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Autore: Evan Wolf    29/06/2013    1 recensioni
Andrea è una ragazza italo-inglese al primo anno di università. Rimasta senza un alloggio a poco tempo dall'inizio delle lezioni, chiede di poter prendere in affitto una stanza in casa di Robert, un vecchio amico di infanzia, più grande di lei. Si ritrova così inserita in un contesto nuovo, che comprende anche i migliori amici del padrone di casa; nonostante differenza di età e opposti stili di vita, la cosa sembra funzionare, con annessi e connessi di una vita nuova...
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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prima di leggere,  
ancora grazie a chi è arrivano fin qui <3 
per chi non lo sapesse Chinese Whispers è il nome inglese del "telefono senza fili", il gioco in cui si dice una frase da orecchio in orecchio e l'ultimo della fila deve ripeterla, molto spesso in modo errato, perchè nel passaggio ci sono stati dei malintesi e degli errori) 


-          Robert, ci spieghi dove stiamo andando? – la voce di Mick, resa nasale dal raffreddore, arriva dal sedile posteriore della macchina di Robert.
-          Come ho già detto a David, stiamo andando a comprare un albero di Natale per Andrea! – chiarisce il biondo.
-          Un albero di Natale? Mick avvicina il viso ai sedili anteriori, comparendo tra i due:
-          E come mai non me l’hai detto David?
-          Perché è così importante? Volevo ti schiodassi da casa. Sei lì da 3 giorni, e sappiamo che non ti fa bene, diventi più pazzo del solito. Hai bisogno di una vita sociale.
-          E la mia vita sociale sarebbe andare in giro a comprare alberi di natale per Andrea? – chiede ironico Mick ricadendo indietro, rimbalzando sullo schienale del sedile – sono ancora raffreddato.
-          Così la prossima volta ci pensi due volte invece di uscire con i capelli bagnati… cos’è tu e Andrea avete litigato di nuovo? – dice con un sorrisetto, che al fratello minore da letteralmente sui nervi.
-          Non la sento ne la vedo da Domenica, Andrea, come potrei mai aver litigato con lei?!
-          Ok, calma calma, non è successo niente – risponde David guardandolo dallo specchietto retrovisore – sei un animale tu, stai tre giorni in “cattività” ed impazzisci…
-          Oh allora… la volete finire? Sì sono pazzo! Ok, avete ragione.
 
Robert e David scoppiano a ridere, si guardano complici, e poi Robert, convinto che all’amico importi qualcosa, decide di dover comunicare la sua importantissima novità:
-          A proposito di Andrea, c’è qualcuno che le va dietro! E lei non sa come liberarsene!
 
Mick, ormai mezzo sdraiato sulla sua postazione, continua a tenere gli occhi socchiusi, ma un sopracciglio alzato tradisce la sua finta indifferenza.
-          E tu come lo sai Robert? Non ti sarai messo a fare il fratello maggiore che legge i diari!
-          Ma no Dave, me lo ha detto lei!
-          Ohh  - sospira David – e tu l’hai aiutata dicendole “scappa e non rispondere alle telefonate", immagino – David  scoppia a ridere.
-          Ahaha beh ammetto che è la mia tecnica questa, ma nemmeno lei ci scherza, in quanto a tecniche di scaricamento, vuole usare la più vecchia di tutte.
-          Non sei tu, sono io? – propone Mick, casualmente riemerso dal fondo della macchina.
-          Peggio – sbuffa Robert divertito – “mi piace un altro!”.
David scoppia a ridere, seguito dai due amici, poi grattandosi la fronte con tue dita e portando i suoi lunghi capelli dietro l’orecchio, aggiunge:
-          ehy ma lo ha detto per scaricare l’altro, o perché è vero?
Mick placa la sua risata in un attimo, rivolgendo lo sguardo a Robert, da cui aspetta la risposta:
-          Credo sia vero… era piuttosto nervosa per la situazione quando la sua amica è andata via…
-          La sua amica Evie? – chiede Mick, mentre Robert posteggia nello spazio apposito giusto davanti il centro commerciale.
-          Sì, due giorni fa è venuta da noi, di mattina, a quanto pare Andrea doveva parlarle urgentemente, infatti poi, quando la ragazza è andata via, è venuto fuori questo.
-          Quella piccola Andrea, è corteggiata! – scherza David, che insieme ai due amici è già davanti il reparto super addobbato e pieno di abeti e decorazioni natalizie.
-          Da sfigati impomatati. – aggiunge acidamente Mick.
-          E tu che ne sai? – ribatte Robert, che punta un albero, convinto di aver trovato quello che si adatti perfettamente alle dimensioni del salone.
-          Lo avete visto anche voi, quello che le va dietro, era con lei e i suoi amici al concerto!
-          Oh già, c’è quel ragazzo – afferma Robert soprappensiero, meravigliandosi di se stesso per non averci pensato prima – allora è lui che deve scaricare…
-          Perché, tu chi pensavi? – chiede Mick, mentre David ha già capito che Robert stesse pensando proprio al fratello.
-          Mhm, beh no, nessuno, mi chiedevo chi fosse infatti – sorride leggermente, arricciando un angolo della bocca e iniziando a scegliere gli addobbi – ditemi un colore ragazzi.
-          Blu! – dicono in coro i fratelli Tyler.
-          E blu sia!
 
