Eccomi di nuovo qui. Lo so è con un ritardo
schifoso che posto questo settimo capitolo, ma chi segue PD saprà che ho avuto
(e ho attualmente) un piccolo problemino: il mio pc si è
fuso.
A ciò si sono aggiunte diverse motivazioni che
troverete molto meglio spiegate sul mio
profilo, ragion per cui vi rimando a quello.
Attenzione, è importante che chi segue questa o
altre mie ff vada a leggerlo.
Passando ad altro, ringrazio di cuore coloro che
hanno recensito, ma visto il sopraccitato problema, sto usando un computer che
non è il mio, e vorrei disturbare il meno possibile, ergo non potrò rispondere
ai vostri bellissimi commenti ^_^ buona lettura ^^
Capitolo
settimo: La decisione
“Dunque questa è la vostra idea? Ottimo, credo che
la signorina Granger e il signor Malfoy potranno occuparsi del prossimo. Certo,
il numero è un po’ basso rispetto a ciò che pensavo, ma l’idea lo richiede
così…”
Allora, riepiloghiamo un secondo; ultimamente sono
successe tante cose che non ho avuto tempo per pensare.
L’altro ieri, dopo la discussione sui balli con
Draco, ne ho parlato a Potter, che ha avuto un’idea geniale: 4 balli, ognuno dedicato ad una Casa di
Hogwarts.
Ieri abbiamo discusso per un’ora di questo e
abbiamo concluso che il primo dovrebbe svolgersi tra un paio di settimane,
giusto perché gli studenti abbiano il tempo di prepararsi, il secondo qualche
giorno prima delle vacanze di Natale, e gli altri due vedremo di distribuirli
nel tempo dal ritorno a scuola in poi.
Ed ora siamo (e con noi, anche se mi suona strano,
intendo io e Potter) nell’ufficio della McGranitt, la quale a quanto pare ci
ha appena dato carta bianca.
“Potete andare ora, buon
pomeriggio.”
Molto simpatica, la megera. Ci congeda sempre con
una delicatezza innata, appena presa una decisione.
Potter mi invita a passere per prima poi chiude la
porta dietro di sé.
Questa insopportabilmente insopprimibile
gentilezza Grifondoro.
“Allora, che ne pensi della mia idea decente? Ti sembra che
No,
Ginevra. Non puoi dargliela vinta, alzati e combatti, per
Salazar!
Riesci a zittire Draco Malfoy, e lasci che Potter
ti faccia tacere?
“Non mi è sembrata particolarmente entusiasta.”
Ribatto piccata.
Scoppia a ridere, il
vigliacco!
Mamma
mia quanto è bello quando ride però... Draco non ride mai...
Ginevra, riprenditi!
“Hai mai visto
Merda.
Taccio, almeno avrò una sconfitta
dignitosa.
Potter scuote un paio di volte la testa, ancora
sorridente, mentre arriviamo davanti alle scale.
“Che lezioni hai, ora?”
“Non ti
interessa.” Rispondo gelida.
Corruga la fronte e sgrana appena gli occhi,
sorpreso.
Che c’è, ora? Non ho il diritto di rispondergli
come mi pare? Perché diavolo mi guarda così?!
“Weasley, io non ti capisco. Insomma, ho appena
tolto d’impaccio anche te, con la mia idea, dovresti essermi come minimo un poco
riconoscente…!”
Inarco un sopracciglio,
scettica.
“Io non
devo la mia riconoscenza a nessuno.”
“Nemmeno ai tuoi genitori? Ti hanno messa al
mondo…!” ribatte infervorato.
“Bella roba! - esclamo io - perché, tu ringrazi i
tuoi genitori per averti fatto??”
Potter abbassa le braccia che prima muoveva
gesticolando, quasi in segno di resa. Cerco i suoi occhi, e li vedo tristi,
delusi.
Ops.
Lui non
ce li ha, i genitori.
Grande, Ginevra, questa sì che è stata una mossa
geniale.
Borbotta un ‘ci vediamo’ e se ne va per la sua
strada, che temo non sia la mia. A meno che non io non voglia seguire una
lezione sotto al terzo piano quando la mia è al quinto.
_-_-_
“Giuro, un frisbee zannuto completamente
nuovo!”
Distolgo l’attenzione dal discorso che i due
piccoletti del secondo anno seduti di fronte a me in Sala Grande, e il mio sguardo si posa su una coppia di
Grifondoro che finirò per conoscere troppo bene.
Lui sta parlando infervorato, come se stesse
pronunciando un’orazione in pubblico, cosa che effettivamente è, perché tra i
più vicini a loro non c’è uno studente che non stia seguendo il loro…
battibecco? Sì, è questo che sembra.
Scommetto 20 Galeoni che stanno parlando di
qualcosa che riguarda i balli.
La voce di Blaise mi riporta alla realtà del mio
tavolo Serpeverde.
“Ehi… tutto bene?”
Mi scruta con i suoi begli occhi blu. Credo che se
non fosse il mio migliore amico, nonché quello di Draco, e non fosse così
terribilmente confortante avere un amico come lui su cui contare, mi innamorerei
di lui.
