Per una volta, lasciamo stare carta e penna

Ed ecco un'assordante rumore che rimbomba nella mia mente,è quella maledetta sveglia! Con gli occhi ancora socchiusi cerco di schiacciare il pulsantino per farla tacere ed appisolarmi ancora un po'.
Tutto d'un tratto salto dal letto e mi rendo conto che sono già le 6.45 e alle 7.30 sarebbe venuto a prendermi Harry per andare a scuola.
Velocemente corro in bagno per farmi una doccia, una bella spruzzata di Ck One ,il mio profumo preferito, ed una spazzolata a questi lunghissimi capelli che scendono morbidi lungo tutto la mia schiena.
Sbattendo un po' ovunque ritorno in camera mia per decidere cosa indossare. Sicuramente il jeans delle occasioni speciali abbinato alle mie converse portafortuna ed una maglietta bellissima che mi aveva regalato Harry poco prima di litigare.
Guardo l'orologio, sono le 7.10, ho anche il tempo si fare colazione fortunatamente. Amo mangiare, mi siedo al tavolo della cucina e sorseggiando la mia tazza di caffellatte sento uno strano rumore mi fa sussultare e versare il liquido sui jeans.
<< Dannazione! Questo non ci voleva proprio! >> urlo correndo verso l'armadio .
Fortunatamente riesco a trovare un pantalone che sottolinea alla perfezione le mie forme, lo indosso, prendo la borsa e corro verso l'uscita sbattendo violentemente la porta d'ingresso .
<< Oh no! Le chiavi dentro! Stamattina non ne faccio una buona! >> gridai furiosamente attirando l'attenzione di qualche passante.
In lontananza sentii un rumore, ma non uno qualsiasi, mi era alquanto familiare e vendendo davanti a me la moto di Harry tutti i miei dubbi sparirono.
Accostò proprio vicino a me e togliendosi il casco svelò un sorrisetto malizioso come solo lui poteva fare.
<< Buongiorno principessa >> disse scostandosi i riccioli e facendomi arrossire.
<< Ciao cucciolo di Harold >> lo saluto con un sorrisetto provocatorio.
<< Dai non farmi aspettare ancora abbracciami >> Mi chiese dolcemente facendo una faccia da cane bastonato.
<< Certo che no ! >> gli risposi buttandogli le braccia al collo ed inebriandomi della sua fragranza maschile.
<< Ci sai ancora salire sulla moto ? >>
<< Non sono così idiota Harry! >>
<< Avrai sicuramente fatto allenamento salendo sulla moto di Josh >> disse provocandomi e porgendomi il casco.
<< Se proprio vuoi saperlo da quella sera Josh non l'ho mai più rivisto... Parti, che è meglio ! >> conclusi saltando sulla moto nera metallizzata.
Partì a tutta velocità, mi sentivo libera su quella moto. Abbracciata a lui, il vento tra i capelli, il suo sorriso riflesso nello specchietto retrovisore, era tutto così perfetto.
Arrivati a scuola parcheggiamo la moto e mi sento maledettamente osservata. Quelle quattro oche non fanno altro che parlare male e sentirsi superiori degli altri, sono insopportabili.
<< Dai Clelia non pensarci! Sai anche tu come sono fatte ,appena succede qualcosa devono mettere bocca. Siamo di nuovo amici e certamente non ci allontaneremo per dei pettegolezzi che girano a scuola. >>mi disse Harry cercando di placare la mia agitazione.
<< Ragazze, da quando quella sfigata di Clelia frequenta Styles ? Il ragazzo è bello ma... Il buongusto non è certamente il suo forte! >> blaterò quella viziata di Megan facendomi saltare tutti i nervi.
Harry mi prese la mano e la strinsi così forte quasi stritolandogliela . Sorrise e ci incamminammo verso l'aula di Inglese. Lui era seduto due banchi davanti a me e ogni tanto si girava verso di me per vedere se era tutto ok quando sento vibrare qualcosa nella mia tasca, il telefono.
Lo tiro rapidamente fuori e leggo un messaggio

- Oggi pranzi da me? P.s. Quella è la maglietta che ti ho regalato al tuo compleanno ? Ti sta divinamente! -
Inviato da Harry

Sorrido e senza farmi scoprire dalla prof gli rispondo
-Certo che si! P.s i tuoi regali sono sempre i più belli!-
invio riuscito

Finalmente quella giornata scolastica era giunta al termine. Non ne potevo più la testa mi scoppiava .
Ma a quanto pare le sorprese ancora non erano finite, avevano rubato la moto di Harry.
<< Oh merda! Ed ora come cazzo faccio? Non si può nemmeno stare tranquilli nella propria scuola ma che schifo! >> disse Harry battendo pugni al muro e tirando calci ovunque.
<< Dai Harry, mi avevi detto che avevi imparato a controllarti! >> gli dissi poggiandogli una mano sulla spalla.
<< Hai ragione Clelia, torniamo a casa, poi risolveremo la situazione della moto >> disse con un tono alquanto triste.
Continuammo a camminare e c'era un silenzio assordante quando distolsi un'attimo lo sguardo dalla strada rivolgendolo ad Harry.
<< Haz che succede? >> chiesi preoccupata vedendo scorrere delle piccole lacrime su quel viso angelico.
<< Sono davvero dispiaciuto ed arrabbiato allo stesso tempo! Quella moto era l'unica cosa che mi legava ancora a mio padre. Me l'aveva regalata prima di lasciarmi! Quello stronzo che l'ha rubata sicuramente non saprà tutto ciò! Giuro che se lo becco l'ammazzo! >> rispose pieno di rabbia e di risentimento.
Cercai di consolarlo abbracciandolo e strofinandogli la mano sulla schiena come gli piaceva tanto.
Io potevo capirlo! I miei genitori mi avevano abbandonato quando avevo quattro anni, e così sono finita in un'altra famiglia dove nessuno mi ha voluto davvero bene. Avevano già tre figli quando mi hanno presa con loro, ed io ero solo d'intralcio ! Così a dodici anni mi sono trasferita nella loro dependance dove ero da sola e non recavo disturbo a nessuno.
<< Dai Harry, così fai piangere anche me! >> gli dissi continuando a strofinare le sue spalle mentre una goccia scivolava sul mio volto.
<< Clelia dai, non piangere anche tu! Siamo ritornati amici non stiamo mica andando ad un funerale?! >> rispose lui con ancora gli occhi lucidi smascherando quelle meravigliose fossette ai lati della bocca.
<< Cosa preferisci mangiare? >> mi chiese come ogni giorno.
<< Non so.. scegli tu … basta che si mangi in fretta >> risposi sorridente.
Così il mio cucciolo di Harold mi poggio un braccio sulla spalla e ci incamminammo verso da Nando’s . Ci sedemmo tranquillamente quando tra i vetri del locale intravedemmo la moto di Harry.
<< Guarda Clè, è lei!! L’ho ritrovata! >> mi disse lui con un leggero luccichio agli occhi .
Io feci un finto sorriso ma nella mia mente c’erano mille pensieri, mille domande “Chi può aver rubato la moto? E per quale motivo l’avrebbe fatto?”

Salveeee ragazzee :D eccomii scusate il ritardo ma … il dovere mi chiamava ! fortunatamente è finito l’esame e la scuola cosi posso dedicarmi totalmente a voi e alla mia ff :D spero che questo capitolo vi piaccia e vi avviso che nel corso della storia ci saranno diversi colpi di scena ….Un bacione e grazie per le numerose recensionii :D grazie milleee