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Autore: Polina Raduga    30/06/2013    0 recensioni
‘Cause a heart that hurts, is a heart that works. A heart that hurts, is a heart that… works.
La mente riporta al periodo in cui fingevo di stare bene. Avevo così tanto da dire sul mio folle modo di vivere. Ora che ho fissato il vuoto devo trovare una via di mezzo, un modo migliore di vivere.
Nessuno può portarlo via da me, e nessuno può farlo a pezzi.
Perché un cuore che si ferisce, è un cuore che funziona.
Nella vita di ciascuna persone ci sono dei minuti quando per lui in qualche modo crolla il mondo. Questa si chiama disperazione. L'anima in quel momento, è piena di stelle che cadono giù dal cielo...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cigolio della porta fece irruzione nel totale silenzio, però neanche un movimento si notò nel letto matrimoniale nella camera di Zayn. –Ragazzi….- disse piano Niall. – Ohi…è già mattina tardi..- Ma niente, nessuno dei due dormiglioni non si mosse.  –Ragaaaaazzi!- Niente. Zero movimenti solo respiri profondi e regolari. –Bhe allora non mi lasciate altra scelta. Dovrò ricorrere all’artiglieria pesante.-  Salì sul letto e cominciò a saltarci su. –Ehila! Dormiglioni svegliatevi! LA LA LA LA LA LA è mattina e Niall ha fame e il frigo e vuoto e io sto morendo!- -Ohhhhmmm….dai Niall lasciami stare- disse la voce assonnata di Alyssa. –No! Caspita io ho fame non mi potete lasciare morire in questo modo! No, ora vi alzate tutti e due e andiamo a fare la spesa. Avanti!- Tirò le coperte per terra e scopri i due soggetti che invece di alzarsi si raggomitolarono su se stessi. – Ma siete proprio uguali eh! Bhe allora io non mi muovo da qua finché non muoio, così vediamo chi si prenderà la colpa del mio precoce decesso.” E mise il broncio sedendosi in mezzo ai due. – Oh va bene va bene! Non fare il tragico però. Sono sveglia.- Disse Alyssa alzandosi ma senza aprire gli occhi. –Ora me ne vado in bagno se permetti.- -Si si fai pure.- Il biondo sorrise, contento che finalmente il suo pancino tra poco sarebbe stato graziato.
Dopo un po’ di tempo, il trio si diresse a un locale supermercato, in quanto le pance necessitavano di cibo da digerire. –Oh prendiamo anche il pollo dai.- Zayn prese una delle confezioni più grandi di pollo mettendolo nel carrello. –Si e prendiamo anche delle patate, carote ohh e pasta si si si si!- disse Niall tutto entusiasta mettendo tutte e di più nel carrello.
 

[P.O.V Alyssa]

