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Autore: kuccioladisincro_2000    28/06/2013    1 recensioni
Giulia non era una ragazza fortunata. Almeno non pensava di esserlo.
Però da quel giorno in bagno erano successe cose davvero fantastiche a lei e le sue amiche!
E Louis, seduto accanto a lei, glielo faceva ricordare ogni minuto di più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                       STOLKING
Diario di Harry
È da tanto che non ti scrivo, caro diario, ma sono stato impegnato. Per iniziare, ti dico, che oggi uscirò con Samira. Non sai chi è? Già, devo iniziare da un po’ di tempo fa per spiegartelo.
Non capivo perché Louis ci avesse chiesto di seguire le amiche di sua sorella. Cioè, capivo che voleva sapere come stava ma poteva direttamente chiederlo, non dico a lei, ma alle altre ragazze.
Ad ogni modo, seguivo Samira già da un po’ di giorni ma ancora non avevo trovato niente di quello che interessava a Louis. ma avevo scoperto che a me, invece, interessava.  Mi interessava che aveva un gatto e che sua madre aveva un negozio e a volte Samira l’ aiutava. Vive in una stanzetta violacea circondata da cose sui One Direction, è una mezza pazza (in senso buono) e poi ha una sorella, va bene a scuola e il suo gatto si chiama Silvestro, ha un giardino da urlo ed anche la casa è molto carina e non so perché è incazzata con una certa Francesca !
Ogni volta che la guardavo, cercando di non farmi vedere, speravo che non andasse da Lottie, per vederla anche il giorno dopo. E lei, come se lo sapesse, non ci andava. Ed io continuavo a vederla.
Ci si può innamorare di una ragazza in tre giorni? No, non si può. O almeno così pensavo. Beh, non ero sicuro di cosa provavo per quella ragazza ma mi piaceva. Più di quanto dessi a vedere.
Quel giorno quindi mi svegliai con la certezza di andare da lei. Ci andai? Si, ovvio.
Camminai arrivando dove stava la sua casa. Sapevo che il giorno prima era andata a dormire dalla zia e aspettavo che tornasse. Glielo avrei detto, una volta per tutte.
Quando arrivò, però, era con tutta la sua famiglia. Non poteva presentarsi così.
Allora continuò a seguirla per tutta la giornata cercando di trovarla da sola.
Quel giorno, però, sembrava che Samira avesse capito, molte volte si girava indietro e non voleva che qualcuno la lasciasse sola. Forse aveva capito ma non aveva capito. Insomma pensava che io fossi uno stolker ma non aveva capito che ero io, quindi aveva paura. Ed io avevo paura che lei avesse paura di me.
Ma non poteva essere sempre insieme a qualcuno. L’ occasione arrivò. I suoi genitori uscirono di casa alle tre per andare al negozio e sua sorella alle quattro, con delle amiche. Non sapendolo, Samira non era uscita con i suoi ed era sola a casa.
Esitai, ma poi mi feci coraggio ed arrivai fino alla porta.
Ok, adesso dovevo solo suonare. Ma qualcosa me lo impediva. E se poi si scopriva già fidanzata? No, l’ aveva osservata bene. Ma se non le piacevo? Era una nostra fan, però. E se non volesse perché aveva paura dei commenti delle fan o della stampa sempre addosso? Meno canne Styles.
Si, mi chiamo Styles quando parlo con me stesso, fa più macho.
Ero pronto, dopo l’ allegra conversazione con la mia testa, per bussare alla porta. Ma Samira mi aprì, dicendo “Che ci fai qui? Aspetta, ma tu sei Harry Styles!” e per poco non mi sveniva di fronte.
Il mio primo pensiero però fu rivolto alla sua bellezza: quanto era bella quando si agitava tutta!
Samira mi guardò perplessa, evidentemente avevo la bava alla bocca, poi mi disse “Che ci fai qui? Insomma, in realtà io non ti conosco, tu non mi conosci, io ti ho visto perché sono tua fan, ma tu non mi hai mai visto, cosa ci fai qui?” finì. “Ehi, prendi aria. Sono (come già saprai, essendo nostra fan) un amico di Louis che mi ha parlato, diciamo così? Di te. Beh, mi ha incuriosito e sono venuto qua. Volevo chiederti di uscire ma se tu non vuoi…..” mi sentii morire soltanto a pensare ad un rifiuto.
“Eri tu che mi seguivi oggi?” chiese lei. Decisi di non mentirle. “Beh, si, come ieri e l’ altro ieri. Louis mi aveva chiesto di tenerti d’ occhio casomai fossi andata da sua sorella per sapere sue notizie ma io, boh, mi sento attratto(?), non so se sia la parola giusta, da te. Ti ho osservata, ormai ti conosco meglio di me stesso e vorrei che anche tu mi conoscessi meglio. Se vuoi, posso passarti a prendere domani, magari andiamo al laghetto e poi ti riaccompagno a casa, ti va?” “Mi va? E me lo chiedi? Certo!” rispose Samira.
Sorrisi, convinto che sarebbe andato tutto bene e lei mi salutò con un “A domani!”. Agitai la mano e feci dei passi indietro, mentre lei chiudeva la porta.
Stavo tornando nei miei passi quando sentii una porta aprirsi ed una voce esclamare “Comunque, di a Louis che Lottie sta bene, ma tranne Elisabetta e, poco, Giulia, nessuna di noi andrà a trovarla. Non vuole nessuno tranne loro due. Questo stolking è inutile!”. Io risi e lei richiuse la porta.
Era andato tutto bene, adesso non mi toccava che andare a casa e preparare la giornata di domani.
 
