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Autore: Sacchan_    30/06/2013    3 recensioni
Miku, star dello spettacolo della Bad End Night, è tornata indietro per ricominciare tutto da capo. Ma gli abitanti della Villa Sconosciuta volevano davvero farle del male? O sono rimasti anche loro coinvolti in una serie di eventi che non riescono a comprendere?
Long Story basata sulla canzone "Crazy Night" di Miku+Gakupo+Gumi+Rin+Len+Meiko+Kaito+Luka.
Seconda della Night Series.
Genere: Angst, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Night ∞ Series'
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CRAZY NIGHT
FAVOLA DELLA FOLLE NOTTE DOVE IL TEMPO SI E' FERMATO
ATTO II SCENA I

In una stanza privata, sulla scrivania dello studio, il copione che ostinatamente quei sette si concentravano nel seguire, descrivendo dettagliatamente i loro ruoli e le loro azioni, presentava una pagina strappata.
Intuendo la gravità della situazione, i gemellini tornarono di corsa nella sala da pranzo dove, nel frattempo, Gakupo e Gumi stavano spiegando ai restanti la loro misteriosa scoperta.
Ascoltato anche quanto i due ragazzini biondi avevano da dire, tutti e sette si riunirono nello studio, attorno alla scrivania, osservando il copione aperto dove recava la pagina smarrita, o meglio la pagina mancante.
Inaspettatamente, calò il silenzio sullo spettacolo poichè i sette personaggi non sapevano come continuare a recitare le loro parti. Silenzio che durò parecchi secondi o minuti, dove sette menti riflettevano sul da farsi senza trovare soluzioni.
"E adesso, cosa bisogna fare?" sussurrò incerta Gumi spezzando quella cappa di taciturnità e tensione.
Nessuno rispose e tutti continuarono a fissare il libretto con sguardi assorti.
"Rin, Len... quindi quando siete venuti qui avete trovato il copione fuori dal cassetto e aperto sulla scrivania?" domandò sospettosa Luka.
Le due testoline bionde annuirono.
"Si, proprio così. Qualcuno l'aveva tirato fuori già da prima".
"Quindi, qualcuno è entrato nello studio, ha aperto il cassetto e ha strappato la pagina finale del copione?" domandò Gumi con la voce in apprensione.
Tutti continuarono a rimanere muti, nessuno rispose a quella semplice inchiesta.
"Dunque, chi è stato?" accusò Gakupo guardando uno ad uno i presenti.
Silenzio.
Sette paia di occhi si squadravano sospettosi nella più completa silenziosità.
"Che cosa stai dicendo adesso Gakupo? Stai forse insinuando che uno di noi abbia volontariamente strappato la pagina?" si difese Meiko.
"E a che scopo, poi?" contrattaccò Luka "dimmi per quale motivo uno di noi avrebbe dovuto sabotare questo assurdo spettacolo! Non vediamo tutti l'ora di portarlo a termine, riscuotere il nostro compenso e tornarcene dritti per le nostre strade."
Gakupo alzò le mani guantate per difendersi.
"Ci siamo solo noi in questa Villa, no? Prima di cominciare con lo spettacolo abbiamo ben controllato l'integrità del copione e non c'erano pagine mancanti. Quindi se non è stato uno di noi, chi può essere stato?"
Non ci furono risposte, fino a che Luka non puntò il dito contro i due gemellini dagli occhi azzurri.
"Per me, loro sono i più sospetti, a differenza di noi cinque sono quelli che hanno maggiore libertà di azione".
Len abbassò il mento indignato.
"Cosa vorresti dire Luka?"
"Perchè avete lasciato la sala da pranzo? Guarda caso, siete venuti proprio qui in studio e, guarda caso, voi avete trovato il copione con la pagina finale strappata. Già questo vi rende sospetti".
Rin e Len si guardarono con le faccie fintamente sbigottite, poi scoppiarono a ridere all'unisono in quella loro risata tipicamente infantile che però faceva accapponare la pelle.
