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Autore: Kokky    12/01/2008    3 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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21 – Mappa

 

Adam prese in braccio il corpo, ancora caldo e colorito, e lo trasportò nella foresta.

La lasciò fra le felci verdi, senza curarsi di nascondere ben il cadavere, tanto era lontano dal sentiero principale e dai piccoli villaggi.

Poi ricominciò a correre rapidissimo, la sua immagine scomparve per la troppa velocità, se non che parte il sottobosco era schiacciato e a volte si sentivano dei passi riecheggiare.

Si fermò solo davanti al cancello della villa, salutò le guardie ed entrò.

Guardò i suoi vestiti vecchi e rovinati, indossati per ingannare gli umani di quel villaggio, poi andò a cambiarsi, schifato da quelle luride pezze.

 

 

Logan guardò i suoi quattro compagni seduti su sedie di legno scuro.

Poi li copiò, sedendosi anche lui, ma – accorgendosi che in quel modo non riusciva a ragionare – tornò subito a camminare per la stanza.

« Dobbiamo stare attenti, potrebbero attaccarci oggi o fra un anno... » disse infine « è normale che a volte attacchi qualche vampiro “superiore”, ma mi sembra davvero molto strano che abbiano attaccato così tante ville in così poco tempo... possiamo aspettarci di tutto! »

« Anche a me sembra molto insolito... » aggiunse subito dopo Francis.

« Sì, Fra... sembra quasi che sia organizzato. » esordì Elisabeth.

« Concordo con Lisa. » disse Jack, che solitamente non parlava mai. Un’aria pesante si espanse per la stanza, oscurando i loro pensieri.

« Perché? » chiese Daniel con il suo accento nordico. « Perché si sono organizzati? A cosa puntano? »

« Questo mi sembra un mistero, di sicuro non è un motivo bello e buono. » puntualizzò Logan, fermandosi per un attimo.

« Già. » concluse Francis, insoddisfatto.

« Forse al quartier generale lo sanno... magari sanno qualcosa in più su questi attacchi. » disse Elisabeth, dopo qualche minuto di silenzio.

« Non penso che ci direbbero qualcosa, non siamo abbastanza importanti. » si lamentò Logan, che si era finalmente seduto accanto a Francis e Jack. Quella era la verità, purtroppo.

« Ha ragione... »

« Quindi ci arrendiamo così? » chiese Lisa, prendendo dal suo zaino una mappa. Gli altri quattro si guardarono negli occhi, poi sorrisero.

« Certo che no » rispose calmo Logan, gli occhi che gli brillavano. « Non saremo importanti, ma siamo forti, in più stiamo proteggendo una Villa! Più ne sappiamo, meglio è... »

« Sì, ma non abbiamo informatori, chiedere al quartiere è difficile e troppo lento! » ribatté Francis.

Intanto, Elisabeth aveva steso la mappa sul tavolo, che stava al centro della camera, e con un pennarello rosso stava segnando delle X.

« Cosa stai facendo? » le domandò Daniel, piegandosi verso di lei.

« Sto segnando le ville già attaccate. Voglio vedere quante ne mancano, almeno qui ad Aiedail! »

« Beh, nell'Impero ne sono rimaste poche, questa è una di quelle. » l’informò Logan. « La Villa vicino a Leluar non è stata ancora attaccata. » continuò, indicandole con un dito una zona della mappa.

Lisa continuò per un po’, poi prese la mappa e l'appese su un muro libero, vicino alla porta della stanza.

« Perfetto! » esclamò suo fratello.

« Grazie, Fra. »

La mappa mostrava tre grandi isole.

Quella più a Nord era formata da quattro stati, era montuosa e in alcuni punti c’era il ghiacciaio perenne. Daniel proveniva da Lichte Maan, lo stato centrale dei Paesi del Nord.

Molto più in basso c'erano i Paesi del Sud, da dove proveniva Jack. Vi erano quattro paesi, era un’isola piuttosto collinare, con qualche lago e dei boschi di piante tropicali.

