He’s got the moves like Jagger
[Kiss me 'til you're drunk]
Forse
avrebbe dovuto togliere quella bottiglia dalle mani di Inghilterra, due ore
fa. Forse non avrebbe dovuto levargli
già la prima, nascondere tutti gli alcolici e non indulgere lui stesso nel
dolce e fruttato conforto delle sue uve più pregiate. Già, perché molto
probabilmente non c’è nulla di buono, e sicuramente utile alla sua salute,
nell’avere Arthur che saltella sui suoi divani, né nell’essere disteso per
terra senza avere la forza di sollevare nemmeno i talloni.
-E
ricordati…- Inghilterra fa un ultimo balzello, prima
di gettarsi di peso tra i cuscini, rischiando di slogarsi una caviglia. Il suo
volto sfatto ricompare a qualche centimetro dal suo naso, gli occhi lucidi e verdi concentrati nel metterlo a fuoco.
-Ricordarmi… cosa?- riesce a bofonchiare,
riuscendo a malapena a mettere una parola dietro l’altra. Arthur aggrotta la
fronte, per ripescare nei meandri turbinosi nel suo cervello quello che voleva
dire, prima di far sgusciare maldestramente un braccio da sotto il petto per
puntarglielo addosso, l’indice che preme incerto contro la sua fronte.
-Ricordati,
che sei il mio muffin!- esclama con enfasi, picchiettando il dito un paio di
volte. Francia deve sgranare le palpebre un paio di volte, che non è molto
sicuro di aver capito bene. Ma poi alla fine si arrende, lasciandosi andare a
una risata sgangherata, e usa quel poco di coordinazione che gli è rimasta per
allargare le braccia e tendergliele.
-Va
bene, mia piccola madeleine-
Inghilterra
storce il naso, come se fosse indispettito, poi
borbotta una sfilza di parole che Francis proprio non capisce, e alla
fine rotola giù dal divano piombandogli sullo stomaco e rischiando di rompergli
il naso e qualche dente ma Francia ormai riesce solo a ridere, anche se Arthur
gli assesta un cazzotto su un ginocchio, a ridere a ridere e a ridere finché
Inghilterra non decide che ne ha abbastanza e inizia a sghignazzare pure lui.
Per il mio muffin
<3