"Luka, non sarà che ce l'hai un po' troppo con noi perchè siamo stati troppo bravi a recitare il nostro ruolo?" disse Rin asciugandosi gli angoli degli occhi dalle lacrime.
L'attrice dai capelli rosa arrossì per la vergogna.
"State zitti! Ho recitato ruoli ben più peggiori di questo umiliante ruolo da istitutrice" si sfogò piena di rabbia "E comunque non avete ancora risposto alla mia domanda! Perchè vi siete allontanati dalla sala e perchè siete venuti qui?" "Stai calma, rilassati o ti verranno le rughe prima del tempo" rispose Len ricomponendosi i capelli "Leggi attentamente qua piuttosto: "due burloni che amano giocare in coppia a nascondino", secondo le disposizioni che ci sono state date da Unknown Shadow noi siamo liberi di girare per la Villa e andarci a nascondere dove ci pare."
"Nasconderci dove ci pare" incalzò la pillola Rin.
"Perchè poi tu ci devi venire a cercare" aggiunse ancora Len.
"E' questa la descrizione dei nostri ruoli, no?" conclusero insieme con un sorrisino furbetto sulle labbra.
Luka emise un grugnito stizzita e Gumi le posò una mano sulla spalla per calmarla.
"Hanno ragione loro Luka. A differenza di noi cinque, che dobbiamo trovarci in posti precisi in momenti precisi, loro sono gli unici che non hanno questa costrizione. E' scritto sul loro contratto."
"Ciò non toglie che io li trovi comunque sospetti" esplose Luka scrollandosi di dosso la mano amichevole di Gumi.
Meiko prese successivamente la parola.
"Se vogliamo parlare di sospetti anche tu e Gakupo lo siete, sai Gumi?".
"Già è vero, anche voi avete lasciato la sala da pranzo eppure non credo che risultasse fra le vostre azioni dato che la scena della cena prevedeva che tutti e sette fossimo presenti. Eccezione fatta per Rin e Len che erano gli unici ad avere la libertà di potersi allontanare quando volevano" dedusse Kaito.
"Ah, no... quello è perchè..." Gumi avanzò di qualche passo agitata, tormentandosi le mani.
Gakupo si limitò a sospirare afferrando Gumi per un braccio e tirandola indietro.
"Suppongo che non si possa più tenere nascosto ormai".
Gumi guardò prima Gakupo, poi i restanti cinque infine abbassò timidamente il capo.
"La verità è che io e Gakupo ci conoscevamo già prima di essere assunti" ammise timidamente.
"Cosa? E perchè avete taciuto fino ad adesso?" domandò Kaito incredulo.
"Perchè temevamo che se si fosse scoperto che ci conoscevamo avremmo perso questo lavoro" rispose la domestica allargando le braccia e tentando di difendere sia lei che il suo amato.
A quelle parole Meiko sorrise appoggiandosi il suo ventaglio sulle labbra.
"Aahh... ora capisco! Ve ne siete andati per avere un momento di intimità, è così?"
"Siamo anche amanti e con questo?" accusò Gakupo.
"Niente, niente" Meiko continuò a ridere sotto il ventaglio "E' che avevo notato che eravate un po' troppo intimi, insomma, avevate sempre degli sguardi così languidi".
Gumi arrossì ulteriormente ma continuò a prendere le difese sue e di Gakupo.
"Comunque vi stiamo dicendo la verità. Si, ci conosciamo da tempo e, si,  quando ci siamo ritrovati qui non pensavamo che eravamo stati scritturati entrambi. Abbiamo taciuto soltanto perchè non volevamo creare casini. Dopotutto, i soldi del compenso per questo lavoro ci servono, come a tutti voi, credo, no?" 
"Diciamo che vi credo" Luka intrecciò le braccia davanti al seno "Insomma, Gumi mi sembra troppo onesta per mentire".
"E poi" si intromise Kaito "Ha detto bene. Chi di noi sarebbe così stupido da sabotare questo lavoro e perdere così il grosso compenso che ci è stato promesso?"


