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Autore: audreyevans    01/07/2013    4 recensioni
Lei una ragazza di 17, quasi 18 anni. Madre di due gemelli.
Lui? Beh lui è 1/5 della band inglese più amata degli ultimi anni … Louis tomlinson.
Se solo potessi vedere ciò che vedo io capiresti perché dico che TI AMO.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'last first kiss '
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- NON SMETTERE DI SOGNARE -


Italia - luglio 2011
 
Mi avevi promesso che ci saresti sempre stato, che non mi avresti mai lasciato. Mi hai detto ti amo e io ti ho creduto. Sei stato il primo tutto, la prima cotta, il primo bacio, la prima volta, il mio primo amore. Pensavo che saremmo rimasti per sempre insieme, come succede nei più romantici e sentimentali film hollywoodiani invece, invece quando spaventa ti ho detto di essere incinta tu sei sparito.  
Mi hai lasciato sola, con un grande vuoto dentro e due gemelli in pancia.
Non ho mai avuto nessuno. Tu eri l’unico.
Ero giovane, sono giovane.
Avevo voglia di vivere, ho solo voglia di sopravvivere a tutto questo.
Avevo sogni, speranze e desideri, ora ho due gemelli e tanta paura.
Credevo nell’amore, ora so che tutto ciò che viene raccontato sull’amore sono grandissime stronzate.
 
Eccoci qui, il tanto atteso momento è arrivato, Audrey cerco di liberare la mente, si concentrò sulle parole dell’ostetrica, si affidò a lei.
<< come vuoi chiamarli ? >> le domandò dolcemente, la ragazza ci pensò qualche istante e poi disse << lei Anastasia lui William >> sussurrò asciugandosi le lacrime, stringendo la mano della madre che le accarezzava la fronte; per quanto lei si sentisse sola la sua famiglia le era sempre rimasta accanto.
 
Pochi giorni più tardi Audrey tornò a casa. Abitava nel centro di Milano, dalla sua camera si poteva vedere la meravigliosa piazza duomo, adorava passare le giornate ad osservare la piazza mentre annotava sul suo quaderno tutto ciò che le passava per testa, questa volta però neanche la sua splendida Milano riusciva a farla sorridere.
Si sentiva persa, non aveva neanche 18 anni ma si sentiva vecchia.
 
<< hey, posso entrare? >> la voce famigliare della sua migliore amica la riportò con i piedi per terra.
Sara, aveva la sua stessa età, erano cresciute insieme, erano come sorelle, lei era l’unica che nonostante la gravidanza non l’aveva mai abbandonata, le era rimasta accanto durante i pomeriggi più neri, ascoltava il silenzio di Audrey aspettando che fosse pronta a sfogarsi.
<< ti ho portato questa, era nella cassette delle lettere >> disse Sara porgendole una lettera  << è della Royal Academy of Music >> aggiunse saltellando << lasciala li, non mi va di aprirla tanto … >> mugugnò Audrey  << tanto cosa? Lo so quanto ci tieni, è il tuo sogno da sempre, ami cantare, ami la musica, fanno parte di te, aprila!! >> concluse con un tono che non ammetteva di certo un “no” come risposta.
 
Aprì la busta, sbuffando, e iniziò a leggere.
Nella stanza piombò il silenzio .
 
 
“…… she was admitted to the Royal Academy of Music”
 
<< perfetto >>  Audrey scoppiò a piangere, accartocciò la lettera d’ammissione e la gettò nel cestino imparte al letto, quando l’amica cercò di replicare venne interrotta dall’abbraccio della mora  che stringendola le sussurrò << prometti che non dirai niente a mia madre e a mio padre, Sara non devi dirlo a nessuno, ti prego >>.
 Audrey sapeva che la sua vita era cambiata, adesso era madre, non poteva più pensare solo a se stessa, come avrebbe anche solo potuto lontanamente immaginare di andare a studiare a Londra?!
Era impossibile.

 
Sua madre la chiamò a tavola per la cena, non disse neanche una parola, rimase in silenziò, finì ciò che aveva nel piatto così da poter tornare di corsa in camera sua.
Accese il computer e fece partire la riproduzione casuale anche se alla fine sapeva che avrebbe saltato tutte le canzoni per arrivare più in fretta a quelle dei tokio hotel, era da anni una loro fan, trovava conforto nelle loro parole.
Mentre si sistemava comoda sul letto, fece involontariamente cadere qualcosa “questo cos’è?” si domandò raccogliendo un pacchetto regalo dal pavimento.
Lo scartò, era un CD riconobbe subito la scrittura sulla copertina “Sara” pensò sorridendo. Lo aprì e trovo un foglietto:
 

“Da quando ti conosco non hai fatto altro che ripetermi, che devo credere nei miei sogni, che se smetto di crederci muoio. Mi hai ripetuto fino allo sfinimento che se voglio una cosa e la desidero veramente devo impegnarmi e lottare per ottenerla. Niente è impossibile! Mai dire mai! Cogli l’attimo! Non so quante volte hai pronunciato queste frasi. Tu hai sempre lottato per la musica.
Mesi fa mi hai fatto sorbire tutte le perfomance di questi ragazzi (come se quelle dei tokio hotel non mi bastassero) dicevi: loro ci hanno creduto, guarda dove sono arrivati, xfactor per loro sarà solo l’inizio. Io ti guardavo e non capivo (veramente non capisco tutt’ora) gli hai sostenuti fino alla fine e quando sono stati eliminati hai pianto tutta la notte, però continuavi comunque a ripetermi che avrebbero sfondato, io annuivo. Audrey, loro non hanno smesso MAI di crederci e ci sono riusciti hanno realizzato il loro sogno, tu Devi fare lo stesso. Non smettere di sognare.
 
Ps: il cd l’ho masterizzato con i brani di xfactor … ti voglio bene. Sara.”

 
Le lacrime non smettevano di scendere, Sara aveva fatto centro, mise il cd nel  computer e ascoltò le canzoni, voleva essere forti come quei cinque ragazzi.
 
Non ci riusciva …
 
 ...???
 Questa è la mia prima fan fiction sui one direction.
Spero vi incuriosisca questo primo capitolo.
 
Ditemi cosa ne pensate, un bacio a tutte!!! 
   
 
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