He’s got the moves like
Jagger
[You wanna know how to
make me smile]
Francia si solleva a sedere con estrema attenzione, cercando di non far
troppo rumore e di non tirarsi dietro le coperte. Allunga le membra per
stiracchiarle voluttuosamente, soffocando uno sbadiglio soddisfatto nel sentire
i muscoli tendersi e le ossa scricchiolare appena nel movimento, e indugia
ancora qualche istante a crogiolarsi nei rimasugli del sonno che pian piano si
allontanano nella calda luce del giorno appena iniziato che fa capolino nella
penombra della stanza. Sorride, massaggiandosi delicatamente le tempie che
lamentano ancora ricordi degli eccessi della sera innanzi, prima di decidersi a
scostare le lenzuola per cacciar fuori le gambe e affrontare ciò che verrà. Ed
è proprio quando i piedi poggiano sul pavimento di legno cigolante che una mano
si aggrappa stretta al suo polso, trattenendolo dal muoversi oltre. Francis
sobbalza appena, abbassando d’istinto il capo, e nota che Inghilterra si è
rigirato fin troppo nel materesso invadendo quello
che era il suo spazio, e per quanto paia ancora abbandonato al sonno non pare
intenzionato a farlo muovere di lì. Francia emette un piccolo sospiro,
scostandosi ciuffi biondi dal volto, e si china lentamente verso il suo viso
per sussurrargli con tutta la dolcezza di cui è provvisto. Cheri… lasciami, devo andare-
Il volto dell’inglese è attraversato da uno spasmo che lo porta a imbronciarsi
e a corrugare le sopracciglia. Socchiude un occhio, uno solo, per fissarlo
indispettito.
-Non puoi- bofonchia, la voce cavernosa ancora pregna di sonnolenza. Francis ride,
divertito, e cerca di allentare la presa delle dita sul suo braccio.
-E sentiamo, perché non potrei?-
Arthur richiude le palpebre, si acquatta ancor meglio nel letto e poi lo tira,
così, all’improvviso, facendolo sbilanciare completamente e Francia gli atterra
malamente sullo stomaco, il viso contro il suo collo, e non trattiene un
gridolino. Braccia sottili, ma resistenti, gli circondano la vita con
prepotenza. -Mi servi da cuscino- mugugna, e ha tutta l’aria di stare già
addormentandosi di nuovo, tranquillo e pacifico. Francis tenta inutilmente di
liberarsi, un po’ ridendo e un po’ protestando, ma ci rinuncia subito, che
Arthur è caldo ed è morbido e quando gli ricapita un’occasione così? Riesce a
infilarsi di nuovo sotto gli strati di cotone e lana, apre la bocca per fargli
notare che ha già a disposizione due cuscini delle piume più morbide, ma poi la
richiude sulla sua fronte, il naso che sfrega debolmente contro i capelli
sfrondati e si concede un sorriso veramente enorme. Stretto accanto a lui, non
impiega poi molto ad assopirsi a sua volta.
Buonsalve ^^ Sono di passaggio con quella
che intendo far diventare una raccolta Francia/Inghilterra per le scemate che
periodicamente e inevitabilmente mi invento, giusto per non disperderle in
giro.
Titolo (circa) e lyrics from
"Moves like
Jagger" by Maroon 5