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Autore: savevato    01/07/2013    21 recensioni
La vita è fatta di scelte. Devi scegliere come vestirti al mattino, che scuola fare, che futuro avere. Ma quando la scelta è fatta in amore è sempre dura decidere e a volte ci si può impiegare un intera vita.
Eppure se le persone tra le quali devi scegliere ti impongono un limite i giochi iniziano a farsi duri.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Meetings, jokes and love.

 

Mi incammino verso l'aula da Simonne indicata e spero con tutta me stessa di trovare il biondo seduto al banco da lei descritto.

Sono una tipa particolare; Posso sembrare tanto sicura di me, quanto posso non esserlo in realtà. Dipende da come mi si conosce.

Giro lo sguardo in ogni dove e improvvisamente mi sento così diversa da tutti gli altri studenti: come se fossi stata all'improvviso catapultata in un ambiente che è l'esatto contrario di ciò a cui sono pronta.
Il respiro mi viene quasi a mancare; accelero il passo e tento di raggiungere il più veloce possibile la porta, stranamente già chiusa. 
Apro molto lentamente e stranamente nessuno si gira a fissarmi, come se ancora un sostanzioso numero di studenti mancasse a prendere posto al proprio banco.
Tutti sono intenti a svolgere le loro attività e nessuno sembra curarsi della mia presenza. Passo lo sguardo su ogni persona e a stento riconosco Niall, il ragazzo del giorno prima, che Harry mi presentò in mensa.
Ha la testa, bionda tinta, china su un foglio. È intento a leggere e rileggere concentrandosi sempre sulla stessa porzione di pagina.
Ad un tratto scuote la testa e solleva lo sguardo e incrocia il mio: si apre in un sorriso e mi fa cenno di sedersi accanto a lui.
Lo raggiungo velocemente e subito lui prende parola.
- Ehi! Sono Niall... - lo blocco sul nascere.
- Sì. So chi sei. - dico, poi mi accorgo di essere stata troppo scorbutica e - Mi ricordo di te in mensa, e Simo mi ha detto che avremmo avuto quest'ora in comune. - aggiungo accompagnato da un sorriso.
Lui sorride e torna a guardare il suo foglio, non prima di avermi lanciato un penetrante sguardo.
Credo di essere stata trafitta dalla freddezza dei suoi occhi color ghiaccio, non tanto per il sentimento, quanto per il colore stesso.
- Di dove sei di preciso? - domanda rialzando lo sguardo nel mio.
- Uhm, Tennessee. Tu? Hai un accento strano, già sentito. - dico rivelando per la prima volta la mia provenienza.
- Irlanda! - esclama lui fiero.
La porta si apre, e fa il suo ingresso una donna giovane, sulla quarantina, di bell'aspetto.
Niall la squadra dall'alto al basso e: - Deve essere una supplente, la professoressa Cooper non è così sexy. - dice sogghignando.
Ridacchio anche io e poi osservo la donna prendere un gesso tra le mani e scrivere il proprio cognome in bianco sulla lavagna nera: Mallory.
- Salve a tutti! - se ne esce dopo aver aggiunto uno smile accanto alla scritta - La vostra professoressa, la signora Cooper ha avuto un disguido famigliare e ha dovuto raggiungere la figlia in Giappone. Di conseguenza la sua cattedra è passata a me, sfortunatamente.-
