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Autore: _MrS_HyDe_    13/01/2008    2 recensioni
"Questa storia non è una bella storia.parla di persone perdute, di persone che perdono e di persone che si perdono." fino a che punto può spingerci l'amore? può spingerci sino alla pazzia? può giustificare la vendetta? [NaruXHina] [NaruXSasu]
Genere: Romantico, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3- despairing



“non è la morte che ti fa soffrire: è la vita”
Da LA VITA è UN MIRACOLO



Sasuke scagliò un altro pugno. Questo incontrò la guancia abbronzata di Naruto e lo scagliò lontano. Lo vide rotolare lontano per diversi metri, nella polvere. Nella frazione di secondo in cui il corpo di Naruto indugiò sul terreno, il moro pensò che l’avversario avesse accusato il suo colpo. Si rimangiò ogni speranza, quando lo vide rialzarsi come se niente fosse, per l’ennesima volta. Per l’ennesima volta, vide il biondo rialzarsi, asciugarsi il sangue che colava dal labbro spaccato e osservarlo ancora con sguardo di sfida. Al che, i nervi di Sasuke crollarono: com’era possibile? Eppure lo colpiva con tutte le sue forze, come poteva essere che non mostrasse altro che lievi ferite? Avrebbe dovuto essere già a terra da un bel pezzo, contorcendosi dal dolore od essere immobile, sopraffatto da esso! E invece aveva solo un labbro spaccato e il fiatone di una corsa troppo lunga!e lui? Beh, lui non era di certo ridotto male, sebbene non fosse al massimo della forma. E questo lo faceva incazzare ancora di più: fino a poco tempo prima, Naruto non era in grado nemmeno di sopportare un suo schiaffo, mentre ora riceveva i suoi colpi migliori senza quasi batter ciglio. D’accordo, era ridotto piuttosto male, mentre lui non aveva neanche un graffio: Naruto non era riuscito a sfiorarlo una sola volta, ma avrebbe quasi preferito una sconfitta veloce a quel lento logorio. Caricò di nuovo il pugno: avrebbe concentrato il massimo della sua forza. Aspettò che l’altro si rialzasse, per sfruttare anche la sua rincorsa e così fu: il pugno colpì lo zigomo destro di Naruto, che andò in frantumi, mentre il ragazzo venne scagliato nuovamente a terra. Nuovamente, il moro azzardò un senso di vittoria. Nuovamente, il biondo si rialzò.
Naruto. Si. Rialzò. Di. Nuovo.

Il volto perennemente gelido di Sasuke si deformò in una frustrazione acuta: quel pugno avrebbe dovuto spappolargli la faccia, conficcare le schegge delle sue ossa nel cervello e portarlo a morte certa. Ma Naruto si era rialzato.

E Sasuke era furibondo.

E Sasuke non si accorse dello scatto di Naruto, ritrovandosi a terra, intrappolato tra le gambe del biondo e costretto a non muoversi per il peso dei suoi pugni sul petto, che gli mozzavano il respiro.

- come diavolo hai fatto a diventare così… - ma la parola [forte] restava intrappolata tra le spire del suo orgoglio.

- …forte? – completò Naruto con un ghigno amaro.

- …resistente – ipocrita orgoglioso.

Naruto prese il bavero del mantello di Sasuke, portando il suo viso a pochi centimetri dal suo e richiamando un odioso dejà vu. Sasuke si sorprese quando, rispecchiandosi nelle sue iridi celesti, provò una stretta allo stomaco. Poteva essere rabbia, impotenza, odio, e persino, ma questo Sasuke non lo ammise, il suono del risveglio di quell’antico animale che, fuggendo molti anni prima, aveva sperato di aver ucciso.  

- io ti riporterò indietro, Sasuke – il volto, tremendamente serio, non lasciava spazio all’insicurezza. Era troppo orgoglioso per ammetterlo, ma Sasuke si sentì lusingato di essere l’ oggetto di un sentimento così forte e profondo.

- mi pare di averlo già sentito una volta, dobe. Sei ripetitivo –

- questa volta sarà diverso –

- e cosa te lo fa credere? –

- questa volta possiedo una cosa che allora non avevo –

- e che cosa sarebbe, dobe? –

- la disperazione –

E calcò un pugno sul suo volto stupito.



I loro passi sul selciato, notarono i due, avevano un che di fastidioso. Sasuke provava una sensazione molto strana: era insolito ripercorrere quella strada che, molti anni prima, lo aveva strappato ai suoi cari, come era stato strano ripercorrerla a ritroso al suo ritorno. S’era incamminato moltissime volte per quella via: per andare in missione, o semplicemente per una passeggiata: adorava il silenzio di un bosco. Ma quella volta, inutile dirlo, era stata diversa da tutte le altre: la solitudine e il silenzio gli premevano negli orecchi, peggio che il rumore più assordante e, ad ogni passo, gli pareva d’esser legato per le caviglie a delle catene e che queste si tendessero via via. Gli pareva anche di non allontanarsi di un metro dalla città e temendo un inganno, voleva voltarsi indietro e aver conferma del reale. Così Sasuke voltò il capo, sicuro di poter resistere alla vista del suo villaggio. Fu forse quello l'istante in cui comprese che, un giorno, vi avrebbe fatto ritorno? probabilmente sì, tuttavia voltò il capo e procedette senz'altro.

