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Autore: _awkward    27/06/2013    1 recensioni
Questa storia parla di una ragazza, Cheryl, che si ritrova inaspettatamente nel passato. Incontrerà personaggi di cui conosceva solo il nome e cercherà di fare ritorno a casa con l’aiuto di un “amico”. Ce la farà?
È la mia prima storia, siate clementi lol. Spero che la trama vi abbia incuriositi almeno un po’ :) grazie a chi si fermerà a leggere
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                                                                       Capitolo 4
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ci dirigiamo subito dall'altro lato della città per raggiungere il Big Ben anche se agiremo sta sera vogliamo esplorare il territorio. Io ho il presentimento che si metterà molto male, ma non voglio scoraggiare Warry quindi sto zitta. 
Arriviamo davanti all'alta torre con l'orologio in cima e mi chiedo come diamine faremo a scalarlo, di notte, con un vestito del cavolo addosso e senza un minimo di esperienza con il terrore di cadere nel vuoto da un momento all'altro. Warren parla come se mi avesse letto nel pensiero. 
-No, non lo scaleremo dall'esterno. Useremo una scala interna, il problema sarà entrare dentro ma mi inventerò qualcosa-. 
-Del tipo?- domando curiosa di sapere il suo brillante piano. 
-Mi fingerò un controllore e entrerò dentro. Poi tu mi raggiungerai dicendo di aver perso un qualcosa in cima alla torre durante una visita e io mi offrirò per accompagnarti dentro. Una volta superate le guardie non avremo nulla da temere perché a quanto ho capito odiano il loro lavoro e non si sprecheranno a fare tutte quelle scale per controllare come sta andando. Domande?- chiede come se stessimo per fare la cosa più semplice del mondo. 
-Solo una. Non credi che ci siano altre guardie una volta arrivati sopra?- domando incrociando le braccia al petto e guardandolo negli occhi in attesa di una risposta. 
-Te l'ho già detto. Le uniche guardie sono alla base e sono due. Se proprio non vuoi attenerti al piano che ho pensato, possiamo sempre prendere in considerazione l'idea di massacrarli di botte fin quando non perderanno conoscenza, e così saremo liberi di fare quello che ci pare. Anche appiccare il fuoco se vuoi-. Mi dice credendosi spiritoso. Non lo è. 
-No mi va bene il primo piano, ma se non dovesse funzionare utilizzeremo il secondo-. Affermo guardandolo i piedi. Poi aggiungo:-E nel frattempo che aspettiamo sta sera cosa facciamo?-.
-Quello che vuoi. Possiamo studiare bene il piano, trovare una pianta del palazzo reale per agire li se la chiave non dovesse essere sulla torre, iniziare a cercare dei costumi per travestirci. Se vuoi possiamo anche solo sdraiarci nel prato del parco mangiando e dicendo stronzate. Potresti raccontami un po' della tua miserabile vita da adolescente- dichiara con un ghigno stampato su quella (bella) faccia. 
-Non ho una miserabile vita da adolescente- dico iniziando a camminare verso il parco impettita. 
-Allora hai deciso di andare al parco? Bene allora andiamo- dice allegro per poi prendermi per un braccio e trascinarmi all'ombra di una grande quercia dove non ci vede nessuno. Mi accascio a terra ancora "offesa" e lui si siede accanto a me con un sospiro cingendosi le gambe con le braccia. Appoggia la testa al tronco e poi la volta verso di me guardandomi con aria divertita. -Non ci trovo nulla di divertente- dico scocciata dal suo comportamento da bambino. 
-Credi che la mia vita sia miserabile eh? Allora raccontami un po' della tua fantastica vita se pensi che la mia faccia così schifo- aggiungo e so che sembro una bambina per come mi comporto e per come rispondo, ma non c'è niente che mi dia più fastidio della dura verità, perché la mia è davvero una vita di merda. Mi guarda con un sopracciglio alzato mentre io mi alzo e mi siedo di fronte a lui, lontano però.
-Scusa- dico in un sussurro. -Ho perso il controllo di me stessa-. 
- Lascia stare. Ti perdono, per questa volta- dice rivolgendomi un sorriso a trentadue denti di un bianco smagliante. Quasi quasi mi acceca. Questa volta lo guardo il con un sopracciglio alzato e lui scuote la testa. 
-Cosa vuoi sapere di me? Facciamo un gioco. Ci facciamo delle domande a turno, diciamo dieci, e rispondiamo onestamente a ognuna di esse. Ok? Bene inizio io. Sei sempre così acida nei confronti delle persone che vogliono aiutarti?- mi chiede guardandomi incuriosito. 
-Non sono acida, è solo che ho problemi a fidarmi delle persone che conosco da poco. Una volta ci ho provato ed è finita male, quindi visto che io e te ci conosciamo da appena due giorni ci vorrà un po' di tempo prima che io sia più socievole e meno rompi coglioni- dico tutto d'un fiato. 
