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Autore: alwaysxpotter    27/06/2013    5 recensioni
Scommetto che nessuno ha mai letto una storia più assurda di questa,e mai ne leggerà un’altra simile. Due anime così diverte: il bene e il male,che si fondono per formarne una sola. Sto parlando di Hermione Granger e Draco Malfoy. Volete sapere come tutto iniziò? Tutto comincia dalla sconfitta di Voldemort..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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UN NUOVO INIZIO.

 
 
 
Casa Serpeverde-riflessioni.
Lui? Che fuggiva dagli altri? La mezzosangue non aveva per niente indovinato. Erano gli altri che scappavano da lui. Hermione non poteva immaginare neanche lontanamente tutti gli orrori vissuti da Draco. A cominciare dalla pressione che doveva sopportare da suo padre,ormai morto,per rendere orgogliosa la famiglia…a finire dalla irrimediabile scelta di diventare un mangiamorte. A differenza di altri Draco non ha mai avuto un’infanzia. Vedeva di continuo suo padre entrare e uscire dal Ministero e anche se lui in tutti i modi cercava in qualche modo di interloquire con lui l’unica risposta che riceveva era come sempre ‘non ho tempo’. L’unico aspetto positivo che la vita gli aveva offerto era sua madre ma poco dopo pure quel suo unico raggio di sole si era spento. Ed ora? Aveva Hermione. Lei che in poco tempo era diventata dalla sua più acerrima nemica all’unica certezza che possedeva. Dopo quel loro bacio un’idea aleggiava per la mente di Draco,come sarebbe stato avere un legame serio con lei? Come sarebbe stato camminare mano nella mano con la donna a cui teneva di più al mondo? Nah,troppo sdolcinato per i suoi gusti…eppure non gli sarebbe affatto dispiaciuto. Tutte queste sue ‘fantasie’ finirono presente perché si era dimenticato un dettaglio molto importante…era una mezzosangue e tale sarebbe rimasta fino alla morte. Insultare la memoria di suo padre? O continuare a rispettarla? La decisione era una. Bisognava trovarla. Ma ad un tratto la soluzione fu davanti a lui come la più semplice e la più chiara! Doveva invitare Hermione ad un appuntamento e da li capire che intenzioni aveva con lei. Niente dubbi,aveva solo una certezza ed era lei…era sempre stata lei.
 
Sala Grande-Tavolo Serpeverde.
Si,ora Draco si alzerà andrà al suo tavolo e parlerà ad Hermione. O forse no,meglio aspettare che finisca di mangiare per non disturbarla. E se poi i suoi amici la portano via? Meglio che vada subito. Ma che gli prende,fare così per una ragazza?! Non è mica un codardo lui! BASTA,ORA O MAI PIU’.
«Hermione,potrei parlarti un attimo?» chiese gentilmente Draco al tavolo dei Grifondoro.
«Dimmi furetto.» disse Hermione non muovendosi dalla sua sedia.
«In privato…» sussurrò Draco.
«Ti vergogni a farti vedere con me?» esclamò indignata Hermione.
«No,è solo che…alzati!» la prese per un braccio e la trascinò fuori,le buone maniere poteva dimenticarle anche per un solo istante.
«Sempre modi gentili vero Draco?» lo stuzzicò Hermione.
«Non rompere. Non ti ho chiamata davanti a tutti per litigare.» rispose scocciato lui.
«Draco,ho di meglio da fare se devi insultarmi.» Hermione si sistemò una ciocca di capelli sbuffando.
«Devi averla sempre vinta,vero Mezzosangue?» disse rassegnato Draco.
«Se si tratta di te,mi pare ovvio!» sottolineò lei.
«Comunque. L’altro giorno pensavo..» Hermione lo interruppe.
«Pensavi? Oh che notizia felice!» cantilenò lei per prenderlo in giro.
«Fai poco la spiritosa e non interrompermi,sai che lo odio.» la fulminò con gli occhi.
«Excusez-moi doux petit furet(Scusami mio piccolo furetto)» rispose lei ridendo,consapevole del fatto che Draco non aveva capito niente della sua frase francese precedente.
«Dicevo. L’altro giorno riflettevo su una cosa abbastanza grave,almeno per me. Io ti ho baciata senza neanche invitarti a cena! La tradizione di famiglia mi impone questa usanza.» ammise imbarazzato il ragazzo.
«Malfoy è per caso un modo contorto di invitarmi a cena?» chiese.
«Dovrebbe esserlo…si» mormorò.
«Ti sembra galante mettere di mezzo le tradizioni della tua famiglia per invitare una ragazza a cena!?» si infuriò Hermione.
«Con le altre ha funzionato…» cercò di scolparsi Draco.
«QUESTO E’ IL PROBLEMA! ‘CON LE ALTRE’ MA NON CON ME. E mi fa male pensare che tu mi abbia confrontata con le altre sgualdrine con cui sei uscito.» delusa si sedette a terra.
«Hermione,usciresti con me domani sera?» richiese Draco con il tono di una persona che doveva spiegare una cosa semplicissima a dei bambini.
«No!» sorrise lei divertita.
«MA COME!? HO FATTO UNA SCENATA DI UN’ORA PER RICEVERE UN ‘NO’?!» urlò Draco.
«Domani sono impegnata,devo dare ripetizioni a Ron.» disse.
«Deve sempre fare il guastafeste quella donnola,pur non sapendolo! Almeno stasera sei libera?» riprovò lui imperterrito.
«Anche se dovrò studiare tutta la notte,si,sono libera.» disse lei.
«Finalmente! Per la barba di merlino,non credevo fosse così difficile invitarti a cena.» tirò un sospiro di sollievo.
«Non sai mai a cosa vai incontro quando sei con me.» Hermione gli fece l’occhiolino.
«Vedremo. Davanti all’ingresso di Hogwarts alle 19:30,puntuale,sai che noi Malfoy…-» Hermione lo interruppe.
«’odiamo aspettare’» completò la frase facendogli il verso.
Draco rise per la prima volta in sua compagnia dopo tanto tempo,la salutò con un cenno della mano e si ritirò in camera sua,su di giri per la serata che lo attendeva.
 
