Fanfic su artisti musicali > The Vamps
Ricorda la storia  |       
Autore: _Wild_Heart    28/06/2013    2 recensioni
*Emily non si fidava di quel ragazzo e aveva temuto un'aggressione alla quale aveva risposto con l'unica tattica di difesa che era in grado di attuare.*
*Amanda provava una specie di odio generale per il genere maschile. Non poteva definirsi esattamente odio, solamente non era affatto a suo agio con i ragazzi e il fatto che quella sera si sarebbe dovuta ritrovare nella stessa casa di lui le faceva saltare i nervi.*
*La scia di studenti continuava a camminare oltre le sue spalle. Nella sua visuale apparve Heather, l’unica ragazza che lì dentro non passava mai inosservata.*
*Si fissarono negli occhi un po' più del dovuto. Appena furono di nuovo in sala James diede una pacca sulla schiena dell'amico. “Cosa ti prende?” sbraitò Con.*
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo uno.

L'ora di educazione fisica sarebbe stata la sua salvezza. Quando il coach Ker entrò in classe, Connor mise a punto il suo piano diabolico. La giornata era stata pienissima e il pensiero che mancassero solo due ore alla sua conclusione lo fece sorridere. Quando inarcò le labbra e scoprì i denti senza un apparente motivo, il suo compagno di banco alzò gli occhi al cielo con fare teatrale. Il coach Ker aveva la meravigliosa abitudine di non fare mai l'appello. Unico punto a suo favore visto che torturava ogni settimana i suoi studenti con uno sport differente. Il professore adorava rivivere le sue vecchie glorie di atleta facendo cimentare i poveri studenti negli sport che aveva amato da giovane. A vederlo ora non aveva affatto l'aria di un grande atleta. Aveva da poco superato la cinquantina e i suoi addominali scolpiti avevano lasciato il posto ad una prominente pancetta che lo faceva apparire quasi tenero. Passava tutte le ore di lezione a leggere il giornale, ma aveva la strana capacità di sentire quando i suoi alunni smettevano di muoversi. Allora loro sbuffavano, mandavano qualche imprecazione a bassa voce e si sottoponevano di nuovo alla tortura. Connor avrebbe dato tutti i suoi risparmi e perfino la sua montagna di capelli che tutti adoravano al costo di poter evitare quelle due fatidiche ore settimanali.
Ma oggi avrebbe compiuto l'impresa del secolo. Aveva avuto solo una settimana per scrivere un tema che ovviamente non aveva svolto. L'ora successiva quel tema avrebbe dovuto assolutamente trovarsi sulla cattedra della fastidiosa e munita-di-odioso-profumo professoressa di lettere. Aveva deciso di nascondersi durante la lezione del coach Ker e buttare giù qualche paragrafo decente. Il posto migliore era lo spogliatoio delle ragazze. Era comunicante con la palestra mentre quello dei ragazzi si trovava in un edificio a parte. I poveri ragazzi erano infatti costretti ad attraversare il cortile per arrivare a lezione. L'uniforme della scuola che utilizzavano per ginnastica era la stessa sia in inverno sia in estate e consisteva in pantaloncini e t-shirt. Perciò spesso erano costretti ad affrontare la traversata del cortile con pessime condizioni atmosferiche indossando vestiti estivi. Qualche volta quando pioveva si riparavano con un mucchio di vecchi annuari che erano sempre stati accatastati in un angolo dello spogliatoio e che i gentili ragazzi ormai diplomati avevano loro lasciato in eredità appositamente per quello scopo. Così non sarebbe stata una buona idea rifugiarsi nello spogliatoio dei ragazzi, era troppo scontato.
Perciò decise di utilizzare quello delle ragazze. Nessuno lo avrebbe mai cercato lì, tanto meno il coach.
La rauca voce da fumatore accanito del coach lo distolse dai suoi piani.
“Allora ragazzi oggi vi cimenterete nella meravigliosa arte della pallavolo”.
“Ma professore- interruppe Sean, un ragazzo tutto muscoli e niente cervello- oggi aveva promesso di farci giocare a football”.
“Caro Sean alzati per favore. Avvicinati alla finestra e guarda fuori” disse il coach irritato.
Sean si avvicinò alla finestra. Non riuscì a vedere niente a causa dello strato di condensa che si era formato e che appannava tutto il vetro. Così utilizzò la sua felpa per ripulire uno spazietto sulla finestra e vide che il campo da football era stato coperto da una distesa di acqua.
“Ok coach. Afferrato. Il campo sarebbe utile soltanto per esercitarci nello stile libero in questo stato”.
“E bravo il mio Sean che ogni tanto usa la testa nel modo giusto”.
“Grazie coach Ker.”
