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Autore: tomlindoll    30/06/2013    4 recensioni
Gli occhi di Harry erano persi, fissi nel vuoto.
Non gli importava più di nulla, aveva perso tutto dal giorno in cui aveva deciso di firmare il contratto.
Le labbra di Harry erano socchiuse, in cerca di qualcosa per cui valesse la pena di parlare.
Le lacrime gli tagliavano il viso, il suo petto si alzava e si abbassava velocemente.
Le parole di Louis gli rimbombavano ancora in testa, gli facevano venire le vertigini.
"Harry non ce la faccio più."
Harry si mise la mani tra i capelli singhiozzando, la paura lo invadeva, aveva il terrore di perdere anche l'ultima cosa a cui tenesse.
"L-louis…ti prego." balbettò tremante mentre i più grande si allontanava da lui.
I suoi occhi azzurri ruotarono dal pavimento al viso di Harry rigato dalle lacrime, per un attimo si dimenticò del litigio, per un attimo ci cascò.
"No Harry, ne ho avuto abbastanza di tutto questo."
(tratto dal testo)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Louis era la luce di Harry, la sua nenia, la sua droga, il suo tutto. Se Louis se ne andava lasciava Harry al buio, nel silenzio, con un vuoto nel petto.

Harry era la parte di Louis che nessuno conosceva, il suo lato buono, la sua dolcezza. Se Harry se ne andava lasciava Louis da solo con la sua rabbia, la sua arroganza e l'amaro in bocca.

Ed Harry non aveva mai avuto tanta paura come quando lo avevano picchiato, perché quelle persone pensavano che Harry fosse sbagliato, che il suo amore per Louis, per tutto quello che aveva e a cui teneva, fosse innaturale e ributtante, ma come poteva un essere umano disprezzare un suo simile per quello che gli diceva il cuore? Come poteva qualcuno con dei sentimenti negare ad un suo fratello l'amore?

Louis ardeva da dentro, la voglia di assestare un cazzotto a McGill ed i suoi amici era talmente impellente che da qualche ora non faceva altro che scrocchiarsi le nocche ed il collo.

"Boo?" sussurrò Harry ancora accoccolato tra le braccia di Louis, il ragazzo sorrise tra sé e sé per il soprannome appropinatogli da sua madre che era stato spifferato ad Harry da Zayn, accarezzò il viso di Harry con delicatezza.

"Sì, Haz?" gli chiese Louis dolcemente, Harry strinse la mano di Louis e se la portò alle labbra, baciandone il dorso liscio ed abbronzato.

"Come fai?" mugolò Harry, Louis corrugò le sopracciglia senza capire.

"Come… faccio?" balbettò confuso, Harry ridacchiò divertito.

"Come fai a restare sveglio? E' tardi." disse Harry, aveva un sorriso compiaciuto stampato in faccia e le fossette gli circondavano le labbra piene e gli occhi chiusi.

"Ti guardo mentre dormi, sei la cosa più bella del mondo." ammise Louis continuando ad accarezzare Harry.

"Non è vero." ribattè Harry contrariato, come se gli avesse appena detto una cosa brutta.

"Sì invece. Se bello, sei dolce, sei piccolo, innocente…" mormorò Louis lasciando scendere le sue mani sul collo di Harry.

"Dove è finito Louis Tomlinson? Chi sei? Cosa gli hai fatto?" commentò Harry sarcastico, Louis sospirò e gli stampò un bacio sulla fronte.

"Dormi idiota…"

 

 

Harry e Louis camminavano lentamente, mano nella mano, sul viale di terra battuta che tagliava a metà il parco accanto a casa di Harry, tra gli sguardi di tutti i presenti, sguardi inteneriti, incuriositi e raramente disgustati.

Harry si allontanò per qualche minuto per andare a prendere un caffè lasciando Louis seduto su una panchina difronte al parco giochi, il suo sguardo si posò su una bambina di tre o quattro anni con la pelle color cioccolato delle ginocchia un po' sbucciata. La bambina urlava e piangeva disperatamente, Louis inarcò un sopracciglio notando che nessuno si avvicinava a lei e decise di andare in suo aiuto.

"Hei, piccola, non  piangere…" le intimò dolcemente fingendole le esili spalle con le sue mani, la bambina lo guardò negli occhi e tirò su son il naso.

