'Spero che il ragazzo non se ne lamenti con il mio capo.' Sospirò Arthur guardando il ragazzo andare via e cercando di non rispondere in modo pessimo ad April.  'A questo punto dovrei andare a controllare in giro per la biblioteca, ma è stato un piacere conoscerti, April. ' Disse il ragazzo stringendole cortesemente la mano. 'Umh, domani lavori? '  Il ragazzo fu felicemente sorpreso dalla domanda, infondo sapeva di avere un brutto naso, di essere troppo alto e di non essere esilarante come sperava. Nulla a parer suo poteva spingere una ragazza ad interessarsi di lui. 'Emh, sì, sono qui dalle 8.00 alle 12.00.' Le rispose incerto. April sorrise leggermente. 'Allora ci vediamo domani.' Disse con tono allegro lei mentre si dirigeva verso l'uscita accompagnata dal saluto di Arthur.

Tornando a casa April pensò a cosa le fosse passato per la testa, Arthur non era il tipico ragazzo con il fisico di marmo e gli occhi di ghiaccio, lui era… semplice, per niente il tipo che poteva piacerle, ma aveva qualcosa in più, e non solo qualche centimetro in più. Invasa dai suoi pensieri arrivò a casa, dove ad accoglierla c'era sua madre che poco gentilmente le urlava ordini. 'Vai immediatamente a tenere d'occhio il piccolo Jake!' Tuonò su madre dalla cucina mentre sembrava star litigando con il polpettone. Stanca April, si spalmò sul divano d'avanti al suo fratellino, che dialogava in modo sofisticato con i suoi morbidi peluche ed offriva un tè all'action figure di Iron Man di cui si era impossessato nonostante sua sorella maggiore. 'Mamma Jake starà benissimo da solo!' Strillò come una bambina che insiste per avere un lecca lecca. 'Questa è mia.' Continuò con un tono più basso salvando Iron Man dal fratellino e dirigendosi verso la sua stanza intenta ad aggiornare il suo blog di tumblr.

Arthur era ormai tornato nel suo appartamento dopo aver finito il suo turno in biblioteca, cercando di cucinare qualcosa di commestibile si mise a pensare, era davvero quella la sua vita? Dopo anni ed anni di scuola, dopo il liceo, l'università e tutte le specializzazioni per cui aveva faticato tanto, la sua vita era quella, un semplice bibliotecario con uno stipendio che gli permette di vivere, sì, ma non come desiderava. Mentre buttava nel bidone la "frittata" color petrolio che aveva preparato decise che l'indomani avrebbe cercato un lavoro migliore, ma per il momento gli bastava solo ordinare una pizza.

L'indomani mattina April dopo essersi nascosta in uno dei suoi enormi maglioni ed essersi infilata in uno dei suoi pantaloni skinny, partì da casa con gli occhiali sul naso verso la libreria. Il sole si intravedeva tra i grandi alberi in strada, ma nonostante il bel sole, faceva freddo, e non era per niente una novità. April giunse alla biblioteca accompagnata dai raggi del sole. Una volta entrata April iniziò a cercare per tutta la biblioteca Arthur costeggiando le immense librerie, quando intravide una testa più alta delle altre, e si diresse verso di essa. 'Ehi ciao Arthur!' Disse sorridendo mentre bussava sulla sua spalla. 

~Angolo del'autrice~

Alloooora, buonsalve, dopo aver aspettato tanto per la seconda parte del primo capitolo, eccolo qui. *Urla gioiose* Il capito è corto perché è comunque una seconda parte e non volevo metterci troppa "roba". Sono davvero tanto contenta delle vostre recensioni, ed ho notato che alcuni di voi ( anche se siete tre ) mi ha detto che non aveva un immagine di Arthur, mentre io ce l'ho ben fissa, nella mia mente contorta, Arthur è Arthur Darvill che sarebbe lui ( http://24.media.tumblr.com/77452a1d543c52683b9ec6603b619380/tumblr_mmwoeoFgJi1sok8pio1_400.jpg ). A questo punto, vorrei dire che se volete lamentarvi con me del fatto che non aggiorno spesso, mi trovate su twitter con il nickname @tardissheart.

Con ciò concludo, spero di aggiornare al più presto. Ci vediamo al prossimo capitolo,

Mihokosfire.