CAP5

As he came into the window it was the sound of a crescendo,                                                                                     
he came into her apartment he left the bloodstains on the carpet


Mi guardai allo specchio per l’ennesima volta quella mattina,ma non c’era nulla che potessi fare,sembravo un mostro in ogni caso

I capelli mossi tinti di rosa confetto andavano per conto loro,le occhiaie,anche con 10 kili di correttore,erano marcate e ben visibili,per non parlare dei miei occhi,rossi gonfi e … sconvolti
Non avevo chiuso occhio tutta la notte. Ero stata troppo impegnata a torturarmi l’anima per quello che era successo con Zayn alla festa,e di certo non potevo essere tranquilla dal momento che avevo baciato un ragazzo sconosciuto semi pazzo con chi sa quale fedina penale. Insomma ero completamente uscita di senno

Mi aveva riempita di messaggi la notte e la mattina,ma non avevo mai risposto,era meglio tirarsi fuori da questa storia prima che fosse troppo tardi,come mi aveva espressamente consigliato Deborah più volte

Sbuffai raccogliendo i lunghi capelli in una coda mal fatta e infilandomi una maglia dei gun’roses, decidendo  che era meglio scendere a fare colazione piuttosto che rimanere lì a torturarmi e rischiare di rompere il mio unico specchio buono a suon di pugni e calci

Strascicai i piedi fino al piano inferiore dove ad accogliermi trovai mia madre,indaffarata a fare frittelle e mettere su due bollitori per il tè

“buon giorno mamma” biascicai con voce impastata dal sonno sedendomi al tavolo  e poggiando pigramente la mia testa sulla mano
“buon giorno tesoro,dormito bene?” ci fossi riuscita
“abbastanza,anche se ieri siamo tornati un po’ tardi” sbuffai bevendo un sorso di latte dal mio bicchiere,mamma si voltò e mi sorrise
“era ora che Niall riuscisse a strapparti dalla tua camera e dalla musica bimba” roteai gli occhi seccata
“non mi va di iniziare questo discorso lo sai mamma” brontolai per l’ennesima volta facendola ridacchiare.
Alzò le mani in  segno di resa e si rigirò verso i fornelli proprio nel momento in cui mio padre,seguito da mio fratello,facevano la loro entrata

“buon giorno” si disturbò a dire con ancora gli occhi chiusi mio papà,mentre Niall si limitò a un cenno,dopo di che si abbandonarono sulle loro sedie risvegliandosi solo una volta che furono in tavola i pancake
“pancia mia fatti capanna” mormorò Niall prima di buttarsi a capofitto sul cibo
Risi insieme a mia madre guardando entrambi strafogarsi di cibo rischiando parecchie volte  di strozzarsi
tale padre tale figlio
 


“Il tempo oggi sarà inclemente piogge su tutto il regno unito,temporali su Londra e possibile rischio grandine”

Sbuffai spegnendo definitivamente la televisione prima di rivolgere uno sguardo a mio fratello; se ne stava davanti alla porta di ingresso vestito e con già la giacca addosso,intento a scegliere quali delle cento supra che possedeva doveva mettersi quel giorno,alla fine optò per quella bianche

Lo seguì con gli occhi anche mentre legava al collo la sciarpa di pile e afferrava un cappellino dei suoi,bianco con la visiera blu. Non c’era alcun dubbio sul fatto che Niall fosse un bellissimo ragazzo

“dove vai?” domandai pigramente  spostando lo sguardo sul soffitto bianco di casa mia,e abbandonando la testa sullo schienale del divano
“da Cheryl..” biascicò pensieroso afferrando poi anche i guanti e infilandoseli. Finalmente mi aveva dato ascolto e se ne era comprato un paio,per quanto le sue lamentele su quanto fossero scomodi non accennavano a diminuire

“con il tempo che c’è?” ribattei dopo un lungo sbadiglio,lo sentì fare un versetto in risposta alla mia domanda. Tipico umore nero da pioggia
“allora ti conviene portarti via il canotto,dicono che pioverà a dirotto” sentì la sua risata cristallina prima che il suo viso comparisse davanti ai miei occhi
“vedrò se Cher può prestarmi una delle tante canoe del padre” disse stampandomi un bacio in fronte,sorrisi “papà e mamma non so quando torneranno,io se riesco sono a casa per cena” farfugliò recuperando le ultime cose e posando una mano sulla maniglia
“fa attenzione” mi raccomandai facendolo sbuffare
“va bene mamma,a dopo Nick ti voglio bene” gli urlai un ‘anche io’ prima che si chiudesse la porta alle spalle