Sean non notò neanche la nota ironica nella voce del professore. Detto ciò si avviarono alla volta della palestra. Connor raccolse dal suo zaino il suo blocco e una penna e li infilò al sicuro sotto la sua felpa. Il suo compagno di banco gli chiese spiegazioni e Connor dovette rivelare il suo piano. Sembrava dovesse portare a termine una missione della CIA piuttosto che scrivere uno stupido tema. I ragazzi si riversarono in corridoio e una volta all'aperto si scatenarono come una mandria di bufali inferociti. Un qualsiasi spettatore si sarebbe trovato davanti lo spettacolo di venti ragazzi che correvano sotto la pioggia in cerca di un qualsiasi riparo. I ragazzi al pari delle ragazze cercavano disperatamente di proteggere le loro acconciature. Connor si limitò a tirare su il cappuccio della felpa e a sorridere davanti a quella scena. Entrò con gli altri ragazzi che dovevano cambiarsi, si chiuse in un gabinetto senza farsi notare e aspettò. Entrò in palestra con l'ultimo gruppo, si assicurò che le ragazze fossero già tutte fuori e si chiuse nel loro spogliatoio. Giusto per precauzione si sedette a terra dietro la fila di armadietti in modo da accorgersi se qualcuno fosse entrato dalla porta.
Iniziò immediatamente a scrivere. Anche se non svolgeva i compiti questo non significava che non fosse dotato di un'intelligenza leggermente sopra la media. Era totalmente perso nei suoi pensieri quando sentì qualcuno aprire la porta. Allora si alzò di scatto e corse verso lo stanzino delle scope. Vi entrò correndo e una volta all'interno inciampò e cadde sopra qualcosa. O meglio qualcuno. Non era stato l'unico a saltare l'ora di ginnastica. Si ritrovò a terra con la gamba dolorante faccia a faccia con una ragazza. Lei appena aveva visto quel ragazzo lanciarglisi contro aveva gridato. E non un semplice grido. Qualcosa di simile al fischio di una locomotiva a vapore.
Emily non poteva credere ai suoi occhi. Aveva saltato le lezioni di educazione fisica da almeno un mese e non le era mai capitato niente. Quella giornata era iniziata con il piede sbagliato. Il suo ragazzo si era svegliato tardi e perciò aveva perso il bus. Così lei aveva dovuto aspettare in fermata tutta sola sotto la pioggia. In classe si era trovata sul banco un test a sorpresa di matematica. E come se non bastasse il coach voleva torturarla ancora. Perciò aveva deciso di continuare con la tradizione e passare quella penultima ora chiusa nello stanzino a leggere. Nessuno si accorgeva mai della sua assenza e quei pochi che la notavano erano troppo occupati a sudare per poter pensare a denunciarla. Quando vide la porta spalancarsi temette il peggio.
Cosa avrebbero detto gli altri? Una delle più valenti studentesse trovata a marinare le lezioni. Avrebbe macchiato la sua immacolata fedina penale. Poi quel ragazzo era inciampato sulle sue gambe e Emily nel giro di un secondo si trovò schiacciata dal suo peso. Allora aveva gridato con tutto il fiato che aveva in gola. Un po' per la sorpresa, un po' per lo spavento. Diciamo che l'atmosfera del libro che stava leggendo non era proprio tranquilla, infatti la protagonista stava vagando per un bosco e Emily era così persa nella storia che il suo cuore sobbalzò nel suo petto alla vista dello sconosciuto. Ma in realtà, notò subito dopo, quello non era affatto uno sconosciuto. Era Ball. Il suo compagno di classe. Non le era mai andato a genio perché era quel tipo di ragazzo che riusciva a cavarsela a scuola senza alzare un dito. Ora aveva un motivo in più per odiarlo.
Connor era a dir poco sorpreso. Cosa diavolo ci faceva quella ragazza nello stanzino? Impiegò meno di un secondo a riconoscerla. Doveva cadere proprio sopra la so-tutto-io della classe?! Cercò invano di farla tacere e lei come risposta iniziò a colpirlo con i suoi minuscoli pugni sulla testa. Sembrava uno scoiattolo inferocito. Connor non riusciva a capire come facesse Emily a gridare così tanto senza rimanere senza fiato. Emily non si fidava di quel ragazzo e aveva temuto un'aggressione alla quale aveva risposto con l'unica tattica di difesa che era in grado di attuare.
Poi la porta si aprì di nuovo e si ritrovarono davanti alla possente figura del coach Ker.
“Cosa diamine sta succedendo qui? Ball, Scott separatevi immediatamente!”
Emily si ricompose in un istante e Connor scattò in piedi.
“Coach non è quello che pensa!”gridarono all'unisono.
“Veramente? Qui io vedo due studenti che invece di partecipare alla lezione stanno chiusi in uno stanzino in atteggiamento intimo. Cosa dovrei pensare?”
“Coach non eravamo affatto in atteggiamento intimo. Anzi ci odiamo. Lui mi è caduto addosso!”
“Sei tu che mi hai fatto inciampare e che mi ha picchiato!”
“Cosa ci facevi tu nel mio nascondiglio?”
“Non credevo fosse tuo! A me sembra un comune stanzino!”
“Io vengo qui da un mese. Direi che ho qualche diritto di stare qui!”
“Io cercavo solo un posto per finire il mio tema!”
“Bene bene. Direi che potrete conoscervi meglio e risolvere le vostre divergenze oggi pomeriggio in punizione miei cari.”


Note dell'autore*:
l'idea per questa storia è nata in un calmo ma ventoso pomeriggio estivo, mentre noi guardavamo per l'ennesima volta i 49 video dei The Vamps. Dico noi perché siamo in due e ci stiamo spalleggiando nel difficile compito di rendere questa storia piacevole a voi lettori. speriamo che vi piaccia.
Un saluto e un bacio. xx

*N.B. successivamente il titolo verrà sostituito con "autrici".
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Vamps / Vai alla pagina dell'autore: _Wild_Heart