e le diede una leggera pacca sul sedere. Ormai non potevo farne a meno.
-Non ne vedo il motivo! E poi io ti porgerò solo gli asciugamani che sia chiaro!.-Pretese lei indignata, parlando con voce squillante e agitata.
-Però sarai costretta a guardarmi. -Continuai io per punzecchiarla e lei deglutì.
-Non necessariamente, mi girerò! E adesso vai  a farti la doccia, idiota .-Insistette lei e mi indicò la porta per entrare.
 
Entrai dentro casa, salì le scale ed ero pronto a pregustarmi una bella doccia. Sentivo dietro di me, che anche lei era entrata in casa. Entrai nel bagno e cominciai a spogliarmi. Mi tolsi per prima le scarpe, i calzini la giacca, la maglietta ,  i Jeans  e infine mi tolsi i boxer. Entrai dentro la cabina  e cominciai a rinfrescarmi. Risi pensando che probabilmente, sarebbe diventata rossa quando mi avrebbe portato gli asciugamani. Eppure, avevo una gran voglia di vedere la sua espressione, nel vedermi completamente nudo. Quindi decisi di giocare a mio favore.
-Bimba!.-La chiamai dal bagno e lei dalla sua stanza rispose .-Che cosa c’è? Hai già finito?.-Mi trattenni dal ridere .-Emh si! Potresti portarmi gli asciugamani?.-Le chiesi gentilmente e lei replicò .-Si, ma tu rimani dentro la doccia!.-Mi avvisò lei ed io non risposi semplicemente risi.
Con sorriso furbo, aprì le ante della doccia per farmi vedere completamente esposto.  Lei entrò dalla porta
.-Ho trovato questi fatteli bastar.. Oh mio Dio!.-Esclamò imbarazzata  e immediatamente si coprì il viso con quelle tovaglie. Scoppiai a ridere, di fronte al suo imbarazzo. Molto probabilmente non aveva mai visto un ragazzo nudo. Per questo era molto imbarazzata. Uscì dal bagno  e mi lanciò le tovaglie, in fretta. Quanto mi faceva ridere, tutto ciò. Lei era così ingenua, una delle qualità di cui mi ero innamorato. Era così imbarazzata che nel mentre fece cadere accidentalmente molte cose. Mi legai attorno alla vita un asciugamano e ancora gocciolante aprì la porta del bagno e la ritrovai dietro la porta, rossa dalla testa ai piedi. Lei notò che avevo l’asciugamano a coprirmi questa volta  e si rilassò.
-Sei uno stronzo! Ma che ti è saltato in mente!.-Mi rimproverò lei e io sorrisi di fronte a tanta vergogna.
-Prima o poi, dovevi vedermi nudo. E adesso siamo pari, l’altra volta ti ho visto in intimo e tu mi hai visto completamente nudo.- Le feci notare baciandola dolcemente.
-Si ma non in questo modo! Non così all’improvviso!.-Si lamentò  ed io non potevo fare a meno di notare quanto era bella. Era stupenda, ed era solo mia.
-Vuoi che ti faccia il replay? Più lentamente magari?.-Le consigliai divertito e lei scosse la testa dandomi un pizzicotto nel fianco nudo e bagnato.
-No grazie! Ho già visto abbastanza, magari un'altra volta!.-Replicò lei acidamente.
-Un'altra volta sicuramente!.-L’assicurai  ridendo e lei scosse la testa infastidita.

