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Autore: strongwarrior    29/06/2013    4 recensioni
-In presidenza Uzumaki- indicò la porta scocciato lanciandogli uno sguardo gelido.
-Ma…ma sono appena entrato!- piagnucolò.
-Ma…ma ha fatto 15 minuti di ritardo- gli fece il verso indicandogli, ancora una volta e più insistentemente, l’uscita dell’aula.
Con un sonoro sbuffo, Naruto uscì sbattendo violentemente la porta e dirigendosi nell’ufficio del preside.
“Ma…ma hai fatto 15 minuti di ritardo!” Tsk, ma chi si crede quel vecchio decrepito?!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 -Naruto….non fare le tue solite idiozie- si raccomandò Kushina al figlio che intanto, con una buffa smorfia sul viso, tentava di mettersi la cravatta adeguatamente ma invano .
-Vabe, vado! Salutami il papà- sbuffò lasciando andare il tessuto rosso che gli avvolgeva il collo. Prese con un gesto veloce lo zaino e corse fuori ad una velocità spaventosa.
5 minuti di ritardo…come sempre.
Si fermò di colpo ammirando la struttura imponente della scuola, era certo che in passato doveva essere la villa di qualche nobile. Fece spallucce ed entrò facendo rumore con le scarpe sul pavimento piastrellato appena pulito.
Corse verso la classe 1G, aprì la porta e si diresse al suo posto.
-Lei è Uzumaki Naruto, non è vero?- domandò seccato il professore.
Il biondo annuì con un sorriso.
-In presidenza Uzumaki- indicò la porta scocciato lanciandogli uno sguardo gelido.
-Ma…ma sono appena entrato!- piagnucolò.
-Ma…ma ha fatto 15 minuti di ritardo- gli fece il verso indicandogli, ancora una volta e più insistentemente, l’uscita dell’aula.
Con un sonoro sbuffo, Naruto uscì sbattendo violentemente la porta e dirigendosi nell’ufficio del preside.
“Ma…ma hai fatto 15 minuti di ritardo!” Tsk, ma chi si crede quel vecchio decrepito?!
Si stoppò spaventato appena vide l’entrata della presidenza…vedeva come un’aura oscura che la ricopriva ed era certo di aver visto una targa con scritto “Inferno”…ah no “Presidenza”.
Fece una smorfia disgustata ed entrò pigramente andandosi a sedere su una poltroncina.
-Dal preside già il primo giorno? Complimenti biondo- ghignò una voce dietro di lui.
L’Uzumaki  si voltò infastidito, scontrandosi violentemente con le pupille scure del ragazzo.
-Senti culo di papera, mi pare che anche tu sia qui il primo giorno di scuola no?- rispose inviperito mostrandogli i denti come un cane. Il ragazzo lo guardò avvicinandosi rabbiosamente al suo viso.
-Io sono di terza idiota patentato, non è il mio primo giorno in assoluto- soffiò incazzato nero prendendolo per il colletto.
Naruto arrossì improvvisamente ritrovandosi faccia a faccia col “culo di papera”, Sasuke, così era il suo vero nome, notò il rossore che pervase la pelle bronzea della testa quadra e gli sorse un dubbio: Perché cavolo arrossisce sto baka?!
Lo fissò incuriosito.
-Perché sei in imbarazzo?- domandò lievemente irritato.
-Ehm..- pigolò il biondo –I-Io…-.
Sasuke lo mollò con riluttanza.
-Tsk…- sputò acido uscendo fuori dall’ufficio.
“Per poco non mi scopriva” pensò sollevato Naruto dirigendosi dal preside.
 
 
 