In mezzo, verso est, c’era Aiedail, conosciuta come l’Impero, l’isola più vasta riunita sotto la mano dell’imperatore. La villa era in una punta molto a sud, vicina ai PdS (Paesi del Sud), circondata da boschi, e non vi erano città vicine.

« Se solo avessimo catturato un vampiro, ci avrebbe potuto dare qualche informazione... purtroppo qui se ne vedono di rado. »

 

Molto vicino a loro, a solo qualche metro di distanza, muri inclusi, un vampiro “superiore” si stava cambiando.

Nascose in un sacco i vestiti logori e sudici e lo buttò in fondo all'armadio. Poi prese una camicia verde e dei pantaloni di velluto neri, li indossò e spazzolò i suoi capelli biondi, che si erano leggermente annodati quella mattina. Con un laccio li legò in una coda, lasciando liberi alcuni ciuffi davanti.

Era soddisfatto della sua bevuta.

Certo era stato più complesso del solito, non potendo bere il sangue di Sofia, ma tanto non era un problema.

Fra breve anche la sua villa sarebbe stata attaccata.

*

 

 

 

22 – Un insolito Compleanno

 

Ricordava i suoi occhi grandi e viola che osservavano tutto velocemente e che captavano tutto con insolita facilità. Anche i suoi capelli erano viola, chissà forse tinti, raccolti in un codino laterale e lasciati liberi di dietro.

Aveva un orsacchiotto nella sua borsetta rosa a fiori.

 

Adam si stiracchiò le braccia, poi prese il suo bicchiere di metallo pieno di brandy, che giaceva immobile sul fondo, lanciando riflessi dorati.

Il liquido color ambra scese giù per la gola velocemente.

« Ottimo! »  esclamò Adam dopo la bevuta, facendo un sorriso estasiato.

« Amico, ne vuoi ancora? » gli chiese il ragazzo accanto a lui.

Aveva i capelli neri e corti, la pelle scura che spiccava accanto al positivo. Erano amici quei due, amici di vecchia data. Si conoscevano sin da quando erano bambini ed ora lavoravano insieme come contadini sotto lo stesso signore.

« Grazie, Fred, ma basta così, mi sento già un po’ brillo. » disse il biondo, sorridendo di nuovo.

« Bisogna festeggiare! Oggi compi 18 anni, Adam! La tua maggiore età, ora puoi bere quanto e quando vuoi! » sguaiò l'altro.

« Okay, ma solo un altro bicchiere, hai capito, Fred? »

Ma l’altro già se la rideva di gusto, vedendo un moscone svolazzare per la stanza.

 

Qualche ora dopo, Adam uscì dal pub, la testa che gli girava fortissimo.

« Per l’alcol c’è un solo metodo, ragazzo! » gli disse un vecchietto seduto su una sedia sgangherata, poggiato su un cuscino a fiori « Immergi la testa nell'acqua, vedrai che effetto! » gli urlò, ridendo e mostrando i suoi due unici denti sopravvissuti.

« Grazie, signor Arcibald! » gli rispose il biondo, cortese « Lo faccio appena arrivato a casa! Buonanotte. »

« Notte, figliolo! E stai attento... »

« Attento? » gli chiese Adam, incuriosito e conscio dei deliri del vecchio.

« Si aggira qualcosa nella notte, nell’oscurità più profonda. Non pensare che questo sia il peggio, il peggio sta dopo. Sento puzza di non morto! »

« Sì, certo signor Arcibald, starò attentissimo. » gli rispose Adam senza ironia, ma deciso a non seguire il consiglio di un vecchio pazzo.

« Stai attento! Uomo avvisato, mezzo salvato. » ripeté Arcibald, con sguardo deciso e fiammeggiante.

« Di nuovo buonanotte. » disse, lasciandolo perdere, Adam.

« Sì, sì, buonanotte... » rispose un po’ scorbutico il vecchio Arcibald.

