Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Ineedhim    30/06/2013    4 recensioni
Lo conoscevano tutti come Jason Jack Bieber, la pop star internazionale. Insomma, era il genere di pivello che veniva seguito dalle ragazzine in piena crisi adolescenziale con gli ormoni a palla. Capelli neri come la pece, occhi verde smeraldo, fisico scolpito.. un dio greco. Cosa si potrebbe desiderare di più? E se questo ragazzo avesse una doppia identità? Quando tornava a casa, poteva finalmente essere se stesso. Un normalissimo ragazzino che vive Miami e che frequenta la Yancy Academy. Capelli biondi come grano, occhi color caramello, un sorriso che farebbe sciogliere chiunque. Il ragazzo perfetto. Justin Drew Bieber.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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'Justin muoviti o faremo tardiiiiiii' sento mia madre urlare come una pazza dal piano di sotto.. la mattina è isterica. Mi alzo pigramente dal mio comodo letto per poi inciampare nel tappeto e cadere a terra. Fantastico, non è bastato ieri sera. 
Mi dirigo in cucina proprio quando mia mamma stava per urlare il mio nome per la centesima volta. Si gira verso di me e mi rivolge un sorriso stanco. Hey, che vi aspettavate? Una mattinata degna della pubblicità del Mulino Bianco? Beh diciamo che la situazione è un po' diversa. Sembriamo due zombie.
Mangio in fretta e furia il mio pancake e corro in bagno a farmi una doccia. Fantastico, primo giorno al college, devo fare colpo.Mi asciugo i capelli e sistemo il ciuffo biondo mentre sento mia madre in salotto trafficare con le valigie. Esco dal bagno e la aiuto a portarle in macchina. 
Mi mancherà la mia casa dolce casa! Saliamo in macchina e.. 'SI PARTEE' grido facendo partire la musica. Balliamo e cantiamo per tutto il tempo in macchina finché mia madre si ferma davanti a un edificio enorme. 'WOW' sospiriamo tristemente; scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso l'entrata della scuola ammirando il paesaggio circostante.  Sul lato Est della scuola c'è una spiaggia enorme con alcuni ombrelloni sparsi qua e là.
Invece il lato Ovest è occupato da un gran viavai di macchine intente a prendere la tangenziale.
Entro nel corridoio e la prima cosa che noto sono le pareti: sono tutte ricoperte da disegni e graffiti molto belli che servono per ravvivare un po' l'atmosfera. Mia madre comincia a camminare verso la segreteria e, appena arriviamo davanti alla porta socchiusa, mia madre si gira verso di me - 'Vuoi che ti accompagno?' mi dice con un sorriso a 32 denti, un sorriso così tenero e dolce che solo una madre può fare.
'No ma', stai tranquilla me la cavo da solo' le dico abbracciandola. Sento la mia maglia bagnarsi leggermente, e mi scosto subito da mia madre per osservarla meglio. 'Awww mamma non piangere, ti prego!' - le dico accarezzandole la guancia. Lei si asciuga velocemente le lacrime e mi guarda con tenerezza - 'Lo so Justin, ma come faccio? Non ti vedrò per tantissimo tempo!'
'Tranquilla, troveremo un modo per vederci! Lo sai che non vivo senza il mio piccolo nano da giardino! - dissi sghignazzando. 
'Nano a chi, eh?' - ride lei rovinandomi il ciuffo. - 'Mammaaaa, sai che odio quando lo fai!' - dissi disperandomi. Rise alla mia reazione, ma io continuai a tenere il broncio. - 'Mi prometti che ti farai sentire?' - 'Certo mamma, lo prometto!' dissi sorridendo.
*dopo 5 minuti* 
Entro nella segreteria attirando l'attenzione di una signora, che mi fece cenno di avvicinarmi. 'Buongiorno, come ti chiami?' disse lei osservandomi. 'Sono Justin Bieber'
- 'Okay, aspetta un attimo che controllo in che stanza sei.' - Si allontana un attimo e io ne approfitto per guardarmi intorno. La sua scrivania è molto ordinata e sul muro ci sono delle foto con alcuni studenti. 'Eccomi qua - mi sorride - la sua stanza è la numero 127, ehm... mi dispiace ma c'è stato un errore, vede, l'abbiamo messo in camera con una ragazza per sbaglio. - a quell'affermazione mi si illuminarono gli occhi, ma lei non parve notarlo - 'Per me non c'è nessun problema' - mi affretto a dire sorridente. La donna parve molto sollevata e disse: 'Meno male, perché nemmeno alla sua compagna di stanza da fastidio!'. Mi da un foglio con tutti i miei corsi e mi affretto a raggiungere la mia stanza. Appena arrivo busso, pensando che ci fosse lei dentro. Non c'è nessuno, strano. Apro con le mie chiavi e appoggio la valigia vicino al mio letto. Dato che sono sfinito, vado in bagno a farmi una doccia. C'è una vasca idromassaggio mlmlml. Okay Justin, chiudi la bocca e smettila di sbavare per così poco! Entro nella vasca, mi rilasso per circa 10 minuti e poi esco. Mi copro le parti basse avvolgendo un asciugamano intorno al bacino e mi avvicino allo specchio per osservarmi da vicino. Sei proprio un fusto Justin! - 'Vai così baby!' grido con un sorriso sghembo, sorriso che si spegne proprio nel momento in cui sento la porta del bagno aprirsi. Guardo la figura riflessa nello specchio incrociando degli occhi azzurri; gli stessi della sera prima.

