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Autore: Nisvlaia86    29/06/2013    2 recensioni
questo è un romanzo che ho finito di recente, ci ho messo circa un anno per scriverlo e a breve spero di pubblicarlo.Parla del mondo dei cavalli e dell'equitazione ma in particolare parla di una ragazza di 17 anni che dovrà affrontare molte scelte,e soprattutto,dovrà crescere psicologicamente per poter capire quale sia davvero la sua strada. Buona lettura ^_^
Questa storia e' interrotta.Non ho perso l'ispirazione ne la motivazione,anzi, il romanzo e' terminato da due anni e ora sta partecipando a un corso avanzato di scrittura creativa.Lo devo praticamente riscrivere per poi,forse,un giorno poterlo vendere. Ringrazio i lettori che hanno deciso di cavalcare insieme a Diana,e spero che,quando e come verra' pubblicato,lo acquisterete per vedere come va a finire la sua avventura :)
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non appena entriamo nel parcheggio per i van vedo tutti i cavalieri che si voltano verso il nostro piccolo camion. È sempre stato così: tutti quelli che mi vedevano arrivare si voltavano chiedendosi di chi fosse quel piccolo furgone da massimo due posti, dall’aspetto molto misero su cui a mala pena si leggeva il nome della scuderia. Molti scrollavano la testa chiedendosi quale contadino aveva voglia di sentirsi un grande in mezzo a loro. E tornavano alle loro faccende pensando che ormai l’equitazione fosse caduta troppo in basso. Quando poi vedevano scendere Vianus, un enorme grigione dal mantello candido con uno spiccato arpeggio del posteriore molti scoppiavano a ridere dicendo al compagno: -Ma guarda a te, e quello sarebbe un cavallo da concorso?- e poi guardavano me e Sam, che scendevamo senza stalliere, senza supporti, che sellavamo il cavallo in due e tenevamo tutto sul van e allora andavano via dicendo: - Non c’è più religione – scommettendo su chi avrebbe vinto e su come i loro cavalli avrebbero soprasseduto su tutti. Io non dicevo mai nulla. Salutavo tutti con compostezza e tranquillità,sorridendo alle mani tese, lanciando occhiatacce a chi faceva battute. Ma quando poi io e Vianus, o chi per esso, mettevamo piede in campo, e ostacolo dopo ostacolo ci mangiavamo il percorso, allora gli sguardi di scherno non c’erano più. C’erano solo bocche spalancate e sguardi increduli. Quando poi scendevo da cavallo,e il più delle volte finivo in premiazione, allora erano tutti la a complimentarsi e stringere la mano,fare proposte per Vianus o per me e nel giro di due settimane avevo i loro cavalli da sistemare. Ormai non faccio più caso a chi si prende gioco di me e di come mi presento. Anche se ormai son sempre meno quelli che non mi conoscono. Anzi,ormai son praticamente amica di coloro che incontro ai concorsi, visto che andando avanti,le facce sono sempre quelle. Non appena scendo dal van Carolyn mi viene incontro. - IHHHHHHHHHH DIANAAAAAAAAAAAAAA- grida mettendo a dura prova i miei timpani. - Carolyn!!- le sorrido io raggiante. La mia amica mi salta in braccio. Carolyn è praticamente la mia migliore amica. Ha 4 anni più di me ma a volte sembra abbia la mia età. Anche lei è in lizza per la Squadra Olimpica,anche se ha meno possibilità di entrarci. Siamo amiche da 2 anni e mezzo,quando ho cominciato a entrare nel giro internazionale. Lei è di Phoenix, Arizona, ma per via degli allenamenti duri e della vita di scuderia abbiamo molto poco tempo per vederci. Però siamo molto legate, ci sentiamo spesso per telefono e in internet. - Oh mamma mia sono così eccitata- esclama con la sua voce acuta:- ti rendi conto che possiamo entrare nella squadra? Accidenti .. ma non sei un po’… agitata?- mi chiede guardandomi estatica. Sprizza energia da tutti i pori. Non ho mai visto una persona così piena di energia ed entusiasmo quanto Carolyn. Mi è capitato di vederla partecipare anche con tre cavalli a tre gare diverse ed essere sempre in forma perfetta. Non capisco proprio dove riesca a trovare tutta questa forza. - Agitata no, tesa si- esclamo io senza celare il mio nervosismo. - Ma smettila- afferma lei:- devi fare un percorso netto, uno e basta. E ti posso assicurare che non sarà niente di diverso dagli altri percorsi … ne più ne meno- - Beh ne son felice. Hanno già aperto il campo per la ricognizione?- lei scuote energicamente la testa. - No no, sta finendo ancora la categoria precedente. Perché non ci prendiamo un caffè?- e lancia un’occhiata a Sam che non ha aperto bocca se non per un veloce saluto a Carolyn. Sam ha un debole per Carolyn,anche lui è affascinato dalla sua esuberanza anche se non sa ancora come dirlo a lei. Carolyn ovviamente sa della sua cotta,anche perché gliel’ho confessato io una sera dopo un concorso, ,ma lei è troppo presa dalla sua vita da amazzone per pensare ai ragazzi. Come me. Anche se .. - Ehi Dixy- Carolyn mi chiama sempre così:- indovina chi c’è a questa gara?