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Autore: JovaDepp    30/06/2013    2 recensioni
Sono stata ispirata a questa storia da un sogno che ho avuto la notte scorsa con protagonista Nate Ruess. Se volete sapere di più, entrate :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“We are not
We are not shining stars”
Carry On

 
IV CAPITOLO

Mi avvicino a lui e in pochi secondo la mia bocca è sulla sua. Ci baciamo. Non so perché l’ho fatto ma ne sentivo il bisogno di farlo. Una parte di me sentiva che doveva farlo. Forse, una parte di me pensava di essere innamorata di Nate.
 
Non parliamo per l’intero viaggio, solo poche parole, giusto per chiedere come stiamo. C’è imbarazzo, lo sento! Forse non dovevo fare quello che ho fatto, forse non dovevo baciarlo perché in fondo a lui piace quella Kate, ma mi sentivo di farlo, volevo farlo e lui sa meglio di me che quando voglio fare una cosa non ci penso due volte.
Atterriamo e in pochi minuti siamo nella stanza del nostro albergo. Ha preso una bellissima stanza con letti separati. La stanza è molto moderna, completamente bianca, solo con una marea di quadri sui muri che danno quel tocco di colore. C’è un armadio a due ante di un blu leggero, se lo guardi cominci a rilassarti. I letti, anche se sono singoli, sono abbastanza larghi da far entrare due persone.
Resto incantata dalla stanza, è bellissima!
Io: ‘è bellissima!’
Na: ‘già’
È freddo e odio quando lo è!
Io: ‘Nate che hai? Ti ha dato fastidio il bacio?’
Si blocca appena sente la parola “bacio”.
Io: ‘se ti ha dato fastidio dimmelo!’
Na: ‘non mi ha dato fastidio, è che non volevo che me lo dessi in quel momento’
Io: ‘allora aspetta, la prossima volta prendo l’appuntamento, così saprò quando potrò darti un bacio e quando no!’
Comincio ad alterarmi e a tremare, mi siedo su uno di quei letti.
Nate, che era di spalle, si gira e mi guarda: ‘tu non sei innamorata di me e quel bacio per te non significa nulla’
Io: ‘Nate non so perché ti ho dato quel bacio, ma sentivo che dovevo farlo!’
Na: ‘perché? Perché dovevi ripagarmi del regalo della stella? Perché ti faccio pena, perché non sto con una ragazza?’
Io: ‘no! Dovevo farlo perché volevo farlo, e sai anche tu, forse meglio di me, che quando io voglio fare una cosa non mi fermo davanti a niente!’
Na: ‘ma per te quel bacio non ha nessun significato!’
Io: ‘ti sbagli, per me ha significato molto, grazie a quel bacio ho capito che provo qualcosa per te, qualcosa che va oltre l’amicizia.’
Accenna un sorriso. Comincia a camminare avanti e indietro.
Na: ‘sai cosa mi ha detto Cloe prima di…prima di morire?’
Io: ‘no’
In realtà lo sapevo, ma non volevo che lui pensasse che fossi un impicciona, in fondo Cloe gli stava parlando e voleva che solo lui sentisse quello che diceva.
Na: ‘mi ha detto “siete fatti l’uno per l’altra, metti da parte l’orgoglio e confessale il tuo amore, non mandare tutto all’aria. Promettimelo”, sai a chi si riferiva?’
Io: ‘certo, a Kate, la ragazza che ti piace!’
Na: ‘no no, non c’è nessuna Kate, mi sono inventato una scusa con te’
Adesso si avvicina a me, si inginocchia e siamo occhi negli occhi.
Na: ‘prima che partissi per il tour, circa sei mesi fa ho capito che mi piacevi, ma pensavo che fosse solo una semplice cotta. Ma poi, stando lontano da te, sentivo che mi mancavi sempre di più e avrei lasciato tutto solo per vederti cinque minuti, ma poi non l’ho fatto perché sapevo che altrimenti mi avresti preso a sberle’
Riprende fiato e guarda fuori dalla finestra, io cerco il suo sguardo. Probabilmente sarò ritardata, ma non riesco proprio a capire dove vuole arrivare.
Io: ‘quindi hai una cotta per me’
Na: ‘no, non una cotta. Adesso io di te sono innamorato. Cloe lo ha capito non appena sono arrivato a casa la settimana scorsa e ti ho vista. Volevo dirti tutto quella sera, volevo dirti cosa provo per te. Volevo dirti che di te amo tutto, amo come metti i capelli dietro l’orecchio, così accuratamente che è impossibile che un solo capello stia fuori posto, amo quando ci metti delle ore per prepararti, anche se saresti bellissima con un pigiama, delle ciabatte e quelle creme verdi che si mettono in faccia con i cetrioli.’
Soffoco un sorriso.
Na: ‘amo la cura con cui scegli i vestiti che devi mettere, amo il tuo corpo, amo come mi tratti, amo come ti prendi cura di me e come ti prendevi cura di Cloe, amo le tue crisi isteriche quando non riesci a scrivere niente di buono per i tuoi articoli, amo quando sorridi, amo quando piangi, amo quando sei sicura di te, amo quando hai dei crolli, amo quando mi vieni a cercare, amo quando mi allontani, amo il tuo carattere, quello che per qualcuno o per te può essere bruttissimo, ma che per me è il carattere più bello che una ragazza, una donna possa avere. Volevo dirti tutto questo, ma poi…’
Io: ‘ma poi?’
Na: ‘ma poi mi hai detto che ti eri fidanzata e mi sono bloccato. Non volevo metterti in difficoltà. Sono stato sempre zitto, ho continuato a fare l’amico mentre John ti prendeva in giro.’
Io: ‘quindi tu…’
Na: ‘Io ti amo’
Si avvicina a me e ci baciamo. Alzo le mani e le poso sul suo viso e lo accarezzo. Lui si alza e mi pone sul letto. Continuiamo a baciarci.
Io: ‘Nate io…’
Na: ‘Ssh, so che non mi ami.’
Io: ‘io so di provare qualcosa per te perché altrimenti non ti avrei mai baciato e non ti avrei mai permesso, adesso, di baciarmi. Forse sarei scappata.’
Na: ‘e allora qual è il problema?’
Io: ‘non voglio correre. Voglio provare ad avere una storia con te ma ho paura’
Na: ‘paura di cosa?’
Io: ‘paura che tra noi non possa funzionare e rovinare, così, anche il rapporto di amicizia che abbiamo coltivato per anni’
Na: ‘non posso prometterti niente, solo ti garantisco che se dovessimo finire la nostra storia cercherò di mantenere almeno il rapporto di amicizia che c’era prima del bacio e prima della mia cotta’
Gli do un bacio e dopo un po’ dormiamo abbracciati, insieme.
 
