Capitolo 2.
Jasmine.
 

«Muoviti porca miseriaccia!»
«Jasmine oddio! Ti aspettiamo da tantissimo, ti muovi!»
«A voi scopare vi fa male alla testa!» sbraitò la ragazza uscendo dalla camera
«Finalmente hai finito, che stavi facendo in quella dannata camera?»
«Mi stavo vestendo, non andiamo certo ad una spiaggia di nudisti»
«Però anche quella non sarebbe male» ci pensò su la ragazza bionda
«Isabel! Fino a questo punto no! » la rimproverarono le altre due e poi scoppiarono a ridere
«Allora Jasmine hai finito tutti i tuoi cavoli? Possiamo andare in spiaggia adesso?»
«Si, basta che non è distante da qui, sono già stanca» fece notare Olive.
La spiaggia era affollatissima…e di ragazzi.
Le ragazze che c’erano facevano concorrenza alle nuove arrivate.
E a loro questo non stava bene, ma dovevano tastare per bene il terreno prima di buttarsi a capofitto su qualcosa, si su un bel giovanotto.
Si guardarono intorno meravigliate e poi si fissarono e sorrisero tra di loro.
Iniziarono a camminare a testa alta e in maniera un po’ provocante, ma pur sempre indifferenti.
Parlavano tranquille tra di loro, scuotevano i capelli e ridevano.
Alcuni che erano sulla strada si voltarono a guardarle.
Trovarono un posto libero e ci poggiarono tutte le loro cose, stendendosi prima un po’ al sole.
Qualche lampada ,l’avevano fatta, questo era vero, ma per fortuna lì da loro potevano andare quasi sempre a mare, era sempre caldo.
Olive si sollevò gli occhiali e chiamò le altre
«Ragazze, che facciamo adesso entriamo in acqua?»
«Se mi bagnate vi strozzo. Devo prima prendere i miei tempi» le fissò Jasmine.
Le altre annuirono e risero notando l’amica già scocciata, poi si alzarono ed arrivarono a mettere i piedi dove l’acqua era bassissima e iniziarono a parlare tra di loro
«Voi due, dovete raccontarmi come è andata ieri sera»
«Oh, direi benissimo, avevi ragione John è proprio un portento, ti giuro, non potevo più sopportarlo, sono ancora a pezzi»  Olive rise «che ti ridi»
«Voi non crederete alle mie parole, ma io non sono da meno. Il ragazzo , non scherza. È diventato altro, palestrato, è proprio bello»
«L’opossum? Sei sicura?» chiese
«Si Jass, sicura al centro percento. Era proprio carino. L’unica cosa che rimpiango è che ieri c’erano dei ragazzi a casa sua e ti giuro che…»
«A proposito di ragazzi, ieri mi sono messa a vedere Love actually , improvvisamente suona il campanello e vedo sto tipo qui,  avevo i fari della sua auto negli occhi, ma vabbè. E allora mi fa, sai il mio amico non apre…ma ero talmente scocciata che l’ho mandato a quel paese»
«Un ragazzo dici»
«E aveva anche la testa un po’ deformata» scoppiò a ridere« non lo so, sembrava un stella»
«Okei, tralasciando questi particolari, vogliamo entrare in acqua? »
«Vi prego altri cin…» non finì di parlare, perché dei ragazzi le passarono accanto correndo e alzando tanta acqua.
Inarcò la schiena e trattenne un urlo, l’acqua per i suoi gusti era troppo fredda.
Fissò i ragazzi che avevano notato il danno e che si stavano avvicinando per chiedere scusa.
Alzò la mano e fece no con il dito e loro indietreggiarono
«Erano carini si, ma sono pur sempre dei coglioni»
«Ehm, scusami, ma io sono un suo amico» si voltò e notò una testa bionda, deglutì
«Sempre coglioni rimangono»
«Sono d’accordo con te, che fai ti vieni a fare una nuotata con me…» ci pensò su
«Okei, ma sappi che» la bloccò
«Ahahah non penso a quello, non sono molto sfacciato io».
Forse lei aveva sperato nel contrario, ma dai era un ragazzo dall’aria dolce, forse era anche simpatico e chissà un amico in più non avrebbe fatto male.
Iniziarono a nuotare
«Ti do piena ragione, i miei amici sono dei coglioni, ma scusali»
«Non fa niente, non preoccuparti. Come ti chiami?»
«Niall, tu? » le sorrise
«Jasmine, che nome strano, mai sentito»
«Non sono di qui, io e i miei amici ci siamo trasferiti qualche tempo fa, dopo aver raggiunto tutti la maggiore età»
«Uh, e prima dove abitavate?»