Era quindi strano allontanarsi di nuovo da quel luogo tanto amato e tanto odiato, portandosi poi appresso quel ragazzo, anche lui tanto odiato e tanto amato. Si chiese che sentimenti stesse provando invece lui, se fosse confuso o spaventato o qualcos’altro. Non poteva sapere che, in quel momento, la mente di Naruto era attraversata da un'unica cosa: vendetta. Se lo avesse saputo, avrebbe probabilmente sorriso di lui, rivedendo il se stesso di molti anni addietro. Ma c’era in lui una determinazione che il giovane Sasuke non aveva, esattamente quello che gli era mancato e che gli aveva impedito di compiere del tutto la sua missione. Chissà se al suo fallimento, Naruto atribuiva la colpa delle sue sventure? sentì male al petto alla sola idea e decise quindi di non pensarci ancora.

Il silenzio era pesante, tra i due, o almeno così pareva a Sasuke: non aveva mai sopportato molto il casino che Naruto era solito fare, ma, ora che il biondo era piombato in quella depressione, non vedeva l’ora di sentirlo parlare. Tuttavia non accennò a voler iniziare una conversazione: non era mai stato bravo con le parole e aveva paura di dire qualcosa di inappropriato, così continuò a tacere. Fu lo stesso biondo, poi a rompere il silenzio: si fermò, d’un tratto, e domandò:- perché mi hai seguito? –

Sasuke si fermò, interdetto. Non capiva.
- beh, perché me l’hai chiesto tu, no? – rispose, ma a Naruto non bastò.
- e quando mai Sasuke Uchiha ha fatto qualcosa che gli ha chiesto Naruto Uzumaki? – disse con sarcasmo. Sasuke voleva obbiettare, ma tacque: aveva ragione.

- perché mi hai seguito? – domandò nuovamente. Il suo sguardo non ammetteva risposte vaghe né menzogne.

Cosa rispondergli? Che lo aveva seguito perché, quando glielo aveva domandato con quegli occhi allagati e quella voce spezzata, mentre tentava di non scoppiare in lacrime, non aveva avuto cuore per dirgli di no? Che lo aveva visto barcollare, ad un passo dall’abisso che lui aveva conosciuto fin troppo bene e lui era corso a sorreggerlo, perché s’era promesso che lo avrebbe sempre protetto e sorretto, come s’era promesso che mai lo avrebbe lasciato solo, mai e poi mai lo avrebbe abbandonato come tanti anni prima? Che stare accanto a lui, essere a lui indispensabile era ciò che desiderava più di ogni altra cosa al mondo e che, comunque, se lui se ne fosse andato senza dir niente, lo avrebbe inseguito anche in capo al mondo, perché senza di lui era perso? Assurdo.

- perché ti devo più di quanto tu possa immaginare – disse. Era vero.

Naruto spalancò gli occhi: non poteva crederci. Abbassò lo sguardo a terra. Sasuke riprese a camminare, mentre Naruto ancora era fermo. Non riusciva a camminare: nonostante si sentisse maledettamente in colpa, stava tremando di gioia.



Era quasi l’alba. Avevano camminato tutta la notte ed erano ormai lontani da Konoha e dalla sua foresta: si trovavano infatti un una vasta radura. L’erba bagnata si piegava dolcemente sotto i loro piedi e tutto era di una tranquillità quasi surreale, ma i due erano inquieti: quel posto non aveva un solo nascondiglio, fosse anche un albero rinsecchito, niente di niente. Erano maledettamente visibili, due bersagli troppo facili. Accelerarono il passo, sebbene con poche speranze: fino all’orizzonte, vagamente appannato dalla lieve nebbia e da cui stavano timidamente uscendo i primi raggi di sole, non si vedeva alcun riparo. Sembrava di essere al purgatorio.

Dopo un po’, Sasuke e Naruto cominciarono a notare qualcosa di strano: l’erba, prima tenera e verdeggiante, diventava via via sempre più secca e gialla. Un  lieve odore di bruciato aleggiava nell’aria. Molto più in là, la nebbia che s’andava sempre più diradandosi, svelò quel che sembravano dei detriti nerastri. In poco tempo li raggiunsero e il sangue gelò loro nelle vene.