Il mattino dopo mi sveglio ancora vestita e Nate affianco a me. Adesso io e lui stiamo insieme e mi impegnerò con tutta me stessa nel far funzionare questa storia.
Suona la sua sveglia, ma Nate non vuole proprio saperne di alzarsi.
Io: ‘oii, dai su.. devi andare a fare le prove’
Na: ‘mh, mh’
Io: ‘non fare il bambino su, alzati’
Contro voglia si alza e si gira verso di me, mi fa un grande sorriso e dopo mi bacia.
Na: ‘per questa sera non prendere impegni’
Io: ‘perché? Dove hai intenzione di portarmi?’
Na: ‘ad una festa’
Io: ‘una festa? Ma come… di chi?’
Na: ‘di un amico di Jack’
Io: ‘ok allora vedrò di scegliere il vestito più bello che ho..anzi no sai cosa faccio?’
Mi guarda strano e confuso.
Io: ‘andrò a comprare un bel vestito’
Mi alzo tutta euforica dal letto, vado subito a lavarmi e quando esco dal bagno trovo Nate ancora sul letto.
Io: ‘ma che ci fai ancora lì? Ti vuoi preparare, ti vuoi muovere?’
Na: ‘ma se eri tu in bagno come facevo a prepararmi scusa? Stavo solo aspettando!’
Io: ‘e non devi aspettare, ti devi muovere, su su!’
Na: ‘ma guardateci, sembriamo già una vera coppia’
Io: ‘e questa cosa non ti piace?’
Na: ‘l’adoro’
Viene vicino a me e mi bacia, dopodiché va in bagno.
Io: ‘am…Nate…’
Na: ‘come mi stavi chiamando?’
Io: ‘Nate, come dovevo chiamarti?’
Na: ‘no, no…è una parola che inizia con “am”’
Io: ‘no no nessuna parola’
Nate apre di botto la porta, è in boxer.
Na: ‘in realtà io credo che tu stessi per dire “amore”, vero amore?’
Io: ‘e io invece credo che tu ti stia sbagliando, vero amore?’
Na: ‘l’hai appena detto!’
Io: ‘lo so’
Na: ‘ripetilo’
Io: ‘credo proprio di no anche perché adesso sembriamo due deficienti. Io adesso vado a fare shopping, ci vediamo stasera!’
Na: ‘va bene allora a stasera’
Gli do un bacio a stampo e vado via.
 