Miku allungò il braccio verso il fondo della bara, con le dita sfiorò una superficie rettangolare e troppo liscia ed a tratti stropicciata.
La sollevò, estraendo così un foglio di carta. 
La parte stropicciata era dovuta all'irregolarità del foglio di carta presentandosi così strappato in quattro punti, come se fosse stato tirato via dalla sua rilegatura.
Nella penombra, Miku lo avvicinò al volto.
"Cosa ci fa un foglio strappato dentro ad una bara?" domandò a sè stessa.


Discutendo, i sette giunsero alla conclusione che, fra loro, non vi era nessun colpevole di aver strappato via la pagina, per scrupolo ognuno fu perquisito da un altro sotto la testimonianza dei restanti.
E nulla di strano fu trovato loro addosso.
"Bene, direi che perlomeno adesso abbiamo la certezza che il colpevole non è fra di noi..." sentenziò Meiko.
"Tsk, sempre che la pagina non sia stata nascosta da qualche parte, o peggio distrutta" grugnì Luka, l'unica ancora scettica.
"E lei, invece?" chiese Len.
"Già, lei dove è?" interruppe Rin.
Tutti i presenti si ammutolirono, ricordandosi, finalmente, che all'appello mancava ancora uno di loro, l'ospite.
"Sapete, mi avete appena fatto ricordare una cosa..." mormorò Kaito rimurginando "Ho sentito delle voci che dicevano che nel precedente spettacolo messo in scena da Unknown Shadow, l'attrice che interpretava l'ospite ha dato di matto mandandolo interamente a monte".
"Sul serio? Io non ne sapevo nulla!" esclamò Meiko più che stupita.
"Ma sono solo voci e non so se c'è qualcosa di vero oppure no..."  
"Che cosa sai meglio di questa storia?" domandò interessato Gakupo.
"Poco e niente, quello che ho sentito è che ad un certo punto dello spettacolo, precisamente nel secondo atto, l'attrice in questione abbia iniziato a dare segni di squilibrio. Pertanto, lo spettacolo non è stato portato a termine come doveva essere".
"Ehi... non è che succederà la stessa cosa?" Gumi parlò con la voce tremante creando così uno stato di tensione.
"Stando così le cose, propongo di dividerci e cercarla".
Separati in tre gruppi, due coppie e un trio, i sette attori schizzarono fuori dallo studio alla ricerca dell'ottava. Cosa avrebbero fatto poi ne avrebbero discusso dopo.


"Cosa ci fa un foglio strappato dentro ad una bara?" domandò a sè stessa Miku.
Allontanandosi, stringendo il foglio strappato fra le dita della mano destra, Miku cercò uno sprazzo di luce dove avrebbe potuto leggere con tranqullità quella pagina ritrovata.
Perciò ritornò indietro, in direzione delle scale che riportavano all'ingresso nella hall, dove la luce che perpetrava dalla porticina da cui era scesa fu sufficiente per far si che i suoi occhi potessero vedere quanto vi era scritto sopra.
Tirando un sospiro, si sedette sul bordo di uno di quei gradini ed iniziò a leggere.


Separati in tre gruppi, due coppie ed un trio, i sette attori schizzarono fuori dallo studio alla ricerca dell'ottava.
Rin e Len avrebbero perquisito il piano terra, Meiko e Kaito le alee destre e sinistre ed, infine, Gakupo, Luka e Gumi il piano superiore.
Di comune accordo avevano stabilito che, passati venti minuti, si sarebbero ritrovati nella hall davanti all'orologio a pendolo. Al contrario, se uno dei gruppi avesse trovato la traditrice, un componente del gruppo sarebbe andato a chiamare gli altri.
Passati i venti minuti, così come era stato stabilito, si ritrovarono tutti e sette al punto d'incontro.


Miku era sconvolta, così tanto da ansimare affannosamente.
La pagina che aveva appena letto era la pagina di un massacro.
Con gli occhi tremanti, riportò l'attenzione sulle righe incriminate di quella pagina.
La pagina in questione era il resoconto di un macabro racconto dove un'ospite impazzita uccideva tutti  gli abitanti di quella Villa.
"Un'ospite...?" balbettò "Proprio come me?" si chiese lanciando un'ulteriore occhiata spaventata alle bare conservate nel sotterraneo.
"E se quelle bare...?"
Il terrore si impossessò di lei, piegando quella pagina che, convulsamente, teneva ancora stretta in mano e mettendola al sicuro dentro alla sua gonna, decise di riemergere in superficie.