Il silenzio regnò per minuti che mi sembrarono interminabili in quell’enorme casa vuota. Delle volte odiavo la mia famiglia. La domenica a casa Styles si dedicava un po’ di tempo a stare tutti insieme,si parlava,si giocava e si rideva. A casa Horan niente di tutto questo succedeva,i miei lavoravano in continuazione,mentre mio fratello ormai aveva in testa solo Cheryl per badare alla sua piccola sorellina

Sbuffai mettendomi a sedere e rannicchiando le ginocchia al petto. Avrei voluto avere qualcuno con cui passare quel tempo,qualcuno che mi amasse,che non mi facesse sentire sola mai più,ma chi poteva volere una come me?
Bassina,per niente magra con i capelli rosa,non ero adatta a nessuno. Troppo eccentrica,strana,noiosa e fissata con la musica

Cominciai a sentire una stretta allo stomaco e gli occhi farsi lucidi quando la luce scomparve improvvisamente e subito un tuono mi fece sobbalzare spaventata
Il temporale aveva fatto saltare la luce,perfetto

Mi strinsi ancora in me quando un fulmine illuminò per un secondo la stanza e immediatamente dopo il rombo del tuono squarciò il silenzio di casa

Detestavo i temporali,mi spaventavano a morte,e l’acqua che scendeva a una velocità spropositata dal cielo mi rendeva ancora più inquieta. Mi alzai dal divano avvicinandomi alla finestra e scostando la tenda. Non si vedeva a un palmo dal naso per quanta acqua stesse venendo giù
Decisi di recuperare una torcia dal mobiletto sotto il televisore e andai fino al piano di sopra per chiudere la porta finestra in camera mia prima di trovarla allagata
Percorsi i primi gradini lentamente per poi finire la scala di corsa dopo l’ennesimo tuono che mi fece urlare spaventata

Arrivai in camera trovando già metà della moquette fradicia,sbuffai e  mi precipitai a chiudere. Guardai il pavimento cercando una soluzione per asciugarlo in tempo per il ritorno di mia madre quando notai delle orme bagnate sul tessuto che ricopriva interamente il pavimento. Deglutì a vuoto

Possibile che ultimamente la criminalità mi avesse presa di mira? Seguì le orme notandole arrivare fino in corridoio,afferrai la chitarra di Niall da vicino al letto e la brandì come fosse una mazza da baseball
Mossi passi incerti seguendo le tracce bagnate arrivando furtivamente alla porta del bagno,dove le orme sparivano,provai ad aprire,ma era chiusa a chiave,da dentro sentivo distintamente il rumore del mio phon acceso

Corrugai la fronte abbassando la chitarra                         

Da quando i killer o i ladri entrano in casa e prima di farti fuori usano il tuo phon?

Mi domandai retorica,ma prima che potessi fare qualsiasi cosa la porta si spalancò e lo sguardo confuso di Zayn mi apparve davanti facendo accelerare il mio cuore e perdere qualche anno di vita

Balzai indietro premendomi una mano sul petto

“quando la smetterai di entrare in casa mia dalla finestra?” sbottai con voce stridula più alta di qualche tono rispetto al normale,il suo sguardo mi gelò sul posto
“quando tu imparerai a rispondere ai messaggi” rispose acidamente stringendo i pugni,roteai gli occhi incrociando le braccia sotto il seno
“non sei un mio amico o conoscente,non sono obbligata” ribattei spigliata,la sua mascella si irrigidì improvvisamente e io mi pentì di non essermi morsa la lingua
“di solito si risponde per educazione” sibilò a denti stretti,ero certa dalla sua espressione che stesse lottando per mantenere la calma. Feci spallucce.