DIARIO DI SAMIRA
Sono appena tornata a casa dall’ appuntamento, caro diario, adesso ti racconto.
Ero un po’ sconvolta dal fatto dello stolking ma mi ero ripromessa di perdonarlo. Quindi quando la mattina dopo (alle nove e quarantasei, più dieci secondi, in punto) mi venne a prendere, mi dimostrai cordialissima.
Lo feci entrare, tanto Melissa ronfava ancora e mamma e papà erano andati in negozio. avevano detto che andava bene che uscivo, basta che tornavo per le quattro.  Io avevo acconsentito.
Comunque, lo feci entrare e lui aspettò pazientemente che io andassi di là per prendere la borsa e metterci dentro quello che mi sarebbe servito. Ovviamente per borsa intendevo quella che mi ha regalato Giulia, con la scritta 1D e il portafoglio abbinato.
Quando riscesi mi squadrò da capo a piedi. Indossavo la canottiera celeste con sopra la maglietta a maniche corte rosa/arancione con la scritta: I am in love with you and all your little things <3
Poi dei jeans. Pensavo andasse bene. Non mi ero truccata, non mi piaceva, poi loro dicevano sempre che gli piacciono le ragazze ‘al naturale’.
Mi stavo preoccupando, però, di non piacergli. E se poi invece diceva che mi pensava diversa? Insomma non mi importava molto di quello che pensava la gente ma lui era… Harry Styles, la mia vita!
Lui mi sorrise, incoraggiante e mi porse la mano. Io l’ accettai subito e dopo di che uscimmo.
Davanti casa c’ era la sua auto (come non riconoscerla?) e così entrammo.
Eravamo l’ uno accanto all’ altra, con io che lo guardavo, incantata e lui che teneva fissi gli occhi sulla strada. Ogni tanto, però, mi guardava e sorrideva. Che bel sorriso che aveva” e quelle fossette? Semplicemente fantastiche.
Arrivammo al parco ed iniziammo subito a girovagare, senza una meta precisa. Parlavamo e lui mi teneva per mano così da far sembrare agli altri di essere una coppietta. Lo eravamo? Oddio, che domande difficili.
So solo che ad un certo punto devo aver detto qualcosa che lo fece scattare perché disse “Se ti prendo…” .
Iniziai a correre e lui dietro di me. Non so quanto resistetti ma alla fine lui mi prese e cademmo insieme, sull’ erba. Continuammo a ridere fino a quando un marocchino si avvicinò a noi.
“Vuole lei rosa per fidanzata? Solo 2 euro” diceva. Io arrossii cercando di dire che noi non stavamo insieme ma Harry non me lo permise dicendo “Certo, ecco a lei” disse. Il signore mi porse la rosa che Harry gli aveva indicato. Era rossa, l’ unica del mazzo.
“Questo è perché tu sei unica” mi disse dolcemente.
Io arrossii ancora di più. Ma quanto era dolce quel ragazzo? Infinitamente tanto.
Ma si fecero le tre e dovetti tornare a casa. Ovviamente mi accompagnò lui in macchina.
Iniziammo a ridere e scherzare ma soprattutto io risi.
Poi uscimmo e arrivai al portone. “Ci dobbiamo salutare” disse lui, dispiaciuto. “Ci rivedremo?” dissi io. “Si” mi disse lui.
“Mi devo fidare?” ero ansiosa, capitemi, pensavo fosse molto da un’ uscita e via, verso nuovi orizzonti, magari era solo per divertirsi, lui poteva avere di meglio.
“Te lo prometto. Tieni - continuò poi, togliendosi la sua collana e porgendomela - prendila e ricorda: da oggi sei la fidanzata di Harry Styles” mi sentii svenire, ma non lo feci, non volevo rovinare quel momento per me così magico.
“Dici davvero?” dissi. Ecco che cominciavo a ripreoccuparmi.“ “Si.” Disse semplicemente lui “Se lo vuoi.” Continuò. “Certo che lo voglio, sei il mio stolker preferito!” risposi ridendo e abbracciandolo.
Ci tenemmo stretti, insieme, come per ricordarci quanto ci amavamo. Perché ne ero sicura, adesso più che mai, mi amava. Ed io amavo lui.
Ma più di tutti, amavamo lo STOLKING.
 

MA CIAOOOOOOOOOO!
 

Come va? Ci siamo sentiti prima....
QUesto è l' ultimo capitolo e dopo vado in vacanza! Ho deciso di chiudere con un fidanzamento!
Vi è piaciuto anche se corto? Allora ciao!
Mi mancherete,
kucciola

   
 
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