Mi diressi al reparto dei gelati, volevo qualcosa di dolce e il gelato era la cosa giusta. Mi misi di fronte ai frigoriferi e mi misi a osservare le varie confezioni proposte. Optai per delle vaschette di gelato da 500 gr, ne scelsi di diversi tipi, tanto per avere un po’ di scelta e per accontentare il personaggio più ingordo di tutto il mondo, Niall. Formai una montagnetta di gelato nelle mie braccia, mi incamminai per raggiungere Zayn e Niall quando a un tratto…. SBAM!
-Aia…che male…- mi ritrovai a terra con tutto il gelato sparpagliato in giro. –Scusami non volevo..io…mi dispiace.- Alzai lo sguardo per vedere con chi mi ero scontrata e non credei ai miei occhi. – Skyie?- Vidi la mia amica seduta per terra di fronte a me che mi guardava perplessa e sorpresa quasi quanto me. –Aly?- - Non pensavo che tu fossi qui. Ma…cosa ci fai qua?- le chiesi. –Ecco…..ehmmm in realtà stavo cercando te. Volevo vederti Aly, ma è tu non mi hai mai chiamata.- -Bhe è un po’ logico che non ti abbia chiamata visto che non ci parliamo più Skyie.- dissi, mentre mi alzavo e raccoglievo le vaschette di gelato. Skyie mi porse alcune vaschette in braccio. – So che sei arrabbiata con me, ma non mi hai mai dato l’opportunità di farmi perdonare Aly. Ci tenevo molto a noi, anzi ci tengo ancora ed è per questo che sono venuta qui a LA. Avevo chiamato tua madre per sapere dove fossi esattamente ed eccomi qua. Solo che non … - La precedetti – Non pensavi di incontrarmi qui…hmm.- Rimasi al quanto sorpresa di vederla. Era vero, aveva perso contatto ormai da 2 anni probabilmente, tutto per colpa sua. Se non avesse fatto quello che aveva fatto. –Ehi! Tutto bene?- Zayn e Niall ci avevano raggiunti e stavano puntando gli occhi sulla mia “amica”. –Ehm ragazzi…questa è Skyie, una mia … vecchia amica.. – azzardai a dire così anche se non sapevo come ben definire la nostra situazione. –Ciao.- lei rispose imbarazzata dalla presenza di questi due che le sorrisero e le strinsero la mano. –Oh bene. Finalmente conosceremo qualche amica di Aly.-  Si amica mia, Skyie. Ci conoscevamo da tanto tempo, ma ero arrabbiata con lei e ora che si presentava qui cosa pensava di fare? Non potevo dimenticare tutto e andare avanti come se nulla fosse. –Bene, ora mi aiutate per favore con questi? E dovremmo andare, ci vediamo in giro Skyie, su su andiamo ragazzi.- esordì probabilmente troppo brusca. –Ehi ma….ok ok scusaci Skyie, si è svegliata male oggi.- disse Niall seguendomi. Non salutai nemmeno Skyie, non volevo. Non sapevo cosa fare con lei, anzi non sapevo come reagire a lei. Zayn ci raggiunse poco dopo in macchina. –Ma che cosa ti ha preso? Si può sapere perché hai liquidato così la tua amica?- mi riproverò sedendosi al poso del guidatore. –Ma niente e solo che….- non sapevo come giustificarmi, dovevo inventarmi qualcosa. Su dai pensa Aly pensa. – Bhe ecco, diciamo che io e lei non siamo nei buoni rapporti, non più almeno. Quindi la verità è che non volevo vederla. Non mi aspettavo di vederla, almeno non qui.- Mi misi la cintura di sicurezza e fissai un punto preciso davanti a me per non guardare Zayn che mi fissava comprensivo. Non volevo esprimere le mie emozioni davanti a lui. –Hmm va bene. Ora andiamo.- Mise in moto la macchina e partimmo. Durante il viaggio ripensai a lei, a tutto quello che eravamo e a tutto il tempo che abbiamo perso. Si mi mancava, terribilmente, ma non riuscivo a dimenticare i fatti accaduti. Da sempre Skyie è stata la mia migliore amica, no era l’unica mia vera amica. Ci siamo conosciute a scuola, io ero quella introversa, associale che non parlava con nessuno, mentre lei era quella intelligente e bella. Aveva i voti più alti di qualsiasi altra persona della scuola, si impegnava molto. Era una bella persona, sempre gentile e disponibile con tutti. Non so esattamente come abbiamo legato, ma era stata lei per prima a parlarmi. Quella volta rimasi scettica della sua improvvisa voglia di fare amicizia con me, in quanto la credei solo una di quelle che lecca culi a tutti solo per ottenere qualcosa, anche se non avevo pensato a cosa volesse ottenere da me. Non ero nulla. Ero solo una ragazza con problemi in famiglia, senza amici  e senza nessuna prospettiva per il futuro. Non ero ne bella ne intelligente come Skyie. Lei era perfetta in tutto. Era l’opposto di me: capelli biondi tendenti al mosso, occhi azzurri, grandi come due pozze di mare in qui perdersi, labbra rose e piccole ma perfette. Insomma era bellissima. Razionale, educata, sempre perfetta. Pian piano avevamo legato e da lì era nata una grande amicizia, basata sulla comprensione e sincerità.

[P.O.V Skyie]

Ritornai nel hotel da Liam. Mi stava già aspettando da un pezzo. Ero andata a comprare un po’ da mangiare e li avevo detto che sarei tornata preso, invece mi ero scontrata con Aly. Non ci credevo ancora che l’avevo rivista. Era cambiata molto. Non era più quella ragazza fragile e dolce che conoscevo prima, probabilmente non era molto contenta di vedermi. E non le biasimo se fosse ancora arrabbiata con me, lo sarei stata anche io. Senti Liam dalla camera: –Ehi! Sai, ti davo già per dispersa. E non dirmi che ti sei persa per strada perché il supermercato dista 500 metri dall’hotel.- -Si scusami, e che…ho incontrato Alyssa.- dissi demoralizzata poggiando il sacchetto sul tavolo. Liam vedendomi si alzò dal letto venendomi incontro. –Cosa? E .. e come sta? Cosa vi siete dette?- -Bhe in realtà non molto, era sorpresa di vedermi tanto quanto lo fossi io però poi se ne andata senza salutarmi.- dissi abbassando lo sguardo sulle mie scarpe, improvvisamente diventate troppo interessanti da ammirare. Liam mi abbracciò. È sempre stato un buon fratello per me, si è preso cura di me, c’è sempre stato quando avevo bisogno di lui, e in questo momento avevo bisogno di qualcuno che mi stesse accanto e mi capisse e lui lo stava facendo. –Dai vedrai che farete pace. Non credo che lei possa essere arrabbiata con te per sempre. Ti vuole bene Skyie, andrà tutto bene.- Accarezzò la mia testa. Quanto era dolce. – Si, lo spero tanto. Ora però lasciami che ho fame e dobbiamo ancora fare shopping.- Dissi staccandomi da lui e sorridendo. –Oh si dimenticavo quanto sei spendacciona.- 
 