Pazza,ero completamente uscita di senno

“questo non ti autorizza ad entrare in casa mia spaventandomi a morte” sbraitai allargando le braccia esasperata. Fu il suo turno di stringersi nelle spalle
“a dire il vero pensavo fosse vuota … era tutto buio” rispose innocentemente. Sospirai
“c’è un blackout genio .. guarda” esclami facendo scattare più volte l’interruttore e non ottenendo risultati

Zayn alzò gli occhi al soffitto per poi superarmi e entrare di nuovo in camera  mia,con disinvoltura e tranquillità
stava iniziando a darmi sui nervi

“pensi di andartene?” sbottai entrando dopo di lui e sbattendomi la porta alle spalle. Si girò con un sopraciglio inarcato e la faccia da perfetto idiota,mentre fingeva di pensarci su
“uhm no” disse poi aprendo il mio armadio,ravanò in tutte le ante prima di trovare degli asciugamani e prenderne uno. Lo guardai meravigliata per tutto il tempo
“tranquillo,come fossi a casa tua” mugugnai imbronciata fulminandolo con lo sguardo. Forse era pericoloso,ma  prima di quello era un imbecille di prima categoria
“sono bagnato fradicio,questo tempo di merda in moto non è congeniale” brontolò cercando di asciugarsi alla bene e meglio.
Lo esaminai con attenzione notando la maglietta sotto la camicia scozzese completamente zuppa e attaccata al suo corpo,così come lo erano i jeans blu. Deglutì,esaminalndolo forse un po’ troppo attentamente

Scossi il capo riprendendo quel poco di dignità e disinvoltura che mi rimanevano
“aspettami qui cerco della roba nell’armadio di mio fratello” dissi pigramente girando i tacchi e uscendo

Rovistai tra le tute di Niall fino a trovarne una vecchia di cui certamente non avrebbe notato la mancanza, anche perché la spiegazione ‘ho dato i tuoi vestiti a quel tizio che non vuoi che frequenti’ non sarebbe andata tanto a genio a mio fratello

Tornai in camera con in mano i vestiti trovando Zayn già senza maglietta. Il respiro mi si fermò. Mi notò dopo alcuni minuti immobile sulla soglia così mi sorrise e mi si avvicinò lentamente

“grazie” sussurrò vicino al mio viso con una faccia da schiaffi epica e  prendendomi la roba dalle mani,io semplicemente tacqui girandomi per scendere al piano di sotto

Ok,Zayn è in camera mia bagnato fradicio che si cambia. Ti prego aiuto   digitai veloce mandando il messaggio a Deb che non aspettò un secondo a rispondere
LUI CHE COSA?!?!?!     Aveva scritto a caratteri cubitali,sospirai
Già,è di nuovo entrato dalla finestra,voleva sapere perché non rispondevo ai suoi messaggi     sorrisi isterica rileggendo quelle parole. Non gli era passato per il cervello che il motivo era stato quel maledetto bacio che non mi aveva fatta dormire?
Una persona normale passa dalla porta o telefona. Sbattilo fuori!    Mi ordinò facendomi ridere
Vedo cosa riesco a fare,ti faccio sapere.  Detto così bloccai l’iphone e lo poggiai sul tavolino e non vedendo Zayn scendere decisi di andare a vedere se per caso era morto nel frattempo.
Lo trovai con alcune delle mie foto in mano seduto sul letto

Poggiai una spalla allo stipite della porta sorridendo sghemba “ero venuta a controllare che fossi ancora vivo” alzò la testa di colpo,sorridendomi sornione
“sei una brava fotografa” disse di punto in bianco tornando a sfogliare l’album che aveva tra le mani,feci spallucce avvicinandomi e sedendomi al suo fianco
“dovresti già saperlo” dissi senza pensare. Lui si voltò confuso verso di me,chiedendo una qualche spiegazione con  i suoi grandi occhi color nocciola
“non fare quella faccia,la prima volta che sei entrato in casa mi hai portato via una foto ” dissi storcendo la bocca in un’espressione dura,ma lui rimase confuso
“ti ho seguita quella sera dopo danza,ma giuro che questa è la prima volta che entro qui”

Tentai di scorgere l’ombra di una bugia nei suoi occhi brillanti,ma,per mia sfortuna,era sincero. Sgranai gli occhi sentendo la paura nascere dentro di me. Se non era stato lui ad entrare allora
chi è che mi aveva forzato la finestra e portato via quella insignificante cosa?

“Nicole?” chiese passandomi una mano davanti al viso “tutto ok?”

 Chi era stato se non lui?
 






buon sabato ragazuole come state?io sono piegata in due per il mal di pancia,in questi giorni vorrei davvero essere un maschio -.-
cooomunque il misterioso tipo che entrò in casa di nicole non era zayn muahahaha allora chi? bah,mistero
;)
come sempre vi chiedo di recensire o non pubblico il prossimo capitolo,vorrei davvero che questa storia piaccesse di più perchè ci sto mettendo il cuore
mi dileguo gente ciau al prossimo pitolo(spero)
:)xx