I ragazzi, comprato quello di cui hanno bisogno, tornano a casa e si mettono all’opera per allestire un meraviglioso albero, o almeno è come lo vedono loro, prima del ritorno di Andrea.
Mick appare pensieroso ai suoi amici, ed in effetti lo è, poiché sì, ha pensato che quel Josh possa essere il tipo che Andrea vuole scaricare, ma non ha idea di chi possa essere quello che invece le piaccia. Poi ha iniziato a massaggiare con qualcuno, ricevendo rimproveri da David, che lo accusa di non aiutare nella realizzazione dell’albero, rimproveri che passano inosservati, fin quando Mick, senza dire niente, esce dalla casa sbattendo la porta.
 
- Ma dove cazzo va? – si chiede David, che si affaccia di corsa – Miiiiiick! Ma che ti prende, dove vai??? Miick!!!
 Mick gli da semplicemente le spalle prima di prendere al volo il tram che sta passando.
 
 


 
Da un’altra parte, anche Andrea era stata immersa nei pensieri:
 
-         È la giornata più pesante di sempre!
-         No, quello è il mercoledì, me lo ripeti dall’inizio dell’anno, oggi è giovedì!
-         Ti dico che è oggi! Ho fatto un esame, scritto una tesina fino ad adesso, e ancora mi chiedo come mai non sono in biblioteca a finirla invece che stare qui come una che non ha niente di meglio da fare…
-         Mi stai facendo compagnia, e io sto evitando di farti venire l’esaurimento nervoso più totale… inoltre non abbiamo più parlato da…
-         Sì, ho messo in chiaro le cose con Josh ieri, te l’ho detto, anche se non credo mi abbia presa sul serio…
-         In che senso?
-         Nel senso che non ha creduto che mi piaccia un altro, non so ho come l’impressione che tornerà alla carica!
-         A tal riguardo… non l’hai ancora chiamato?
 
Andrea osserva il cielo fuori, pensando che oggi sia una bella giornata, il sole, ormai tramontato, è stato pallido, come nel più classico stile “soleggiato” inglese di Dicembre.
La stanza è quasi vuota, la caffetteria chiuderà tra un’ora.
Evie e Andrea se ne stanno sedute da 10 minuti al loro solito angolino, accanto alla vetrata da cui possono osservare la parte esterna, in questo momento deserta per il freddo e la neve; da quel posto Evie riesce a tenere sott’occhio tutta la sala, vede la cassa a metà della stanza e la porta d’ingresso in fondo sulla sinistra, vede il bancone bar e le macchinette per ricaricare le schede per poter mangiare lì e anche a mensa.
Gustandosi una cioccolata per riscaldarsi e riprendersi dalle fatiche dello studio che le assorbono completamente, le due amiche se ne stanno a chiacchierare sommessamente, hanno pensato di organizzare una serata al cinema, dovrebbe esserci un film carino da poter andare a vedere, giusto per distrarsi un po’ tra una tesina e un esame.
 Poi come ogni volta la questione si era spostata su un argomento che incuriosiva molto Evie e che Andrea non prendeva quasi mai di sua spontanea volontà. Mick.
 