Dopo un pomeriggio intero passato a fare shopping sfrenato da sola torno in albergo, Nate ancora non c’è e quindi ne approfitto per prepararmi con calma. Mi lavo e metto http://www.polyvore.com/cgi/set?id=87613063&.locale=it
Nel frattempo arriva anche Nate, si prepara e insieme usciamo per andare al party.
Quando arriviamo il locale è già molto affollato e ci sono tantissimi paparazzi che fotografano le star come se fossero sul red carpet. Cerco di prendere la mano di Nate, come farebbe una qualsiasi “fidanzata”, ma lui non ricambia, anzi cerca quasi di evitarmi, è strano.
Stiamo insieme ed entriamo nel locale. Nate saluta alcuni compagni e questi mi salutano come se fossi una di loro, mi fanno sentire a mio agio.
A un certo punto uno di loro dice a Nate: ‘Nate, questa graziosa ragazza chi è?’
Cerco di rispondere dicendo che sono la sua ragazza ma Nate risponde prima di me: ‘è una mia amica’
Una mia amica?! Ho sentito bene?! Lo guardo sconvolta e sto per arrabbiarmi, ma cerco di rimanere calma.
 
La serata procede malissimo, Nate è sempre ovunque con Jack e Andrew a salutare a destra e a manca. Sono in disparte, seduta a un tavolino mentre lui continua a divertirsi.
A un certo punto si avvicina un ragazzo alto, moro e tremendamente bello.
X: ‘cosa ci fa una bella ragazza seduta a questo tavolo tutta sola?’
Io: ‘stai parlando con me?’
X: ‘perché vedi altre belle ragazze?’
Accenno un sorriso.
X: ‘comunque piacere Alex’
Io: ‘piacere Mary’
Al: ‘come mai non ti ho mai visto a questi party?’
Io: ‘in realtà è la prima volta che vengo’
Al: ‘e come ti sembra?’
Io: ‘posso essere sincera?’
Al: ‘devi!’
Io: ‘non mi piace! Potrebbe essere tutto molto più bello se fosse una cosa riservata e non così tanto in grande! Si capisce che chi l’ha organizzata voleva mettersi solo in mostra’
Al: ‘in realtà l’ho organizzata solo perché volevo divertirmi un po’’
Io: ‘ma quindi…mi stai dicendo.. che…che… ho appena criticato la tua festa?!’
Al: ‘così sembra’
Io: ‘Oh Dio, scusami.. se lo avessi saputo non…’
Al: ‘non l’avresti criticata’
Io: ‘diciamo che sarei stata un po’ più garbata nel descriverla’
Alex scoppia a ridere.
Al: ‘con chi sei venuta?’
Io: ‘Nate’
Al: ‘Nate Ruess?’
Io: ‘sì, sono una sua amica’
Al: ‘solo amica?’
Ecco…e adesso che gli dicevo che ero solo un’amica o gli dicevo la verità, cioè che sono la ragazza di Nate, ma lui non vuole farlo sapere in giro?
Io: ‘beh, si’
Al: ‘ah quindi se ci provo con te non c’è nessun problema?’
Io: ‘in realtà c’è un piccolo problema, sono fidanzata!’
Ecco avevo detto che ero fidanzata ma non con chi e così Alex poteva anche finire di perdere tempo con me e “acchiappare qualche altra pollastra”
Al: ‘a capito’
Restiamo in silenzio per pochi minuti e poi Alex dice che deve andare via, e così fa, lasciandomi sola.
Continuo ad annoiarmi, quando Nate, finito i suoi comodi mi chiede se voglio andare. Gli dico di ‘si’ e così andiamo.
Per tutto il tragitto non gli rivolgo la parola e nemmeno quando entriamo in camera. Che bella storia d’amore. Nemmeno un giorno e già stiamo per litigare.
Na: ‘divertita?’
Io: ‘un mondo, guarda’
Na: ‘vedo che hai fatto una nuova conoscenza’
Io: ‘almeno ho parlato per un po’ con qualcuno!’
Na: ‘Mary hai qualche problema?’
Io: ‘Qualche problema?! –inizio ad urlare- Nate hai detto a tutti che sono solo un’amica e mi hai lasciato seduta ad un tavolino per tutta la serata, senza mai degnarmi nemmeno di uno sguardo!’
Na: ‘potevi dirmelo che non ti stavi divertendo!’
Io: ‘c’era bisogno di dirlo? Non si capiva?’
Na: ‘ma non capisco qual è il problema!’
Io: ‘tu o ci sei o ci fai! Ti vergogni di me?’
Na: ‘no’
Io: ‘e allora perché hai detto che sono un’amica’
Na: ‘non volevo dirlo ancora perché non è ancora una vera e propria relazione, stiamo provando’
Io: ‘già, stiamo provando! Adesso vado a dormire, ho sonno’
Na: ‘me lo dai il bacio della buonanotte’
Io: ‘se non ti stai zitto e ti levi dalle scatole ti do a schiaffi’
Arrabbiata come non mai mi metto il pigiama e vado a dormire.
Nate prova a mettersi nel letto con me, ma lo caccio via costringendolo a dormire nell’altro letto.
 
SpazioPerMe
Ecco qui il quarto capitolo. Spero vi piaccia.
Prima di salutare volevo ringraziare le due ragazze che hanno recensito il capitolo precedente.
Ciao :)

JovaDepp

  
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