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Autore: 1DalIlaria    30/06/2013    6 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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5th July 2013, Saturday
 
 
 
 
I: << Bene, ricominciamo. Una fan ci chiede se nel vostro prossimo album ci saranno canzoni scritte da voi>>
 
Lo: << Sì, l’album conterrà canzoni scritte interamente da noi e altre scritte in collaborazione, ma nelle quali ci abbiamo messo del nostro. Ci piace essere partecipi e poi, Niall era un pozzo di ispirazione!>>
 
I: << Un’altra invece vorrebbe sapere se con l’uscita del nuovo album ci sarà anche un nuovo tour>>
 
Li: << Certamente! Nuovo album, nuovo tour!>>
 
H: << Si, e questa volta qualche tappa in Europa non ce la vieta nessuno: Spagna, Francia, Italia...>>
 
I: << Se ci fosse un posto al di fuori dell’Inghilterra dove vi piacerebbe vivere, quale sarebbe?>>
 
Lo: << America!>>
 
N: << Italia!>>
 
H: << Italia, senza ombra di dubbio>>
 
Li: << Spagna, magari a casa di Simon>>
 
Z: << Bradford>>
 
Lo: << Bradford?!>>
 
Z: << Si, Bradford>>
 
Lo: << E dai, pensaci un po’!>>
 
I: << Allora?>>
 
Z: <<… Bradford>>
 
Lo: << Sei proprio un guasta feste!>>
 
I: << E infine, una ragazza vorrebbe chiedervi di esibirvi nel rap de Il Principe Di Bel Air>>
 
Li: << Pronti!>>
 
 
 
<< Dannazione! Non trovo più le chiavi!>> disse Liam mentre tutti stavano scendendo le scale.
Si fermarono tutti e lo guardarono.
 
<< Come non le trovi più?>> chiese Harry.
Liam si toccò le tasche dei Jeans. Niente.
 
<< E ora come facciamo?>> chiese Niall.
 
<< Calma. Andiamo alla macchina prima poi ci pensiamo>> propose Zayn.
 
Annuirono tutti e si avviarono.
Quando arrivarono alla macchina Zayn bloccò tutti.
 
<< Che c’è?>> chiese Louis.
 
<< C’è qualcuno in macchina>> disse serio.
 
Tutti volsero lo sguardo alla macchina. Era vero.
Liam si fece coraggio e affiancato da Zayn andò a bussare al finestrino.
Il vetro si abbassò.
 
<< Eccovi!>> disse Ilaria cercando con lo sguardo Harry.
 
<< Ehy! Voi che ci fate in macchina?>> chiese Niall senza parole e tornando a respirare regolarmente.
Dalila staccò le chiavi e le mostrò.
 
<< Me le hai date tu>> disse guardando Liam.
 
<< Ops. Me ne ero dimenticato>>
 
Tutti scoppiarono a ridere e le ragazze scesero dall’auto.
Ilaria andò vicino ad Harry e gli sorrise.
 
<< Scusate ma che ci facevate in auto?>> chiese Niall.
Dalila scesa dalla macchina facendo attenzione alla mano, che le faceva male. Zayn lo notò.
 
<< Abbiamo ascoltato l’intervista>> disse la bionda.
 
Le reazioni a quella frase furono tante. Niall e Louis erano sempre i soliti. Harry e Ilaria si guardarono e arrossirono, facendo capire ad entrambi che tutti sapevano chi fosse la misteriosa ragazza di cui parlava Harry. Dalila guardò Zayn più fredda del ghiaccio e il pakistano sbiancò.
“Dannazione..” pensò ripensando a ciò che aveva detto.
 
<< Dai salite!>> urlò Louis salendo sul posto del guidatore affiancato da Niall.
 
Lo sguardo di Zayn si posò sulla mano rossa e gonfia di Dalila. Ilaria e Harry salirono in macchina, seduti ovviamente vicini.
 
<< Che hai fatto alla mano?>> chiese Zayn a Dalila attirando l’attenzione di tutti.
 
Specialmente di Liam e Ilaria. Il primo preoccupato guardò la mano destra dell’amica e la seconda preoccupata per la reazione che la bionda avrebbe potuto avere.
Dalila non gli rispose.
 
<< Ehy, mi hai sentito?>> le chiese Zayn.
Dalila si voltò a guardarlo e, di nuovo, non rispose.
 
<< Che hai fatto alla mano?>> chiese Zayn prendendola per il polso sinistro.
Dalila inspirò.
 