-         Ora che ci penso, non lo vedo dalla partita… e ora che ci penso so pure il perché, è raffreddato, me l’ha detto Robert la Domenica notte.
-         Dovresti contattarlo, dopo tutto un tuo “amico” sta male…gli farebbe piacere, a questo non pensi mai!
-         Niente fa piacere a Mick quando è malato, è petulante…
-         Non avevamo stabilito che lui sia in  attesa di un tuo segno per saltare all’attacco?
-         Tu l’hai stabilito… ti ricordo che ha preferito andare a spassarsela con la biondina rinunciando a una serata horror con gli amici!
-         È andato a festeggiare la vittoria con la squadra! Anche loro sono amici, e le vittorie vanno festeggiate – lo difende la bionda battendo un’unghia laccata di viola sul tavolino – Andrea, perché sei così? – chiede retoricamente, esasperata.
-         Così come? – chiede Andrea con tono piatto.
-         Così!! Un giorno ne parliamo, facciamo quadrare tutti i pezzi del puzzle… e il giorno dopo hai dimenticato tutto, non ti sei convinta…
-         Beh, non l’ho dimenticato…
-         Su, chiamalo… - taglia corto Evie – sicuramente soffre perché non ti fai sentire e lui è malato!
-         Oh si, sicuramente sarà questa la sua più grande preoccupazione in questo momento, più che altro costretto a casa, sarà più nevrotico del solito, lui odia stare in casa.
-         Una scusa in più per invitarlo da te! Questo è il segno che dovete passare più tempo insieme!
-         No questo è il segno che ha problemi in famiglia Evie! Ma che collegamenti fai? Ah ah  ah
-         È il segno, che tu devi offrirgli asilo politico in campo neutrale, il salotto di casa tua, per poi passare alla zona affettiva, la tua stanza.
-         Ovvio! Come ho fatto a non pensarci prima! – risponde in modo ironico Andrea guardando l’amica di fronte a se alzando un sopracciglio.
-         Così gli fai sentire l’armonia di una casa, e lui si troverà bene, e desidererà restarci il più a lungo possibile, sarà il suo angolo di pace, un posto dove starà a mente serena lontano da tutto quello che lo infastidisce!
-         Vedo che hai organizzato tutto – sorride Andrea – dì un po’ perché invece di studiare Arte non ti metti a fare la consulente matrimoniale?
-         Dici che devo farci un pensierino? In realtà voglio fare la stilista! Studio Discipline artistiche, della moda e dello spettacolo!
-         Ah… io ti immaginavo persa in qualche pinacoteca!
Evie scuote la testa divertita socchiudendo gli occhi:
-         Ma come Andrea, non sai cosa fa la tua cara amica?
-         Scusa – accenna Andrea sorridendo.
-         Per farti perdonare chiamaLO!  - dice lei velocemente.
-         Di nuovo! – sbuffa la bruna convinta di essere riuscita a cambiare discorso – gli mando al massimo un Sms. Ma poi che dovrei dirgli? Non ha senso chiamarlo.
-         Cinema. Oggi. – dice in tono perentorio.
-         Ma sei impazzita? Al cinema io e lui – dice quasi tra sé e sé – ma scusa non eravamo noi due quelle che dovevano andare al cinema? E non avevi detto di lasciarlo sulle spine?
-         Sì, ma per farlo devi almeno vederlo, provocarlo e tirarti indietro! Non sparire dalla sua vita.
-         Gli mando questo maledetto Sms, accontentati! – dice rassegnata infilando una mano nella borsa e afferrando il cellulare – wow quanta gente mi ha cercato oggi… nessuno!
-         Non tergiversare…
Andrea inizia a digitare delle parole distrattamente, poi legge il testo del messaggio:
 
Ciao Mick, come stai? Robert mi aveva detto che ti sei preso un bel raffreddore, ma tra una cosa e l’altra mi è passato di mente, 6 guarito?”.
 
-         Sei seria? – un attimo di silenzio – ok sei seria, cancella subito quella roba! – Evie è sgomenta - ok… ok scrivi: “un tempo avevo un amico che… virgolette – mi voleva bene – virgolette”.
-         E che mi aveva detto di sentirsi trascurato – ricorda Andrea ad alta voce ridendo,
Evie alza un sopracciglio e continua a dettare: “quando lo vedi chiedigli come sta da parte mia, spero che il suo bel nasino si sia ripreso!
-         Bel nasino?! Non gli scriverò mai questa cosa! Ah ah ah
-         Ma me lo hai detto tu che ti piace il suo naso, certo, non è la prima cosa che salta all’occhio in quel pezzo di ragazzo, ma se tu hai queste strane fisse…
-         Sì, ma che c’entra? Lui non lo sa! E non lo deve sapere!
-         Scrivi! – sussurra l’altra in risposta, con un non so che di diabolico negli occhi, prima di afferrarle il telefono dalle mani e iniziare lei stessa a digitare.
-         Ok… è il primo messaggio che gli mando, e già ho fatto una brutta figura! – dice Andrea, afferrandosi la testa, con i gomiti sul tavolo.
-         Tecnicamente l’ho fatto io. Ma io, tu, poco importa! – afferma Evie, i suoi occhi lampeggiano insieme al display del cellulare – wow, ha fatto in fretta!

il mio “bel” nasino sta benissimo. Allora sei viva, dopo domenica pensavo fossi sparita, magari presa da qualche improrogabile impegno…

-         è incazzato! ah ah ah pensa ancora che tu lo ignori perché sei interessata a qualcuno!
-         Vedi? È paranoico! Non sto con nessuno…
-         Sì, ma vuol dire che gli brucia! Pensare che stai con qualcuno e lui è passato in secondo piano! Su rispondigli qualcosa, a tono…
        
sono effettivamente successe un po’ di cose, troppo studio, caro il mio rugbista con la sindrome di abbandono, è bello sapere che sei il solito bambino imbronciato”.
 
