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Autore: Rehara    28/06/2013    4 recensioni
Maka Albarn è una giovane laureata che da quasi un mese è entrata a far parte dell'importante azienda "Evans".
Lei ha un sogno: diventare una grande lavoratrice come sua madre.
Facendo parte di un ufficio squinternato come questo ce la farà mai?
E sopratutto dopo "quell'incontro" cosa accadrà?
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Questa è la mia prima Fan fiction e spero che almeno ad alcuni piacerà... quindi buona lettura!
-Rehara.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-New project....?

Trasportare pile di scartoffie da un punto all’altro dell’edificio, infiniti dati da controllare, prendere accordi per gli appuntamenti che il capo dovrà svolgere, accogliere in ufficio gentaglia riccona di ogni tipo (soprattutto vecchiacci pervertiti in cerca di topa), verificare le azioni dell’azienda e dell’alleanza Evans-Death, badare a quel deficiente e immaturo del presidente 24 ore su 24…
Ma chi me lo ha fatto fare?!...” 
La giovane era davanti alla macchina del caffè intenta a prepararsi quella agognata bevanda per potersi godere quel suo piccolo attimo di pace.
“Potevo anche decidere di non diventare la sua segretaria!... Ma alla fine ho accettato come un’idiota…! Per quale motivo?!... Per la paga più alta?!...
Buttò giù tutto il caffè in un solo colpo per il nervosismo.
“Fanculo…Fanculo…Fanculo…Fanculo…Fanculo….” continuava a ripetere Maka dando calci alla macchinetta.
“Nervosetti, eh M-a-k-a-chan?” sorrise beffardo “Non sembri molto felice del tuo lavoro!~” disse Soul in modo infantile nell’intento di farla innervosire ancora di più.
Muori…muori…muori…muori….”  questo suo pensiero le risuonava nella mente, mentre nel frattempo stringeva sempre di più il bicchiere di carta che aveva tra le mani.
“Quanto sei carina quando vorresti uccidermi!~” esclamò l’albino sempre in quel modo odioso.
Niente da fare, era troppo stronzo…
Conseguenza?
Gli tirò il bicchiere in testa.
“Mi sento meglio adesso!” esclamò la bionda soddisfatta, mentre nel frattempo ritornava con nonchalance alla sua postazione da segretaria dando poca importanza al ragazzo agonizzante disteso sul pavimento.
                                                                                        ***
Kid camminava avanti e indietro per il corridoio.
Cosa lo turbava così tanto? Era dalla promozione di Maka che aveva un brutto presentimento…
Ma per quale motivo?
Se ci fosse mio padre con me!” pensò mentre si appoggiava scoraggiato al muro.
In effetti quell’individuo, per quanto strambo, riusciva sempre a trovare la soluzione a qualunque problema. Nessuno poteva fermarlo se doveva dare una mano a qualcuno bisognoso di aiuto.
Ora che ci pensava era da tanto che non lo vedeva…
Tra l’azienda, gli impegni vari e il suo lavoro da presidente non avevano avuto il tempo di incontrarsi.
Forse rivedersi dopo un lungo periodo era anche un ottimo modo per chiedergli aiuto per questa faccenda.
Così poteva prendere due piccioni con una fava.
“Cosa ci fai qui a vagare per il corridoio come un depresso, Kid?”
 Tra i suoi pensieri lo raggiunse la voce di una ragazza.
“Hei! Mi ascolti, Kid?” gli domandò con un tono strascicato per la presenza di un forte accento.
“Ah, Liz. Scusa…pensavo” rispose il corvino trasognante.
La bionda si appoggiò al muro accanto a lui.
“Se sei depresso…” tirò fuori dalla borsa una bottiglia di grappa “l’alcol non potrà far altro che bene!” enfatizzò con un gran sorriso la ragazza.
“Ma che…?.. Non ne ho bisogno! Sono anche astemio!”
“Sicuro? Non è poi così forte!” continuò a dire la Thompson agitando la bottiglia.