- Come mai sfortunatamente? - domanda un ragazzo mingherlino e ricurvo dal primo banco.
- Beh, chi non vorrebbe farsi un mese di vacanze in Giappone?!- esclama quindi la donna.
Tutti inevitabilmente scoppiamo a ridere e per la prima volta sento la risata di Niall.
È fin troppo simile alla mia. Si piega appena in avanti e la riconoscerei tra mille, non ne ho mai sentita una così forte; è come uno scroscio forte e improvviso, ma piacevole infondo.
 - Passando alle cose serie, ho visto che avete già terminato il programma, quindi avevo intenzione di lasciarvi organizzare per conto vostro le ore di questo mese in vista degli esami. - sorride bonaria e passa in rassegna i nostri sguardi - Potete organizzarvi a gruppi, chiedere chiarimenti e usufruire a vostro vantaggio di queste ore. - conclude.
Subito mi giro verso il biondo e lo scopro intento ad osservarmi.
Per alcuni istanti faccio lo stesso.
Mi perdo a notare i più piccoli dettagli di lui.
Gli occhi chiari sono quasi colore del ghiaccio, azzurro chiarissimo, inframmezzato da venature bianche e verdognole; i capelli biondi sono portati corti e ordinati, leggermente all'in su sul ciuffo. E infine il sorriso, contornato da apparecchio odontoiatrico è uno dei più luminosi che io abbia visto.
- Mi piace. - dice sorridendomi ancora di più, se possibile.
- Cosa? - chiedo spontaneamente.
- Il modo in cui ridi. Sai, chiudi un occhio, lo strizzi quasi. Ti pieghi in avanti e ti tieni la pancia. E poi mi piacciono quegli strani versetti, quasi come ti mancasse il respiro e il suono acuto della tua risata. - spiega concentrato.
- Ehm, grazie. In pochi notano il fatto dell'occhio chiuso. - sorrido meravigliata che in così poco tempo passato assieme subito abbia colto questi dettagli.
- È il tuo colore naturale? - chiedo riferendomi ai capelli.
Scuote il capo in segno di dissenso.
- I tuoi? - domanda lui permettendosi di prendere una ciocca di capelli tra le dita. La osserva e la arriccia sul suo dito e quasi sembra un bambino dopo un esperimento di scienze quando nota che prende la forma da lui data.
- Cento per cento naturali! - esclamo fiera del mio rosso vivo.
La professoressa ci lancia uno sguardo mentre Niall continua a giocare con la mia ciocca.
- Wow. Sono innamorato dei tuoi capelli. - dice con una scioltezza che quasi mi sconvolge.
Questo ragazzo mi conosce da ieri e già prende confidenze che mai gli ho dato, rimanendo però cordiale, scherzoso e mai invadente.
L'ora passa in fretta e insieme ad essa passa un fiume di parole tra me e Niall. Scopriamo mille cose in comune e mille gusti che ci accomunano.
- Uhm non so se Harry ha già avuto opportunità di dirtelo ma domani sera c'è una festa, al Nabilah. Vuoi venire? - dice mentre raccogliamo i nostri libri dal banco e ci dirigiamo verso la porta.
- Certo, perchè no! Ci vediamo a mensa. - saluto per poi sparire nel corridoio tra il fiume di studenti.
 

