Capitolo 8
Il
giorno della festa arrivò presto. Prima del previsto. Un
miliardo di domande mi si affollava dentro la testa.
Sarei caduta su quei maledetti tacchi?
Avrei fatto una delle mie figure del cavolo?
Mi sarei annoiata su un divanetto con uno stupido drink sicuramente
analcolico in mano?
Sarei riuscita a ballare?
E soprattutto:
Avrei conosciuto qualcuno di abbastanza interessante (preferibilmente
maschio) da scambiarci una lunga chiacchierata…e magari
anche i numeri di telefono?
Due ragazze vestite e truccate come se avessero appena sfilato su un
red carpet aspettavano alla fermata un pullman abbastanza sudicio
contenente un autista compassato e un’anziana signora che le
guardava sospettosa.
Durante tutto il tragitto io e Leila scherzammo su cosa sarebbe potuto
accadere quella sera, convinte che qualcosa sarebbe successa.
Quando arrivammo ,dopo esserci fatte un bel po’ di coraggio,
andammo dritte a salutare la festeggiata e poi ci sedemmo assieme ai
ragazzi della classe in un angolino del terrazzo del locale. Parlammo
fra di noi, scherzammo. Ogni tanto mi guardavo intorno.
Perché
spero sempre che ci sia da qualche parte LUI che mi guarda?
.
Era un bel posto, circondato dalla spiaggia. Lo aveva detto Audrey a scuola
Mi giro verso Leila –Immagina: a piedi nudi sulla sabbia, con
i tacchi in una mano e una birra dall’altra, in compagnia di
un figo. Vi sedete e incominciate a sclerare e a baciarvi- lei ride
-Sarebbe stupendo-.
Non c’erano così tante persone come ci
aspettavamo, erano più che altro coppiette.
John se ne stava vicino a me su una sedia
–Allora quand’è che farai anche tu la
festa?- lui scrollò le spalle
-Credo che non la farò, insomma io sarò a Londra
quei giorni!-
Leila intervenne -Festeggerai lì?!Ma è stupendo!-
-Beh diciamo…non festeggerò proprio…-
Lo guardavo stupefatta, io avrei dato qualsiasi cosa per festeggiare il
mio compleanno (soprattutto il diciottesimo compleanno) a Londra.
–Come vorrei essere al tuo posto!-
Lui mi fece un sorrisino enigmatico –Guarda che sono io che
vorrei essere al tuo posto. I sedici e i diciassette sono gli anni
più belli della tua vita. Goditeli finchè puoi.-
-E’ vero…-disse Leila pensierosa.
Come
faccio a godermeli?! Dopo
tutto quello che è successo? LUI sarà passato
avanti, magari ora sarà innamorato di
qualcun’altra. Ma perché io invece non ci riesco?
Eppure ci siamo frequentati pochissimo! Perchè ogni
maledettissima sera penso solo e soltanto a LUI?
Io e Leila ci togliemmo i tacchi –Hai visto, è
quasi come avevi detto tu, tacchi in una mano e piedi nudi sulla
sabbia…- sospirai e guardai verso il mare ormai nero pece
–Beh, manca la parte più importante: Birra
e…- Leila mi interruppe prima che finissi la frase
–Sarebbero venuti vero?Intendo…se stavamo ancora
assieme a loro ora…saremmo stati in quattro qui- annuii e
chiusi per un secondo gli occhi.
Perché
mi faceva ancora così male?
-E’
strano, io ora incomincio a ricordarmi più cose di quella
sera- la guardai –Tipo?-
-Ricordi che io non ricordavo come ci baciammo la prima volta?- annuii
ancora
-Beh ora sì-
-Io invece più vado avanti più vedo sfocati tutti
i momenti passati assieme a lui. Come se non fosse mai successo nulla-.
Un qualcosa di bagnato mi cadde su una guancia
Non
è possibile! Sto piangendo?! Per lui!
Ancora
un’altra. Sempre di più. Mi girai verso Leila
-Non ci credo- disse lei esterrefatta –Merda! Sta piovendo!-
la guardai e incominciai a ridere in maniera isterica.
Allora
era solo pioggia!
Iniziammo
a correre verso il locale seguite dagli altri ragazzi.
Quella sera ci divertimmo discretamente. No, non incontrammo nessuno di
interessante, ma ci divertimmo lo stesso.
Il
giorno seguente io e Leila scendemmo in piazza.
-Come mai non è sceso più nessuno?-
-Si scocciavano, è brutto tempo- disse osservando il cielo
Ci avviammo nella villa. Sembrava che tutti andassero lì
dentro il sabato.
-Ieri John mi ha fatto pensare molto Fiamma- la guardai –In
effetti, è stato strano sentirlo parlare in quel modo-.
-Quello che è successo in gita, ce lo dobbiamo buttare alle
spalle. Cioè la dobbiamo pensare come
un’esperienza, una bellissima esperienza, ma la dobbiamo
finire di pensare che avrebbe potuto proseguire. Ora dobbiamo dolo
divertirci. Dobbiamo poter raccontare qualcosa di questi nostri anni a
chi ci chiederà della nostra vita adolescenziale. Per
esempio, tu cosa rispondi se ti chiedo com’è
andato l’anno scorso?-
Ci pensai su -Che è andato in modo…un
po’ palloso, cioè vita di sempre…-
-Ecco, e secondo te non stiamo buttando gli anni più belli
all’aria? Questo è il tempo di divertirsi,
perché dopo verranno le responsabilità!-
Annuii -Allora incominciamo! Da oggi sarà tutto diverso! A
proposito hai sentito che vogliono fare una rimpatriata i ragazzi delle
medie?-
-Sì, sarà una palla!-
-Infatti-
Leila mi guardò con un sorrisino –Ma noi ci
andiamo lo stesso perché…- non finì
neanche la frase che io la continuai
-Perché appena finita la pizza ci imbuchiamo in un locale e
beviamo come spugne!-
Leila rise –Ecco! Lo vedi che quando vuoi capisci?! Brava
Fiamma!-
Cazzo Fiamma basta stare a depressione per uno che neanche ti caga! Ora ti devi solo divertire!
Ciaoooo a tuttiii :3
Oddio
questi due ultimi capitoli fanno davvero schifo >.<
Sono proprio a depressione! Per favore fatemi qualche recensioneeee,
voglio sapere se la storia sta prendendo una brutta piega e se dovrei
migliorare qualcosa. Ditemi tutto quello che volete, ma vi prego
recensite *-*
Detto questo, scappo via (sto pensando di pubblicare una nuova storia,
in realtà l'ho già scritta, ma non trovo il
coraggio, vi sembra normale?! @.@ )
Bacissimiiii *smack*
Carangel_