-Ehm... Ok ma io non voglio farti del male, sto solo cercando di avvicinarmi di più a te visto che dobbiamo tornare entrambi nella stessa epoca. Insomma è più facile e veloce se si è in compagnia di qualcuno che ti aiuta- dice tranquillo, poi aggiunge :-Però ora tocca a te. Vai spara!-. 
-Quanti anni hai Warren? Insomma tu li sai quanti ne ho io, ma io non si quanti ne hai tu-.
-Perché ti importa? Comunque ventuno.. Ventidue a giugno- dichiara tutto soddisfatto come se fosse una cosa da premio Oscar. -Tocca di nuovo a me-continua. -Qual è il tuo colore preferito?-.
-Che domanda stupida-.
-Tu rispondi. Qual è il tuo colore preferito? Quello che ti mette allegria, che ti ricorda i bei momenti-.
-Il verde. Quanto sei alto?- queste domande non hanno senso, ma almeno scoprirò qualcosa di più su di lui.
-Un metro e novanta centimetri. Sei una nana in confronto a me- dice e poi ride.  Si alza e si siede accanto a me è insieme iniziamo a fissare il tronco dell'albero che abbiamo davanti. 
-È il mio turno. Cosa ti piace fare Cherry?- domanda pensoso. 
-Dipende cosa intendi. Adoro lo sport soprattutto correre anche se odio il calcio,trovo inutile il fatto di correre dietro un pallone per mandarlo in una rete. Mi piace leggere romanzi di avventura e fantasy mentre odio i romanzi Rosa, mi fanno venire il voltastomaco tutte quelle smancerie- mi fermo un attimo e mi scappa un sorriso, poi proseguo  -Adoro anche ascoltare musica, rock e punk perlopiù, ma in certi momenti mi drogo di musica classica. Solo per rilassarmi. La cosa che amo di più fare però è stare da sola. Magari seduta su una spiaggia vuota e grigia in una brutta giornata tempestosa, con il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli mentre penso a tutto quello che ho passato, a quelli che farò nel futuro, al fatto che non vorrei deludere i miei genitori anche se li faccio ogni istante della giornata. Un paio di queste volte che mi sono ritrovata sola ho preso in considerazione l'idea di scappare di casa per sentirmi libera e senza pensieri, poi però mi davo della stupida e scacciavo quegli inutili pensieri- sospiro.
-Bhe in un certo senso puoi dire di essere scappata di casa, anche se quando tornerai non cambierà niente a meno che tu non decida il contrario- mi rivolge uno sguardo dolce e comprensivo, come se lui sapesse di ciò che sto parlando, come se sapesse cosa di prova.
-E a te invece cosa piace fare, Warry?- dico con un sorriso stampato sulla faccia. 
-Amo recitare. Insomma è un fantastico modo per non essere sempre la stessa persona. Puoi vivere mille vite, mille esperienze... La cosa brutta è che dopo un po' tutto finisce, ma ci sono tantissimi ruoli che potrei interpretare. Perché, diciamocelo, io sono l'attore più promettente della mia compagnia- dice. Modesto il ragazzo. Si mi pare di averlo già notato.
-Ah ah. Ma sentitelo! Sei ridicolo Warry- gli dico in una mezza risata. Poi fa il finto offeso e prosegue con la lista di cose che gli piacciono fare. 
-Beh mi piace passare del tempo con le persone che mi capiscono, di solito preferisco le ragazze- mi rivolge un occhiolino, se lo possiamo chiamare così, e io scuoto la testa. 
-Sei un caso perso-.
-Delle volte mi piace starmene da solo in camera a scrivere-.
-Scrivere? Tipo "Caro Dario il mio Diario, oggi è stata una giornata bruttissima. Tutti mi odiano e mi prendono in giro e quindi io non gli parlo più e infatti io gli ho fatto il pollice verso a quei brutti ceffi della mia compagnia. Mi sento triste :'( "- non mi da il tempo di finire che mi da una spinta sul braccio e io cado di lato. 
-Dai Ciliegina, ho fatto piano. Alzati da terra che si sporca il vestito verde acido. Ehi, acido come te!- dice trionfante. Crede di aver fatto una bella battuta? 
-E comunque non scrivo queste cose, ma storie. A volte scrivo anche dei copioni e penso anche di farlo vedere ai miei amici, ma poi ci ripenso sempre. Mi piacerebbe un giorno scrivere storie che poi diventerebbero delle opere teatrali oppure film. Ci si deve sentire abbastanza soddisfatti- aggiunge. Io intanto mi sono rialzata con fatica e una volta raggiunta una posizione stabile, sbuffo. 
-Se ti ritroverai a scrivere romanzi rosa scadenti, stai tranquillo che li comprerà solo mia madre- dico ridendo. Lui accenna un sorriso. 
-Tocca a me- prosegue -quanto saresti disposta a rischiare pur di tornare nella tua epoca?- mi chiede serio. 
-L'importante è che io ci arrivi sana e salva e non con un braccio rotto e un osso fuori posto. Altrimenti dovrò spiegare come ho fatto a farmi male in un bagno- affermò tra le risate. Ride anche lui e per un po' dimentico tutto quello che sta succedendo. Dimentico di trovarmi nell'Ottocento, dimentico le chiavi, dimentico tutti i problemi che ci sono nella mia testa. Era troppo tempo che non ridevo così. Continuiamo per una decina di minuti, poi Warren riprende il controllo e si alza. 
-Andiamo principessa. Se non vuoi morire di fame vieni con me- e mi tende una mano per aiutarmi ad alzare.  Principessa? 
 