<< Non. Toccarmi>> gli rispose fulminandolo con lo sguardo.
 
Zayn rimase senza parole. Non credeva possibile che Dalila, la sua biondina testarda e sempre allegra, potesse essere così… fredda.
Dalila prese per mano Liam e, insieme, si sedettero dietro. Zayn ancora sotto shock si sedette vicino a Ilaria.
Nessuno disse nulla e Louis, improvvisamente serio, diede vita all’auto. Direzione: bar… o inferno?
 
 

Appena Louis girò la chiave nel quadrante si accorse dell’aria pesante nel veicolo. Sembrava che le parole di Dalila fossero ancora nell’aria, il tono in cui aveva risposto a Zayn…
Diede una rapida occhiata nei posti dietro: tra Ilaria e Harry sembrava che fosse tutto okay, forse solo un po’ di imbarazzo per le precedenti rivelazioni, ma comunque l’aria tra i due sembrava limpida e fresca, come un giorno di primavera. Lo sguardo del maggiore si spostò sugli altri tre ragazzi. Dire che l’aria tra loro fosse cupa, triste e tesa era scontato, a differenza dell’allegra coppia, loro erano un grigio giorno d’autunno. Il 2 novembre.
 
<< Allora, dove andiamo a fare colazione?>> chiese Niall mettendo via il suo cellulare e guardando il conducente.
 
<< A casa>> rispose breve e conciso Louis.
 
<< Perché a casa?>> chiese Harry, pensava dovessero andare a fare colazione fuori.
 
<< Harry, te l’ha già spiegato Liam prima: non possiamo farci vedere con loro>> disse indicando le due ragazze presenti <<  Quindi scendo, prendo qualcosa al bar e andiamo a casa>> concluse.
 
<< Potremmo fare colazione in giardino>> si intromise nel discorso Liam.
 
<< Esatto, era quello a cui stavo pensando>> gli rispose il maggiore fissandolo dallo specchietto retrovisore.
 
 
 
Il viaggio fu stranamente silenzioso, per tutti. Quando Louis spense la macchina sembrò che tutti fossero tornati in vita, interrompendo i proprio pensieri.
 
<< Aspettatemi qui>> disse per poi abbandonare il posto di guidatore e chiudere in fretta l’auto.
 
“Così non possono uscire ed allontanarsi. Meglio che la situazione si sistemi il prima possibile” pensò mettendo la mani in tasca e sfoderando il suo solito sorrisetto da furbetto.
 
<< Dannazione, ci ha chiusi dentro!>> sbottò incazzato Zayn. Aveva una maledetta voglia di fumare. Anzi, aveva proprio il bisogno fisico e psicologico di fumare e lui dov’era? Chiuso in macchina!
“Dannato Tomlinson!” pensò arrabbiato e stringendo i pugni.
Ilaria lo notò e si voltò verso di lui.
 
<< Tutto okay, Zayn?>> gli chiese cauta, non voleva farlo arrabbiare ancora di più.
 
Il pakistano si voltò di lei ma il suo sguardo incontrò quello di Dalila, seduta proprio dietro la rossa.
 
<< Una meraviglia>> sbottò sarcastico.
 
<< Che simpatico>> borbottò Dalila in italiano. Voleva che la sentisse ma non che capisse, infondo sapeva che era infuriata con lui. Avrebbe capito che sarebbe stato rivolto a lui.
Tutti i ragazzi, esclusa Ilaria, si voltarono verso di lei.
 
<< Problemi?>> le chiese Zayn acido.
 
In macchina calò il silenzio. Tutti guardarono i due interessati e nessuno aveva il coraggio di dire o fare qualcosa, sarebbe bastato poco per farli scoppiare entrambi. Erano lì fermi che si scannavano con lo sguardo.
Solo quando un “click” rimbombò nel veicolo i due smisero di “guardarsi”.
 
<< Eccomi!>> annunciò tutto allegro Louis salendo in macchina.
 
<< Già fatto?!>> chiese  Niall sconvolto ma molto, molto contento. Era stato velocissimo!
 
<< Diciamo che c’è un certo vantaggio ad essere Louis Tomlinson!>> gli rispose facendogli l’occhiolino.
 
 
 
<< Niall, Harry voi andate a sistemare il tavolo e le sedie. Ragazze e Liam voi preparate. Io vado a fare una telefonata e vi raggiungo. Zayn, ti prego, va a fumarti una sigaretta>> urlò il maggiore appena arrivarono a casa.
 