 

                          'College!'

'Justin muoviti o faremo tardiiiiiii' sento mia madre urlare come una pazza dal piano di sotto.. la mattina è isterica.
Mi alzo pigramente dal mio comodo letto per poi inciampare nel tappeto e cadere a terra. Fantastico, non è bastato
ieri sera.
 Mi dirigo in cucina proprio quando mia mamma stava per urlare il mio nome per la centesima volta.
Si gira verso di me e mi rivolge un sorriso stanco. Hey, che vi aspettavate? Una mattinata degna della pubblicità
del Mulino Bianco? Beh diciamo che la situazione è un po' diversa. Sembriamo due zombie. 
Mangio in fretta e furia
il mio pancake e corro in bagno a farmi una doccia. Primo giorno al college, devo fare colpo. Mi asciugo i capelli e
sistemo il ciuffo biondo mentre sento mia madre in salotto trafficare con le valigie. Esco dal bagno e la aiuto a portarle
in macchina. Mi mancherà la mia casa dolce casa! Saliamo in macchina e.. -'SI PARTEE'- grido facendo partire la musica.
Balliamo e cantiamo per tutto il tempo in macchina finché mia madre si ferma davanti a un edificio enorme. 'WOW'
sospiriamo tristemente; scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso l'entrata della scuola ammirando il paesaggio circostante.  
Sul lato Est della scuola c'è una spiaggia enorme con alcuni ombrelloni sparsi qua e là.
Invece il lato Ovest è occupato da un gran viavai di macchine intente a prendere la tangenziale.
Entro nel corridoio e la prima cosa che noto sono le pareti: sono tutte ricoperte da disegni e graffiti molto belli che servono
per ravvivare un po' l'atmosfera.
Mia madre comincia a camminare verso la segreteria e, appena arriviamo davanti alla porta socchiusa, si gira verso di me
'Vuoi che ti accompagno?' mi dice con un sorriso a 32 denti, un sorriso così tenero e dolce che solo una madre può fare.
'No ma', stai tranquilla me la cavo da solo' le dico abbracciandola.
Sento la mia maglia bagnarsi leggermente, e mi scosto subito per osservarla meglio. 'Awww mamma non
piangere, ti prego!'
- le dico accarezzandole la guancia. Lei si asciuga velocemente le lacrime e mi guarda con tenerezza
 'Lo so Justin, ma come faccio? Non ti vedrò per tantissimo tempo!'
'Tranquilla, troveremo un modo per vederci! Lo sai che non vivo senza il mio piccolo nano da
giardino! -
dissi sghignazzando. 'Nano a chi, eh?' - ride lei rovinandomi il ciuffo. - 'Mammaaaa, sai che odio quando
lo fai!'
- dissi disperandomi.
Rise alla mia reazione, ma io continuai a tenere il broncio. - 'Mi prometti che ti farai sentire?' - 'Certo mamma, lo
prometto!'
dissi sorridendo.

  *dopo 5 minuti* 

 Entro nella segreteria attirando l'attenzione di una signora, che mi fece cenno di avvicinarmi. 'Buongiorno, come ti chiami?'
disse lei osservandomi. 'Sono Justin Bieber'- 'Okay, aspetta un attimo che controllo in che stanza sei.' - Si allontana
un attimo e io ne approfitto per guardarmi intorno.
La sua scrivania è molto ordinata e sul muro ci sono delle foto con alcuni studenti. 'Eccomi qua - mi sorride - la sua stanza
è la numero 127, ehm... mi dispiace ma c'è stato un errore, vede, l'abbiamo messo in camera con una ragazza
per sbaglio.
- a quell'affermazione mi si illuminarono gli occhi, ma lei non parve notarlo - 'Per me non c'è nessun problema' -
mi affretto a dire sorridente. La donna parve molto sollevata e disse: 'Meno male, perché nemmeno alla sua compagna di stanza
da fastidio!'
. Mi da un foglio con tutti i miei corsi e mi affretto a raggiungere la mia stanza. Appena arrivo busso, pensando che ci fosse
lei dentro. Non c'è nessuno, strano. Apro con le mie chiavi e appoggio la valigia vicino al mio letto. Dato che sono sfinito, vado in
bagno a farmi una doccia. C'è una vasca idromassaggio mlmlml. Okay Justin, chiudi la bocca e smettila di sbavare per così poco!
Entro nella vasca, mi rilasso per circa 10 minuti e poi esco. Mi copro le parti basse avvolgendo un asciugamano intorno al bacino
e mi avvicino allo specchio per osservarmi da vicino.
Sei proprio un fusto Justin!
- 'Vai così baby!' grido con un sorriso sghembo,
sorriso che si spegne proprio nel momento in cui sento la porta del bagno aprirsi.
Guardo la figura riflessa nello specchio incrociando degli occhi azzurri; gli stessi della sera prima.

 

 

YEAH BABE.
__________________________

recensioni?

Hey belle! Scusate davvero per il ritardo,
ma in questi giorni ho avuto davvero da fare :c
Chiedo umilmente perdono.
Beh, che dire, ringrazio davvero tanto chi ha letto questi due capitoli,
e spero che in futuro saremo di più.
VI AMO FHGDGFJDS. zao. 

  
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