 
-Sakura..- si grattò la testa –Com’è andata oggi?- domandò alla migliore amica.
-Benissimo! Ho fatto amicizia con un ragazzo bellissimo e simpatico…Kiba- rispose con aria sognante –Invece tu?- tornò in sé.
Naruto si voltò verso di lei intristito.
-Sono stato dal preside e lì ho litigato con un tizio che per poco non scopriva…- deglutì spaventato.
-Naruto-kun…non devi vergognarti per questo- sorrise dolcemente la rosa posandogli una mano sulla spalla e massaggiandogliela in modo rassicurante.
“Lo so Sakura-chan, ma è comunque difficile” meditò guardando con occhi vitrei davanti a sé.
-Che ne dici, comunque, di andare un po’ in giro Sakura-chan???- domandò felice tirandole la manica della divisa.
-Certo- fece un sorriso –Ma se mi tiri ancora per una manica ti tiro un pugno okay?-.
Naruto mollò velocemente la sua camicia gonfiando le guance in segno d’offesa e la strattonò verso la strada opposta.
-Sakura! E’ lui!!- indicò il biondo, da dietro un albero, un ragazzo alto e slanciato che giocava annoiato con una collanina rossa e bianca su una panchina.
-Quant’è carino Naruto-kun!- cinguettò arrossendo, portando le mani sulla guancia destra. Il bondo, chiaramente geloso delle troppe attenzioni che lei stava dando a lui, le tirò un pizzicotto.
-Lo so Haruno-.
Sakura si voltò stranita da quel gesto, evidentemente al migliore amico in realtà, un po’, piaceva, ma comunque questo sentimento compassionevole non la fermò da tirargli una sberla in piena faccia.
-Ti ho già detto che non mi piacciono i pizzicotti!- sbraitò scura in viso dalla rabbia –Comunque dobbiamo passargli davanti, perciò, preparati-.
-Maligna! Mai!- frignò aggrappandosi all’albero mentre la ragazza tentava disperatamente di staccarlo dalla corteccia.
-Se fai finta di niente non se ne accorge baka!- abbaiò staccandolo violentemente dalla pianta e spingendolo sul marciapiede.
Non ti vede se fai finta di niente, non ti vede se fai finta di niente.
Sasuke alzò lo sguardo appena il biondo gli passò davanti.
Cazzo, Naruto sei un baka! “Culo di papera” ti ha visto!
-Oh, ma guarda, il peperone- lo canzonò il corvino.
-Si chiama Naruto sbruffone- ringhiò Sakura.
-Sakura-chan, “Culo di papera” non è abbastanza intelligente per capire il significato di sbruffone- ridacchiò Uzumaki, lanciando un’occhiata fugace a Sasuke.
-Beh peperone, io sono Sasuke, e sono abbastanza intelligente da capire chi è omosessuale e chi non lo è, mio caro. I ragazzi non arrossiscono per altri ragazzi-.
Colpito e affondato.
Naruto abbassò lo sguardo e s’incamminò.
-Stupido- sibilò Sakura per poi correre al fianco dell’amico.
 
 
 
 
-Le chiavi…- cercò Naruto nella tasca.
Ormai era sera tardi e aveva appena lasciato Sakura a casa, perciò non era necessario starsene ancora fuori –Non… le trovo-.
-Hey..-.
Naruto si voltò scontrandosi contro il petto di qualcuno. Alzò il viso.
-Culo di papera?!- urlò spaventato buttandosi all’indietro –Vattene- sputò acido.
-Gli omosessuali sono persone comuni, non volevo offenderti coglione- schiamazzò avvicinandosi a lui.
-Lo dici, ma non lo pensi…siete pieni di pregiudizi- bisbigliò Naruto.
-Ti dico che la penso in questo modo…- si scontrarono ancora una volta –Hai la cravatta storta…- gliela sistemò.
Le guance di Naruto si tinsero di rosso.
-Dimostrami che la pensi così!- pigolò il biondo.
-Beh…perché anche io lo sono- mormorò prima di voltarsi e scomparire in un vicolo buio.
Naruto mise le mani in tasca. Ecco le stupide chiavi.
Entrò in casa ignorando i saluti dei genitori, si mise in pigiama, si lavò i denti e si avvolse nel piumone arancione.
“Beh…perché anche io lo sono” Quelle parole suonavano tanto dolci alle orecchie della volpe.
 
 
 
 
 
 
 
 
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Buon zalve gente! Questa volta non è una flashfic ma bensì una storia. Wow sono fiera di me! Penso di cancellare il capitolo dell’anime Kaichou wa maid sama, ma questi sono dettagli. Scusatemi se è un pochino corto D:
Cooomunque...siamo alle prese con un Naruto e un Sasuke allievi di una prestigiosa scuola, non sono ninja (perché non so descrivere le battaglie .-.). Sono graditi commenti di ogni genere, pipol! Ditemi come la pensate e se devo cambiare qualcosa :3
Arigatou a tutti    ^.^                      
  
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