Zayn sparì sotto lo sguardo di tutti. Niall prese Harry per un bracciò e lo trascinò, nel vero senso della parola, in giardino.
 
<< Ehy piano!>> si lamentò il riccio preso in contropiede.
 
<< Oh tranquillo, Romeo! Ilaria ci raggiunge subito>> lo prese in giro l’irlandese.
L’italiana arrossì e Liam e Dalila scoppiarono a ridere.
 
<< Tieni>> disse Liam ad Ilaria porgendole la tovaglia << Comincia a mettere questa>>
 
<< Okay>> annuì lei ancora rossa in volto.
 
<< Ecco Giulietta! Che ti avevo detto?>> urlò Niall non appena la ragazza arrivò in giardino.
I due ragazzi rimasti in cucina scoppiarono a ridere ed anche loro si misero al lavoro. Mentre Liam metteva le brioches sul vassoio, Dalila prendeva piatti, bicchieri e posate.
 
<< Ehy, va… va tutto bene?>> chiese all’improvviso Liam.
 
Dalila, voltata di spalle, posò il bicchiere che aveva in mano e fissò la mano destra ancora dolorante e… tremante. L’aveva colpito bene il volante. Mai che sbagliasse un colpo. Provò a muoverla ma una leggera smorfia apparve sul suo volto. Fece finta di nulla e cercò di calmarsi.
 
<< Certo>> gli rispose voltandosi armata di uno splendido sorriso. Aveva imparato a non far caso al dolore, ormai era diventata brava.
 
<< Ehy servono latte, thè e succhi>> disse Harry entrando in cucina e interrompendo i due.
 
<< Tutto nel frigo>> disse Liam indicandoglielo.
 
<< A me serve lo zucchero>> disse Ilaria entrando anche li in cucina. Insomma, dove c’era uno c’era l’altro!
 
<< Lì, sul primo ripiano>> le rispose Liam.
 
Dalila guardò Harry che stava litigando con le bevande. Aveva davvero intenzione di prenderle tutte in una volta?
“Uomini…” pensò affacciandosi in giardino.
 
<< Niall! Vieni qui!>> urlò la bionda.
 
<< Agli ordini, capo!>> disse serio Niall entrando in cucina.
 
<< Aiuta Styles o altrimenti ci toccherà bere leccando il pavimento>> disse prendendolo in giro.
 
Scoppiarono tutti a ridere e, armati di tutto il necessario, uscirono in giardino. Liam guardò Dalila e la bloccò per un polso.
 
<< Che c’è?>> chiese lei presa in contropiede.
 
<< Non pensare che non me ne sia accorto>> le disse fissando prima la sua mano destra coperta dalla stoffa della felpa e poi i suoi occhi << ne riparliamo dopo, okay?>> le disse dolcemente. L’italiana non ebbe il tempo di dire nulla che le baciò una guancia. Lei sorrise e solo quando Liam uscì in giardino si accorse del ragazzo fermo sulla porta.
 
<< Tutto okay?>> chiese Louis entrando in cucina.
 
<< Certo!>> gli rispose la bionda sorridendogli.
Il maggiore dei cantanti le si avvicinò e presi i piatti che aveva in mano uscirono in giardino.
 
<< Che gentiluomo>> disse la ragazza fingendosi colpita.
 
 
 
Zayn espirò il fumo e spense la sigaretta, la seconda, nel posacenere che se ne stava in bilico sulla ringhiera del balcone. Sospirò per l’ennesima volta e poi si appoggiò con i gomiti sul pezzo di ferro. Il contatto della sua pelle calda con il freddo del ferro lo fece rabbrividire. Era freddo proprio come lei. Il modo in cui l’aveva rispinto, il modo in cui gli aveva rivolto la parola erano stati glaciali. Ma ciò che lo sconvolse fu il modo in cui l’aveva guardato. Freddo, distaccato, gelido, deluso, triste, arrabbiato, tutti aggettivi che mai avrebbe pensato di attribuire alla sguardo di quella biondina che l’aveva stravolto con i suoi modi di fare vulcanici e quella scintilla da bambina nei suoi occhi azzurri.
 