 
Siamo qui a chiacchierare del più e del meno da ormai tre ore, sono già le undici e il sole è alto e quasi mi da fastidio mentre filtra tra le sottili e consumate tendine del Marilyn.
La porta si apre e chiude in continuazione ma noi quasi non sentiamo lo scampanellio dei sonaglietti appesi.
Sorrido a Harry e chiamo con la mano una delle cameriere.
In questo bar sono tutte così simili: biondi capelli cotonati in grossi boccoli, occhi chiari e molte addirittura hanno un neo vicino alla bocca; sembrano tutte brutte, pessime copie della Monroe, bellissima donna per la quale Bill, il proprietario ha una fissa da far paura.
Una che avrà si e no trent'anni si avvicina sculettando e si ferma accanto al riccio che fa una faccia nauseata, probabilmente per il profumo alla vaniglia troppo forte.
- Desiderate ragazzi? - domanda cinguettando la donna.
- Ci porta il menù delle pietanze calde, per cortesia? - domanda Liam, mentre trattiene a stento un ghigno.
- Certo. - scompare dietro il bancone e torna pochi istanti dopo con i consunti libricini marroni che conosciamo a memoria eppure sfogliamo ogni volta che veniamo qui.
Siamo clienti abituè; il nostri tavolo non è mai occupato, il proprietario ci conosce e abbiamo uno sconto per quante volte ci capita di trovarci qui a parlare o mangiare.
- Würstel e crauti! - esclama Harry come un bambino che annuncia il regalo appena scartato come se fosse il migliore della sua vita.
Sbuffo e guardo Liam.
Sembra indeciso. Chiudo di scatto il mio menù e metto a mente un'insalata greca.
- Io... - inizia Payne, ma poi il suono del suo telefono lo interrompe, estrae l'apparecchio di tasca e fa una smorfia vedendo il numero.
Mentre si alza lo sentiamo rispondere alla madre e lo vediamo uscire dal locale facendo un cenno a Bill come per dire "torno appena finisco la chiamata".
Guardo Harry e vedo che gira il cellulare tra le mani mentre fissa un punto indistinto davanti a se.
- Che combini vecchia volpe? - domando aprendomi in un sorriso.
- Nulla: penso alla festa di domani. - dice per poi poggiare il telefono e scuotere i ricci per dargli forma. Se non fossi assolutamente e palesemente etero lo troverei sexy.
- Io ci vado con una ragazza che ho conosciuto martedì notte. - affermo per poi voltarmi verso un Liam che rientra trafelato.
- Ragazzi, ho un imprevisto, devo scappare, scusate! Ci vediamo domani sera! - esclama per poi prendere la giacca dallo schienale della sua sedia e uscire non prima di aver pagato la birra presa questa mattina.
- Siamo rimasti in due. - dice il più piccolo con voce assente.
- Come ai vecchi tempi Harreh? - domando stuzzicandolo.
- Si Loueh. - risponde a tono reggendomi il gioco, per poi scoppiare a ridere.
La ragazza di prima si riavvicina ammicca appena ad Harry e poi si rivolge a me, non so bene perchè.
- Cosa prendete, belli? - chiede reggendo un blocco note e una penna.
- Un'insalata greca e un würstel e crauti, grazie. - dico garbato ma con la fetta di cacciarla.
- E due coca cole! - aggiunge il riccio ammiccando a me che faccio una brutta faccia.
La bionda se ne va infastidita, pensando molto probabilmente che fossimo gay; quanto si vede che è nuova.
- Dicevi? - domanda poi Haz riprendendo l'argomento.
- Nulla, aspetta sabato, ormai domani e mi dirai se ci ho preso bene. È davvero bella. - ammicco guardandolo negli occhi.
- Anticipazioni? - fa labbruccio.
- Non mi freghi. Non te ne do. - dico proprio mentre la bionda torna con i nostri piatti.
- L'insalata? - domanda, ora infastidita.
- Per me! - dico con un sorriso che va da un orecchio all'altro.
Posa la ciotola con la pietanza davanti a me e il piatto abnorme e fumante davanti a Styles.
Si vota e se ne va, non prima di aver guardato male le mie gambe che si intrecciano sotto il tavolo con quelle di Harry.
Appena siamo fuori portata dalla donna scoppiamo entrambi in una risata fragorosa.
- Come va a ragazze? - chiedo anche se so già la risposta.
- Uhm, sempre la solita. - abbassa lo sguardo e se non fossi etero penserei quasi che sia dolcissimo.
- Su con la vita, domani si rimorchia! - esclamo affondando la forchetta nell'insalata e mangiandone un po'.
Lui si tuffa sul suo piatto.
Per mezzogiorno e mezzo finiamo di mangiare e ci alziamo.
Avvicinandoci alla cassa Bill ci fa un segno di saluto da dietro il bancone, e il cassiere Jonathan, che conosciamo bene ci fa il conto. Ognuno paga la sua parte e usciamo.
- Ci vediamo domani sera allora? - domando prima che salga sul pullman che lo riporterà a casa.
- Certo! - esclama per poi salire e salutarmi dal finestrino mandandomi un bacio scherzoso.
Sorrido scuotendo la testa e mi avvio a mia volta.
 

