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Autore: daphne_slytherin    01/07/2013    0 recensioni
Salve ragazzi, questa è la mia prima fanfiction, quindi siate clementi per favore! :) La storia è incentrata su una serpeverde famosa: Daphe Greengrass, abbastanza diversa da come ce la ricordiamo, tanto da diventare amica alle persone più improbabili e da riuscire a tener testa ad una serpe di nostra conoscenza.. spero che la storia vi piaccia, buon lettura! :)
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Harry bussò alla porta dell’ufficio del preside e questa subito si aprì. Silente sedeva tranquillo nel suo studio e stava osservando attentamente alcuni fogli. “Ah, signor Potter, signorina Greengrass, a cosa devo il piacere?” fece lui guardandoli attraverso gli occhiali a mezzaluna. Prima che Harry potesse rispondergli fu Daphne a parlare “Professore, ho bisogno di parlarle di cose molto serie, di cose alquanto spiacevoli che mi sono successe.” Silente anuì e la invitò a sedersi. “Dunque…” la ragazza inspirò a fondo prima di procedere: stava infrangendo tutte le regole, stava andando contro la sua famiglia, tutti i Mangiamorte e lo stesso Signore Oscuro. Se l’avessero scoperta gliel’avrebbero fatta pagare amaramente. Strinse i pugni. No, non sarebbe mai diventata una di loro. “Voldemort è tornato!” Quando Harry sentì quelle parole quasi cadde dalla sedia per lo spavento, invece il preside annuì guardandola attentamentre “Continua..” disse dolcemente. Daphne allora iniziò a raccontare per filo e per segno tutto quello che aveva vissuto in Estate, le sue sensazioni, descrivendo ogni minimo particolare. Per finire mostrò il Marchio Nero tatuato sul braccio. “Oh, Daph..” Harry la abbracciò forte e quando si staccò da lei aveva gli occhi lucidi. “Daphne, devo dirti che sono molto colpito dal tuo coraggio, hai deciso di rivelarmi tutto pur sapendo che Voldemort potrebbe ucciderti.” Fece una pausa. “Devi sapere che esiste una organizzazione segreta chiamata Ordine della Fenice creata apposta per contrastare il potere del Signore Oscuro. Grazie a queste tue preziose informazioni l’Ordine potrà già muoversi ed organizzarsi.” Le sorrise “Come Preside di Hogwarts credo che la cosa migliore da fare sia trattenere tutti gli studenti qui per quest’Estate. Manderò una lettera alle famiglie spiegandole che avete bisogno di recuperare importanti lezioni. In questo modo cercherò di tenervi lontani dalle vostre famiglie e di evitare di farvi assistere a scene a dir poco riprovevoli.” Daphne si illuminò a quelle parole: avrebbe potuto ancora vivere come una normale studentessa e non come una serva di un pazzo. “Preside, un’ultima cosa” disse la ragazza “Naturalmente di tutto questo non farò parola con nessuno. Mi sento però in dovere di parlarne con Draco: al contrario di Blaise e Pansy che ormai hanno accettato di buon grado la loro condizione lui ne soffre molto. Sarà molto felice di non rivedere la sua famiglia anche quest’Estate.” Silente annuì “Permesso accordato. Se ci saranno novità verrai avvertita.” così li congedò ed Harry e Daphne uscirono dal suo studio. “Perché non le avete raccontato tutto? Lei è stata fin troppo sincera” Piton si avvicinò a Silente. Era rimasto nascosto per tutto il tempo per volere del preside. “Perché” sospirò l’anziano “i tempi non sono ancora maturi. La ragazza ha bisogno di serenità adesso. Glielo dirò quando sarà pronta.” Daphne intanto entrò nella sua Sala Comune con il sorriso sulle labbra. Draco era sprofondato su un divano: la stava aspettando. “Daph, dove sei stata? Dopo cena sei sparita, mi sono preoccupato!” lei lo abbracciò e poi, incapace di parlare, gli disse “Voglio che tu mi legga la mente per capire cosa è successo in queste ore. Sono troppo felice!” lui la guardò meravigliato. Poi “Legimens!” La ragazza non oppose resistenza e Draco fu invaso dai suoi ricordi. Dopo un po’ il ragazzo interruppe il contatto e la guardò felice. Si guardarono a lungo: non c’era bisogno di parole. “Draco, solo una cosa: non parlare a nessuno di tutto questo” lui la strinse a sé “Sai che su di me puoi sempre contare!” dopo si avviarono nei loro dormitori e per la prima volta dopo tanti mesi Daphne si addormentò tranquilla.
  
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