“Lo sono… lo sono!...”
“Mpf… noioso” butto giù tutta la bottiglia in pochi sorsi.
“Vedi?” singhiozzò “Nooon fa niente di maaale!” esclamò un po’ brilla.
“Si, certo…ma sei sicura che puoi portarti alcolici a lavoro?”
“Shhhh…! Non fare lo spione!...” disse quasi ridendo la bionda.
“Ma guarda che impiegata diligente….” pensò il ragazzo basito.
“Non parliamo di me però!” rimise la bottiglia in borsa “parliamo di te! Perché fai l’emarginato bello e tenebroso per il corridoio? Vuoi rimorchiare qualcuno? Per caso quella assunta una settimana fa che lavora come assistente per Kim? Quella con degli strani codini e i capelli neri….Come si chiama?!….Ehm…Ecco! Tsugumi Harudori!”
“Ma che dici! E’ per un motivo totalmente diverso!... E poi non sto facendo mica il bello e tenebroso!” esplicitò Kid rosso in viso per il discorso che aveva preso una piega molto lontana da suo problema originale.
“Se lo dici tu!...” rise “Ma allora per cosa sei così fra le nuvole?” chiese curiosa e preoccupata la bionda.
“Bhè....ho un brutto presentimento…”
“Eh? Del tipo?”
“Non ne ho la più pallida idea… so solo che riguarda qualcosa di importante….”
“Se è così importante come dici tu è meglio che ne discuti con una persona più in grado di aiutarti… io non sono una persona molto affidabile per questo genere di cose, ecco…” si staccò dal muro con un passo e si incamminò verso la porta comunicante con l’azienda Evans “ora devo andare… la mia pausa è finita!” si girò verso di lui e sorrise un po’ forzata.
Si, devo assolutamente incontrare mio padre” si staccò anche lui dal muro “Ma perché Liz aveva un’espressione così triste?” pensò il ragazzo quasi in modo immediato quando sentì la porta chiudersi alle spalle della ragazza.
                                                                                      ***
“Non si trattano così i propri superiori!...” borbottò Soul ancora accasciato sul pavimento.
“E tu non trattarmi come la tua schiavetta.” ribatté Maka intenta a sistemare dei documenti catalogandoli al computer.
L’albino sorrise malizioso.
“Ma già lo sei, no?”
Ricevette il portapenne in testa.
“Vedo che non la vuoi smettere.”
Quel ragazzo quanto poteva essere odioso? Non gli bastava essere stato picchiato pochi minuti fa?
Non è che era un masochista?
Si alzò dalla sedia, si avviò verso l’inventario per rimettere apposto i documenti presi e arrivata all’inventario si abbassò un po’ per riposare i fascicoli.
“Che vista!” esclamò il ragazzo che fissava le infantili mutande a pois della ragazza che erano perfettamente visibili dalla posizione che lei aveva assunto.
Maka sia alzò di scatto e si sistemò la gonna in fretta e furia.
“P-Porco!” urlò in preda all’imbarazzo la giovane.
“Non è mica colpa mia se vai in giro con gonne cortissime” proferì Soul con aria superiore mentre era comodamente sdraiato sul pavimento.
“Sei un porco lo stesso!” sbraitò la bionda con il viso totalmente imporporato.
“Non è che ti metti questi vestiti per attirare la mia attenzione?” chiese in modo insopportabile l’albino.
“Ma chi se ne frega di attirare la tua attenzione!” urlò.
“Bhe, tutte le ragazze si interessano ad un cool come me! Non mi sembra così sconvolgente che anche tu sia interessata ad attirare la mia di attenzione!”
Questa volta gli tirò il temperino elettrico in testa.
“Chi sarebbe interessato a te?!”
Dopo aver sbraitato questo si sedette stanca sulla sedia girevole davanti alla scrivania.
Soul, invece, era sempre a terra, però questa volta con un grosso bernoccolo sul capo.
In fondo reggeva bene gli attacchi di Maka.
