Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Carangel_    30/06/2013    2 recensioni
Uscivo con le stesse persone da anni, conoscevo pochissima gente e automaticamente il mio livello di popolarità era bassissimo: nemmeno l’albero del mio giardino sapeva dell’esistenza di Fiammetta Wilkinson.
E a volte, avrei desiderato essere come quelle puttanelle che frequentavano gente “figa”, loro sembravano essere calcolate in qualche modo, erano calcolate perché la davano a chiunque, ma erano calcolate.
Aprii l’armadio indecisa su cosa mettermi.
Ogni sabato era lo stesso dilemma, sapevo benissimo che poi io e il mio gruppo di amici ci saremmo imbucati in qualche localino senza essere visti da nessuno, eppure ci tenevo a vestirmi bene, magari era la sera giusta che qualche bel ragazzo si accorgesse di me.
Mi dicevo sempre così prima di uscire, ma alla fine il massimo che ricevevo era un’occhiata un po’ più insistente delle altre e qualche commento ridicolo a cui io rispondevo ridendo.
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                                  Capitolo 8

Il giorno della festa arrivò presto. Prima del previsto. Un miliardo di domande mi si affollava dentro la testa.
Sarei caduta su quei maledetti tacchi?
Avrei fatto una delle mie figure del cavolo?
Mi sarei annoiata su un divanetto con uno stupido drink sicuramente analcolico in mano?
Sarei riuscita a ballare?
E soprattutto:
Avrei conosciuto qualcuno di abbastanza interessante (preferibilmente maschio) da scambiarci una lunga chiacchierata…e magari anche i numeri di telefono?

Incontrai Leila e prendemmo il pullman. Naturalmente la cosa sembrò abbastanza surreale:
Due ragazze vestite e truccate come se avessero appena sfilato su un red carpet aspettavano alla fermata un pullman abbastanza sudicio contenente un autista compassato e un’anziana signora che le guardava sospettosa.
Durante tutto il tragitto io e Leila scherzammo su cosa sarebbe potuto accadere quella sera, convinte che qualcosa sarebbe successa.
Quando arrivammo ,dopo esserci fatte un bel po’ di coraggio, andammo dritte a salutare la festeggiata e poi ci sedemmo assieme ai ragazzi della classe in un angolino del terrazzo del locale. Parlammo fra di noi, scherzammo. Ogni tanto mi guardavo intorno.

Perché spero sempre che ci sia da qualche parte LUI che mi guarda?

.

Era un bel posto, circondato dalla spiaggia. Lo aveva detto Audrey a scuola

 -Sarà sul mare! Perché mi piace un sacco quel posto! Vi giuro non vedo l’ora- dice Audrey con un sorriso smagliante stampato sul volto.
Mi giro verso Leila –Immagina: a piedi nudi sulla sabbia, con i tacchi in una mano e una birra dall’altra, in compagnia di un figo. Vi sedete e incominciate a sclerare e a baciarvi- lei ride 
-Sarebbe stupendo-.

 
Non c’erano così tante persone come ci aspettavamo, erano più che altro coppiette.
John se ne stava vicino a me su una sedia
–Allora quand’è che farai anche tu la festa?- lui scrollò le spalle
-Credo che non la farò, insomma io sarò a Londra quei giorni!-
Leila intervenne -Festeggerai lì?!Ma è stupendo!-
-Beh diciamo…non festeggerò proprio…-
Lo guardavo stupefatta, io avrei dato qualsiasi cosa per festeggiare il mio compleanno (soprattutto il diciottesimo compleanno) a Londra. –Come vorrei essere al tuo posto!-
Lui mi fece un sorrisino enigmatico –Guarda che sono io che vorrei essere al tuo posto. I sedici e i diciassette sono gli anni più belli della tua vita. Goditeli finchè puoi.-
-E’ vero…-disse Leila pensierosa.

Come faccio a godermeli?!  Dopo tutto quello che è successo? LUI sarà passato avanti, magari ora sarà innamorato di qualcun’altra. Ma perché io invece non ci riesco? Eppure ci siamo frequentati pochissimo! Perchè ogni maledettissima sera penso solo e soltanto a LUI?