"Cosa sono tutti quei pezzettini di metallo?" chiese sfiorando il piercing suo labbro inferiore.

"Mh, questi sono dei piercing. Non li hai mai visti?" domandò Louis sedendosi di fronte alla piccola.

"No, come ti chiami?" Louis si spolverò i pantaloni e sospirò.

"Mia chiamo Louis, e tu come ti chiami?" le chiese sorridendo, la bambina scoprì i denti in un sorriso che le andava da un orecchio all'altro.

"Io mi chiamo Esperanza." disse storpiando un po' la z. Louis non poté evitare di sorridere come un bambino alla dolcezza di quella creatura.

"Dov'è la tua mamma, Esperanza?" domandò Louis dandole un buffetto amichevole sul naso, la bambina smise di sorridere all'istante.

"Non lo so." mormorò incerta, una mano si posò delicatamente sulla spalla di Louis.

"Louis, non mi presenti la tua nuova amichetta?" chiese Harry abbassandosi all'altezza di Louis, l'ultimo lo guardò intensamente e tornò a squadrare la bambina.

"Ciao!" esclamò la piccola, sembrava essersi dimenticata del tutto di essersi persa.

"Ciao." rispose Harry sorridendo, si chinò e le porse una mano e lei ne strinse un dito con le piccole mani scure.

"Louì, perché ti sei fatto tutti quei pi-picing?" chiese la piccola storpiando il nome del ragazzo e la parola piercing. Louis corrugò le sopracciglia, ma non riuscì ad evitare di sorridere.

"Perché mi piacciono molto, e i miei amici dicono che mi stanno bene." le disse per poi aiutarla ad alzarsi, Harry notò che aveva un braccialetto di plastica al polso destro.

"Qui c'è il numero di telefono di sua madre, Louis, non è il caso di chiamarla?" chiese preoccupato, Louis gli sorrise dolcemente e tirò fuori il suo cellulare dalle tasche dei suoi jeans strappati.

 

"Louis… dove diavolo mi stai portando?" protestò Harry sfiorando con le dita il bordo del berretto di lana che gli copriva gli occhi, Louis si limitò a premere sull'acceleratore con furia.

"Sorpresa…" sussurrò esitando ad un semaforo giallo, Harry si passò le dita tra i capelli tirandone lievemente le punte.

"Mi sento ridicolo con questo doso in testa, lo sai?" Harry si tirò il cappello fino al mento e posò la testa sul sedile sospirando.

"Tranquillo, tanto manca poco." lo rassicurò Louis sogghignando.

 

Il fruscio del vento era l'unico rumore che accompagnava i due ragazzi in mezzo alla campagna, i colori della notte estiva riempivano i loro occhi e l'odore di ciliegi in fiore le loro orecchie. Mentre Louis ed Harry cantavano scambiandosi occhiate colme di sentimenti il tempo pareva essersi fermato, congelato, solo perché loro lo desideravano, la luna era esattamente sopra di loro e creava giochi di luce splendidi su ogni superficie che sfiorava.

Harry guardava gli occhi di Louis cercando una parola per descriverne il colore, erano come il cielo d'agosto, il mare profondo, un paio di zaffiri, una cascata di colore che lo tramortiva.

Louis guadava gli occhi di Harry stupendosi per l'ennesima volta di quanto fossero profondi. Riuscivano ad essere il mare in tempesta, nuvole nere, uno stagno in quiete, campi immensi di erba (nd autrice- LOL a zayn piace questo elemento) e la chioma di un vecchio albero.

Quando la musica volse al termine, tutte le stelle  comparsero in cielo e Louis si sdraiò a terra posando la testa sul petto di Harry che sospirò dolcemente,  caddero entrambi in un silenzio colmo di parole sussurrate dolcemente.

"La vedi quella costellazione?" chiese Harry flebilmente mentre Louis gli infilava dei fiori tra i capelli, il più grande annuì lentamente. 

"Quella è la cintura di Orione, e se guardi meglio puoi vedere quella specie di M… ecco quella è Orione." mormorò gesticolando, Louis distolse lo sguardo dal cielo e lasciò che le parole di Harry danzassero sulla sua bocca rossa, senza però farle entrare nella sua testa.

"Louis… ma mi stai ascoltando?" chiese Harry divertito dallo sguardo imbambolato del ragazzo, Louis sorrise e accarezzò il mento di Harry con il dorso della mano, facendo rabbrividire l'ultimo.