 
Usciamo dall'osteria dove abbiamo mangiato e ci dirigiamo di nuovo verso il parco. Non ho mai mangiato così poco, ma devo accontentarmi se voglio sopravvivere. Camminiamo lentamente nel prato e ci sediamo all'ombra di un albero. 
-Allora- inizia Warren - dobbiamo decidere bene come agire sta sera. Considerando che siamo a marzo il sole dovrebbe tramontare verso le sei, più o meno ed è a quell'ora che in giro non c'è più nessuno-.
-Bene almeno non saremo disturbati da nessuno. Credo- dico. 
-Beh è per quello che voglio agire di notte, senza che nessuno ci veda. Ora devo rimediare un vestito adeguato per fingermi un controllore- afferma e poi rimane in silenzio studiando bene la mappa delle chiavi. Intanto io prendo il telefono dalla mini borsa per vedere se per caso prende, ma niente. D'altronde siamo nell'Ottocento ancora non esistevano i cellulari e le varie compagnie telefoniche. Scoraggiata spengo nuovamente il telefono e lo rimetto nella borsetta. 
-Allora, andiamo?- domanda Warren alzandosi da terra. Mi alzo a fatica anche io è poi ci dirigiamo verso un ripostiglio a cento metri dal Big Ben. 
-Ok vedi questo?-mi chiede indicando la baracca non lontana da noi. Non possiamo avvicinarmi troppo, potremmo trovarci un esercito di guardie addosso. 
-Si- rispondo guardando nella direzione indicata. 
-Bene. Qui è dove le guardie reali depositano i loro vestiti una volta finito il turno e sono più che convinto che qui dentro ci siano anche altre divise, per cui stanotte, visto che non ci sono guardie davanti la baracca, entrerò dentro e prenderò in prestito una divisa. Dopodiché attueremo il nostro piano di cui abbiamo già discusso. Domande? Curiosità? Hai capito tutto o vuoi che ripeta?- chiede iniziando a guardarsi intorno.
-No ho capito. Non sono ritardata- rispondo seccata. 
-Perfetto. Allora andiamo- dice risoluto e si incammina verso la catapecchia che ha per casa. Entriamo dentro e io vado nella solita stanza per rimettermi la maglia e togliermi questo orribile vestito da dosso, mentre Warren si accomoda sul divano. Quando esco lo trovo con un bicchiere in mano che guarda il soffitto. Mi accomodo sulla poltrona e chiudo gli occhi. Se dobbiamo aspettare sta sera tanto vale essere carichi e io ho sonno visto che non ho dormito per niente. Sento dei rumori e poi il divano cigolare, Warren si deve essere sdraiato anche lui. Mi addormento subito e faccio un sogno bellissimo. 
 