Camera di Draco-mancano due ore all’appuntamento con Hermione.
 
Optare per abito sportivo? O per giacca e cravatta? Ora questo era il dubbio principale di Draco. Altro che lezione di Aritmazia o Antiche Rune! Non si era mai sentito così in ansia per un appuntamento prima d'ora,di solito decideva sempre suo padre con chi dovesse uscire e cosa dovesse mettere per l'occasione. Ritornando al ‘problema abito’ alla fine Draco aveva deciso di mischiare due stili insieme. Pantalone nero,giacca nera camicia bianca ma senza cravatta…e ovviamente scarpe eleganti abbinate al resto. Ora doveva solo procurarsi dei fiori e ricordarsi di far pulire al meglio,dai suoi servi,il giardino del Malfoy Manor. Sarebbe stato TUTTO perfetto. Nessuna eccezione.
 
Camera di Hermione-mancano un’ora all’appuntamento con Draco.
 
L’invito a cena di Draco l’aveva spiazzata. Anche se non sembrava Hermione era una ragazza che teneva molto all’aspetto esteriore,pur non dandolo a vedere. Gettava abiti dall’armadio come se fossero pezze in preda alla disperazione per non aver trovato neanche un abito che le stesse bene come lei desiderava. Fin quando il suo sguardo non cadde sul fondo dell’armadio. Un abito dorato giaceva lì. Lo appese fuori e se lo provò,abbinandogli delle scarpe nere con il tacco alto sarebbe stata davvero bella. Soddisfatta Hermione poggiò il vestito sul letto e sgattaiolò nella camera di Ginny.
 
«Ginny,posso prendere in prestito la tua trousse per i trucchi?» chiese Hermione facendo capolino sulla porta.
 
«Certo Herm. Dimmi per chi ti fai bella? Non sarà mica per mio fratello?!» scoppiò a ridere.
«No,no,sei fuori strada ahahah. Diciamo che potrebbe essere un mio ‘nuovo inizio’. Una cosa non programmata,ecco.» spiegò Hermione,facendo incuriosire sempre di più l’amica.
«Non ti chiedo altro solo perché ti vedo molto felice e non vorrei guastare la tua felicità con domande futili. Ma almeno promettimi che domani mi racconterai tutto!» commentò Ginny severa.
«Grazie mille Ginny,sei un’amica!» Hermione prese la trousse e uscì dalla stanza della sua amica. Le aspettava davvero una lunghissima serata. Chissà quale sorpresa le ha preparato Draco.
  
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