 
Pov Hilary

Dopo qualche oretta, Louis finalmente era pronto ed io ero ancora sconvolta per la visione dei suoi attributi. Era bello da morire e solo pensare certe cose sconce su di noi, mi dava ai brividi. Louis Tomlinson mi aveva letteralmente contagiato in tutto e per tutto! Andammo a piedi al centro commerciale, in quanto non era molto distante. Louis aveva fatto storie per i miei shorts strappati. E mi chiedevo, io avevo degli shorts semplicissimi  e neanche molto corti  e lui si lamentava! Allora quelli che indossavano certe ragazze? Che non arrivavano nemmeno a coprire il sedere? Io proprio non lo capivo!  Camminammo mano nella mano, guardando le vetrine dei negozi e lui non sembrava annoiato, per niente!  Passammo anche in un reparto di intimo alla Victoria’s  Secret  e lui guardando un babydoll , molto provocante mi disse .-Mmh.. già ti immagino con questo addosso! Ti ho già visto in intimo una volta  e vorrei tanto rivederti una seconda volta.-Arrossì maledettamente e risposi .-Chissà forse un giorno succederà..- Lui mi guardò divertito e replicò .-Vedo che ti stai sbloccando!.- Lo guardai teneramente .-Beh.. forse sarà la tua vicinanza .-Lo lasciai guardare quel babydoll e camminai ridendo. Dopo qualche minuto ad osservare le vetrine ed i vestiti gli dissi che mi era venuta una  gran sete e ci recammo in un bar. Quando presi un bicchiere d’acqua,  sentì delle voci alle mie spalle, che facevano apprezzamenti su di me.  Alcuni dicevano “Ehi bella, vieni qui” pregai per un istante che Louis non avesse sentito nulla, ma purtroppo li aveva sentiti eccome. Quando mi girai lo vidi già al loro tavolo, pronto a farli fuori.
-A chi hai detto bella?.-Si rivolse ad un grassone, che poteva avere una cinquantina d’anni. E mi fece ribrezzo, poteva essere anche mio padre! .-Ti faccio pentire di averlo detto!.-Louis stava per attaccarlo, ma mi precipitai immediatamente a tenerlo fermo, implorando che non facesse una scenata davanti a tutti e che non si facesse male a causa mia.
-Louis ti prego! Controllati . In questi casi, bisogna solo ignorare-Lo presi dal braccio, cercandolo di portarlo indietro, nel mentre nel tavolo molti ridevano, ubriachi al massimo e il grassone rispose.-Wow amico! Stavamo solo scherzando!.-Louis gli regalò con molto piacere un ultima occhiata assassina, mi prese per mano e mi portò fuori dal bar.
-Che figli di puttana! Gli avrei staccato la testa .-Camminò a passo svelto, tanto che mi fu difficile tenergli il passo.
-Lou, aspettami! Guardami!.-Lo fermai , mi alzai sulle punte per avvicinare i nostri visi  e gli dissi .-Amore mio, non devi fare così. Erano solo ubriachi..-Gli ricordai cercando di farlo ragionare.
-Io non sopporto che gli altri ti guardino in quel modo!.-Disse lui esasperato.
-Ma devi pensare che gli altri, possono guardare si è vero.. Ma non possono toccarmi. Perché io sono tua e lo sai .-Lui tornò a sorridermi e mi baciò davanti a tanta gente. Non mi importava, il miglior posto in cui stare? Tra le sue braccia, per sempre.
Uscimmo fuori dal centro commerciale e ci sedemmo nelle panchine. Mi aveva offerto un frappè e come potevo rifiutare? Amavo i frappè! Ci sedemmo abbracciati e parlando del più e del meno. Le ore con lui passavano troppo veloci e volevo che il tempo non passasse mai.
-Guarda che non c’era bisogno che pagassi tu eh!.-Dissi dispiaciuta, per un frappè non doveva mica pagare lui!
-Scherzi? Ho voluto farlo io, problemi?.-Mi domandò divertito e io scossi la testa, mordendomi il labbro. Notavo ogni giorno di più quanto realmente fosse dolce Louis, sotto quello strato di stronzaggine.
Nel mentre che parlavamo tranquillamente, una ragazza bionda si avvicinò a noi e mi guardò titubante.
Distolsi lo sguardo da Lou per poterla guardare e capire che cosa volesse da noi.
-Scusate, tu sei Hilary Styles?.-Mi domandò questa ragazza e io annuì confusa.
-Emh si, sono io.-Risposi continuando a guardarla, non capendo chi fosse e soprattutto che cosa volesse.
-Mi è stata data una lettera per te.-Aggiunse dopo, uscendo dalla sua borsa a tracollo una lettera.
-Chi la manda?.-Le chiesi prendendo quella lettera e non riuscendo a capire ancora.
-Scusami, ma non posso dirti nulla. Ciao!.-Mi salutò in fretta, mi sembrava che fosse spaventata da qualcosa o meglio qualcuno.
-Ciao..!.-Ricambiai il saluto ancora confusa, magari avrei dovuto fermarla e chiederle di più. Ma ero concetrata a guardare quella lettera.
- Chi è che ti manda questa lettera?.-Domandò Louis al mio fianco e io scossi la testa confusamente .-Non lo so.. Apriamola e vediamo .-Dissi sapendo che era la miglior cosa da fare.
 

"Ciao Hil, felice che ti siano arrivati i messaggi, comunque non ti preoccupare, molto presto sarai di nuovo mia. Ah e devi dire al tuo nuovo ragazzo di non minacciarmi perché non ho paura di affrontarlo e riprendermi cio che è mio. Ci vedremo presto, molto presto."

 

Robert

 Hilary:


Uploaded with ImageShack.us


Louis:


Uploaded with ImageShack.us


Charlie e Zayn:


Uploaded with ImageShack.us


Non credete che è un fotomontaggio meraviglioso? Sembra così vero <3


Harry e Niall:


Uploaded with ImageShack.us

I due pervertiti che se la sono spassata. Harry con Jennifer e Niall con Ellen AHAHAHAHAHA <3
 
 
 
 
 
 

Salve a tutte ragazze mie! La scuola è finita, io sono stata promossa senza debitii Yeahhh!! AHAHAHAHA Ho avuto molta difficoltà a postare questo capitolo, tra vari problemi ecc.. Ma adesso eccolo qui! Finalmente sappiamo chi è a mandare certi messaggi ad Hilary, ovvero il suo ex ragazzo Robert! Che se non ricordiamo male, voleva rubarle la verginità! Quindi un bel tipetto! Per dirla pulita pulita.. ahahahah! Vorrei scusarmi del fatto che non ho potuto rispondere alle meravigliose recensioni, ma vorrei dirvi che non c’è cosa più bella che ricevere degli apprezzamenti su tanto lavoro! Spero che il capitolo vi piaccia! Alla prossima! J Recensite please!! Vi amo!! <3

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: mariposafly