-CHERRY! Alzati immediatamente da quella poltrona. È tardissimo dobbiamo andare! Forza muoviti- urla Warren a un centimetro dalla mia faccia. Per lo spavento mi alzò di botta e lo colpisco sul naso con la mia fronte. Dio, che dolore. 
-Ma sei pazza? Mi hai fatto male!- esclama Warry tenendosi il naso. Sanguina. Mi prende il panico. Io odio il sangue, mi fa schifo. 
-Oddio! Scusa scusa scusa. Io non l'ho fatto apposta- urlo mettendomi le mani nei capelli. 
-Ok si non l'hai fatto apposta ma fai qualcosa! Non stattene li impalata!- mi grida di rimando. Mi gira la testa, vedo tutto nero e cado a terra. Sono svenuta. 
 
Sento un forte dolore alla guancia e qualcosa mi sta pizzicando il braccio. Poi sento una voce chiamare il mio nome. 
-Cheryl? Ti senti bene?- mi domanda qualcuno. Dov'è che sono? Ah, si sono nell'Ottocento e insieme a Warren devo trovare delle chiavi che mi permetteranno di tornare nella mia epoca... 
-LE CHIAVI!- urlo alzandomi di colpo. Vedo Warren tirare un sospiro di sollievo e noto anche che non sanguina più anche se ha tutta la faccia sporca di sangue. 
-Mi dispiace per la testata di prima- dico in un sussurro abbassando la testa. 
-Non fa niente. Spero solo di non essermi rotto il naso- dice tastandoselo. 
-Era una testata, Warren. Non farne una tragedia- gli dico andando a bagnare un fazzoletto con dell'acqua. Poi mi chino davanti a lui, dato che era ancora seduto sul pavimento, e inizio a lavare via il sangue secco che ha sulla faccia. Nel giro di pochi minuti il fazzoletto è già tutto rosso e Warren ha ripreso a sanguinare. Ne vado a prendere un altro solo che questa volta, prima che io mi possa avvicinare, mi blocca il braccio e io lo guardo stranito. 
-Grazie. Ora però faccio io, non ti preoccupare. Tu intanto vai a vestirti- mi dice sorridendo. Annuisco e mi dirigo verso la stanza e mi accascio sulla sedia. 
Dopo circa dieci minuti sono pronta, devo solo legarmi  il nastro dietro la schiena, ma non ci riesco da sola. Apro la porta e trovo Warren davanti con il pugno alzato. 
-Cos'è vuoi restituire il favore?- dico ridendo. Lui abbassa il braccio e dice sorridendo:-No ero venuto a vedere se avevi fatto. E direi di si-.
-Si.. C'è solo un problema- continuo e lui mi guarda con una faccia strana e mi invita a proseguire - devi allacciarmi il corsetto. Non ci riesco da sola- finisco e mi giro spostando i capelli in modo che non finiscano nel fiocco. Warren mi lega il nastro e poi usciamo finalmente di casa. Direzione: Big Ben. 
 
Arriviamo vicino al capanno delle divise che in giro già non c'è più nessuno. Mentre io faccio il palo vicino la porta, Warren entra dentro e sgraffigna una divisa da controllore. Si cambia in fretta e furia e poi mi rivolge la parola. 
-Allora, devi fare in modo di avere una buona visuale su di me...- 
-Perché mai?- chiedo senza fargli finire la frase. 
-Stavo per dirtelo. Se tu non mi interrompessi prima che io finisca una frase forse non perderemo tempo- replica stizzito. 
-Beh ora lo stai perdendo tu il tempo. Muoviti a spiegare!- 
-Devi guardarmi attentamente perché quando io mi metterò ENTRAMBE le mani in tasca tu dovrai uscire fuori e fare la scenata. Devi dire che hai perso un prezioso gioiello o che so io, ma cerca di essere convincente- dice e si avvia reso le guardie. Mi sposto un po' più in avanti per vedere meglio e dopo quarantatré secondi esatti, Warren si mette  le mani in tasca. È ora. 
 
 
 
 
 
 
 
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Sono in un abominevole ritardo cc
 
Chiedo veniaaaa! Scusatemi tanto ma tra la punizione di mia madre, le ultime interrogazioni a scuola, la mancanza di ispirazione e la vacanza al mare, non sono riuscita a fare niente…
 
E poi arrivo dopo più di due mesi con questo capitolo di merda? No, sono imperdonabile uu
 
By the way spero che a voi sia piaciuto lo stesso e se me lo faceste sapere con una recensione lo apprezzerei molto J
 
Volevo cercare dei presta volto (?) per i nostri protagonisti, ma ancora non ho trovato niente.. per ora lol per la prossima volta credo che metterò quello di Warren. Se voi ne avete già trovato uno mandatemi la foto, così vedrò come ve lo siete immaginato ahahha
 
Ok vado a castigarmi per il mio ritardo L
 
Twitter: @__stripedsocks
 
Giù
 
 
 
 
 
MINI-SPOILER
 
Nel prossimo capitolo troveranno finalmente la prima chiave. (credo che si era già capito però :/ vabbe)
  
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