Dopo aver mangiato qualcosa io, Leila e qualche altro spostato decidemmo di andare in spiaggia.
Io e Leila ci togliemmo i tacchi –Hai visto, è quasi come avevi detto tu, tacchi in una mano e piedi nudi sulla sabbia…- sospirai e guardai verso il mare ormai nero pece –Beh, manca la parte più importante: Birra e…- Leila mi interruppe prima che finissi la frase –Sarebbero venuti vero?Intendo…se stavamo ancora assieme a loro ora…saremmo stati in quattro qui- annuii e chiusi per un secondo gli occhi.

Perché mi faceva ancora così male?

-E’ strano, io ora incomincio a ricordarmi più cose di quella sera- la guardai –Tipo?-
-Ricordi che io non ricordavo come ci baciammo la prima volta?- annuii ancora
-Beh ora sì-
-Io invece più vado avanti più vedo sfocati tutti i momenti passati assieme a lui. Come se non fosse mai successo nulla-.
Un qualcosa di bagnato mi cadde su una guancia

Non è possibile! Sto piangendo?! Per lui!

Ancora un’altra. Sempre di più. Mi girai verso Leila
-Non ci credo- disse lei esterrefatta –Merda! Sta piovendo!- la guardai e incominciai a ridere in maniera isterica.

Allora era solo pioggia!

Iniziammo a correre verso il locale seguite dagli altri ragazzi.
Quella sera ci divertimmo discretamente. No, non incontrammo nessuno di interessante, ma ci divertimmo lo stesso.

 

Il giorno seguente io e Leila scendemmo in piazza.
-Come mai non è sceso più nessuno?-
-Si scocciavano, è brutto tempo- disse osservando il cielo
Ci avviammo nella villa. Sembrava che tutti andassero lì dentro il sabato.
-Ieri John mi ha fatto pensare molto Fiamma- la guardai –In effetti, è stato strano sentirlo parlare in quel modo-.
-Quello che è successo in gita, ce lo dobbiamo buttare alle spalle. Cioè la dobbiamo pensare come un’esperienza, una bellissima esperienza, ma la dobbiamo finire di pensare che avrebbe potuto proseguire. Ora dobbiamo dolo divertirci. Dobbiamo poter raccontare qualcosa di questi nostri anni a chi ci chiederà della nostra vita adolescenziale. Per esempio, tu cosa rispondi se ti chiedo com’è andato l’anno scorso?-
Ci pensai su -Che è andato in modo…un po’ palloso, cioè vita di sempre…-
-Ecco, e secondo te non stiamo buttando gli anni più belli all’aria? Questo è il tempo di divertirsi, perché dopo verranno le responsabilità!-
Annuii -Allora incominciamo! Da oggi sarà tutto diverso! A proposito hai sentito che vogliono fare una rimpatriata i ragazzi delle medie?-
-Sì, sarà una palla!-
-Infatti-
Leila mi guardò con un sorrisino –Ma noi ci andiamo lo stesso perché…- non finì neanche la frase che io la continuai
-Perché appena finita la pizza ci imbuchiamo in un locale e beviamo come spugne!-
Leila rise –Ecco! Lo vedi che quando vuoi capisci?! Brava Fiamma!-

 

Cazzo Fiamma basta stare a depressione per uno che neanche ti caga! Ora ti devi solo divertire!

Ciaoooo a tuttiii :3

Oddio questi due ultimi capitoli fanno davvero schifo >.<
Sono proprio a depressione! Per favore fatemi qualche recensioneeee, voglio sapere se la storia sta prendendo una brutta piega e se dovrei migliorare qualcosa. Ditemi tutto quello che volete, ma vi prego recensite *-*
Detto questo, scappo via (sto pensando di pubblicare una nuova storia, in realtà l'ho già scritta, ma non trovo il coraggio, vi sembra normale?! @.@ )
Bacissimiiii *smack*

Carangel_

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Carangel_