Il cd finisce le tracce e il silenzio piomba all’improvviso sulla stanza. Respiro profondamente e cerco di ignorare il mal di pancia che da questa mattina attanaglia il mio stomaco.
La vibrazione del mio telefono smuove tutto il comodino accanto al letto, sul quale sono sdraiata.
Sbuffo e penso se valga la pena controllare chi è o meno.
A tentoni cerco l’iphone e lo prendo in mano. La cover rosa a forma di orsacchiotto balla leggermente sui bordi. Lo sollevo davanti allo sguardo e premo il tasto centrale.
Tre messaggi:
Niall: “Amore non ti ho vista quando sono uscito da scuola. Come stai?”
Niall: “Quando vedi i messaggi chiama. Ti amo.”
Niall: “Mi annoio. Sto venendo da te visto che non rispondi.”
Guardo a quando risale l’ultimo ricevuto, ma ho appena il tempo per collegare che il campanello di casa suona.
Pigramente mi massaggio la pancia, tiro giù la maglia che avevo sollevato per massaggiarmi il ventre e mi alzo dal calduccio.
Scendo i gradini come uno zombie e mi trascino verso l’ingresso. Mi guardo un attimo allo specchio e noto di avere un aspetto proprio orrido.
Rifaccio la coda e sistemo i leggings in vita.
Spalanco la porta e un culmine di emozioni mi avvolge.
Non so nemmeno io come descriverlo, ma forse, sono proprio le famose farfalle nello stomaco e mi succede ogni volta che ci vediamo.
- Buongiorno. – dice lui entrando e prendendomi per i fianchi.
Per un attimo mi perdo nei suoi occhi incredibilmente azzurri, e nel suo sorriso.
- Ehi. – dico per poi sfiorare appena le labbra con le sue. Assaporo questa situazione ormai abitudinaria e mi immergo nel valore che la nostra routine preserva.
È così fottutamente bello amare qualcuno come amo lui, così tanto da stare male, così tanto da stare bene.
- Come mai sei scappata di fretta dopo scuola? –
- Uhm dovevo andare a comprare una cosa. – sorrido e lo bacio di nuovo.
Sento le sue labbra tirate in un sorriso, sotto le mie.
- Vediamo un film? – chiedo prendendolo per mano e iniziando a salire le scale.
Appena entriamo in camera mia Niall mi lascia la mano e si butta sull’enorme letto a baldacchino.
- Che vediamo? Leva le scarpe zozzo. – dico mandandogli un bacio volante.
Sorride come lui sa fare.
- Scegli tu e sbrigati a venire qui che voglio le coccole. – afferma facendo labbruccio.
- Arrivo, arrivo. –
Prendo il dvd e lo inserisco nel lettore. Sospiro e mi accuccio sul letto, un po’ distante da lui.
Subito il suo braccio avvolge la mia vita mentre il film inizia e mi tira al suo fianco.
Poggio la testa contro il suo petto e inizio a disegnare cerchi immaginari sulla canottiera che indossa.
Amo quando si veste così: jeans stretti e bassi, canottiera a spalla larga, e supra bianche.
- Ti amo. – sussurro contro il suo collo prima di baciare la sua pelle.
- Anche io. – sospira piano per poi iniziare ad accarezzare i miei capelli.
Vorrei che questo fosse per sempre. Mi sento come se avessi trovato tutto ciò di cui ho bisogno. Mi sento come se fossi in cima al mondo con il suo amore. E forse è proprio così.
Inizio ad assopirmi mentre le sue dita continuano a passare tra i miei ricci biondi.
- Hai messo la mia giacca. – sussurra con il viso affondato ad annusare il mio profumo.
- Mi mancavi. – sorrido inconsciamente e lo bacio di nuovo ovunque mi sia possibile.
Ci sistemiamo comodi e vediamo tutto il film.
Alla fine, stanca mi sto per assopire.
Niall si alza in piedi e inizia a saltare sul letto.
- Vedi di romperlo neh! – esclamo severa mettendo il broncio.
- Magari possiamo romperlo in un altro modo. – dice malizioso per poi baciarmi.
In un attimo me lo trovo a cavalcioni su di me e senza che me ne accorgo ha già le mani che corrono sui miei vestiti.
- O- oggi no. Per favore. – dico riluttante.
Subito si ferma e con un sorriso scruta il mio viso.
- Come mai amore? – domanda accarezzandomi una guancia.
- Uhm.. – esito un attimo.
Mi bacia l’angolo della bocca.
- Dai, non ti mangio. Mi puoi dire tutto. – sussurra dolcemente.
- Ho il ciclo. – dico imbarazzata.
Subito la sua espressione cambia. Da maliziosa si trasforma il preoccupata. Si sdraia affianco a me e mi bacia la tempia, con dolcezza, delicatezza.
- Ti fa male la pancia? – mi chiede passandovi sopra una mano.
Annuisco appena spostando il suo tocco per posare entrambe le mie piccole mani sulla superficie e premere appena nel tentativo di farlo passare.
Da qualche ora i crampi mi infastidivano come piccoli calci nel basso ventre.
Mi fa alzare e solleva le coperte per poi farmici adagiare sotto.
Si siede accanto a me all’angolo del letto e con uno sguardo compassionevole mi studia.
Dove lo trovo un altro ragazzo come lui? Uno che si preoccupa? Non insiste? Mi aiuta sempre?
- Ti preparo una sacca di acqua calda da mettere sulla pancia. – dice per poi sparire.
So che non avrà problemi a trovarla e fare tutto da se. Mi rannicchio appena sotto le coperte e lo lascio fare fin quando non torna con una bull calda.
- Ecco. – sorride e me la passa.
Subito la poso sul ventre e mi siedo un pelo più composta. Gli faccio spazio ma prima che si stenda prende di nuovo parola.
- Ti serve altro? –
- No, sono a posto così. – rispondo sorridendo.
Solo a questo punto si stende al mio fianco e mi abbraccia.
Vorrei poter passare tutta la vita con lui.
Dire che sono innamorata, è dire poco.