“Ora è meglio che mi rimetta a lavoro…” usando la sedia si girò verso il computer  accanto a lei“Ma quante e-mail ti arrivano al giorno?! E soprattutto, perché non rispondi tu a questi tizi?!...” sbuffò stremata la ragazza diretta verso Soul.
“Troppi sforzi, già devo sopportare le tue sfuriate e pestaggi” rispose il ragazzo ancora letteralmente spiaccicato.
“E secondo te di chi è la colpa?!”
“Della tua gonna troppo corta, delle tue camicette attillate e  delle tue gambe quasi totalmente scoperte”
“Per caso vuoi che ti lanci qualcos’altro in testa?” gli domandò la giovane mentre già tra le mani aveva il cestino delle cartacce.
“Ferma! Basta. Time out! Il cestino no.”
“Allora stattene buono  e zitto nel tuo angoletto”
“Uff….e io che ero venuto per chiederti consiglio!~”
“Eh? Per cosa?”  
“Come potrei mai porre fiducia a chi mi voleva uccidere con un cestino della spazzatura!~”
“Vedi che potrei prenderlo quando vorrei. Quindi ora parla.”
“Ma non avevi detto che dovevo stare zitto nel mio angoletto?”
“Tanto non lo sei mai stato fino ad ora”
“Ok..ok…” si alzò “Voglio iniziare una nuova attività per l’azienda. Mi sembra anche abbastanza interessante” disse semplice e chiaro l’albino.
“Cioè cosa?” chiese Maka che era molto curiosa a riguardo.
“Vorrei che l’azienda produsse anche strumenti musicali.”
“Eh? Ma se questa è un’azienda che si dedica alla programmazione di software e alla creazione di apparecchi elettrici di nuova generazione!”
“Infatti, non attirerebbe la stampa che un’azienda di informatica ed elettronica si dedicasse anche al comparto della musica?”
“Mhmhm…” appoggiò i gomiti sulla scrivania.  Era una decisione importante… e se sbagliavano anche un singolo passo nel farla potevano perdere un grosso capitale. Non era qualcosa con cui si poteva  scherzare.
Dopo un po’,però ,arrivò ad una conclusione.
“Per cosa vuoi farlo veramente?” gli domandò la bionda dopo averci riflettuto.
“Che vuoi dire?”
“Tu non sei il tipo da far tutto questo per soldi.”
“Beccato!~” esclamò con un tono davvero stupido l’albino.
 “Che vuoi dire con beccato?!”
“Voglio dire che hai ragione, M-a-k-a-chan” disse con tono profondo di chi non scherzava, assolutamente diversa dalla sua espressione di prima.
“E a-allora che i-intenzioni hai?” domandò Maka stranamente rossa in viso.
“Bhè, come ho già detto prima, voglio produrre strumenti musicali… “ prese una sedia con le rotelle dalla postazione davanti alla ragazza e cominciò a girovagare per la stanza con essa “…e sorpassare i miei genitori.”
Come? Voleva sorpassare i suoi genitori?
“I miei genitori sono da sempre stati sia dei grandi produttori di strumenti musicali che dei grandi musicisti, soprattutto Wes, colui che ha ereditato l’industria si famiglia…. ed io ,almeno per una volta, voglio sentirmi in grado di competere con loro sullo stesso campo.”
Soul e Wes. Wes e Soul.
Ora capiva tutta questa sua competitività…
Soul in realtà non voleva superare i suoi genitori. Lui voleva essere migliore di suo fratello.
“Uff….” si alzò dalla sedia “E sia!” esclamò la giovane.
“Eh?” il ragazzo la guardò stranito.
“Lo faremo, no? Dobbiamo solo impegnarci” sorrise ottimista.
Soul sorrise a sua volta.
“Ok, dobbiamo creare il miglior strumento mai esistito.” disse il ragazzo pronto a tutto.
“Ma dobbiamo star attenti a non far divulgare la notizia al di fuori dell’azienda” specificò la ragazza in modo serioso.