«Bè io sono irlandese, ma mi sono incontrato con i ragazzi a Londra, e non ci siamo più lasciati»
«Sembra tanto una di quelle favole e vissero per sempre felici e contenti» lo scimmiottò
«Il tuo nome non scherza, sembra proprio quello delle principesse»
«Ahahah il nome, ma fidati. Potrebbero chiamarmi anche la principessa sui piselli»
«Addirittura? In quel senso che ho capito io? » annuì e uscirono dall’acqua.
Il ragazzo si allontanò e prese il suo asciugamano e si stese accanto a Jasmine «voglio sapere tutto»
«Non sari un po’ ficchetto? Cioè chi ti caga» disse lei spintonandolo
«Non so, è modo di parlare agli amici? Okei, no hai ragione, bè ma tanto tutti qui ti conoscono così che ti costa farti conoscere da un’altra persona?»
«Solo perché hai ragione. Allora devi sapere che io e le mie amiche siamo ragazze normalissime, per carità, ma ecco ci piace andare da un ragazzo all’altro, ecco qui»
«Quindi anche le tue amiche? »
«Bè si, anche se loro, prima o poi lo troveranno il ragazzo della loro vita, io invece, bè a me piace la vita che faccio adesso,  non soffro, questo è l’importante»
«Quindi, è per non soffrire che fai questa vita da…»
«Da troia? Si, esatto, hai usato il termine esatto. Ma sai… non è che non voglio soffrire. Ho solo un opinione diversa dalla vostra. Ho amato una sola volta nella mia vita. Ed è stata una cosa orribile. Specialmente quando il tuo ragazzo ti tradisce con una ragazza che non avresti mai immaginato, con una ragazza, come sono adesso, lei è stata destinata a trovare il suo amore, scavando tra i ragazzi e rubandolo alle altre. Ecco perché non vado mai con quelli fidanzati»
«Che stronzo, cioè veramente?»
«Si, il bello è che non ho paura di innamorarmi, perché so che non lo troverò mai il ragazzo, lui è stato solo un caso particolare, chi vorrebbe stare con una ragazza che va al letto con uno diverso ogni giorno? Nessuno, la sfiga è capitata a me»
«Mh, bè direi di si…ma se adesso ti trovi bene così, forse è meglio. Non hai buone impressioni sugli altri, ma stai bene con te stessa» le poggiò una mano sulla gamba
«Ei biondino che fai? Ci stai provando? » lui rise e arrossì di colpo
«Ma no, che dici, era solo per consolarti un po’. Non deve essere facile»
«Un po’ lo è, devi solo trovare il ragazzo adatto, che non ti sputtani, che non dica tutto, deve rimanere tra te e lui»
«Bè  c’è qualche rischio…» improvvisamente la prese per la spalla e la fece cadere «che ti è preso?»
«Ragazzi, smettetela di fare i coglioni» disse poi aiutando Jasmine che si voltò
Uno rise «ma vaffanculo stronzo»
«Una ragazza ha usato testuali parole con me ieri sera» si avvicinò un altro
«E un ragazzo ha usato questa maniera di rompere le palle con me ieri seria»
«Ma guarda un po’ te sta tizia, non lo so» disse un altro
«Scusa? Non basta che voi mi perseguitate in spiaggia? Io devo restare anche zitta?»
«Scherzavo eh!»
«Louis, scusala è che ha poco senso dell’umorismo a volte, con alcuni»
«Isabel? Anche te? Con loro?» da dietro l’amica vide spuntare una testa scura «Olive? Vi prego no. Oddio, non mi dire che vi siete messi d’accordo per uscire, io non ci vengo, andateci voi»
«Fai l’indovina o cosa?» chiese il ragazzo “spiritoso” di prima
«No, è solo che le conosco troppo bene, per non notare qualcosa in quegli occhi furbi»
«Dai ti prego, dai esci con noi Jasmine» la pregò Niall
«Non credo sia il caso, perché i tuoi amichetti, non mi sono….»
«Simpatici okei, cambierai idea su di noi, dai vieni, sembri simpatica»
«Ragazzi, io sono simpatica, è diverso» si sollevò e si presentò ai ragazzi.
Zayn, Harry, Louis e Liam.
Bene, l’aspettava una serata meravigliosa, lei che aveva organizzato già qualcosa, anche quella sera era andato tutto a quel paese.
E stava precipitando la situazione, lei con quei scassa pizza di quei ragazzi. Pessima, pessima cosa.
 

Ciao ragazzuolee,
questo è il nuovo capitolo. Compaiono i ragazzi,
e capiamo subito che tra Jasmine e Niall corre buon sangue,
mentre tra jasmine e iragazzi...insomma lol
Non so che altro dire su qiesto capitolo,
ma credo che la loro amicizia durerà
susu mi piacerebbe sapere cosa ne pensate
allla prossima G xx