- la guardo sorpresa mentre ci avviamo al bar del maneggio. So benissimo di chi sta parlando e intravedo Sam che ridacchia sotto i baffi. - Co .. come … mi stai dicendo che .. – Carolyn sorride e annuisce. - Sì sì … Dean Lancaster in persona è presente a queste qualificazioni e farà anche lui la gara, anche se è inutile:sappiamo tutti che sarà il primo ad andare alle Olimpiadi. Però a quanto pare deve fare anche lui qualche gara per far vedere che è come gli altri. Ma ti rendi conto? Il tuo idolo di sempre gareggerà fianco a fianco con te, si batterà per la vittoria proprio come te- mi sfodera il suo più grande sorriso idiota che possiede. Io mi sento le gambe molli. Dean Lancaster? Lo seguo da sempre, da quando ha vinto i Mondiali 6 anni fa, a soli 21 anni. E da allora ho sempre nutrito una grandissima ammirazione per lui. Ogni volta che c’è una gara internazionale spero sempre di incontrarlo per avere un suo autografo e accarezzare qualcuno dei suoi fantastici cavalli. Purtroppo lui gira tutto il Mondo, ed è difficile che ci incrociamo, anche perché io sono nel giro degli internazionale da 3 anni,e lui è sempre più avanti di me. Carolyn dice che ne sono innamorata persa,ma io per Dean provo solo una grandissima ammirazione. Vorrei diventare come lui,un giorno, e portare gli Stati Uniti ai massimi livelli. Ma soprattutto vorrei poter montare con la sua stessa serenità e tranquillità. Vederlo montare e una gioia per gli occhi. Sembra che stia giocando e qualsiasi ostacolo salti sembra che stia facendo fare dei cavalletti al suo cavallo. Ha una naturalezza che sembra sia nato in sella. E poi non posso certo nascondere che sia davvero un bellissimo ragazzo. D’un tratto mi ricordo di quella volta che l’ho incrociato,durante un allenamento di corsa. Era proprio lui,ne sono sicura. E invece che rincorrerlo fui così stupida da rimanermene impalata per poi riprendere il mio allenamento. - Ehiiiii Dixy ci sei?- Carolyn mi distoglie dai miei pensieri e mi guarda col suo sorriso un po’ da idiota:- basta nominare il nome di Dean che mi vai in estasi?- sorride e mi da una gomitata. - Dai Carolyn,lascia stare- sorride Sam:- si deve concentrare per la gara, non deve distrarsi- il bar è edificato proprio sopra il campo di gara. La categoria precedente la mia si sta concludendo,vedo cavalli enormi affrontare gli ostacoli e penso che Sam abbia ragione: ora mi devo concentrare,tutto il resto viene dopo. Magari parlerò ancora di Dean con Carolyn stanotte,dopo la gara, prima di andare a dormire, tra una patatina e una coca, che se mi vedesse mio fratello mi ucciderebbe, e soprattutto a spettegolare come facciamo sempre quando ci vediamo. Quelli sono i rari momenti in cui mi sento una ragazzina di 17 anni. E quando poi Carolyn va a dormire e io mi corico, resto li un po’ a pensare a come sarebbe la mia vita se la passassi come una normale diciassettenne. Carolyn mi parla spesso delle sue amiche che vede qualche volta,amiche di scuola, ma non di equitazione che però le son rimaste vicine. Mi dice che si divertivano a uscire per fare shopping,quando avevano la mia età, a correre dietro i ragazzi,scoparsene uno dietro l’altro e andare a vedere le sue gare per conoscere o solo guardare dei bei ragazzi a cavallo. A volte mi trovo a pensare che forse anche io potrei avere una vita così,come tante altre mie coetanee, e diventare una campionessa più avanti,invece che lavorare. Tral’altro non ho mai avuto un ragazzo. Non ho mai provato cosa volesse dire dare un bacio o sentirsi accudita da qualcuno che non fosse Sam. Ho avuto delle amiche, con qualcuna mi sento ancora e qualche volta le invito a prendere un the a casa mia, ma con la vita di maneggio e le gare mi sono allontanata da tutti, e di sicuro non sono mai uscita a fare shopping se non per comprare qualcosa per i cavalli. I ragazzi mi vengono e mi venivano dietro a causa del mio bell’aspetto e del mio fisico sportivo, ma tutti quelli che si sono avvicinati a me non suscitavano in me nessun interesse. Potrei vivere una vita normale,vivere la mia vita come tutte le ragazze, ma poi,quando mi alzo la mattina e vedo i miei cavalli che mi salutano e quando poi sollevo una coppa, allora mi dico che quella vita non fa per me. Che senso ha uscire a comprare cose che dopo poco devi ricomprare? A che serve ubriacarsi di continuo e finire a letto con persone diverse se poi non ti fai un nome e non realizzi nulla? No … la mia vita è questa. E io ne vado fiera. Non la cambierei con nessun’altra vita al mondo. - Andiamo Diana- mi esorta Sam strappandomi dalla chiacchierata esagitata di Carolyn:- hanno aperto il campo:andiamo a fare la ricognizione-
  
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