Louis salì a cavalcioni su Harry sogghignando, il più piccolo arrossì fino alla punta dei boccoli castani.

"Voglio fare l'amore con te, Harry." gli sussurrò dolcemente avvicinando il proprio viso a quello del ragazzo. Harry si immobilizzò sotto al peso di Louis, seppure fosse molto leggero.

"A-aspetta… q-qui? O-ora?!" chiese Harry agitato afferrando Louis per le spalle (nd autrice- S S S con la S!), il più grande corrugò le sopracciglia confuso.

"E che problema c'è?" ribatté Louis togliendo le mani del più piccolo dalle sue spalle e posandole sui suoi fianchi, Harry deglutì rumorosamente.

"N-nessun problema!"  esclamò prendendo colore fino a ricordare un papavero più che un ventenne.

"Mi sa che hai il testosterone un po' sballato, Haz…" sentenziò Louis prima di posare le sue labbra sue quelle del più piccolo. [nd. autrice- questa è una f.f arancione per cui (mi dispiace troppissimo dovervelo dire) non ho il diritto di scendere nei dettagli, spero gradiate comunque questa lettura mediocre…]

Harry chiuse gli occhi in fretta lasciandosi travolgere da un'ondata di emozioni che, a quanto pare, solo Louis sapeva provocare in lui. (nd. autrice- ho fatto la rima! sì perché in Louis c'è la s muta quindi… compatitemi oggi rompo particolarmente le palle) 

 

Wish that we could be alone now
We could find some place to hide
Make the last time, just like the first time
Push a button and rewind
Don’t say the word that’s on your lips
Don’t look at me that way

[One Direction- Summer Love (Niall Horan)]

 

Le mani di Louis scivolarono sotto la t-shirt di Harry velocemente, accarezzando la pelle morbida del più piccolo con estrema delicatezza e tirando lentamente il cotone sottile verso l'alto, lasciando Harry a petto nudo. Visione che, a Louis, non dispiaceva affatto, abituato com'era a corpi ricoperti di tatuaggi la pelle pallida e delicata e pulita del ragazzo era qualcosa di nuovo, mai esplorato, un continente di cui soltanto Louis aveva la carta. Harry cercò di imitare Louis nei movimenti, cercò di essere fluido e meno tentennante del solito, ma con scarsi risultati e si limitò a muovere le sue labbra in sincrono con quelle di Louis e attirare il ragazzo a sé facendo cozzare il suo respiro sul collo del più grande.

"L-louis…" ansimò Harry agitato quando il ragazzo si "avventurò" (nd. autrice- no, no, non ce la farò mai! xD) nei suoi jeans attillati.

"Rilassati Haz, non è male come sembra." lo rassicurò Louis posando le sue labbra sull'incavo del collo di Harry.

"Solo… vacci piano, Boo." sussurrò Harry per poi tornare a baciare Louis intensamente.

 

Harry, illuminato dalla luce fioca e lattiginosa della luna, a Louis pareva un angelo, uno di quelli dei dipinti, con i morbidi boccoli di seta e le labbra color ciliegia schiuse in un sorriso beato circondato da fossette e guance tinte di rosa. Louis si accorse appena aprì gli occhi di essersi addormentato sul petto del ragazzo, sorrise quando il più piccolo corrugò le sopracciglia nel sonno e lo strinse a sè.

Erano arrivati al punto in cui ogni volta sarebbe stata come la prima, ogni bacio sarebbe stato qualcosa di nuovo ed ogni tocco sarebbe stato giusto, erano arrivati al punto dove l'ultima volta di Louis incontrava la prima volta di Harry.

 

"Ti amo Boo" sussurrò Harry ancora addormentato.

"Anche io Haz…"

 

SPAZIO AUTRICE (desolata)

Buongiorno, buon pomeriggio, buona sera, buona notte a tutti! 

Sì, è corto, mi dispiace, ma non sono riuscita a fare di più e c'è anche gente che mi ha detto di andare più lenta con la storia…

Ew, comunque ho cercato di essere il più smielata possibile, se non ci sono riuscita beh…. mi impicco, dài.

Lasciate una recensione TUTTI, vi obbligo, ho bisogno di qualche parere da voi plebei,  graaazie ^_^

 

 

   
 
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