 
 

Qualche anno prima
Parco centrale – 15.35 - 1.04.09

 
Avevo deciso di farlo. Si ormai non sopportavo più l’idea di vedere quello stronzo accanto ad Alyssa. Non si meritava lei. Avrei fatto qualsiasi cosa per proteggerla, e dico qualsiasi, anche questa.
Eccomi al parco all’ora prestabilita. Avevo mandato un messaggio a Sam, volevo incontrarlo qui e finalmente avrei aperto gli occhi ad Alyssa. Come pensavo si presentò in tutto il suo splendore dietro di me, prendendomi per i fianchi. Non si risparmiava di stuzzicare le altre ragazze anche se in teoria stava con Aly. –Skyie. Non pensavo ti saresti decisa. Ormai pensavo che avessi cambiato direzione…- mi sussurrò all’orecchio dolcemente. Ma non ci cascavo alle sue stronzate. Mi girai verso di lui e avvolsi le mia braccia attorno al suo collo. –Bhe non potevo resisterti, infondo mi sei sempre piaciuto e poi volevo divertirmi un po’. E tu sei la persona giusta.- dissi guardandolo in modo malizioso. Mi prese il mento con le mano e avvicinò le nostre bocche ma senza toccarle. Dovevo ammettere che era un bravo conquistatore, era un po’ logico come avesse così tanto successo con le ragazze, ma non doveva toccare Aly. Lei non è una di quelle puttane. Sentivo il suo fiato sopra la mia bocca. Era un po’ più alto di me, nonostante fossi già alta. Poi prese uno delle mie ciocche e se la arrotolò sul dito. Voleva sedurmi, questo l’avevo già capito. Scese con l’altra mano sul mio fondoschiena. Mi stava esplorando. Mi faceva schifo ma dovevo farlo se volevo portare a termine la missione. –Lo aspettavo da tanto tempo sai, portarti a letto è sempre stato uno dei miei più grandi desideri. Ma chi mi dice che non dirai nulla alla tua amichetta..- Era sospettoso, ma lo voleva. Voleva avere quello che desiderava. –Stai tranquillo, lei è solo una stupida bambinetta che non capisce cosa si perde..- Mi morsi il labbro inferiore con fare malizioso. Sapevo come fare impazzire i ragazzi, così con una mia mano arrivai a toccarli la cintura, sentii il suo respiro aumentare. Eccoci, ti ho nel pugno caro stronzetto. Lui sorrise e mi baciò con foga. Pregai di non reagire male, doveva accadere in modo naturale, come se io lo volessi, lo desiderassi. Mi attirò ancora di più a se, stringendomi forte. Pregai che Liam riuscisse a scattare bene le foto, doveva andare tutto bene. Dopo un po’ mi staccai. – Hmm senti che ne dici di se ci vediamo stasera da me..?- Li proposi , tanto per lasciare in sospeso la sua voglia e per lasciarmi andare. Esitò un attimo ma alla fine accettò di vederci alle 19.00 da me. E non avrei perso l’occasione di invitare anche Aly. Sarebbe stata una mossa pericolosa in quanto mettevo a rischio la nostra amicizia, ma dovevo farle capire con chi aveva a che fare visto che non mi credeva. 
 
Mentre Liam si faceva la doccia, ripensai ancora a quel giorno. Mi ricordo ancora come reagì Aly. Fu come una scossa per lei. Non riusciva a credermi, le avevo fatto vedere le foto, le avevo parlato e aveva anche colto Sam nel mio appartamento quando questo mi stava palpando. Bhe dire che era arrabbiata era poco. Era delusa, me lo aveva detto. Non solo da Sam, ma di me. Non credeva che fosse una tutta una farsa. Non mi lasciò molto tempo a spiegarmi, pianse. Non mi dimenticherò mai il suo sguardo. Era a pezzi, lo vedevo. Non so se ora era ancora delusa da me, ma speravo di aggiustare le cose. Le voglio bene e farei di tutto per lei, questo l’avevo già dimostrato ma lei non mi aveva creduto. Dopo quel giorno l’avevo chiamata a mandata messaggi su messaggi ma non mi rispose mai. Non sapevo come parlare con lei. Quando andavo a casa sua, non mi voleva vedere, sua madre mi convinse di lasciarla stare, aveva fin troppi problemi per pensare anche a me. Lo capivo, però non volevo perderla. E ora sono qua a LA e spero ancora che ci sia rimasto ancora uno scricciolo di amore per me in quel cuore puro e fragile. Ci spero ancora. Tanto.
 

Perdonami Aly. Ti voglio bene.

  
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