Passati i venti minuti, così come era stato stabilito, si ritrovarono tutti e sette al punto d'incontro.
"Allora, l'avete trovata?" chiese Kaito accompagnato da Meiko.
Gumi scosse la testa per prima.
"Non è su di sopra, non è nemmeno nella camera per gli ospiti".
"Dove potrebbe essere?" domandò Luka "abbiamo guardato dappertutto".
"No" mormorò Len "dappertutto no" il ragazzino indicò la porticina che scendeva nei sotterranei.
"Non siamo ancora scesi là sotto..." sussurrò Rin avvicinandosi e trovandola aperta.
"I sotterranei? Ma non ci è permesso scendere lì sotto..." tremò Gumi.
"Che importanza hanno le regole a questo punto?" sbraitò Kaito "Abbiamo troppe gatte da pelare per attenerci a queste".
Gakupo si portò davanti al quadrante dell'orologio a pendolo.
"Già, dobbiamo trovare la pagina mancante... e soprattutto, capire perchè il tempo non sta avanzando correttamente".
Il ticchettio dell'orologio funzionante rompeva il silenzio che si era creato nella hall, nonostante le lancette delle ore e dei minuti permeavano a restare ferme immobili segnando lo stesso uguale, identico, orario.
"Abbiamo fermato lo spettacolo..."
"...pertanto, se lo riprendiamo, tutto dovrebbe tornare alla normalità".
"Ma per farlo ci serve la pagina mancante, quella con il finale..."
Volgendo lo sguardo nel buio pesto generato dalla porta che conduceva nei meandri sotterranei iniziarono a udirsi dei passi di qualcuno che stava ritornando in superficie, allo scoperto.
"La pagina che è stata strappata..."
Un passo.
"...dove è stata nascosta?"
Ed un altro.
"In quella prossima pagina..."
Ed un altro ancora.
"...cosa esattamente sarebbe successo?"
Fino a raggiungere...
"La pagina del futuro..."
...la superficie della luminosa hall.
"...chi l'ha presa?"
Ed in quel momento...
"Se nessuno di noi l'ha fatto..."
...la figura dell'ospite riemerse.
"...allora il colpevole devi essere per forza tu?"
Miku ritornò in scena.
"Cosa succede?"
Esclamò sbigottita mentre sette sguardi la scrutavano pieni di stupore e sospetto.



L'Autrice Sconosciuta:
Perchè a volte servono delle note a parte per capire meglio determinate situazioni.
Abitanti della Villa: ormai è chiaro che sono una combriccola di attori scritturati per mettere su quello spettacolo seguendo il copione che dà loro le indicazioni sulle azioni da prendere in base al personaggio che sono tenuti ad interpretare. Oltre a ciò hanno anche delle particolari direttive da rispettare. Con la pagina finale strappata e mancante non sanno più esattamente come recitare la fine dello spettacolo.
Miku: E' ancora inconsapevole di tutto ciò che avviene. 
Ce l'ho messa tutta per scrivere questo capitolo, nonostante avessi le idee tutte in testa metterlo per iscritto è stato parecchio difficile. Spero di non avervi deluso!
Comunque, per coerenza... Qui eccovi le giuste parole della parte della canzone da me riportata alla fine, secondo il fansub che ho trovato su YouTube (che io ho riadattato secondo le mie esigenze):
"La pagina che è stata strappata/conteneva una scena indesiderata?/In quella prossima pagina/Sarebbe stato rivelato il colpevole?/La pagina del futuro/Come potevano saperlo?/Se sono stati in grado di farlo/allora il colpevole sei tu?/L'ho trovata.
Ok, ho riletto il capitolo... non è il massimo, forse potevo scriverlo meglio, ma me lo farò tenere buono anche perchè ci ho rimurginato parecchio sopra e il cervello ormai mi sta scoppiando. xD
_Flowermoon_
   
 
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