Indubbiamente, è carino. Comunque so che non gli
piaccio, ho sentito una conversazione fra lui e mio fratello Ronald al
riguardo.
“Insomma…”
“Problemi con Dray? - comincia - Non devi
preoccuparti, sai bene come è fat…”
“Non è lui il problema.” Lo
interrompo.
“E
allora chi è?” chiede con
semplicità. Poi mi guarda bene, scocca un’occhiata al tavolo Grifondoro e parla
di nuovo.
“Ho
capito, - dice - Potter.”
Annuisco, chiedendomi come diavolo faccia a capire
tutto ciò che penso.
“E qual è il problema, con
lui?”
“Temo di avere un po’ esagerato… - gli spiego - ho
parlato senza pensare, dei suoi genitori…”
Blaise fa una smorfia tendendo il collo e mostrando
i denti.
“Quella è
una storia brutta, Ginevra. Hai proprio voluto colpirlo
male.”
“Per
una volta invece non ci ho proprio pensato.” Dico
sincera.
“A te come va invece?” cerco di cambiare
discorso.
“Benissimo, domani vado a Hogsmeade con
Daphne!”
“Daphne… Daphne Greengrass?”
“Esattamente.” Conferma sorridente annuendo più
volte.
Non conosco bene Daphne Greengrass, mi sembra molto
più riservata di Pansy, comunque è innegabile che sia una bella ragazza. Bionda,
occhi azzurri, non in sovrappeso ma neppure anoressica… insomma molto carina,
sono contenta per Blaise.
Poi realizzo ciò che ha
detto.
“Per Merlino! Domani c’è
Hogsmeade!”
“Te l’eri dimenticata? Questo progetto ti fa male, Ginevra.
Comunque sta arrivando.”
Cosa, come, dove, perché?
“Chi, scusa?”
Blaise indica con un cenno del capo il corridoio
tra le tavolate, per poi tornare a mangiare.
Un ragazzo con la divisa di Grifondoro lo sta
percorrendo.
Oh
merda, è Potter.
E sta venendo qui.
Perfetto, ma che ho fatto di
male?
Lancio un’occhiata alla tavolata Grifondoro, dove
“Via di qui, Sfregiato, che fai tra le serpi?!” lo
apostrofa Draco, provocando le risatine ostentate di Pansy e
Millicent.
“Non sono venuto qui per parlare con te, Malfoy.”
Lo snobba Potter, e viene proprio dietro di me, che sono costretta a voltarmi
lentamente.
Possibile che io, Ginevra Weasley, mi stia
imbarazzando?
Eppure mi sento le guance in
fiamme.
“Tra una cosa e l’altra alla fine non ci siamo
messi d’accordo per l’orario in cui incontrarci.”
“Domani c’è Hogsmeade.” Dico a macchinetta cercando
di collegare il cervello.
“Lo so benissimo. Però abbiamo pochissimo
tempo.”
Uffa, perché ora è così distaccato? Io non gli ho
fatto niente! Insomma, non è mica colpa mia se lui è orfano. Ok, questa potevo
evitarmela anche nella mia testa, concentriamoci su quello che dobbiamo
fare.
Tiro fuori il mio foglio degli
orari.
“Dopodomani alle 15?” chiedo.
“Non posso, ho tutta la giornata
occupata.”
“Dunque nulla. E martedì alle
15?”
“Ho Storia della Magia fino alle 15 e 30 e alle 16
Trasfigurazione.”
Lo vedo chinarsi su di me fino a raggiungere il mio
orecchio, in modo che solo io possa sentire.
“Se ti
interessa.” Sussurra.
Eh, no! Questo è sleale. E cos’era quel brivido che
ho sentito lungo la schiena?
Mi fissa insistentemente negli occhi, e tra di noi
cala il silenzio.
Ed è successo di nuovo. Mi sento nuda, di
nuovo.
“Ginevra…? - mi chiama Blaise - Io ho finito, ti
aspetto in sala comune!”
Mi giro lievemente in ritardo verso di lui, e
annuisco sperando di non sembrare troppo sperduta.
“Sì… sì, ti raggiungo
subito.”
Quando mi rivolto verso Potter quell’incanto si è
infranto, e riesco a sopportare meglio il suo sguardo.
“Allora dovremo per forza fare mercoledì.”
Concludo.
Annuisce.
“Poi ci accorderemo.”
Si allontana fino a tornare al tavolo Grifondoro,
dove non rivolge una parola a nessuno e continua a fissarmi, mentre
Che
diavolo hai in testa, Potter?
__
Spazio dell’autrice ^__^__ :
Eccomi di nuovo qui, vi ho evitato il finale a
suspance, stavolta ^^
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, siete
meravigliosi, davvero, e mi scuso per non riuscire a
rispondervi.
Di una cosa, però, mi sono stupita. Mi sono
arrivate moltissime mail che mi chiedevano di questa ff, da persone che non ho
mai visto tra le recensioni. Vi
chiederei, per favore, di lasciare un segno del vostro passaggio anche ora, non
solo quando vi serviamo per qualcosa, altrimenti gli autori si sentono strumenti, e non è
bello.
Vi ricordo di passare dal mio profilo, mi
raccomando, è importante.
Hermy