All’improvviso delle risate lo fecero tornare sulla terra, su quel balcone della sua stanza. Un piccolo sorriso apparve sul suo volto.
“Niall e la sua risata contagiosa…” pensò, quel ragazzo riusciva sempre a strappargli un mezzo sorriso. Quando riprese il completo controllo del suo corpo si stiracchiò e rientrò nella sua stanza. Andò dritto alla porta, la superò e fece per scendere.
 
<< Dai Niall! Lasciali stare!>> la voce di Louis e le risate degli altri attirarono l’attenzione del pakistano.
 
 Era proprio curioso di vedere che stessero facendo ma di andare in giardino non se ne parlava. Non aveva voglia di litigare o meglio, non aveva voglia di essere ignorato dall’italiana. La sua attenzione si posò sulla porta della stanza di Liam.
“Il suo balcone si affaccia sul giardino…” pensò. Si avviò verso la stanza e si precipitò sul balcone.
 
Appena si affacciò un mini sorriso si dipinse sul suo volto. Louis e Niall era sdraiati per terra e ridevano a crepapelle. Liam cercava di contenersi ma non era proprio bravo a trattenere le risate; Harry ed Ilaria erano in piedi, uno di fianco all’altro, entrambi con espressione imbarazzata. Qualcosa gli diceva che fossero nel mirino di Louis e Niall.
 
<< Allora? La finite di prendere in giro la coppietta?>> chiese Dalila arrivando in giardino.
 
<< Non sei d’aiuto!>> la sgridò Ilaria mentre la bionda cominciò a ridere.
 
Tutti i ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere, ma Harry ed Ilaria non riuscivano a rimanere arrabbiati con quei babbei.
L’irlandese cercò di rimettersi in posizione eretta soffocando le ultime risate mentre la rossa decise di mettere fine a quella situazione. Perché tutti li avevano puntati? Forse l’idea del riccio di uscire allo scoperto non era stata una gran bella scelta. D’altro canto però la dichiarazione di Harry non era stata l’unica quella mattina, e se la sua non era stata una buona idea, quella del pakistano era decisamente da evitare.
La ragazza si avvicinò al biondino ormai in piedi con sguardo di sfida e un sorriso appena accennato in volto.
 
<< Fossi in te non tirerei troppo la corda>> gli disse, per poi fargli l’occhiolino ed allontanarsi sorridente.
Niall rimase un attimo interdetto, poi afferrò ciò che Ilaria voleva dire mentre il maggiore ancora a terra la rimproverò con lo sguardo.
 
<< Ci vuole ancora molto?>> chiese Niall aiutando Louis ad alzarsi e facendo in modo di cambiare argomento.
 
<< Appena il caffè e il latte sono pronti, chiamiamo Zayn e possiamo mangiare>> gli rispose Harry.
 
Zayn vide i suoi compagni continuare a parlare ma il suo sguardo si posò sulla ragazza dai capelli rossi che si avvicinava cauta all’amica. Dalila la guardò e Ilaria le chiese qualcosa che il ragazzo non riuscì a sentire.
Vide solo la bionda irrigidirsi e Ilaria all’ungare una mano verso la manica della felpa dell’amica. Dalila si ritirò al contatto e sorrise ad Ilaria, come per rassicurarla. Cosa che non riuscì a fare perché Ilaria la guardò un’ultima volta e poi si allontanò alzando la sguardo verso il cielo. Fu solo allora che si accorse della presenza del pakistano. I due si guardarono ma la ragazza fu trascinata da Liam in cucina, sotto le risate di Niall e Louis ed un Harry leggermente infastidito.
 
Zayn guardò l’unica ragazza rimasta e rimase senza parole. La vide controllare che nessuno la stesse guardando e poi, con cautela, alzò leggermente la manica della mano destra.
“Cavolo!” pensò il pakistano preso in contropiede. Come diavolo aveva fatto a conciarsi una mano in quel modo? Conosceva bene la botta, se n’era procurate un paio anche lui ed era ben afferrato nel “campo botte”. Ciò che vedeva, il rossore e il leggero gonfiore sulle nocche gli dava la più totale certezza che avesse tirato un pugno da qualche parte. Ma… dove?
 
Liam ed Ilaria arrivarono in giardino con caffè e latte fumanti e poi sentì un urlo disumano di Louis che gli ordinava di scendere. Guardò un’ultima volta la bionda e, immerso nei suoi pensieri, raggiunse i compagni. L’unico modo per dare risposte alle domande che lo perseguitavano era scendere e sperare che non succedesse nulla che potesse peggiorare la situazione. Esisteva davvero una situazione peggiore di quella?
   
 
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