Hiiii!

Chiedo umilmente perdono. Sono stata incasinata, avevo il capitolo pronto da un mese circa... solo che volevo sinceramente cancellare la storia. 
Volevo cancellarla perchè ancora una volta mi sono accorta di non star scrivendo la storia che avevo in mente, mi sono arrabbiata davvero tantissimo con me stessa, e avevo intenzione di non scrivere mai piu' nulla.
Mi scuso tantissimo quindi, ma ho avuto un momento buio.
Vorrei dire qualcosa sul capitolo ma in realtà mi interessano molto di più i vostri di commenti, quindi mi risparmierò.


Now, I want to say a massive thank you to:

FOREVER_CRAZY
Irresistible_xx (io.pretendo.conoscerti.)
Hooligan_Brunoistheway__ (che bel nick ckjds)
Iam_nothappy
_xrupertgrint
sab97
xrosmile
larrystylinsonisendless
Swag_love1D
_Hessmile_
rimmelyo
liamsperfume
xzaynsbody
Dance2798

Le persone che l'hanno tra le preferite, tra le ricordate, tra le seguite, che la seguono in silenzio.
I miei idoli, e un ringraziamento speciale a Lù, la mia lucietta lol.

So che non interessa molto, visto che la gente che segue sarà diminuita a livelli impressionanti ma volevo lasciarvi il mio twitter: @savevato. 
Avviso che cambierò nick efp, sarò savevato o suprhayn in base alle disponibilità.
Voglio lasciarvi un bellissimo abbraccio virtuale, vi amo tutti


-Honey
 
  
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