“Perché?”  disse dubbioso il ragazzo che si era fatto prendere troppo dall’entusiasmo.
“Se i mass media lo scoprissero cercherebbero in tutti i modi di avere tra le mani i nostri progetti, non credi?”
“Perfetto, niente di più semplice” rise soddisfatto “Posso fidarmi di te?”le porse la mano.
La bionda fissò la mano del ragazzo per poi stringerla alla sua.
“Certo” rispose convinta.
“Però una stretta di mano non è efficiente come patto, non credi?”
Il sorriso che aveva assunto non portava niente di buono, questo lo aveva capito da quando aveva assegnato a tutti gli impiegati quelle sottospecie di missioni.
La ragazza rimase interdetta, non riusciva a capire a cosa puntasse.
L’albino la fissò per un po’ di tempo e poi la baciò. Non era un bacio intenso, era per lo più a fior di labbra, però la ragazza provò lo stesso una sorta di piacere. Ma soprattutto non sapeva cosa provasse in quel momento.
Forse sorpresa, forse rabbia, forse odio…. Sapeva soltanto che quel sentimento la portava in uno stato di totale demenza, non sapeva cosa fare.
Quando le loro bocche si separarono il viso di Maka era interamente rosso e sul volto di Soul si dipinse uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi.
“Ora chissà perché questo accordo mi piace!” sbottò per poi avvicinarsi al suo orecchio “e soprattutto adesso so che Maka Albarn non è poi così impassibile come vuol far credere” le sussurrò.
Eccolo, puntuale: il cestino delle cartacce in testa.
To be continued
Quale sarà mai il brutto presentimento che ha Kid?
La nuova attività che hanno pensato Maka e Soul avrà successo?
E specialmente… cosa succederà tra Maka e Soul dopo ciò che ha compiuto il ragazzo?


Angolo dell’autrice schizzata:
Scuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuusaaaaaaaaaate çwç
Per mancanza di tempo non ho potuto scrivere niente (e niente di meglio che questo) çwç
Mi dispiace çwç Spero che almeno questo capitolo vi sia piaciuto almeno un minimo, anche se la fine mi sempre molto forzata….
Yoki, vedi che mi fido di te çwç (anche se non dovrei), quindi è colpa tua se non piace perché sei tu che mi hai spronato a mettere questo finale per il capitolo çwç
E poi che pretendete da una che da tre ore e mezza che ascolta questo…. https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=vGfTLb6RFk0#at=579
Ah! E’ molto possibile che nel mese di Luglio e Agosto non ci sarò perché  in viaggio :I Mi dispiace çwç Però è solo un’eventualità!
Adesso mettiamo alcune cose in chiaro nella storia…. Innanzitutto quella non è la macchinetta rotta del primo capitolo, quindi è normale che faccia il caffè :3 (che frase assurda D: ) e questo non sarà l’unico bacio che si daranno Maka e Soul! Tranquilli! Questa non è una delle fan fiction dove si baciano solo all’ultimo :’)
Ora però si passa ai ringraziamenti :3
Ringrazio per le recensioni firephoenix (cara socia, mi aiuti sempre! Ti dovrebbero fare santa! çAç Ti voglio bene :3), Maka 98, maka__99, Yoki (la mia amante colpevole di ogni crimine immondo e con una finezza che supera ogni confine al limite dell’immaginazione DSWL <3) e soprattutto… _Kazuha_Takumi_ *^^* Che mi ha recensito tutti i capitoli della storia e alcune altre mie storielle! *^* E dettaglio da non trascurare è che anche lei sogna di trasformarsi in un unicorno handicappato che cavalca sul cielo charizard! *^* AHAH
Poi ringrazio a tutti i lettori silenziosi :3
E l’ultimo e importate ringraziamento va a scythemeister_MakaAlbarn per questo bellissimissimissimissimo disegno di Maka e Soul *^* Può essere mai che siano in parte identici a come me li ero immaginati? *^^^* AOIHJ9UEIWHFPIUGBSB
  
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