Quando il ragazzo si allontanò, ricominciò a borbottare fra sé e sé scongiuri di ogni tipo.

 

Ad Adam mancava poco per arrivare alla sua casupola, di sicuro sua madre lo stava aspettando sveglia ed ansiosa.

Camminava su una strada sterrata, con cespugli indefiniti e fiori chiusi ai lati. Fischiettava una melodia conosciuta all'epoca, diffusa molto fra i contadini.

Vide un’ombra pararsi davanti.

Era una piccola e graziosa bambina sui dodici anni, dai capelli e gli occhi violetti. Indossava una gonna di seta e una maglietta ricamata con fiori, più delle scarpe lucenti. Era tutto molto costoso.

Aveva, appesa sulla spalla, una borsa a tracolla rosa a fiori, da dove sbucava un tenero orsetto marrone, che aveva al collo un nastro rosso.

La bambina ricca gli sorrise dolcemente, era davvero bellissima.

« Ciao. » disse lei, iniziando la conversazione.

« Ciao... » rispose Adam. Notò che la pelle della bambina era chiara come la sua, chissà... forse anche lei aveva dei “poteri” come lui?

« Dimmi, cosa fai nella vita? Vedo che hai delle mani piene di tagli e con qualche vescica... è un peccato, hai delle belle dita. » gli domandò la bambina. Adam non si chiese come poteva vedere quei particolari al buio.

« Sono un contadino... » rispose lui, un po’ reticente.

« Forza lavoro... va beh, non sarai una gran perdita » gli disse tranquilla.

« Eh? » chiese lui, confuso da quello strano discorso e da quella bimba particolare.

All’improvviso si ritrovò la bambina accanto. Il suo volto era di fronte a quello di lei, ad un’altezza anormale per una della sua età.

« Ma come...? » sussurrò Adam.

« Però, non sei affatto brutto. Sì, sei decisamente carino. » esclamò lei guardando gli occhi blu mare. « Ti dispiacerebbe diventare vampiro? »

« Cosa? » esclamò lui, stupefatto. Non era mai stato stupido, ma quello era troppo. Cosa diamine stava dicendo quella bambina?

« So che voi della plebaglia non sapete molto e noi cerchiamo di essere riservati, ma sai cos’è un vampiro, no? »

Lui rimase in silenzio, incerto sul da farsi.

« Uffa, basta! » disse lei annoiata « Io faccio quel che voglio, addio buone maniere. »

Allungò la testa sul collo, mordendo la pelle fino alla vena. I suoi capelli da viola erano diventati neri, come un cielo senza stelle e senza luna.

Adam si lamentò, ma fu tutto invano. Non era abbastanza forte, pur essendo un positivo; non si era mai applicato e interessato troppo dei suoi poteri.

« Buon viaggio... » gli sibilò lei all'orecchio.

Adam perse i sensi.

 

... Si aggira qualcosa nella notte, nell’oscurità più profonda.

Non pensare che questo sia il peggio, il peggio sta dopo.

Sento puzza di non morto ...

*






Ciao a tutti!!*_*...ho appena finito il cap 22...ed eccomi subito a postarlo XDD
owarinai yume: Grazie! Il sogno di Sofia è semplice da interpretare... ha paura di perdere e dimenticare la madre, mentre quel Lui sconosciuto è un'altra storia che prima o poi affronterò! Sono contenta che ti piacciano i gemelli!!Grazie ancora ^^
darkrin:Ciaooo xDDD, non ti lamentare che ho aggioranto pure xD Ma com'è che Adam ha sto successo? (anche Lisa >.>)Ma cosa ha mai di bello?(biondo, occhi blu, magro, vampiro *ççç* XDDD)...e non mi insultate Logan che è troppo puccioloso *_* dovreste vedere come l'ho disegnato!!>w< ...va beh, grazie!E leggiti sto cap e shut up *_*

Spero vi sia piaciuto, un piccolo commentino non farebbe male *_*(anzi fa paicere davvero davvero!!!XDD)
kokò
   
 
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