Quei detriti nerastri altri non erano che resti delle case di un villaggio che non doveva contare più di duecento anime. Non era rimasto quasi più nulla: il fuoco aveva divorato ogni cosa, spargendo un odore acre reso ancor più tale da quello che riconobbero subito come odore di carne umana bruciata. Subito aguzzarono lo sguardo e notarono numerosi cadaveri appoggiati a quel che rimaneva dei muri delle proprie case: non erano altro che fantocci senza volto, non avevano più niente, né pelle, né capelli, né occhi. Le loro orbite vuote li fissavano e parevano implorare vendetta. C’erano anche molti cadaveri di bambini ed uno di questi era tenuto in braccio dalla madre, ma poteva anche essere stato il padre, tanto le fiamme avevano roso i loro corpi. Naruto sentì le viscere rivoltarglisi e volle vomitare, ma si trattenne.
- non è rimasto più niente – disse. La nebbia vegliava sopra tutto – chi può essere stato? –
Subito, Sasuke non rispose. Poi parve decidersi: - l’Akatsuki – disse

- che? – esclamò Naruto – non è possibile! L’Akatsuki è… -

- sì – lo interruppe Sasuke – l’Akatsuki si è sciolta, ma i suoi membri sono ancora in giro –

Naruto parve non capire, così Sasuke precisò: - quando abbiamo ucciso il capo dell’Akatsuki, essa si è sciolta – Naruto fece cenno d’assenso – ma i suoi membri non siamo riusciti ad ucciderli, non tutti, almeno. Questi ultimi, infuriati perché avevano perso il loro capo e la loro missione, si sono sparsi per tutti i paesi e ogni tanto si sfogano– e indugiò a lungo per trovare la parola che meglio si addiceva – divertendosi a torturare la gente del luogo, o su interi villaggi, secondo lo stile del mukenin in questione –
Naruto tacque – è per questo che Itachi ha… - deglutì più volte, ma non riuscì a dirlo - … è per questo, per divertirsi?! – domando, la voce insolitamente acuta.
Ovviamente, quella domanda non prevedeva risposta, ma Sasuke si sentì comunque in obbligo a fornirne una, seppur a bassa voce – credo di sì –
Pensò che Naruto stesse per esplodere e per un attimo, forse, lo pensò anche Naruto, ma non lo fece.
- e... perchè nessuno fa niente? - domandò.
Sasuke sospirò - perchè sono episodi isolati e che, di solito, non contano un numero elevato di vittime. non vogliono spargere terrore inutilmente-
- inutilmente??? inutil...??? -
Decise di tenersi dentro la sua rabbia, di riporla in un angolo e tirarla fuori al momento opportuno. Fu con quest’animo in corpo, che i due shinobi attraversarono quel villaggi, che pareva uscito da un film dell’orrore. Naruto non alzò mai lo sguardo da terra, mentre Sasuke pareva non poter farne a meno.

Il sole era ormai sorto quasi del tutto, quando finalmente giunsero ad un piccolo villaggio, questa volta ancora integro, e decisero di fermarvisi. Presero una delle quattro stanze della minuscola locanda che pareva essere l’unica attività commerciale del paese. Erano molto stanchi e s’addormentarono subito. Naruto dormì male: sognò il villaggio della foglia ridotto in ceneri e i corpi di Hinata e Risa completamente bruciati. Le loro orbite vuote continuavano a fissarlo.  



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seeeeeeeeera! come va? quanto tempo! purtoppo sono rimasta bloccata dall'influenza e dalla mancata ispirazione!! (la quale manca ancora, ma vi sto ponendo rimedio) capitolo un po' corto, eh lo so. scusatemi acncora, purtoppo non riesco a essere sempre così prolissa!! (ma perchè c'è qualcosa che riesci a fare? ndJekyll, sorpresa) (argh!ancora tu!! sparisci!! nd Hyde) dialoghetto teneroso tra sauke e naruto... ora sono OOC più che mai!!XD pazienza, del resto la storia lo richiede! (no è che sei tu che te ne vai per i fatti tuoi, altrochè! ndJekyll) (m-ma.. non è vero!! ndHyde, col naso che si allunga) siccome non ho niente da aggiungere, ringrazio tutti quelli che mi leggono e passo a ringraziare personalemnte tuti quelli che hanno recensito sia il primo che il secopndo capitolo! (scusate, ma me n'ero dimenticata ;P nd Hyde) (sempre la solita... nd Jekyll)

e un'ultima cosa.....TANTI AUGURI A ME!!!!!!!!!!IERI HO FATTO 15 ANNI!!!!!!!!YEAH!!!!!!!

camelia90:
grazie mille!^^ beh, faccio cosplay, in teoria: la strada è ancora lunga e difficile, ma io ce la faròòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò

shooting star
: addirittura le lacrime agli occhi?? tra le preferite?? ma tu sei un genio!! io ti adoro!!!grazie grazie grazie!!!

arya-chan: se ti sembra triste adesso, probabilmente alla fine ti strapperai i capelli... cmq è vero: le più tristi sono anche le più belle! speriamo che anche per la mia sia così^^!

anu
: la stessa risposta di arya-chan... davvero, se penso al finale, m dò della stronza da sola... comunque grazie mille  anche a te!!!!

_Zexion_
: lo so, povero Naruto.... purtoppo nei prossimi capitoli la cosa non migliorerà affatto.... grazie mille per tutti i tuoi complimenti ^^!!!!


continuate a leggermi!!!!!!!
CU,
_MrS_HyDe_
  
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