Le due amiche si guardano negli occhi, “risponde in fretta non avrà un cavolo da fare” borbotta Andrea.
 
quale onore avere un posto nella tua agenda che sarà così impegnata tra un esame e una fuga notturna
 
-         una fuga notturna? – chiede Evie.
-         Sicuramente si riferisce alla notte di Domenicaa, ti avevo detto no? Lui è tornato prima dall’uscita con gli amici e si è sorpreso di non avermi trovato a casa…
-         È tornato per te!!! Ohccazo, cioè, stai vedendo tu stessa come pensi ad ogni minimo particolare! E questo vuol dire che ha declinato l’invito della bella tipa… la cheerleader.
-         Lily… - riflette Andrea.
-         Chiunque sia, è già acqua passata! – Evie ride improvvisamente.
-         Cosa ridi?
-         Penso che gli sia caduto tutto, quando ha scoperto che non eri a casa, ma eri con “l’altro” fuori, tutti soli e romantici a passeggiare al chiaro di luna… è ancora arrabbiato a distanza di ncora arrabbiato a distanza di 4 giorni!
-         Te l’ho detto lui è sempre arrabbiato! Ma poi io sono uscita con tutti voi!
-         Sì, ma lui non lo sa! Invitalo a vedervi, praticamente non vede l’ora di far questo.
 
ma di quali fughe notturne stai parlando? Della mia uscita tra amici? Sei tu che hai disertato la serata horror, e lo sai che detesto le insinuazioni Mick! Non farmi arrabbiare!
 
-         perché ogni volta che parliamo finisce col dire qualcosa di stupido che mi fa incavolare?
-         Perché è un ragazzo! – risponde Evie con aria seria – il ragazzo che ti piace e che è geloso delle cose importanti che ti possono essere successe questa settimana senza che lui ne sia al corrente!
 
perché no? Tanto hai chi ti consola! Non insinuo, sei tu che hai detto che “sono successe tante cose!”

-         Non riesce proprio a digerirlo questo fatto degli avvenimenti che ti distraggono da lui…
-         Ma non posso mica essere la sua balia!
-         Magari la sua ragazza sì!
 
menomale che mi volevi bene… hai rifatto lo stesso brutto errore dell’ultima volta! Parlare a vanvera, solo questo sai fare tu!
 
-         Lo sai che non otterrai risposte in questo modo? Secondo me si richiude nel guscio da uomo tormentato e adolescente sofferente.
-         Faccia un po’ quello che crede!
-         Ti fa incavolare troppo però…
-         E ci credo! È irritante! E io odio essere giudicata! Ingiustamente! E poi da lui! Che non sa nemmeno essere tanto onesto da parlarmi in faccia chiaro!
 
Evie guarda Andrea sorridendo, lei ne è convinta, questi due sarebbero una coppia da scintille quotidiane.
 
-         Non sta rispondendo… - afferma Andrea dopo aver ripreso fiato.
-         Te l’avevo detto, sarà a casa o chissà dove a imprecare contro di sé.
-         Addirittura…
-         Sì perché non riesce a tenerti vicina più di 3 minuti quando parlate. Tu sbotti sempre, e lui pensa che ci sia ancora un insormontabile ostacolo tra di voi.
-         Io vorrei rispetto, non solo se sono single e disponibile, pure se fossi fidanzata o sposata! Da uno che si dichiara amico mio. Ok… so cosa stai per dire, lui non vuole essere mio amico, beh non lo fa proprio nel modo giusto.
-          
Andrea è stanca e si sente svuotata da quell’ennesimo scontro. Si lamenta del fatto che gli abbia fatto venire il mal di testa e il malumore il giorno dell’esame.
-         Andiamo a festeggiare lontane da gente indisponente!
-         Vai a festeggiare a casa con i tuoi amici Rocker e dì a Mick che non c’è più bisogno di far guerra ai fantasmi.
-         Mi stai dando buca? – Andrea insiste.
-         Sì!
 
Andrea apre la bocca, guarda il viso divertito di Evie, ma non dice niente.
 
-         Fai almeno un lungo bagno caldo e rilassante prima dello scontro frontale!
-         Scontro frontale dici? Hai ragione, se lo vedo lo metto sotto!
-         Ne sarebbe contento!
-         Con la macchina !!! Evie!!!!
La bionda sorride un’ultima volta e se ne va lasciando Andrea seduta al tavolo.
  
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